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Romani 15: 13-14
Competenti per consigliare (ammonire)
Il testo di oggi è Romani 15: 13-14 ma voglio che leggiamo di nuovo il contesto, che è quello che abbiamo visto la settimana scorsa, per un paio di ragioni. Primo, così potete vedere il fluire di questo passaggio e dove questi due versi sono incastonati, e secondo, semplicemente perché amo leggere questo passo particolare. Perciò leggeremo da verso 1 fino al verso 21 e il testo da cui predicherò è fatto dai versi 13 e 14.
15 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi.
2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo nel bene, per l’edificazione,
3 poiché anche Cristo non ha compiaciuto a se stesso, ma come sta scritto: «Gli oltraggi di coloro che ti oltraggiano sono caduti su di me».
4 Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.
5 Ora il Dio della pazienza e della consolazione vi dia di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri, secondo Cristo Gesù,
6 affinché con una sola mente e una sola bocca glorifichiate Dio, che è Padre del nostro Signore Gesú Cristo.
7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ci ha accolti per la gloria di Dio.
8 Or io dico che Gesú Cristo è diventato ministro dei circoncisi (del patto della circoncisione) a difesa della verità di Dio, per confermare le promesse fatte ai padri,
9 ed ha accolto i gentili per la sua misericordia, affinché glorifichino Dio come sta scritto: «Per questo ti celebrerò fra le genti, e canterò le lodi del tuo nome».
10 E altrove la Scrittura dice: «Rallegratevi, o genti, col suo popolo».
11 E di nuovo «Lodate il Signore, tutte le genti; e lo celebrino i popoli tutti».
12 Ed ancora Isaia dice: «Spunterà un germoglio dalla radice di Iesse, e colui che sorgerà per reggere le genti; le nazioni spereranno in lui».
13 Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.
14 Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri.
15 Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto piú arditamente, come per ricordarvi per la grazia che mi è stata data da Dio,
16 per essere ministro di Gesú Cristo presso i gentili, adoperandomi nel sacro servizio dell’evangelo di Dio, affinché l’offerta dei gentili sia accettevole, santificata dallo Spirito Santo.
17 Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesú nelle cose che riguardano Dio.
18 Infatti non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mezzo mio, per condurre all’ubbidienza i gentili con la parola e con l’opera,
19 con potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito di Dio; cosí, da Gerusalemme e nei dintorni fino all’Illiria, ho compiuto il servizio dell’evangelo di Cristo,
20 avendo l’ambizione di evangelizzare là dove non era ancora stato nominato Cristo, per non edificare sul fondamento altrui.
21 Ma, come sta scritto: «Coloro ai quali non era stato annunziato nulla di lui vedranno, e coloro che non avevano udito parlare intenderanno».
Questi versi, 1-21, producono una visione del futuro piena di speranza in tutti quelli che li credono. E una visione di speranza per il futuro è assolutamente essenziale per mantenere la perseveranza sul campo di battaglia. Se siete convinti che alla lunga perderete voi non starete sul campo di battaglia per molto tempo. Ma se siete convinti che il futuro ci appartiene e appartiene a Cristo, allora non importa quante volte verrete feriti, non importa quanto feroce sarà la battaglia, non lascerete il campo di battaglia. E così, quando una persona ha la corretta comprensione del futuro, ciò la farà più coraggiosa e perseverante nella battaglie che dobbiamo affrontare nel presente. E ci sono tre punti importanti che abbiamo imparato da questi versi. 1-21. Primo, Cristo è il ministro vivente del nuovo patto. Avete lì quel grande verso, il verso 8 che dice che la ragione per cui Gesù resuscitò dai morti fu per poter amministrare nella vita del popolo di Dio tutte le promesse del patto di grazia, per dichiarare la fedeltà di Dio, per mandare ad effetto le promesse di Dio fatte lungo tutto il Vecchio Testamento. E lo scopo ultimo, nel verso 9 è che in questo modo i gentili odano l’evangelo, glorifichino Dio per la sua misericordia, e siano salvati. E poi vi da’ una litania di versi dal Vecchio Testamento che profetizzavano un giorno la conversione di tutti i gentili. Questo è il primo grande punto. Cristo è l’amministratore vivente del patto.
Secondo, l’obbiettivo di Cristo come amministratore è la conversione delle nazioni, e
Terzo, Cristo usa la testimonianza della chiesa per raggiungere il proprio obbiettivo. Questa è la ragione per cui abbiamo letto i versi 15, 16 e seguenti perché Paolo dice che il modo in cui Dio raggiunge questo obbiettivo della conversione dei gentili, il modo in cui Cristo porta le promesse di Dio nella vita del suo popolo è mediante la predicazione del vangelo. È mediante la predicazione, l’insegnamento, la testimonianza del vangelo del Signore Gesù Cristo. Ora, proprio nel mezzo di tutto ciò avete i versi 13 e 14. Lasciate che ve li legga di nuovo, questo è il nostro testo di oggi.
Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.
Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri.
Ora, qual’è la relazione tra i versi 13 e 14 con tutto questo passo che abbiamo letto da 1 a 21? Ci aiuta vedere il ruolo che voi ed io in quanto cristiani abbiamo nella conversione delle nazioni. Cristo fa di noi persone che hanno risposte.
