IL CATECHISMO DI HEIDELBERG
(1563)
Introduzione generale
Il Catechismo di Heidelberg, la seconda delle Tre Formule d’Unità, ha ricevuto il suo nome in base al suo luogo d’origine, Heidelberg, la capitale dell’Elettorato tedesco del Palatinato. In quel luogo, per far sì che la fede Riformata ritenesse la posizione di dominio che possedeva, l’Elettore Federico III commissionò Zaccaria Ursino, professore all’Università di Heidelberg, e Gaspare Olevano, il predicatore di corte, a preparare un manuale per l’istruzione catechetica. Da questa iniziativa nacque il Catechismo che fu approvato dall’Elettore stesso e dal Sinodo di Heidelberg e fu pubblicato per la prima volta nel 1563. Per il suo tema dominante, che è il conforto, e il suo stile caloroso e personale, il Catechismo conquistò presto l’amore del popolo di Dio, come è evidente dal fatto che più edizioni di esso dovettero essere stampate in quello stesso anno. Mentre la prima edizione aveva 128 domande e risposte, nella seconda e nella terza edizione, per ordine dell’Elettore, fu aggiunta l’ottantesima domanda e risposta, la quale fa riferimento alla messa papista come una maledetta idolatria. Nella terza edizione le 129 domande e risposte furono divise in 52 Giorni del Signore, avendo in vista il fatto che il Catechismo dovesse essere spiegato in uno dei servizi tenuti nel Giorno del Signore durante l’intero anno. Questa salutare pratica è mantenuta ancora oggi, in armonia con la prescrizione dell’Ordine di Chiesa di Dordrecht. In Olanda il Catechismo di Heidelberg fu tradotto in lingua olandese già nel 1566, e presto divenne ampiamente amato ed usato nelle chiese di quel paese. Esso fu adottato da vari sinodi nazionali durante il tardo sedicesimo secolo, ed infine fu incluso dal Sinodo di Dordrecht, negli anni 1618-1619, tra le Tre Formule d’Unità, un posto che mantiene fino a oggi.
Nota alla prima edizione italiana a cura di Francesco Lo Bue, edita da Libreria Claudiana nel 1960 e donata all’Italia in 5000 copie. Molte altre versioni si trovano on-line e questa non ha la pretesa di essere la migliore. Il desiderio è di fornire un testo in PDF che i capofamiglia possano far stampare e rilegare a spirale per l’uso famigliare nelle case dei cristiani italiani.
Questa mia privatissima edizione ricalca quella traduzione, salvo qualche ammodernamento della lingua, ed è arricchita da un numero maggiore e a volte diverso di riferimenti biblici. Li ho citati per intero, fatta eccezione per tre riferimenti che richiedono la lettura dell’intero capitolo. Ciò per facilitare l’uso nell’insegnamento a giovani non ancora avvezzi a cercare i riferimenti sulla propria Bibbia. Sarebbe sicuramente meglio addestrarli a farlo e chi abbia il tempo per fare questa scelta (ad esempio nella scuola domenicale) può usare l’altra versione coi soli riferimenti per gli alunni e questa per l’insegnante.
Perché questo e non altri catechismi? Ho sempre amato questo perché è il solo a collocare la Legge di Dio nella terza sezione, quella della “gratitudine”, cioè della nostra risposta a Dio per averci salvato. Ma non solo, c’è in esso un che di tenero, di suadente, di personale che va diritto al cuore, specialmente dei bambini, come quel “anche a me” della risposta 21 e l’orizzonte di speranza, per questa vita prima e per l’altra poi, dato nella risposta 32, nonché la magnifica risposta alla domanda 60, la più importante che ognuno debba porsi.
La versione usata è quella della Nuova Diodati. (G.M.)
INTRODUZIONE
(di Francesco Lo Bue)
Si chiama Catechismo, nella nostra religione cristiana, una breve e semplice esposizione orale degli elementi principali della dottrina cristiana, in base alla quale si richiede e si riascolta, dai giovani e da coloro che hanno bisogno d’istruzione, ciò ch’essi hanno imparato.
