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Romani 8: 15-17
La testimonianza dello Spirito
15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitú per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre»
16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.
17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.
Il verso 15, come vedete, viene subito dopo il 14 e ne conferma il pensiero, che dice: Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. E il concetto basilare è che essere un figlio o una figlia di Dio mediante la fede in Cristo è una garanzia di vita eterna. Non ogni persona al mondo è un figlio di Dio, si diventa figli di Dio solamente per fede in Cristo. Malgrado tutti siano creature di Dio, se sei un figlio di Dio questa è una garanzia che possiedi vita eterna. E qui nel verso 15 dice che non abbiamo ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma abbiamo ricevuto uno Spirito, esse maiuscola, di adozione, come figli, per il quale gridiamo: «Abba, Padre». Perciò, questo Spirito di adozione non è una qualche sorta di attitudine, come dicesse che come cristiano non hai più un’atteggiamento di paura, paura da schiavo in catene come avevi prima di diventare cristiano, ma ora hai un nuovo atteggiamento, hai una disposizione interiore interamente nuova, una nuova forma mentis, hai uno spirito interiore interamente nuovo, in coerenza con il fatto di essere stato adottato. Ora, tutto questo è vero, ma la ragione per cui ho specificato che è una esse maiuscola, è a motivo di ciò che ci dice Galati 4:6. Quel verso dice:
“Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: «Abba, Padre»”.
Così, Galati 4:6 non lascia spazio al dubbio che questo Spirito d’adozione non è altri che lo Spirito santo di Dio che venne nel nostro cuore nel momento in cui abbiamo creduto in Cristo ed Egli è Colui che ci rende capaci di gridare: «Abba, Padre» e che rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo realmente figli di Dio.
Ora, perché la terza persona della trinità è chiamata lo Spirito di adozione? Dio è Colui che ci adotta; noi siamo adottati dentro la famiglia di Dio mediante la fede, a motivo di ciò che il Figlio incarnato di Dio ha fatto nella sua vita, morte e resurrezione. Ma anche la terza persona della trinità, lo Spirito santo ha un ruolo nella nostra adozione perché Egli è la persona che crea dentro di noi il carattere di figli. Noi siamo stati adottati nella famiglia di Dio per fede ed è lo Spirito santo che crea dentro di noi quell’amore per il Padre, quella fede, quel carattere di figli che ci permette e ci stimola a gridare: «Abba, Padre». Abba è un’antica parola aramaica per papà e dire Abba, Padre, la ripetizione lì indica il calore e la confidenza che un figlio di Dio ha verso Dio per avvicinarsi al Padre, che è capace e vuole aiutarlo in tempo di bisogno. Così, Egli è chiamato lo Spirito di adozione perché è Lui quello che crea in noi il carattere di figli adottivi, e che crea dentro di noi l’amore e il desiderio di riferirci a Dio come il Padre nostro che sei nei cieli. Di tutte le Confessioni di Fede che ci sono pervenute dal grande periodo della storia della chiesa, per quanto sia importante la dottrina dell’adozione, la sola Confessione di Fede che ha un capitolo su questo soggetto è la Confessione di Fede di Westminster; ed è solo di un paragrafo. Lasciate che ve lo legga. Questa è l’unica Confessione di Fede che ha una dichiarazione sull’adozione.
Capitolo 12. L’Adozione
Dio ha garantito che – in Cristo e per Cristo, il suo unigenito Figliolo – tutti coloro che sono giustificati, partecipassero alla grazia dell’adozione, per la quale essi vengono uniti a coloro che sono figli di Dio e ne godono la libertà e i privilegi. Dio scrive il suo nome su di essi ed essi ricevono lo Spirito di adozione. Hanno accesso al trono della grazia con libertà e piena fiducia, sono resi capaci di gridare: «Abba, Padre» ed Egli, come da un padre, è pietoso verso di loro, li protegge, provvede loro, li corregge, giammai li rigetta, ma sono suggellati per il giorno della redenzione quando erediteranno le promesse come eredi di una salvezza eterna.