Cristo fa di noi persone che hanno risposte,
talché siamo competenti per ammonire in questioni personali e pubbliche. Mediante la sufficiente parola di Dio e la potenza dello Spirito di Cristo egli fa di noi come genitori cristiani e anziani e insegnanti e cittadini dei competenti a consigliare* (vedi nota). Noi avremo risposte migliori di quelle che può dare il mondo ai vari problemi pubblici, privati, famigliari, politici che il nostro mondo affronta. E ci metterà in libertà, e questa è una cosa da cui i cristiani di oggi hanno bisogno di essere liberati, ci libererà dalla tirannia degli esperti e dal professionalismo. Credo che questa sia una delle cose che ha zittito i cristiani mentre cercavano di parlare con rilevanza alla nostra cultura. Questa è una delle ragioni più importanti per la quale siamo stati messi a tacere. Siamo caduti nel falso assunto della tirannia degli esperti e del professionalismo. Ora, cosa significa? Significa, per esempio, l’ho sentito così tante volte, in certe discussioni riguardo alla bibbia e a controversie riguardo a ciò che la bibbia dice, se qualche dottore si presenta con qualche interpretazione, la sua laurea zittisce ogni ulteriore discussione. Perché i cristiani dicono: Oh, chi sono io, sono solo un piccolo cristiano e non conosco greco ed ebraico qui abbiamo questo dottore e chi sono io da essere in disaccordo con un laureato? Così, a motivo di quella tirannia degli esperti, proprio come nel cattolicesimo romano, non si può discutere con l’interpretazione ufficiale della bibbia. Probabilmente non potete nemmeno interpretare la bibbia per voi stessi, perché solo la chiesa può interpretare la bibbia e voi vi dovete sottomettere alla chiesa, questa è la stessa cosa della tirannia degli esperti o del professionalismo. Se qualcuno sta avendo un problema di qualche tipo nella sua vita, problema personale, problema matrimoniale, problema famigliare, qual’è la prima cosa che vi dicono? Hai bisogno di un professionista. Non hai bisogno di un predicatore, non hai bisogno degli anziani, non hai bisogno della sorella tal dei tali o del fratello tal dei tali, hai bisogno dell’aiuto di un professionista. Hai bisogno di uno psichiatra, di un analista, hai bisogno di qualcuno che sia un professionista, uno che ha abbastanza titoli prima e dopo il suo nome che provano che sa di cosa sta parlando. Se voi aveste conosciuto alcuni dei professori, dottori col master che ho avuto al seminario, voi non credereste nel professionalismo. Ho avuto un professore, non vi dirò che classe insegnava perché questo sermone è registrato, ma ho avuto questo professore alle cui lezioni non ho mai imparato niente, che è colpa mia non sua, ma la scusa che diedi è che sembrava un ridicolo personaggio dei fumetti. Ma comunque, il punto è questo, che ci dicono che non siamo esperti professionisti e che quindi non abbiamo il diritto di parlare su questioni che vanno dalla psicologia alla politica. Ricordo tanti anni fa quando non c’era il movimento per la vita in Atlanta Georgia, e mi incontrai con alcune persone per la vita che volevano mettere in piedi un numero telefonico di crisi al quale chiunque avesse una gravidanza potesse chiamare e ricevere consiglio. E argomentarono, e dibatterono, e dissero: Non abbiamo persone sufficientemente addestrate per trattare con queste donne che non vogliono portare avanti la gravidanza. Così noi andammo avanti e cominciammo in proprio la nostra hot line con volontarie della chiesa e noi fummo i primi ad avere questa hot line in Atlanta senza avere nessun esperto in materia. Solo cristiani che credevano che la bibbia è la sufficiente parola di Dio. Vi racconto questa cosa divertente, ci fu questa volta in cui stavo addestrando questo gruppo di donne che sarebbero state consigliere al telefono, e tra queste donne ce n’erano già alcune con gravidanze non volute che avevamo già raggiunto, e stavo facendo il punto che non si ha bisogno di essere addestrati professionalmente, tutto quello di cui c’è bisogno è che si conosca la bibbia perché la bibbia è sufficiente a tutto, si può applicare ad ogni situazione concepibile, e notai che tutte le donne stavano ridacchiando. A volte si dicono delle cose e si dimentica come le si sono dette, non avevo detto nulla deliberatamente comico, così, molto velocemente tornai mentalmente su ciò che avevo detto e questo è ciò che avevo detto che le aveva fatte ridere: signore, la bibbia è applicabile a qualsiasi situazione concepibile. Perciò, il punto del passo che stiamo studiando è che non abbiamo bisogno di affidarci alla tirannia degli esperti, non preoccupatevi di andare da qualcuno con la laurea e il dottorato, i dottorati possono essere buoni e possono essere cattivi, e possono essere irrilevanti. Non preoccupatevi del professionalismo, ciò che questo testo ci dice è, che se avete la qualifiche che questo testo dice che dovreste avere, voi sarete più competenti di consigliare persone su cose private e pubbliche di chiunque altro con una laurea che guarda le cose da una prospettiva non cristiana. Ciò che Cristo vuole fare di voi in modo da amministrare il patto, e convertire le nazioni, è una persona con risposte. Risposte migliori di quelle che il mondo può dare.