Poiché, fin dalle origini della Chiesa cristiana, tutti i santi si son dati cura di educare i loro figliuoli nel timore del Signore, a casa, a scuola ed in chiesa; e lo hanno fatto senza dubbio per i seguenti motivi, che giustamente debbono indurre noi pure a farlo. In primo luogo essi hanno ben considerato che l’innata malvagità prenderebbe sviluppo e corromperebbe quindi al Chiesa e lo Stato, se non le si ovviasse in tempo con la sana dottrina. Inoltre li ha indotti a ciò l’ordine esplicito di Dio (Esodo 12- 13; Deuteronomio 4, 6, 11), là dove il Signore dice così: E questi comandamenti (cioè i Dieci Comandamenti) che oggi ti dò ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai (Deuteronomio 6:6-7). Ed infine, proprio come i figliuoli d’Israele, dopo la circoncisione, quando giungevano all’età dell’intelligenza, venivano istruiti nel mistero di quel segno del Patto come pure nel Patto di Dio, così anche i nostri figliuoli, dopo aver ricevuto il Battesimo, debbono essere educati alla vera fede e disciplina (1) cristiana, affinché, prima di venire ammessi alla Mensa del Signore, confessino la propria fede dinanzi a tutta la Comunità cristiana. Quest’uso di studiare il Catechismo, che ha origine nel comandamento di Dio, è durato nella Chiesa cristiana fino a che li funesto Satana, per mezzo dell’Anti- cristo che è il Papa, ha infranto anche questo come ogni altro buon ordinamento, ed in luogo di esso ha stabilito le sue unture e i suoi schiaffetti ed altri obbrobri, che chiama Cresima.
Perciò il Catechismo
dev’esser tenuto
nella maniera seguente:
Anzitutto, poiché la gente d’un tempo è cresciuta nel Papismo, senza aver Catechismo, e si dimentica facilmente degli elementi della religione cristiana, si ritiene necessario che ogni Domenica e giorno di festa, nei villaggi e nei borghi e parimenti anche nelle città, prima che ci si levi a predicare, il Ministro legga al popolo chiaramente ed intelligibilmente una porzione del Catechismo, in modo ch’esso venga letto interamente in nove Domeniche. La prima Domenica si leggerà fino alla Parte 2a; la seconda fino all’articolo su Dio Figlio; la terza fino alla domanda relativa all’ascensione di Cristo; la quarta fino alla domanda: In che ti aiuta, il credere in tutto ciò?; la quinta fino alla Santa Cena; la sesta fino alla Parte 3a del Catechismo; la settima fino alla domanda: Che cosa esige Dio col quinto comandamento?; l’ottava fino a La Preghiera; la nona fino alla fine de La Preghiera. Ogni decima Domenica il Pastore deve leggere, prima della Predica, le Parole con cui ad ognuno viene ricordata la sua vocazione, come sono indicate alla fine del Catechismo.
Inoltre, nel pomeriggio di ogni Domenica, nell’ora conveniente per ciascuna località, si deve tenere una Predica Catechistica nel modo seguente. Il Ministro anzi- tutto, dopo il canto dell’Inno, dirà il Padre nostro ed invocherà da Dio che la sua Parola venga rettamente intesa, e quindi leggerà intelligibilmente al popolo i Dieci Co- mandamenti. Poi deve interrogare i catecumeni che non possono ancora imparare le Domande su cui si predica, e deve ordinatamente introdurli, anzitutto e per qualche tempo al testo, e poi anche gradatamente alle Domande. Dopo di ciò faccia egli ripetere ad alcuni dei giovani un certo numero di Domande del Catechismo (che noi, a questo scopo, abbiamo diviso per Domeniche), che saranno spiegate nelle Prediche successive e particolarmente nella seguente, e che essi abbiano precedentemente imparate a scuola o a casa. Dopo che queste saranno state così recitate da alcuni in presenza della Comunità, li Ministro spiegherà ed esporrà semplicemente e brevemente alcune domande seguenti, in modo che almeno una volta all’anno si predichi su tutto il Catechismo.