Così, il pensiero finale è che essere figli di Dio garantisce la vita eterna, imperdibile vita eterna. Ora notate il modo in cui Dio si comporta con noi. Trova uno che è totalmente depravato, incredulo, perduto. E nel suo tempo sovranamente stabilito rigenera quella persona; cambia il suo cuore, lo fa nascere di nuovo, fa di lui o di lei una nuova creatura in Cristo: Quando fa questo, per la prima volta nella sua vita costui è capace di credere in Gesù, nel momento in cui crede in Gesù è giustificato, vale a dire che i suoi peccati sono perdonati sul fondamento di ciò che Cristo ha fatto, e non appena ciò è avvenuto, costui o costei è adottato/a nella famiglia di Dio. È fatto uno dei figli di Dio e possiede il paterno favore di Dio e la paterna correzione di Dio per il resto della sua vita, e lo Spirito santo è colui che opera dentro di lui per renderlo capace di agire, pensare e pregare come un vero figlio di Dio.
Ora, non solo la Confessione di Fede di Westminster è la sola ad avere un capitolo sull’adozione, ma questa dottrina è stata assai trascurata nella chiesa cristiana, il che è sorprendente, perché non c’è dottrina che sia più odiata dal mondo anti-cristiano, di questa semplice, piccola dottrina dell’adozione. Ma a tutti coloro che l’hanno ricevuto Egli ha dato il diritto di essere chiamati figli di Dio, a quanti cioè che credono nel suo nome. Per quanto semplice e ovvio tutto questo sia, e per quanto innocuo in superficie, è una delle dottrine più odiate dal mondo intero. Perché? Perché separa il mondo. Divide la razza umana. Mette il cannello da taglio al concetto di famiglia dell’uomo, della fratellanza tra tutti gli uomini e della paternità di Dio per tutti gli uomini senza riguardi per la loro religione. Lo dice chiaramente: alcuni sono figli di Dio altri non lo sono. Non si è figli di Dio in virtù della propria natura, o in virtù della propria creazione, si è figli di Dio solo per adozione; perché per natura si nasce dentro un’altra famiglia e si deve essere spostati dalla famiglia di Adamo e trasferiti in quella di Dio in Cristo e il solo modo perché avvenga è mediante la fede. E poi, l’unico modo per poter agire come figli e figlie è che lo Spirito santo operi nella nostra vita. C’è un gruppo di cristiani, lungo i secoli, che hanno scritto parecchio sull’adozione, e, non so se questi libri sono ancora in stampa, ma caldeggio che lo verifichiate, e questo gruppo è la vecchia Southern Presbyterian Church del 19° Secolo. Questa è la sola denominazione che ha scritto diversi libri sul tema dell’adozione. Uno di Jerry Dough, un’altro libro sull’adozione di R.A Webb, e un’altro ancora di James Thornwell, se potete trovare uno di questi tre libri sono tutti e tre di spessore sul tema dell’adozione.
Ma, ora, perché dice questo? Dice: Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma (in contrasto) avete ricevuto lo Spirito di adozione (come figli) per il quale gridiamo: «Abba, Padre», perché noi abbiamo con Lui una relazione completamente nuova. Il punto è che quando hai ricevuto lo Spirito santo, quando sei diventato cristiano, e tutti i cristiani hanno lo Spirito santo nel momento cui diventano cristiani, non hai ricevuto lo spirito come spirito di schiavitù ma come spirito di adozione, questo è il modo in cui bisogna ricevere questi versi. Quando hai ricevuto lo Spirito santo, quando lo Spirito santo è entrato nella tua vita, non è entrato nella tua vita come uno spirito di schiavitù e di paura e servaggio, egli è entrato nel tuo cuore come Spirito di adozione. Il punto è, che la ricezione dello Spirito, non ha l’effetto di ricreare in te quella vecchia paura da schiavo, che ha caratterizzato la tua vita pre-cristiana. La tua paura di Dio, la tua paura della vita, la tua paura della morte, ma ora che lo Spirito santo è entrato nella tua vita ha fatto proprio l’opposto, vi ha portato cioè la piena libertà dei figli di Dio. Notate come è cominciato il capitolo 8, versi 1 e 2
Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesú, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito perché la “potenza” dello Spirito della vita in Cristo Gesú mi ha liberato dalla “potenza” del peccato e della morte.
Vedete che lo Spirito santo è dipinto come uno che è un liberatore, qualcuno che non ricrea in voi un logoro modo di vivere, ma che vi libera da quel modo di vivere interamente, e produce un’esistenza completamente nuova come figlio o figlia di Dio.
E poi giungiamo al verso 16. E il verso 16 deve essere compreso alla luce del verso 15. Ve li leggo di nuovo:
“Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre». Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio”.