Ora, guardiamo qui al nostro testo. L’ultima riga del verso 14 dice così: “Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri.” Ora, lasciate che vi dia una frase altrettanto buona per tradurre “capaci di ammonirvi gli uni gli altri” e quest’altra traduzione è “competenti per consigliare”. Sotto la parola ammonire, che può anche essere incoraggiare e può anche significare consigliare c’è una parola greca dalla quale J. Adams prende il nome del suo approccio alla consulenza (pastorale). Nouthetic counselling. Ora, io vorrei incoraggiare tutti voi che siete genitori a leggere un libro, e anche ciascuno di voi che vorrebbe essere competente per consigliare altre persone su qualsiasi questione personale, di acquistare questo libro e leggerlo e tornarvi su, io stesso lo uso ancora come riferimento e vi ritorno, e questo libro è “Competent to Counsel” di J. Adams. E insieme al suo “Competent to Cousel” c’è il suo libro intitolato “The Christian Counselor’s Manual”. Questi due libri devono esserci nella biblioteca di ogni genitore, consumati, evidenziati, unti, e con macchie di caffè, perché dovrebbero leggerlo a ciclo continuo, essi e ogni cristiano che voglia essere usato da Dio per dare risposte ad altre persone. Competent to Counsel e The Christian Counselor’s Manual di J. Adams. E il suo approccio alla consulenza è preso da quella parola “ammonire” nel verso 14, competente a consigliare, nouthetic counselling. Ora, il consigliare nouthetico ha una natura particolare, ogni aspetto di quel consigliare nouthetico è preso dalla bibbia ed è diverso da ogni altro tipo di consigliare. Avete il consigliare totalmente umanistico, cioè il consigliare che non prende nemmeno in considerazione la bibbia, a malapena prende in considerazione Dio, e avete ogni tipo d’uso della psicologia che è tratta dicono loro dalla ragione, dall’osservazione, dall’esperienza e simili. Poi avete questi consiglieri cristiani i cui libri vendono molto bene e che non sono coerentemente cristiani, sono un mix, sono sintesi cristiane, è una spruzzata di cristianesimo su una struttura di psichiatria o psicologia umanistica. E così il punto di partenza è la psicologia che hanno imparato all’università ma in quanto cristiani sanno che c’è di più e perciò aspergono quella struttura di psicologia umanistica con riferimenti biblici ed idee e magari ridefiniscono alcune delle parole psicologiche con significati cristiani. Non aiuta! Confonde di più! È di detrimento! E lo vedete nella varie psicologia tipo “Focus on the Family” di James Dobson e in altri modelli psicologici molto popolari oggi. Ma pensare di aver bisogno di essere un esperto, pensare di dover avere una laurea, pensare di dover mescolare il cristianesimo con l’approccio umanista alla psicologia è una menzogna. Lasciate che vi dia un versetto che lo prova. Isaia 8: 18-19 dice così: “Se vi si dice: «Consultate i medium e I maghi, che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Non deve un popolo consultare il suo DIO? Deve forse rivolgersi ai morti per conto dei vivi?».” Perché un cristiano dovrebbe andare da uno psichiatra morto? “Attenetevi alla legge e alla testimonianza!” Cioè alle sacre Scritture. “Se un popolo non parla in questo modo,” cioè se gli psicologi, gli psichiatri o consulenti non parlano secondo le sacre Scritture “è perché in essi non c’è luce”. È perché sono nel buio. È perché non hanno luce. E un cristiano che ha la luce non deve andare a cercare consigli da qualcuno che è morto. E un cristiano che ha la luce non deve andare da qualcuno che è nelle tenebre. Perciò dovreste sempre comparare qualsiasi consiglio vi sia dato, che sia in politica o psicologia, con la parola di Dio, e se non è in accordo con la parola di Dio cestinatelo. Il nouthetic counseling cerca di essere biblico dall’inizio alla fine. Non adotta nessuna, nessuna psicologia o psichiatria umanistica. Le mette tutte da parte e cerca di sviluppare un’analisi di un individuo, offrire soluzioni, il metodo di consulenza, tutto, sulle Scritture solamente. Questo è il nouthetic counseling. Il nouthetic counseling ha un motivo particolare e quel motivo è l’amore. Amate la persona che state consigliando, perché amiamo tutte le persone, perfino i nostri nemici, e in modo particolare amiamo la nostra famiglia e i nostri fratelli e sorelle in Cristo, e perciò, per amore, vogliamo aiutare loro ad amare Dio, e godere di Lui in modo più soddisfacente di quanto non stiano facendo ora. Così, il motivo alla base di tutto quello che facciamo è l’amore. En passant, il tasso di successo del nouthetic counseling, fatto correttamente, nel cambiare la vita delle persone, è fenomenale. Voi paragonate il tasso di successo, le persone che sono state meglio a motivo della moderna psichiatria e psicologia e imparerete che hanno rinunciato al successo, non lo dico io, lo dicono loro. Non parlano nemmeno in termini di percentuali di persone che sono guarite. Assumono che non guariranno, e li assuefanno a se stessi. Se guadagni 300 dollari l’ora la dipendenza da te è una cosa conveniente. Vi do un esempio. Una giovane donna tempo fa, mille anni fa, venne a alla nostra chiesa e aveva dei problemi terribili, era stata in analisi, e io veramente ebbi pena per lo psichiatra, era diventata così dipendente da lui da chiamarlo ogni giorno, mi faceva pena quest’uomo anche se era anti-cristiano. E così venne da me e mi disse, ho speso migliaia di dollari e molti anni con psichiatri. E nessuno m’ha aiutata. Le dissi, ebbene, io credo che Dio possa farlo attraverso la sua parola, ma potrebbe richiedere del tempo. Può volerci una settimana. Si adirò con me e uscì dall’ufficio. Pensò che mi stessi prendendo gioco di lei per aver perfino parlato in termini di guarigione, ancor peggio di guarigione in una settimana di consulenza. Ora, non avviene sempre in quel modo, a volte ci vuole di più, ma il punto a cui sto arrivando è che il consulente ama la persona a cui sta parlando. Non lo sta facendo per soldi, non lo sta facendo per la fama o la fortuna, lo sta facendo perché ama quella persona e vuole che quella persona giunga ad amare Dio di più.
