I Re 15:25-16:34
In quei giorni il Signore fu provocato a gelosia da Giuda, ma Israele fu abbandonato da lui. Ciò è evidente dall’instabilità del trono in Israele. Il Signore aveva promesso di costruire una casa stabile a Geroboamo se questi gli fosse stato fedele (I Re 11:38). È evidente che il perdurare di quella casa era legato all’ufficio del re. Pertanto il popolo sarebbe stato benedetto per mezzo della casa che lo governava. Ma in Israele non c’era più alcun rispetto per l’autorità del re. Ogni uomo si ergeva a re al punto che alla fine le decisioni finirono nelle mani dell’esercito.
Questa situazione rivela che Dio aveva di abbandonato Israele. La corona terrena possiede autorità solo sotto il regno di grazia del Cristo e mediante il riconoscimento di quel regno.
La casa di Omri ebbe più autorità, ma quella casa reale si rafforzò contro il Signore. Omri edificò la città di Samaria dove furono presto commessi apertamente atti d’apostasia. Poi Samaria giunse a sfidare Gerusalemme, con pretese idolatriche tutte sue.
Fu il Signore a decretare questo corso della storia. Abbandonò Israele a causa del suo peccato in modo da rendere chiaro cosa ne sarebbe stato d’Israele se lasciato a se stesso. Israele correva l’imminente pericolo di essere assorbito dal paganesimo. A questo punto della storia, però, il Signore aperse una nuova fase nella lotta tramite la persona di Elia.
Il peccato basilare di Israele fu la reiezione della casa di Davide, ovvero, del Cristo. La divisione da Giuda fu infatti opera del Signore. Ciò nonostante, Israele avrebbe dovuto continuare a riporre la propria speranza di liberazione per mezzo del grande Figlio di Davide. Ora aveva troncato tutti i legami con Davide ed era in guerra con Giuda.
Concetto principale: Il Signore abbandona Israele a causa della divisione
dalla casa di Davide per poter cercare più tardi
questa nazione nella sua grazia.
La distruzione della casa di Geroboamo. Geroboamo voleva separare completamente Israele dalla casa di Davide e dalla promessa data a quella casa. Questo significava che voleva separare Israele dal Cristo. Questa è la ragione per cui istituì il culto degli idoli in Israele. Il Signore aveva dichiarato che la sua casa sarebbe stata interamente spazzata via a causa di questo peccato. L’intenzione del Signore era salvare Israele con questo mezzo.
Geroboamo fu succeduto da sua figlio Nadab che camminò nelle vie di suo padre. Durante il suo regno fu eseguito il giudizio sulla casa di suo padre. Quando Nadab stava assediando Ghibbethon, una città occupata dai filistei, fu assassinato da Baasha. Questo Baasha, della tribù di Issacar, aveva covato una cospirazione. Si fece dichiarare re e poi spazzò via l’intera casa di Geroboamo. La lampada di Geroboamo fu spenta perché aveva rigettato il Cristo.
La confusione aumenta. Poiché Israele aveva rigettato la promessa fatta alla casa di Davide, vale a dire la salvezza che è nel Signore Gesù Cristo, il regno si sfaldò sulle giunture. Quando c’inchiniamo insieme davanti al governo sovrano del Cristo, ci sottomettiamo volentieri a quelli che egli ha posto in autorità su di noi. Se non siamo sottomessi a lui, mettiamo noi stessi per primi. L’autorità è una grande responsabilità per quelli che l’hanno ricevuta, una responsabilità da esercitare nel nome di Cristo. Tutti aspirano alla gloria del potere. Questa è la situazione nel mondo oggi e non era affatto diversa nell’Israele dei giorni di Baasha.
Baasha non desiderò essere il re d’Israele nel nome del Signore in modo da riportare il popolo a Lui. Aveva seguito un percorso sovversivo (di tradimento) per conquistare il trono per sé e governò nello spirito di Geroboamo. Continuò a sviare il popolo dal Signore mediante il culto dei vitelli. Per questa ragione il Signore portò sulla sua casa lo stesso giudizio che lui stesso aveva eseguito sulla casa di Geroboamo.
Questo giudizio colpì quando era re il figlio di Baasha, Elah. Durante un banchetto in cui Elah si ubriacò, fu ucciso da Zimri, il comandante di metà dei suoi carri. Poi Zimri spazzò via l’intera famiglie di Baasha.
Zimri stesso riuscì a regnare solo sette giorni perché l’esercito fece re Omri al suo posto. Mentre in Israele la confusione aumentava, il regno sembrò sgretolarsi. Sicuramente il Signore aveva abbandonato Israele.