Pertanto, il grido di figlio o di figlia, del verso 15: «Abba, Padre», nel verso 16 è descritto come la testimonianza nata dalla coscienza stessa del credente e dalla potenza dello Spirito santo di Dio, in quanto Spirito di adozione che vive in lui. In altre parole, nel verso 16 c’è la testimonianza nata dallo Spirito santo che permette ad una persona di gridare con confidenza: Dio è mio Padre.
Verso 16: Lo Spirito stesso (che vive in noi, lo vedete sopra nei versi 9,10 e 11 e 12, Egli è lo Spirito che dimora in noi, e dall’interno Egli) rende testimonianza al nostro spirito, alla nostra anima, alla nostra vita interiore, che noi siamo figli di Dio. Ora, questo è importante, perché se Egli può rassicurarci con la confidenza che siamo figli di Dio, quella benedetta rassicurazione ci rammenta che una volta che siete salvati siete diventati figli di Dio non potete più tornare indietro e non esserlo più, non potete più essere non nati di nuovo e che un figlio di Dio è uno al quale è stata garantita la vita eterna. Cos’è dunque questa testimonianza dello Spirito? La Confessione di Fede di Westminster ha un paio di paragrafi anche su questo. Voglio leggervi due paragrafi da quel capitolo 18 sulla testimonianza dello Spirito. Dice:
1. Benché gli ipocriti ed altri non rigenerati possano vanamente ingannare sé stessi con false speranze e presunzioni carnali, e credere di essere nel favore di Dio e in stato di salvezza, le loro speranze andranno deluse [periranno]. (In altre parole ci sono molte persone che credono di essere cristiani ma è pura presunzione ma la loro speranza perirà con loro) Al contrario, coloro che credono veramente nel Signore Gesù e Lo amano sinceramente, studiandosi di camminare in buona coscienza davanti a Lui, possono essere assicurati con certezza, già in questa vita, di essere in stato di grazia e rallegrarsi nella speranza della gloria di Dio, speranza di cui non si dovranno mai vergognare.
2. Questa certezza non è una semplice persuasione congetturale e probabile, fondata su una speranza fallace, ma un’infallibile certezza di fede, fondata sulla divina verità delle promesse della salvezza, l’evidenza interiore delle grazie associate a quelle promesse, la testimonianza dello Spirito di adozione, che attesta al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. Questo Spirito è la caparra [pegno] più sicura della nostra eredità, mediante la quale noi siamo suggellati per il giorno della redenzione.
Questi sono due paragrafi importanti e pratici. Ci sono persone che hanno la sicurezza della salvezza ma non hanno nessuna salvezza di cui essere sicuri. Sono assolutamente sicuri che andranno in paradiso ma la loro sicurezza andrà delusa quando periranno perché non sono dei veri cristiani. Ma, invece, quelli che sono veramente cristiani possono, in questa vita, avere l’infallibile sicurezza che sono figli e figlie di Dio senza ingannare sé stessi. E questo non è solamente un piccolo giochetto intellettuale, non è una qualche sorta di congettura, è un’infallibile certezza, una infallibile assicurazione di fede che è basata su tre cose. Se volete aiutare qualcuno col problema della certezza, o magari solo per voi stessi, la sicurezza infallibile, questa certezza che abbiamo che siamo realmente i figli di Dio, e che non ci stiamo ingannando, è basata su tre cose. È basata sulle promesse di Dio contenute nelle Scritture, “Chi ha il figlio ha la vita” per esempio, “Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna”, Primo sono le promesse di Dio. Secondo, le evidenze che la nostra vita è cambiata; ci sono in voi delle cose che sono vere e lo sono perché siete cristiani? Siete, e vivete e pensate cose che solo un cristiano può pensare, fare ed essere? Questo è quindi il secondo fondamento della sicurezza della salvezza, primo le promesse di Dio nella Bibbia; secondo, le evidenze di una vita cambiata, e terzo, notate cosa dice: la testimonianza dello Spirito di adozione che testimonia al nostro spirito che siamo figli di Dio, perché quello Spirito santo che vive in noi è la caparra, il pegno, la cauzione, la garanzia della nostra eredità. Avete mai acquistato una casa? Avete depositato del denaro come caparra, quella è la vostra garanzia che pagherete la somma intera. Ebbene, lo Spirito santo che è stato portato dentro la vostra vita è la caparra di Dio. È la garanzia di Dio a te: io ti darò la vita eterna. Avendoti dato lo Spirito santo, non sarai mai più perduto, tu sarai mio figlio o mia figlia per sempre.