Secondo, l’obbiettivo del nouthetic counseling è l’amore. Questo è ciò di cui ci interessiamo nella vita di una persona. Uno dei suoi problemi di lui o di lei è che non sanno cosa sia l’amore. O ama se stessa, che non dovrebbe fare, o non sa come amare Dio, o come amare il proprio marito, o i propri figli, ma la questione è sempre l’amore e perciò come dice la Bibbia in 1 Timoteo 1:5 : “Ora il fine del comandamento (della istruzione, dell’ammonimento, della consulenza) è l’amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta.” Noi ti amiamo, non siamo perfetti, possiamo fare degli errori nella nostra consulenza, possiamo dire cose che più tardi ci rincresce aver dette, ma viene tutto da un senso di amore per te, e di volere produrre in te, per la potenza dello Spirito santo, un atteggiamento amorevole, un cuore puro, una fede sincera e una buona coscienza.
Ora, il centro, il punto focale del nouthetic counseling è Cristo. Noi diamo istruzioni nella consulenza, noi insegniamo, ammoniamo, correggiamo, facciamo tutte queste cose, ma è tutto nel contesto di Cristo. Perché ogni consiglio che diamo a qualcuno dalla bibbia, per aiutarli a trattare con i loro problemi, senza concentrarci sulla loro relazione con Cristo, è semplicemente vuoto moralismo e non farà alcun bene. Ricevetti una visita di un giovane e una giovane da un altro stato, molti anni fa. Lui era un bravo ragazzo, un contadino dell’Arkansas e sua moglie era bellissima a dir poco. E lei era il suo tesoro, lui non aveva mai pensato che avrebbe avuto una donna come lei, ma vennero ad Atlanta perché lei voleva giocare, si stava stancando di un vecchio ragazzo contadino dell’Arkansas, così sono venuti ad Atlanta e si sono seduti nel mio ufficio e lei stava seduta lì annoiata a morte. Ed io provai a dare loro qualche frammento di consiglio su come andare d’accordo, solo piccole cose, metti il tappo al dentifricio e cose del genere, solo per portarla a pensare che sapevo di cosa stavo parlando in modo che mi avrebbe almeno ascoltato, e finalmente venne il momento per andare direttamente alla giugulare e dissi, adesso, dopo circa 45 minuti voglio parlare con voi due della vostra personale relazione con Cristo. Perché se quella è s-centrata lo sarà anche tutto il resto. Lei scattò in piedi e disse: Non sono venuta qui per parlare della mia personale relazione con Cristo. Così dissi: Signora, questo è tutto quello che io ho in negozio. E se tu non sei qui per quello che io vendo, quella è la porta. Voltò le spalle e uscì dalla stanza e il pover’uomo la seguì come un cane con la coda tra le gambe, triste, questa ultima sua speranza era svanita. Io mi sedetti sulla sedia e pregai dicendo: Signore, spero di aver fatto la cosa giusta dandole la mazza nei denti. Spero di aver fatto la cosa giusta. Sei o sette mesi più tardi li vedo tornare in chiesa, e si tengono per mano, e lei è incinta. E lei viene avanti e mi dice: signor Morecraft, voglio ringraziarla per avermi detto le cose che mi ha detto, nessuno mi aveva mai parlato in quel modo e questo è ciò che mi ha rivoltato sottosopra. Finalmente potei tirare un sospiro di sollievo. Ma il punto che sto cercando di fare è che qualsiasi risposta corretta possiate dare senza indirizzare la loro attenzione sulla loro personale relazione con Cristo non vi porterà da nessuna parte. Che se porterà un qualsiasi tipo di correzione alla loro vita o al loro matrimonio la correzione sarà poco profonda e avrà vita breve. Perciò, la cosa col nouthetic counseling non è che noi mettiamo la mano dentro la bibbia, ne tiriamo fuori qualche risposta e la gettiamo in faccia alle persone dicendo loro andate a casa e fate così. No, ha a che vedere con la loro personale relazione con Cristo.
Inoltre, nel nouthetic counseling o ammonimento biblico ci sono tre componenti principali. Tre componenti principali e questo è il fattore distintivo di quella forma di consulenza biblica. Cambiamento, confronto, e interesse.