Giorno del Signore 1
Domanda 1. In che consiste la tua unica consolazione in vita e in morte?
Risposta. Nel fatto che, non sono mio 1, ma con il corpo e con l’anima, sia in vita sia in morte 2 appartengo al mio fedele Salvatore Gesù Cristo 3, il quale con il suo prezioso sangue 4 ha pienamente pagato il prezzo di tutti i miei peccati, mi ha redento da ogni potere del diavolo 5 e mi preserva 6 così che neppure un capello possa cadermi dal capo senza la volontà del Padre mio che è nei cieli 7; ed anzi ogni cosa deve cooperare per la mia salvezza 8. Pertanto, per mezzo del suo Santo Spirito, egli mi assicura anche della vita eterna 9 e mi rende di tutto cuore volenteroso e pronto, a viver d’ora innanzi per lui 10.
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1 I Corinzi 6:19-20. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.
2 Romani 14:7-9. Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e neppure muore per se stesso, perché, se pure viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore, dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Poiché a questo fine Cristo è morto, è risuscitato ed è tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi.
3 I Corinzi 3:23. E voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Tito 2:14. … Il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.
4 I Pietro 1:18-19. Sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue d bi Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia.
I Giovanni 1:7. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesú Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
I Giovanni 2:2. Egli è l’espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
5 Giovanni 8:34-36. Gesú rispose loro: «In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato. Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi sarete veramente liberi».
Ebrei 2:14-15. Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitú per tutta la loro vita.
I Giovanni 3:8. Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio; per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
6 Giovanni 6:39-40. È questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Giovanni 10:27-30. Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è piú grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo uno».
2 Tessalonicesi 3:3. Ma il Signore è fedele, ed egli vi fortificherà e vi custodirà dal maligno.
1 Pietro 1:5. Che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.
7 Matteo 10:29-31. Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi siete da piú di molti passeri.
Luca 21:16-18. Or voi sarete traditi anche dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici; e faranno morire alcuni di voi. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma neppure un capello del vostro capo perirà.
8 Romani 8:28. Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.
9 Romani 8:15-16. Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitú per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre» Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.
II Corinzi 1:21-22. Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio, il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
II Corinzi 5:5. Or colui che ci ha formati proprio per questo è Dio, il quale ci ha anche dato la caparra dello Spirito.
Efesini 1:13-14. In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l’evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; il quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena redenzione dell’acquistata proprietà a lode della sua gloria.
10 Romani 8:14. Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio.
Romani 7:22. Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo interiore.
Domanda 2. Quante cose ti è necessario conoscere per poter vivere e morire nella beatitudine di questa consolazione?
Risposta. Tre cose: in primo luogo, la grandezza del mio peccato e della mia miseria 1; secondo, come sono redento da tutti i miei peccati e dalla mia miseria 2; terzo, come debbo essere grato a Dio di questa redenzione 3.
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1 Romani 3:9-10. Che dunque? Abbiamo noi qualche superiorità? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che tanto Giudei che Greci sono tutti sotto peccato, come sta scritto: «Non c’è alcun giusto, neppure uno.
I Giovanni 1:10. Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi.
2 Giovanni 17:3. Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato.
Atti 4:12. E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati.
Atti 10:43. A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome.
3 Matteo 5:16. Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
Romani 6:13. Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti d’iniquità, ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.
Efesini 5:8-10. Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando ciò che è accettevole al Signore.
I Pietro 2:9-10. Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce; voi, che un tempo non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.
PARTE PRIMA
DELLA MISERIA DELL’UOMO
Giorno del Signore 2
Domanda 3. Donde conosci la tua miseria?
Risposta. Dalla Legge di Dio 1.
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1 Romani 3:20. Perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato.