Lasciate che vi rammenti, forse volete prendervi nota, non so se ci sarà il tempo, ma ci sono diversi passi nella bibbia che fanno riferimento a quest’opera dello Spirito santo nel produrre, in noi, un senso di sicurezza che siamo figli e figlie di Dio. Per esempio, Giovanni 16:14,15, lì ci viene detto che lo Spirito santo rivela al credente le buone cose che il Padre ha preparato e che il Figlio ha acquistato per noi. Romani 5:5, lo Spirito santo ci da un traboccante senso dell’amore di Dio per noi; Romani 8:16, nel mezzo di conflitti col peccato lo Spirito santo inonda il cuore con confortante sicurezza; Efesini 1:13, lo Spirito che dimora nel credente è il sigillo della promessa di Dio di mantenere il credente al sicuro per sempre. E questo suggellare, questa rassicurazione dello Spirito santo mantiene la nostra mente fissata sull’amore di Dio, dà stabilità e coerenza alle virtù e ai comportamenti del cristiano, e ci dà un senso di sicurezza nella custodia di Dio qualsiasi cosa accada. E poi abbiamo 1° Giovanni 3:24 che ci dice che la permanente dimora dello Spirito in noi è prova che persevereremo fino alla fine.
Ora, quando si parla della testimonianza dello Spirito, quando avviene tutto questo a te? Quand’è che ricevi la testimonianza dello Spirito? È una testimonianza di qualcosa che ci è già avvenuto e che è già in essere. La testimonianza dello Spirito non crea una nuova relazione con Dio; la testimonianza dello Spirito è una testimonianza del fatto che una relazione filiale con Dio è in essere. Presuppone che abbiamo sperimentato l’adozione nella famiglia di Dio, e perciò, questa testimonianza dello Spirito santo avviene solo nei cristiani, avviene solamente nei veri figli e figlie di Dio che hanno effettivamente sperimentato quelle cose alle quali lo Spirito santo testimonierà. E ciò che lo Spirito santo fa è testificare della nostra adozione dopo la nuova nascita ed Egli certifica la realtà di queste cose in noi. Questa è la testimonianza dello Spirito santo: è una certificazione, è una testimonianza, non è l’uomo a dare la testimonianza, la testimonianza dell’uomo è fallibile, è Dio a dare la testimonianza; quando Dio dice: Questa cosa è vera, quella cosa è vera! E rimane vera per tutta l’eternità.
Perciò, quando Dio dà la sua testimonianza, lo Spirito santo che è Dio stesso, dimorante nel credente, ti da la testimonianza dal tuo intimo al tuo spirito, questo è vero: tu, mediante la fede in Cristo, sei un figlio o una figlia di Dio, questa è una testimonianza infallibile, ci puoi contare, ti puoi fidare per il resto della tua vita. Ma che cos’è? Avviene nei cristiani. Presuppone che siamo adottati, cosa significa la testimonianza dello Spirito? Ora, ascoltate: la testimonianza dello Spirito è il lavoro interiore dello Spirito santo, nel vostro cuore, e nella vostra vita intima, che dà al vero credente l’assicurazione che mentr’egli cresce in Cristo, Dio lo ama realmente come un suo figlio e non lo lascerà mai andare, e lo fa indicando chiaramente al vero credente le evidenze di una nuova vita in Cristo Gesù. Lo dico in un altro modo: la testimonianza dello Spirito è un’influenza certa, chiara e stimolante dello Spirito santo, dall’intimo del cristiano, che risplende negli effetti e le evidenze della nuova nascita nel cuore e nella vita del nuovo credente che li rende chiari e certi nella coscienza del credente. O come dice 1 Giovanni 4:13: “Da questo conosciamo che dimoriamo in lui ed egli in noi, perché egli ci ha dato del suo Spirito”. Fatemi spiegare cosa significa e poi citeremo dei grandi del passato. Quali sono le basi della certezza? La tua fede nelle promesse di Dio, credi tu in Giovanni 3:16? Se sì, allora in secondo luogo ci saranno evidenze di cambiamenti di vita, non avrai una vita