Consolidamento contro il Signore. Anche Omri aveva un rivale ma riuscì a sconfiggerlo. Dopo alcuni anni considerò sicuro il suo trono. Il suo potere era confermato.
Però, Omri non usò il suo potere per ricondurre Israele al Signore. Fece sprofondare Israele nella spirale del culto degli idoli e dell’apostasia dal Signore più di qualunque altro re prima di lui. Come poteva il Signore infuriato com’era, permettere che questa cosa andasse avanti per così tanto tempo? Lasciò che il popolo perseguisse la propria via in modo che diventasse chiaro cosa ne sarebbe stato degli israeliti se avessero voltato le spalle al Signore.
Omri acquistò una montagna nel mezzo del paese, vi costruì una città fortificata e ne fece la capitale. Chiamò la città Samaria, dal nome del proprietario originale della montagna. Samaria avrebbe dovuto competere con Gerusalemme in forza e onore.
In Samaria prese forma il movimento che si erse in opposizione a Gerusalemme. La città di Gerusalemme col suo tempio era una testimonianza del servizio al Signore secondo la sua Parola. Samaria sarebbe stata un simbolo della vita vissuta in libertà da Dio.
In questo modo la vita in Israele si allontanò sempre più da Dio. Un tale processo non può essere arrestato una volta che abbia preso velocità. Il risultato finale dovette essere una completa rottura col Signore. Eppure, il patto non era forse anche per il regno d’Israele?
Il culto di Baal. Omri fu succeduto da suo figlio Achab. Durante il suo regno Israele ruppe completamente col Signore. Achab fece peggio che continuare solo l’adorazione di immagini. In principio, quando venivano adorate le immagini, il Signore era ancora adorato nominalmente. Ma Achab accantonò completamente il nome del Signore e introdusse il culto di Baal. Lo fece sotto l’influenza di sua moglie Jezebel, una pagana, figlia di Ethbaal, re dei sidoni. Achab edificò a Samaria un tempio a Baal nel quale eresse un altare per Baal e una colonna per Astarte, la sua controparte femminile.
Quando i pagani adoravano questi Baal stavano adorando le forze della natura. Pensavano a queste forze come indipendenti da Dio e le consideravano delle entità a sé. Così ne fecero degli dèi.
L’introduzione di questo servizio in Israele da parte di Achab implicò un completo rigetto del Signore. Le forze della natura non appartengono tutte al Signore? Poiché il Signore per grazia ricorda il suo popolo, questi elementi sono una benedizione per tutta l’umanità. La Parola di Grazia di Dio per il suo popolo governa tutte le cose. Se trattiene quella Parola, tutta la vita è destinata a perire. Achab e il popolo non se ne rendevano conto? Rigettarono la sua Parola di grazia. La completa rottura di Israele col Signore avvenne in questo modo.
Resistenza portata al limite. In quei giorni il popolo perseverò nella sua resistenza al Signore e alla grazia del suo patto. Giosuè aveva giurato che Gerico non sarebbe mai più dovuta diventare una fortezza. Questo sarebbe servito a dimostrare che Canaan era un paese sicuro non a motivo delle sue mura e città fortificate ma per la protezione del favore di Dio. Giosuè aveva detto che chiunque si fosse messo a ricostruire Gerico sarebbe incorso nella maledizione del Signore perdendo tutti i suoi figli.
Nel tempo di Achab qualcuno si avventurò nella ricostruzione di quelle mura. L’anello della fortezza doveva essere chiuso. La protezione d’Israele non proveniva dal Signore ma dalle sue città fortificate!
Come tuonò il Signore contro questo misfatto e come colpì la maledizione di Giosuè! Quando Hiel cominciò a ricostruire le mura di Gerico il suo primogenito morì. Dopodiché perse tutti i suoi figli. Quello più giovane morì quando ne rizzò le porte. La resistenza alla grazia del Signore portò la morte: l’intera famiglia di Hiel fu distrutta.
La rottura col Signore divenne manifesta in questa resistenza alla Parola del Signore e nel culto di Baal. Era evidente che Israele stava per essere completamente assorbito nel paganesimo. Il popolo d’Israele non mostrava desiderio di vivere vite diverse da quelle dei popoli dei regni circostanti. Tuttavia il Signore non li lasciò andare. Il suo patto era incrollabile. Perciò avrebbe lottato per preservare un residuo. Il Cristo era certamente stato rigettato ma par amore del Cristo c’era ancora grazia per il regno d’Israele.