Romani 7:7-25. Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Cosí non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: “Non concupire”. Il peccato invece, presa occasione da questo comandamento, ha prodotto in me ogni concupiscenza, perché senza la legge, il peccato è morto. Ci fu un tempo in cui io vivevo senza la legge, ma essendo venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii, e trovai che proprio il comandamento, che è in funzione della vita, mi era motivo di morte. Infatti il peccato, colta l’occasione per mezzo del comandamento, mi ingannò e mediante quello mi uccise. Cosí, la legge è certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono. Ciò che è buono è dunque diventato morte per me? Cosí non sia; anzi il peccato mi è diventato morte, affinché appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di ciò che è buono, affinché il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento, Infatti noi sappiamo che la legge è spirituale, ma io sono carnale, venduto come schiavo al peccato. Giacché non capisco quel che faccio, perché non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio. Ora, se faccio ciò che non voglio, io riconosco che la legge è buona. Quindi non sono piú io ad agire, ma è il peccato che abita in me. Infatti io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene, poiché ben si trova in me la volontà di fare il bene, ma io non trovo il modo di compierlo. Infatti il bene che io voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. Ora, se faccio ciò che non voglio, non sono piú io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me. Io scopro dunque questa legge: che volendo fare il bene, in me è presente il male. Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo interiore, ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Io rendo grazie a Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.
Domanda 4. E che cosa esige da noi la Legge di Dio?
Risposta. Ce lo insegna Cristo in un sommario: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza 1. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” 2.
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1 Matteo 22:37-40.
Deuteronomio 6:5. Tu amerai dunque Eterno, il tuo DIO, con tutto i tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta a tua forza.
2 Levitico 19:18. Non farai vendetta e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono l’Eterno.
Domanda 5. Puoi adempiere tutto ciò pienamente?
Risposta. No 1, perché sono per natura incline a odiare Dio ed il prossimo 2.
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1 Romani 3:10, 23. Come sta scritto: «Non c’è alcun giusto, neppure uno. … poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.
I Giovanni 1:8-10. Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi.
2 Genesi 6:5. Ora l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo.
Genesi 8:21. E l’Eterno sentì un odore soave; così l’Eterno disse in cuor suo: “Io non maledirò piú la terra a motivo dell’uomo, perché i disegni del cuore dell’uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto”.
Geremia 17:9. Il cuore è ingannevole piú di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere?
Romani 7:23. Ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
Romani 8:7. Per questo la mente controllata dalla carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo.
Efesini 2:3. Fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri.
Tito 3:3. Anche noi infatti un tempo eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e voluttà, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri.
Giorno del Signore 3
Domanda 6. Ha dunque Dio creato l’uomo così empio e perverso?
Risposta. No, Dio ha creato l’uomo buono 1 e ad immagine propria 2, cioè veramente giusto e santo 3, perché conosca debitamente lui, suo creatore 4, e lo ami di cuore e viva con lui in eterna beatitudine, per lodarlo e glorificarlo 5.
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1 Genesi 1:31. Allora DIO vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera poi fu mattina: il sesto giorno.
2 Genesi 1:26-27. Poi DIO disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina.
3 Efesini 4:24. E per essere rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità.
Colossesi 3:10. E vi siete rivestiti dell’uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l’ha creato.
Salmi 8. «Al maestro del coro. Sulla Ghittea. Salmo di Davide» Quanto è magnifico il tuo nome su tutta la terra, o Eterno, Signor nostro, che hai posto la tua maestà al di sopra dei cieli! Dalla bocca dei bambini e dei lattanti tu hai stabilito la lode a motivo dei tuoi nemici, per far tacere il nemico e il vendicatore. Quando considero i tuoi cieli, e che, sono opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cosa è l’uomo, perché te ne ricordi, e il figlio dell’uomo, perché lo visiti?Eppure tu lo hai fatto di poco inferiore a DIO, e lo hai coronato di gloria e di onore.Lo hai fatto regnare sulle opere delle tue mani e hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi!Pecore e buoi tutti quanti, e anche le fiere della campagna,gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quello che passa per i sentieri del mare.