perfetta ma avrai visto e vedrai differenze nella tua vita; ci saranno cambiamenti cristiani, e poi, come fai a sapere che non ti stai ingannando? Come fai a sapere che non ti stai concedendo il beneficio del dubbio? Come fai a sapere che queste cose che vedi dentro di te che ti fanno pensare che sei cristiano non sono cose che stai esagerando? O che stai fabbricando nella tua mente ma non sono veramente lì.Voglio dire, tu vuoi essere salvato ed è facile vedere in te stesso cose che ti convincono che sei salvato; come sai che non ti stai ingannando? Ti stai ingannando, a meno che lo Spirito santo di Dio, lo metto in termini antropomorfici, a meno che lo Spirito santo non accenda una grande luce dentro di te su queste evidenze di una vita cambiata in modo che ciò che vedi è veramente ciò che vedi e non sei ingannato. In altre parole, se stai cercando in te evidenze di una vita cambiata senza l’assistenza dello Spirito santo ingannerai te stesso. Ti convincerai che sei un cristiano semplicemente perché vuoi esserlo, perché non vuoi andare all’inferno, ma non sei un cristiano per nulla. Così, se credi alle promesse di Dio, “Chi ha il Figlio ha la vita”, ciò farà una differenza nella tua vita e quindi cerca queste differenze, e per aiutarti a vederle chiaramente, talché tu non veda qualcosa che non c’è, lo Spirito santo testimonia al tuo spirito e accende una potente luce nel profondo della tua anima su queste evidenze, in modo che tu sai che stai vedendo cose reali e non le stai elucubrando. Questa è la testimonianza dello Spirito. E questa è la ragione per cui è chiamata la base della nostra certezza di salvezza.
A cosa somiglia? Ebbene, ci sono alcune concezioni estreme ed erronee della testimonianza dello Spirito, farò menzione di due di queste. C’è un concetto della testimonianza dello Spirito che dice che il solo modo in cui uno può avere la certezza di essere salvato è tramite una diretta, miracolosa, proposizionale rivelazione da Dio al credente. Questo è l’unico modo in cui potrai sapere. Ogni altra cosa è tirare a indovinare. Se devi avere la certa sicurezza, l’infallibile sicurezza, Dio deve scendere dal cielo e dirtelo in parole e proposizioni come le parole e le proposizioni della Bibbia. Questo non è ciò che la testimonianza dello Spirito è. La testimonianza dello Spirito non è qualcosa di udibile, non è per nulla una nuova, speciale, straordinaria rivelazione. Tu puoi avere la benedetta assicurazione che Gesù è tuo e tu sei suo senza nessuna speciale, straordinaria rivelazione da Dio. Ma c’è poi un secondo erroneo concetto della testimonianza dello Spirito e questo è che non è niente di più che l’indiretta testimonianza dell’evidenza di una nuova vita in Cristo a te da te stesso, in altre parole spirito con la s minuscola. Talché la testimonianza dello Spirito significa che tu guardi dentro al tuo cuore e vedi un nuovo spirito, una nuova attitudine, e semplicemente quel nuovo spirito non è qualcosa che lo Spirito santo fa, ma semplicemente tu guardi dentro di te e osservando accuratamente vedi questo nuovo spirito, e questo è ciò che la testimonianza dello spirito è. No, è più di questo, non è una testimonianza del tuo spirito, è la testimonianza dello Spirito. E ciò che il nostro testo dice è che questa testimonianza dello Spirito è un’opera interiore dello Spirito direttamente sul cuore sulla coscienza del credente. Non è qualcosa detto di lui, non è qualcosa detto a lui dall’esterno, cosa dice la Scrittura? Dice, nel verso 16: “Lo Spirito stesso rende testimonianza (ricordate che lo Spirito dimora nel nostro cuore), lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che siamo figli di Dio”. Questo è dunque una diretta opera di Dio nel cuore, coscienza e vita interiore del vero cristiano.