Il primo componente del nouthetic counseling è che quando qualcuno viene da noi con un problema noi presupponiamo che c’è nella loro vita qualcosa che Dio vuole cambiare. Presupponiamo che c’è un problema, che c’è un ostacolo: qualcuno sta peccando. Qualcuno ha un problema o a motivo di un peccato nella vita di quella persona, o perché qualcun altro sta peccando contro quella persona, e quella persona non sa come rispondere al peccato commesso contro di lui o lei. perciò, la prima cosa che il nouthetic counseling presuppone non è l’esistenza di un problema emotivo, né di un problema mentale. È una cosa buona, quando qualcuno ha un problema, chiedere quando abbia fatto una visita medica l’ultima volta, è sempre importante scoprire se ci sia qualcosa di fisicamente sbagliato con queste persone che possa causare loro particolari problemi. Mi ricordo che una volta, molti anni fa, io sono stato nervoso, nervoso al massimo, avevo ansia, incubi, una certa rigidità nella cassa toracica, e tutte queste cose possono impaurirvi tremendamente. Un amico mio che lavora con una clinica a Filadelfia mi ha visitato e ha scoperto che le mie vene ed arterie erano dilatate. Voi sapete che quando mettete un ugello ad una gomma dell’acqua, l’acqua esce con grande pressione, togliete l’ugello e l’acqua esce a fiotti. ebbene, alcune persone nascono con le arterie dilatate, e naturalmente, il primo organo a soffrire quando avete una scarsa portata di sangue è il cervello: il sangue non arriva, avrete degli incubi, il sangue non arriva ai terminali nervosi sarete nervosi, depressi, tutte quelle cose, e così, anziché preoccuparmi per un attacco al cuore andai in questa clinica a Filadelfia dove mi hanno fatto un trattamento in due giorni. Ogni sintomo sparì! Lasciai la clinica in 5 giorni senza più nessuno di quei sintomi. Cosa vi sto dicendo? Sta dicendo che talvolta una persona può avere un problema fisico e credere che sia un problema spirituale. Per esempio, se hai una scarsa circolazione, poco sangue arriva al cervello, a volte sei depresso. Questo avviene solo per una piccola percentuale, ma ciò nonostante se qualcuno è irritabile, nervoso, fate in modo che si facciano controllare da un medico per vedere se il problema è fisico. Se non ci sono problemi fisici, allora cominciate a parlare della Bibbia chiedendo di problemi spirituali nella loro vita. Ma cosa presuppone il nouthetic counselling? Il cambiamento! Voi assumete che c’è qualcosa nella vita di quella persona che Dio vuole cambiare. E può cambiare! Vi ricordate quel grande versetto nella bibbia in 1° Corinzi, qualcuno era omosessuale, qualcuna lesbica, “e tali eravate alcuni” ma non lo siete più, perché Dio ha cambiato la loro vita. La gente non crede di poter essere cambiata, in particolare gli omosessuali, si offenderebbero moltissimo se dite loro che Dio può cambiare la loro vita. E che non sono omosessuali naturalmente perché invece è una scelta deliberata, di ribellione a Dio, e non dovete essere in quel modo per sempre. Perciò noi crediamo nel cambiamento. Nessun altro lo fa, si sono arresi all’esistente, cercano solo di far sentire quella persona a posto e di funzionare meglio possibile rimanendo nella loro situazione immutabile. Così, il nouthetic counselling presuppone il cambiamento.
Secondo, il cambiamento avviene mediante il confronto. Ora, non sono un grande amante della parola “confronto” perché come la parola “schiavitù” ha un sacco di bagaglio appresso. Schiavitù è una bella parola, Dio ha istituito la schiavitù, la parola schiavitù è nella bibbia, ma non è una parola che comunica molto bene nella nostra cultura, oggi. E lo stesso vale per “confronto”. Quando udite la parola confronto, cosa pensate? Ti confronto, punterò il mio dito sulla tua faccia e ti dirò non fare più quella cosa! Come il mio nipotino Charlie. Suo papà gli ha chiesto: “Cosa vuoi fare da grande?” E Charlie ha risposto: “Voglio predicare per Dio come il nonno”. E gli hanno chiesto: “Su cosa vuoi predicare?” “Mosè!” “Cosa vuoi predicare su Mosè, Charlie?” “No, no, no, no, tu non farai…!” Così, il punto è che questo non è ciò che la bibbia intende per confronto. Confronto, se volete usare la parola, ditela con un tono molto basso. Non dite: “confronto” a voce alta, dite “confronto” a bassa voce. Amorevole, bonario confronto. Il nouthetic counseling è sempre verbale. Dovete parlare nel dare incoraggiamento, ammonizione, correzione, istruzione, esortazione, e assicuratevi che tutto quello che dite provenga dalla parola di Dio insieme ad un attento ascolto. Voi sapete che ci sono degli approcci psicologici dove voi non parlate, lasciate che siano loro a parlare in modo che possono citare e vomitare fuori i loro problemi. Non funzione in quel modo. Nel nouthetic counseling, nella consulenza biblica, voi dovete parlare. Dovete confrontare la persona e talvolta pizzica, talvolta si arrabbiano con voi, e potrebbe essere l’ultima volta che vengono da voi per consigli. Ma dovete metterci il dito, dovete ficcare il naso per vedere dove gli fa male, dovete trovare qual’è il peccato nella loro vita. In che modo non stanno reagendo ai loro problemi nel modo in cui Dio vuole, o in che senso stanno mancando di prendere coscienza dei loro problemi. Perciò dovrete scoprire quale sia il loro peccato o il gruppo di peccati perché non si pecca solo una volta e ogni peccato ha altri peccati che gli vanno assieme. Cosa c’è nella loro vita che ha bisogno di cambiare. E voi gliene parlate. Siate amorevoli e avvertiteli in anticipo, dite: questo può far male, ma nondimeno questa è la direzione da seguire. E poi date loro soluzioni dalla bibbia. La bibbia ha soluzioni vere e praticabili per ogni possibile problema che affrontate nella vita, 1° Corinzi 10:13 dice non fatevi ingannare su questa cosa perché Dio non porta mai nella vostra vita un problema che è per voi troppo pesante da portare, che non sia comune a tutti gli uomini, cioè anche gli altri sperimentano questi stessi problemi anche se voi pensate di essere i soli che li sperimentano, e che Dio da’ soluzioni vere e praticabili per ogni problema che affrontate nella vostra vita. Solo lo spiegare 1° Corinzi 10:13 ad una persona può portare il primo raggio di luce che hanno avuto nella loro vita in molti anni. In molti casi di consulenza biblica la prima cosa da cui parto è 1° Corinzi 10:13 perché almeno adesso sanno di avere qualche bagliore di speranza. E avevano rinunciato alla speranza prima di quel momento. Perciò, confrontateli, scoprite quale sia il loro peccato, date la soluzione dalla parola di Dio.