O Eterno, Signor nostro, quanto è magnifico il tuo nome in tutta la terra!
Domanda 7. E donde proviene questo stato corrotto dell’uomo?
Risposta. Dalla caduta e disobbedienza dei nostri progenitori, Adamo ed Eva, nel Paradiso 1, per cui la nostra natura è divenuta così viziata 2 che noi tutti siamo stati concepiti e siamo nati nel peccato 3.
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1 Genesi 3. Ora il serpente era il piú astuto di tutte le fiere dei campi che l’Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: “Ha DIO veramente detto: ‘Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?’”. E la donna rispose al serpente: “Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: ‘Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete’”. Allora il serpente disse alla donna: “voi non morrete affatto; ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male”.
E la donna vide che l’albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l’albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò. Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; cosi cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi. Poi udirono la voce dell’Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno DIO fra gli alberi del giardino. Allora l’Eterno DIO chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”. Egli rispose: “Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto”. E DIO disse: “Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero del quale io ti avevo comandato di non mangiare?”. L’uomo rispose: “La donna che tu mi hai messo accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. E l’Eterno DIO disse alla donna: “Perché hai fatto questo?”. La donna rispose: “Il serpente mi ha sedotta, e io ne ho mangiato”. Allora l’Eterno DIO disse al serpente: “Poiché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le fiere dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno”. Alla donna disse: “Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze; con doglie partorirai figli: i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su di te”. Poi disse ad Adamo: “Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale io ti avevo comandato dicendo: ‘Non ne mangiare’, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita. Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l’erba dei campi; mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai”. E l’uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perché lei fu la madre di tutti i viventi. Poi l’Eterno DIO fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì. E l’Eterno DIO disse: “Ecco, l’uomo è divenuto come uno di noi, perché conosce il bene e il male. Ed ora non bisogna permettergli i stendere la sua mano per prendere anche dell’albero della vita perché mangiandone, viva per sempre”. Perciò l’Eterno DIO mandò via l’uomo dal giardino di Eden perché lavorasse la terra da cui era stato tratto Così egli scacciò l’uomo; e pose ad est del giardino di Eden i cherubini, che roteavano da tutt’intorno una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.
2 Romani 5:12,18-19. Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, cosí la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato; Per cui, come per una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, cosí pure con un solo atto di giustizia la grazia si è estesa a tutti gli uomini in giustificazione di vita. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, cosí ancora per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.
3 Salmi 51:5. Ecco, io sono stato formato nell’iniquità e mia madre mi ha concepito nel peccato.
Genesi 5:3. Adamo visse centotrent’anni e generò un figlio a sua somiglianza, conforme alla sua immagine, e lo chiamò Seth.
Domanda 8. E siamo corrotti a tal punto da essere del tutto incapaci di alcun bene e inclini a ogni male?
Risposta. Sì 1, a meno che nasciamo di nuovo per lo Spirito di Dio 2.
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1 Genesi 6:5. Ora l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo.
Genesi 8:21b. “Io non maledirò piú la terra a motivo dell’uomo, perché i disegni del cuore dell’uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto”.
Giobbe 14:4. Chi può trarre una cosa pura da una impura? Nessuno.
Giobbe 15:14. Che cos’è l’uomo da ritenersi puro, e il nato di donna per essere giusto?
Giobbe 15:16. Quanto meno un essere abominevole e corrotto, l’uomo, che beve l’iniquità come acqua!
Isaia 53:6. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l’Eterno ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.
2 Giovanni 3:3-5. Gesú gli rispose e disse: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”. Nicodemo gli disse: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?”. Gesú rispose: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio”.
Efesini 2:5. Anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia).
Giorno del Signore 4
Domanda 9. E Dio non fa torto all’uomo con l’esigere da lui, nella sua legge, ciò di cui l’uomo non è capace?
Risposta. No, perché Dio lo ha creato tale da esserne capace 1. Ma, per istigazione del diavolo 2, l’uomo ha privato di questa facoltà se stesso e tutti i suoi discendenti 3, con volontaria disubbidienza 4.