Ora, lasciate che v’insegni un po’ di greco, qui. “Lo Spirito stesso rende testimonianza”; Il verbo rende testimonianza nel greco è la parola co, di fatto è fatta di due parole comarturei; marturion è la parola del NT per testimone, co-testimone, perciò, questa testimonianza dello Spirito, se dobbiamo essere accurati è una co-testimonianza dello Spirito col nostro spirito, cioè con l’intimo spirito della persona rinnovata da Dio. Con questo in mente, osserviamo la frase di nuovo. La Spirito stesso, co-testimonia con la testimonianza che il nostro proprio intimo spirito rinnovato da Dio dà, che siamo figli di Dio. Pertanto, questa co-testimonianza dello Spirito non è qualcosa che si regge da sola, proprio come la testimonianza del tuo io interiore non si regge da sola, operano insieme. Lo Spirito santo di Dio rende testimonianza che sei un figlio di Dio come pure il tuo spirito, osservando le evidenze della tua vita, rende testimonianza che sei un figlio di Dio. Cosicché, la testimonianza dello Spirito concernente la nostra figliolanza si posa sulla testimonianza del nostro cuore concernente la nostra figliolanza. Vediamo nel nostro cuore che siamo figli, lo Spirito santo si assicura che questo è proprio quello che realmente vediamo. In altre parole, la testimonianza dello Spirito giunge nello stesso momento del nostro senso della nuova vita in Cristo, in accordo con le evidenze di una vita veramente cambiata e santificata per la grazia di Dio. Mentre il nostro spirito testimonia della nostra figliolanza quando esaminiamo noi stessi, mentre si manifesta in nuovi atteggiamenti e amore e vita, lo Spirito santo testimonia della nostra figliolanza risplendendo su queste nuove virtù, questi nuovi modo di comportarci, questi nuovi pensieri e obbiettivi che Egli ha collocato nel nostro cuore, e spinti all’azione, per darci una gioiosa rassicurazione della loro realtà.
Ora, so di essere ripetitivo, ma lo faccio apposta, perché voglio che vediate che ci sono qui due testimoni. Come sai che sei salvato? Questo è il punto. Come sai che sei salvato. Hai creduto le promesse di Dio: Chi ha il Figlio ha la vita. Come sai che non ti stai abbindolando da solo? Se hai vera fede ci saranno evidenze di una nuova vita, nella tua vita. Come sai che non le stai esagerando? Se sei un vero cristiano, lo Spirito santo rende testimonianza dal tuo intimo, col tuo spirito che sei un figlio di Dio e ti aiuta a vedere con chiarezza le evidenze che spereresti di trovare nella tua vita in modo che tu non illudi te stesso esagerando le cose che vedi. Lasciate che vi dia una citazione. Ci sono molti libri scritti sullo Spirito santo, la maggior parte dei quali scritti nel 20° secolo, sono inezie. Molti dei libri migliori, non tutti, ma molti dei libri migliori sullo Spirito santo furono scritti prima del 20° secolo. E quello che preferisco è stato scritto da un presbiteriano, un confederato dal nome di C. R. Vaughan, ancora in stampa da Banner of Truth Press, ed è una lettura dilettevole. E Vaughan ha scritto molto sulla testimonianza dello Spirito e su cosa sia da una prospettiva biblica, e voglio leggervi due o tre paragrafi dal suo libro, perciò adesso ascoltate, non appisolatevi.
Lo Spirito santo dà le grazie, cioè le nuove virtù, e le stimola all’azione, e poi le illumina in modo tale da dare una gioiosa rassicurazione di vera figliolanza. La testimonianza dello Spirito è perciò, nell’ordine delle cose, dipendente dalle attività delle nostre grazie spirituali e del nostro comportamento. La sua testimonianza della fede implica l’esistenza e l’attività della fede.
In altre parole, se hai fede, lo Spirito santo te lo renderà evidente e non sarai lasciato a dover indovinare.
“La sua testimonianza dell’amore implica l’esistenza e l’attività dell’amore.”
Se hai in te amore cristiano lo Spirito santo te lo farà sapere.
“Testimonia del valore dell’ubbidienza, quando l’ubbidienza è resa.”
Diventa molto chiaro dunque che non ci si può aspettare la testimonianza dello Spirito in un percorso di vita caratterizzato da incuria, o nella condizione stupefatta delle grazie cristiane, in altre parole, non aspettarti che lo Spirito santo ti dia la testimonianza che sei figlio di Dio se non credi realmente in Cristo e non ami la sua parola e la sua chiesa e non obbedisci la sua parola. In altre parole, la certezza della salvezza a volte sarà più forte a volte più debole, non è sempre uguale.
“È chiaro che quando i cristiani desiderano e pregano per questa meravigliosa grazia, la testimonianza dell’infallibile Spirito di Dio della realtà delle loro grazie e doni spirituali, si astengano dal ricercarla quando queste grazie sono paralizzate. Anche il nostro spirito deve rendere testimonianza, la testimonianza dello Spirito santo nasce insieme alla testimonianza del nostro spirito e non senza o indipendentemente da essa.”