E il terzo elemento, cambiamento, confronto, interesse. Fate loro sapere che siete lì perché siete interessati alla consulenza. Siete lì perché siete interessati alla persona, non è qualcosa che fate solo perché il cristiano dovrebbero farlo, è qualcosa che volete fare, siete interessati al benessere di quella persona, e se capiscono che siete veramente interessati a loro, anche questo fa la sua parte, perché parte del loro problema è che nessuno ha speso con loro del tempo da tanto tempo. Ora, se voi avete le qualifiche che si trovano in questi due versi: 13 e 14, sarete più competenti per consigliare persone riguardo ai loro problemi personali e pubblici di qualsiasi professionista che non sia cristiano. Ora, se un professionista è un cristiano, e ha una visione del mondo e della vita cristiane, nove volte su dieci sarà capace di consigliare più efficacemente di voi, che è una cosa comprensibile. Ma voi potete comunque consigliare efficacemente se avete queste tre qualifiche, vediamo se le vedete qui nel nostro testo. Lasciate che ve lo legga di nuovo, 13 e 14:
13 Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.
14 Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri.
Ora, avete visto tutto queste parole come abbondare e pieni e ripieni? Queste sono le qualifiche. Verso 13, Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere. Questa è la prima qualifica. Che se voi dovrete essere competenti nel consigliare altre persone dovete essere riempiti di gioia e pace nel credere, dovete cioè essere un sincero, coscienzioso credente nel Signore Gesù Cristo e in Dio. Non è qualcosa che dubitate ma che credete col vostro cuore, la vostra anima, la vostra mente e vi rendete conto che è la vostra luce, la vostra vita, la vostra potenza e senza quella parola non siete nulla. Senza quel Cristo non siete nulla. Perciò, la prima cosa è che se non sei cristiano, lascia perdere la consulenza anche se conosci la bibbia a memoria. Devi prima di tutto essere un cristiano devoto, sincero, coscienzioso, dal cuore alla vita esteriore, ripieno di gioia e pace nel credere.
Seconda qualifica, dovete abbondare nella speranza per la potenza dello Spirito santo. Ora, notate che in tutti questi aspetti è Dio che produce queste cose. È Dio che vi riempie di gioia e pace nel credere, è Dio lo Spirito santo che fa sì che abbondiate nella speranza. Non sono cose che vi create da voi, sono cose che Dio mette nella vostra vita. Ora, non dice che potete avere un po’ di speranza, ma che dovete abbondare nella speranza. Quella speranza vi sprizza da tutti i pori. Che quando siete in mezzo ad altre persone quasi puzzate, meglio profumate di speranza. Che tutto di voi è speranzoso, non c’è pessimismo, non c’è sconfittismo, siete speranzosi riguardo ad individui che giungono alla fede in Cristo, riguardo al mondo, al futuro, alla chiesa, che avete speranza in queste cose. Abbiamo avuto persone che sono venute nella nostra chiesa negli anni, che hanno visto una speranza nella nostra chiesa che non hanno trovato in nessun’altra chiesa. Riflettete su questo. Le chiese offrono piuttosto disperazione, mancanza di speranza. Per esempio per le chiese liberali se sei omosessuale non c’è niente che tu possa fare, è una cosa naturale, e questo produce disperazione. Una volta che sei alcolizzato sei per sempre un alcolizzato? Non quello che la bibbia dice, ma questo presenta assenza di speranza e produce disperazione. E così via. Per esempio, in un sacco di chiese dispensazionaliste non avete nessuna speranza per il futuro, il mondo sta andando all’inferno e ci sarà un rapimento e poi Gesù ritorna e brucia tutto, non c’è speranza. Mi ricordo quando la nostra casa andò a fuoco parecchi anni fa ed io ero in Sud Africa, Becky , mia moglie, era a scuola e quando tornò, stette lì a piangere e a guardare la casa che bruciava. John Rumble, che alcuni di voi conoscono era lì a confortarla. Mise il suo braccio attorno alle sue spalle e disse: Becky, non ti crucciare, sarebbe andata bruciata comunque prima o dopo. Che tipo di consiglio, che tipo di speranza puoi offrire con una teologia del genere? Dovete abbondare nella speranza. Perciò la vostra escatologia deve essere di speranza, la vostra visione del futuro deve essere di speranza. La vostra visione della possibilità di cambiamento di voi stessi o del vostro matrimonio deve essere di speranza. Quante volte ho consigliato donne che disperano completamente che il loro marito o il loro matrimonio possa mai cambiare. Pensano che sottomissione significhi resa. Significa mollare e arrendersi a questo tipo di matrimonio, a questo tipo di vita senza alcuna speranza. E poi sviluppano il cancro al seno e perdono del tutto. Perciò dovete essere persone conosciute per la vostra speranza. Non meramente un ottimismo cieco, superficiale: fate gli scongiuri e sperate per il meglio. Ma la parola speranza significa confidente sicurezza. Voi confidate con certezza che il futuro appartiene a Cristo e alla chiesa. Voi confidate con certezza che Cristo può cambiare il peccatore più incallito, e i matrimoni più deteriorati. Perciò senza quell’abbondanza di speranza non sarete in grado di dare alle persone ciò di cui hanno bisogno, cioè la speranza che il cambiamento può avvenire.