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1 Genesi 1:31. Allora DIO vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera poi fu mattina: il sesto giorno.
2 Genesi 3:13. E l’Eterno DIO disse alla donna: “Perché hai fatto questo?”. La donna rispose: “Il serpente mi ha sedotta, e io ne ho mangiato”.
Giovanni 8:44. Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna.
I Timoteo 2:13-14. Infatti è stato formato per primo Adamo e poi Eva. E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione. (Si rese colpevole di trasgressione CEI.)
3 Romani 5:12,18-19. Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, cosí la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato; Per cui, come per una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, cosí pure con un solo atto di giustizia la grazia si è estesa a tutti gli uomini in giustificazione di vita. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, cosí ancora per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.
4 Genesi 3:6. E la donna vide che l’albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l’albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò.
Domanda 10. Lascerà Dio che passi impunita tale disobbedienza e defezione?
Risposta. In nessun modo; anzi, egli è acceso di terribile ira 1 sia per i nostri peccati innati che per quelli attuali, e li punirà con giusto giudizio nel tempo e nell’eternità 2, come ha dichiarato: “Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica” 3.
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1 Salmi 5:5. Quelli che si gloriano, non potranno reggere davanti ai tuoi occhi; tu hai in odio tutti gli operatori d’iniquità.
2 Esodo 34:7. L’Eterno … usa misericordia a migliaia, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l’iniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione
Salmi 5:4-6. Perché tu non sei un Dio che prende piacere nell’empietà; con te non può dimorare il male. Quelli che si gloriano, non potranno reggere davanti ai tuoi occhi; tu hai in odio tutti gli operatori d’iniquità. Tu farai perire tutti quelli che dicono menzogne; l’Eterno detesta l’uomo di sangue e di frode.
Nahum 1:2. L’Eterno è un Dio geloso e vendicatore, l’Eterno è vendicatore e pieno di furore. L’Eterno si vendica dei suoi avversari e conserva l’ira per i suoi nemici.
Romani 1:18. Perché l’ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell’ingiustizia.
Efesini 5:6. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza.
Deuteronomio 28:15. Ma se non ubbidisci alla voce dell’Eterno, il tuo DIO, per osservare con cura tutti i suoi comandamenti e tutti i suoi statuti che oggi ti prescrivo avverrà che tutte queste maledizioni verranno su di te e ti raggiungeranno.
Ebrei 9:27. E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio.
3 Deuteronomio 27:26. “Maledetto chi non si attiene alle parole di questa legge, per metterle in pratica!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”».
Galati 3:10. Ora tutti coloro che si fondano sulle opere della legge sono sotto la maledizione, perché sta scritto: “Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle”.
Domanda 11. Dio non è dunque anche misericordioso?
Risposta. Certo, Dio è misericordioso 1, ma è anche giusto 2. Perciò la sua giustizia esige che il peccato, che è commesso contro la sua suprema maestà, sia punito 3 di una punizione suprema, cioè di una pena eterna nel corpo e nell’anima 4.
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1 Esodo 20:6. Ma uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Esodo 34:6-7. E l’Eterno passò davanti a lui e gridò: “L’Eterno, l’Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l’iniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione”.
Salmi 103:8-9. L’Eterno è pietoso e clemente, lento all’ira e di grande benignità. Egli non contende in eterno e non serba l’ira per sempre.
2 Esodo 20:5. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano.
Esodo 34:7. (Vedi sopra)
Giobbe 34:10-11. Ascoltatemi dunque, o uomini di senno! Lungi da Dio l’iniquità e dall’Onnipotente la malvagità! Poiché egli rende all’uomo secondo le sue opere e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta.
3 Salmi 5:5-6. Quelli che si gloriano, non potranno reggere davanti ai tuoi occhi; tu hai in odio tutti gli operatori d’iniquità. Tu farai perire tutti quelli che dicono menzogne; l’Eterno detesta l’uomo di sangue e di frode.