Voglio dire che se stai vivendo una vita cristiana distratta e negligente, non aspettarti per niente alcuna testimonianza dello Spirito. Non aspettarti che lo Spirito santo renda testimonianza al tuo spirito che sei un figlio di Dio se stai vivendo una vita cristiana superficiale e insignificante.
“La testimonianza dello Spirito illumina ed evidenzia chiaramente la vera natura di ogni sentimento ed affetto, ogni speranza e timore, ogni gioia e tristezza, ogni frutto dello Spirito, ogni dolore o piacere caratteristico, desiderio o avversione della natura rigenerata, illumina l’amore di Cristo, che è un segno del cuore rinnovato, e ci rende capaci di discriminare la mera venerazione di un esempio eroico,” (noi ammiriamo Cristo perché fu un tale eroe) “dall’amore che che c’è in un’anima colpita dal peccato, e che sgorga dal conoscere Cristo come l’agnello di Dio il cui sangue purifica da ogni peccato.”
Come sai che il tuo amore per Cristo non è solo ammirazione per il grande eroe che è stato, disposto a soffrire così terribilmente per Dio, come fai a sapere che non sia questo quello che veramente pensi di Cristo e non come un’anima sconvolta dal peccato che lo riceve come l’agnello di Dio che lava i tuoi peccati? È solo per la testimonianza dello Spirito. La testimonianza dello Spirito illumina la parola di Dio e distingue l’amore per le Scritture in ragione dei loro meriti eccelsi, e l’amore per esse per la verità che ci santifica a vita eterna. Dici di amare la Bibbia? Perché ami la Bibbia? Ami la Bibbia perché è intellettualmente stimolante? O ami la Bibbia perché in essa c’è la verità che santifica la tua vita? È lo Spirito santo che ti aiuta a fare la distinzione tra le due.
“La testimonianza dello Spirito illumina l’amore per il regno, e distingue gli affetti di un mero simpatizzante dall’affetto che vede nella chiesa lo strumento scelto per la liberazione di un mondo morente.”
Perché ami il Regno di Dio? Ho avuto molte persone nella mia vita, qualcuna viene in chiesa anche adesso, e ci sono state lungo tutta la vita della nostra chiesa, che amano ciò che predico, non perché amano Cristo, ma perché amano un visione del mondo cristiana e un approccio cristiano alla politica. Bob Miller, che è stato un grande uomo, che fu membro della nostra chiesa per lungo tempo e che è morto diversi anni fa, venne nella nostra chiesa per molto tempo e poi un giorno venne da me e mi disse: Joe, Dio ha operato nel mio cuore, per anni ho avuto una visione cristiana della vita e un approccio cristiano alla politica ma non ho mai amato Cristo e non gli ho mai dato la mia vita e non ho mai posto la mia fiducia in lui.
Vaughan:
“La testimonianza dello Spirito non dipende dall’esistenza e dall’esercizio di grazie fortemente marcate, dipende dall’esistenza e l’esercizio di grazie che siano forti o deboli”.
L’avete compreso? Perché è così bella. Ciò che Vaughan sta dicendo e che abbiamo già detto è che la testimonianza dello Spirito sarà attiva solamente in chi sia attivo nel vivere la vita cristiana. Ma la testimonianza dello Spirito santo non dipende dall’esistenza e attività di forti e maturi comportamenti e virtù cristiane. Perché è presente anche nella vita di coloro che non posseggono virtù cristiane forti e mature. Così, la testimonianza dello Spirito non dipende dall’esistenza di robusti comportamenti e virtù cristiane, dipende dall’esistenza di attività e virtù cristiane, anche le più deboli. Egli dice:
“La funzione della testimonianza dello Spirito di Dio e per dare alle nostre zoppicanti conclusioni il peso della certezza divina di Dio.”
Senza la testimonianza dello Spirito santo sei un vero cristiano che vedi la tua vita cambiare ma sei esitante, sei fermo; “Come sono debole!” Ed è la testimonianza dello Spirito santo che aggiunge il peso di Dio e la testimonianza di Dio a rendere sicura la tua certezza di salvezza.
Ora, cosa fa per noi questa testimonianza dello Spirito? Ci da pace mentale. Da un taglio alle preoccupazioni, ai timori alle depressioni, alle incertezze, aumenta la nostra comunione con Dio, produce audacia; la certezza della salvezza produce persone audaci, coraggiose e non facilmente manipolabili. Ci preserva dal ricadere all’indietro. Ci prepara per la morte. Ci aiuta a godere e sopportare le più dure disposizioni di Dio in questa vita.