Notate adesso la qualifica successiva: “Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà”. Siete pieni di bontà. Ora, cosa significa dire che siamo pieni di bontà? Diverse cose. La parola bontà significa abbondante generosità. Che siamo generosi con la nostra vita e i nostri beni e le nostre energie. Siamo disposti a dare tutto quello che possiamo dare per aiutare qualcuno, anche se significa mettere di lato nel nostre stesse necessità, perdere denaro, perdere sonno, che dobbiamo essere conosciuti come persone che sono piene di bontà, generosi col nostro tempo e le nostre risorse per aiutare qualcuno. Ma essere buoni significa … essere buoni. Significa che ci comportiamo bene, che siamo cristiani maturi, significa che la nostra vita e il nostro comportamento sono coerenti con la nostra testimonianza. Una persona che professa tutte le cose giuste ma la cui vita e comportamento sono miserandi non è di nessun possibile aiuto. Il consigliato può vedere come ai raggi X e nota subito l’ipocrisia. Volete essere buoni. Nessuno è perfetto. Non saremo mai perfettamente buoni in questa vita, ma se volete essere efficaci come cristiani gli altri devono poter dire che siete buoni, non siete perfetti, ma siete diversi dalla gente comune con cui possono venire in contatto.
E poi l’ultima.
Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri. Competenti a consigliare. Veniamo ora all’ultima qualifica e questa è “ripieni d’ogni conoscenza”. Non è solo ripieni di conoscenza, ma ripieni d’ogni conoscenza. E non solo ripieni di conoscenza ma anche ripieni di sapienza. Andate a Colossesi 1:28 dove sta parlando ancora di ammonizione, di consulenza, usa di nuovo la parola nouthetic, e Paolo dice: e noi vi annunziamo Cristo, ammonendo (nouthetic counseling) e ammaestrando ogni uomo in ogni sapienza, per presentare ogni uomo perfetto in Cristo Gesù. E per questo mi affatico, combattendo con la sua forza che opera in me con potenza. Perciò non solo dobbiamo essere ripieni di ogni conoscenza ma dobbiamo essere ripieni anche di sapienza. Ora, parliamo di queste due parole e poi concluderemo per oggi. Cos’è la conoscenza? La conoscenza è la comprensione della vera natura delle cose. Intuizione, comprensione della vera natura delle cose. La vera conoscenza di Dio è comprensione della vera natura di Dio. La vera conoscenza di voi stessi è la comprensione della vostra vera natura, di chi siete. La vera conoscenza del mondo è comprensione della vera natura del mondo. Pertanto, la vera conoscenza è la comprensione della vera natura delle cose. Salvezza, vocazione, matrimonio, tutte queste svariate cose, comprensione che ottenete dalla lettura di un libro. E quel libro è la bibbia. E poi ci sono altri libri che spiegano la vera natura delle cose dalla prospettiva di Dio, ci sono un sacco di libri su questi soggetti. Sareste sorpresi di quanti libri esistono su quanti aspetti della creazione. E ne ho letti molti, ma ne ho letto solo una piccola frazione perché alcuni di questi libri trattano di questioni della vita a cui non penso mai. Ho un libro nella mia biblioteca intitolato “L’approccio Riformato alla Fisica Quantistica”. Non lo leggerò mai. Non ho intenzione di leggerlo mai, e così via. Ma comunque, voi volete avere ogni conoscenza, un’estesa comprensione della vita. Non volete attraversare la vita con i paraocchi. Molte persone l’attraversano così e si mettono nei guai; in particolare alcuni giovani, li vedo dappertutto nel mondo riformato. Leggono un libro, forse due o tre, liberi grossi, ed ora sono dei geni, ora comprendono teologia, ora possono dare risposte, e si mettono in imbarazzo, loro e noi il più delle volte. Perché la somma della loro conoscenza è di una spanna da un paraocchi all’altro, hanno letto tre libri, conoscono il mondo. E sanno tutto della vita, come gli amici di Giobbe, quei tre tormentatori. I suoi tre amici erano calvinisti, tutto quello che gli hanno detto era calvinista, ma la loro conoscenza del calvinismo stava in una spanna. Ora, voi volete allargare i paraocchi perché la visione allargata vi da una diversa concezione di quello che c’è nella visione ristretta. Voi volete avere delle dottrine della Scrittura una visione più larga e più profonda possibile delle Scritture e del modo nella quale le dottrine illuminano la visione del mondo e della vita. E più ampia diventa quella visione e più voi diventerete umili, perché vi renderete conto di sapere meno. Se vedete poco credete di sapere tutto quel che c’è da sapere, pensate di essere scaltri, se allargate la vista vi rendete conto di non esserlo