Ed infine, a quali condizioni possiamo aspettarci di sperimentare questa testimonianza dello Spirito? Questa infallibile testimonianza dello Spirito santo che attesta che sei un figlio di Dio e perciò non potrai mai più essere perduto. vedete, una persona che non possiede nessuno dei segni di un cristiano non ha diritto di chiamarsi cristiano. Solo quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. C.R. Vaughan dice:
“Intenso desiderio, proposito risoluto, preghiera paziente e perseverante, attento vivere, zelo altruista nel servire Dio, resistenza alle tentazioni e la vittoria su impulsi, pensieri e sentimenti malvagi, la coltivazione di ogni sensibilità cristiana, uso determinato e fiducioso dei mezzi della grazia.”
Queste sono le condizioni del successo nella ricerca della testimonianza dello Spirito santo. E poi il grande presbiteriano scozzese, George Gillespie ha detto:
“Lo Spirito santo è il co-testimone nel fatto che rende testimonianza non solo a, ma col, nostro spirito nella nostra coscienza.”
Talché se la testimonianza della nostra coscienza è nulla, e non può testimoniare nulla della sincerità, odio verso il peccato, amore per la fratellanza e simili, allora lo Spirito di Dio non testimonierà pace e conforto a quell’anima. E la voce che parla pace ad una persona che non possiede caratteristiche di grazia o qualità cristiane non parla secondo la parola di Dio ma contro la parola di Dio ed è pertanto uno spirito di delusione. Quindi nella faccenda dell’assicurazione e piena persuasione, l’evidenza di elementi di grazia e la testimonianza dello Spirito, sono due cause concorrenti entrambe necessarie. Senza le evidenze di una vita cambiata non c’è sicurezza di salvezza che sia certa o ben fondata. E senza la testimonianza dello Spirito non è una piena ed infallibile sicurezza.
Fatemi trarre tre conclusioni. Qualsiasi voce tu oda che dia certezza a una persona priva di evidenze di una nuova vita in Cristo, è uno spirito di delusione, indipendentemente da quanto forte sia la tua convinzione di essere cristiano, indipendentemente da quanto sicuro tu ti senta di essere cristiano, se non hai evidenze di una vita cambiata, non necessariamente una vita matura e certamente non le evidenze di una vita perfetta, ma se non hai le evidenze di nuova vita in Cristo, e tu sei certo che quando muori vai in paradiso, possiedi non lo Spirito di adozione ma lo spirito di delusione, cosa che penso sia vera di molti se non della maggior parte dei cristiani, oggi.
Seconda conclusione. Noi riceveremo la testimonianza dello Spirito che ci assicura della nostra salvezza nel mentre siamo trovati fedeli e diligenti nell’adempimento dei nostri doveri e responsabilità. Ciò significa che la tua certezza della salvezza sarà talvolta debole talvolta forte, se è sempre uguale indipendentemente da come stai vivendo c’è qualcosa di terribilmente sbagliato in te e ti stai illudendo perché la testimonianza dello Spirito è sperimentata solamente quando siamo fedeli e diligenti nell’essere cristiani. E non potete dare la certezza della salvezza a qualcun altro. Spesso ho persone che mi fanno vari tipi di domande delle quali il succo è: Joe, ti prego, assicurami che sono salvato. Non lo dicono esplicitamente, ma basilarmente è quello che vorrebbero dicessi loro. Rispondo sempre: Non posso farlo, possegga a malapena sufficiente certezza per me stesso, molto meno da condividere con te.
E, terzo, e questa è una grande citazione dai Puritani,
“La testimonianza dello Spirito c’incoraggia e ci rende capaci di trarre grandi conclusioni da piccole premesse.”
La testimonianza dello Spirito rende il vero credente capace di trarre grandi conclusioni da piccoli presupposti. Vale a dire che se c’è una qualsiasi, la più piccola evidenza di una vita cambiata dentro di te lo Spirito santo vi punterà una grande luce e con ciò testimonierà che sei un figlio di Dio. Così avete visto, che cosa preziosa è questa testimonianza dello Spirito santo.
Preghiamo.
Ti ringraziamo per l’opera dello Spirito santo in generale, o Signore, ti ringraziamo in modo particolare per questa grande opera di rendere testimonianza, co-testimonianza col nostri spirito che noi siamo i veri figlie figlie di Dio e perciò possediamo la vita eterna. Nel nome di Gesù.
Amen.