e che c’è ancora molto che non avete preso in considerazione. Ma se volete essere dei buoni consiglieri dovete avere una comprensione della vera natura delle cose, della vita e di Dio, e questa viene solamente leggendo la parola di Dio e leggendo libri che spiegano la parola di Dio fedelmente e insegnano come applicarla alla vita. Ora dovete essere ripieni di conoscenza, di ogni conoscenza ma anche di sapienza, e conoscenza e sapienza vanno assieme ma non si trovano sempre insieme. Una persona può avere in sacco di conoscenza e non sapere niente nella pratica, li chiamiamo nerd, e la fede riformata ha già abbastanza nerd, persone che leggono libri a ciclo continuo ma che non hanno senso pratico. Dall’altro lato, abbiamo persone che dicono di avere senso comune e non hanno mai letto un libro. Ma il senso comune è di solito pragmatismo e il pragmatismo è l’opposto dell’assolutismo della parola di Dio. Ma cos’è la sapienza. La conoscenza è la penetrazione della vera natura delle cose, la sapienza è l’abilità di applicare quelle conoscenza in modo pratico. La capacità di applicare praticamente quella conoscenza. E se volete essere un buon consigliere, un efficace consigliere, dovere avere non solo la conoscenza, dovete avere l’abilità di applicare queste vere intuizioni a questioni quotidiane. E questo è il punto dove la legge di Dio vi può aiutare. Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio. Questo è il punto in cui Proverbi vi può aiutare, perché questi applicano nella pratica i principi di Dio a questioni di tutti i giorni. Su un livello secondario, qui è dove J. Adams vi può aiutare, su questo livello R.J. Rushdoony vi può aiutare, i suoi libri sono i più importanti che siano stati pubblicati nel XX secolo. Le Istituzioni delle Legge Biblica vi può aiutare nell’applicazione pratica della parola di Dio. Ora voi ottenete conoscenza leggendo la Bibbia, ottenete sapienza pregando. La Sapienza proviene da Dio. Leggete, studiate e pregate. Signore, tu mi hai mostrato queste cose, ora mostrami come applicarle, e voi studiate grandi libri sull’applicazione della verità e biografie che insegnano come grandi santi hanno applicato la conoscenza alla loro vita. E a quel punto voi sarete più competenti a consigliare, ad ammonire di qualsiasi professionista. Le persone con le risposte che funzionano e alle quali sempre più persone daranno ascolto, sono persone che somigliano a Cristo, persone che credono la bibbia, persone che obbediscono la bibbia, persone che testimoniano, persone che hanno speranza. Quando diventiamo persone a cui vengono altre persone per avere risposte vedremo un importante spostamento di potere e d’influenza nella nostra nazione da loro a noi. Perciò studiate la bibbia, la storia, l’attualità, voi stessi, i vostri figli come non avete mai fatto prima. Prendete vantaggio da ogni opportunità d’imparare di Dio, della parola di Dio e del mondo di Dio. Esprimete le vostre opinioni più che mai, ma assicuratevi che le vostre opinioni siano bibliche ed espresse saggiamente. Ammonite i vostri figli, praticate Matteo 18 nella disciplina della chiesa nella vostra congregazione, passate in giro trattati biblici, esortate le persone di casa vostra a guardare video e film cristiani o ad ascoltare lezioni audio, discussioni sulla bibbia. Siate innovativi nel portare più verità che potete al numero più grande di persone nel tempo più breve. Fate tutto questo sullo sfondo di una vita in cui imitate Cristo senza mai rinunciare alla speranza, perché rinunciare alla speranza è rinunciare a Dio.
Preghiamo.
Signore, ti ringraziamo per il grande consigliere che noi abbiamo che è lo Spirito santo di Dio, ti ringraziamo per la profondità a la concretezza della tua parola, ti ringraziamo per la potenza di Cristo di produrre cambiamenti. Fa di noi dei buoni consiglieri che non solo sono solo disposti ad essere ammoniti ma di ammonire, e mentre lo facciamo usaci per la conversione delle nazioni.
Nel nome di Cristo.
Amen.
Nota:
* Competenti a consigliare. È necessaria una precisazione. La parola tradotta ammonire è “nouthetein”. Il pastore Morecraft in questa predicazione presenta il “nouthetic counseling” di J. Adams in particolare col suo libro “Competent to counsel” che non è stato pubblicato in Italiano e mi sono trovato in difficoltà con la traduzione. Da un lato il desiderio sarebbe stato di usare “ammonire”, dall’altro, poiché ammonire in italiano ha un significato più negativo di consigliare, ma non mi è parso bene traslitterare con “consulenza noutetica” ho deciso di lasciarlo spesse volte in inglese.