4 Matteo 25:45-46. Allora egli risponderà loro dicendo: “in verità vi dico: tutte le volte che non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna”.
Genesi 2:17. “Ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai”.
Romani 6:21. Quale frutto dunque avevate allora dalle cose delle quali ora vi vergognate? Poiché la loro fine è la morte.
PARTE SECONDA
DELLA REDENZIONE DELL’UOMO
Giorno del Signore 5
Domanda 12. Poiché dunque, per giusto giudizio di Dio, abbiamo meritato punizione temporale ed eterna, come ci è possibile sfuggire a tale punizione ed essere restaurati nella sua grazia?
Risposta. Dio vuole che la sua giustizia abbia corso1; è quindi, necessario che le rendiamo piena soddisfazione o da noi stessi o per mezzo di un altro 2.
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1 Esodo 20:5. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano.
Esodo 23:7. Rifuggirai da ogni falsità; non ucciderai l’innocente e il giusto, perché io non assolverò il malvagio.
Romani 2:1:11. Perciò, o uomo, chiunque tu sia che, giudichi, sei inescusabile perché in quel che giudichi l’altro, condanni te stesso, poiché tu che giudichi fai le medesime cose. Or noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità su coloro che fanno tali cose. E pensi forse, o uomo che giudichi coloro che fanno tali cose e tu pure le fai, di scampare al giudizio di Dio? Ovvero disprezzi le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? Ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira, per il giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che cercano gloria, onore e immortalità, perseverando nelle opere di bene a coloro invece che contendono e non ubbidiscono alla verità, ma ubbidiscono all’ingiustizia, spetta indignazione ed ira. Tribolazione e angoscia spetta ad ogni anima d’uomo che fa il male del Giudeo prima e poi del Greco; ma gloria, onore e pace a chiunque fa il bene, al Giudeo prima e poi al Greco. Perché presso Dio non v’è parzialità.
Esdra 9:15. O Eterno, DIO d’Israele, tu sei giusto, e perciò oggi siamo rimasti noi, un residuo di scampati. Eccoci davanti a te con la nostra colpa, benché a causa di essa nessuno può reggere davanti a te!».
Matteo 5:26. In verità ti dico, che non uscirai di là finché tu non abbia pagato a l’ultimo centesimo.
2 Deuteronomio 24:16. Non si metteranno a morte i padri per i figli né si metteranno a morte i figli per i padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato.
II Corinzi 5:14-15. Poiché l’amore di Cristo ci costringe, essendo giunti alla conclusione che, se uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti; e che egli è morto per tutti, affinché quelli che vivono, non vivano piú d’ora in avanti per sé stessi, ma per colui che è morto ed è risuscitato per loro.
Isaia 53:11. Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità.
Romani 8:3-4. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
Domanda 13. Ma possiamo renderle soddisfazione da noi stessi?
Risposta. In nessun modo 1; noi, anzi, giorno per giorno rendiamo la colpa ancora maggiore 2.
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1 Salmi 130:3. Se tu dovessi tener conto delle colpe, o Eterno, chi potrebbe resistere, o Signore?
Giobbe 9:2-3. “Sí, io so che è cosí, ma come può un uomo essere giusto davanti a Dio? Se uno volesse disputare con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille”.
Giobbe 15:14-16. “Che cos’è l’uomo da ritenersi puro, e il nato di donna per essere giusto? Ecco, Dio non si fida neppure dei suoi santi e i cieli non sono puri ai suoi occhi; quanto meno un essere abominevole e corrotto, l’uomo, che beve l’iniquità come acqua!”
2 Matteo 6:12. E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.
Romani 2:4-5. Ovvero disprezzi le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? Ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira, per il giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio
Isaia 64:6. Siamo tutti come una cosa impura, e tutte le nostre opere di giustizia sono come un abito sporco; avvizziamo tutti come una foglia, e le nostre iniquità ci portano via come il vento.
Domanda 14. E può una qualche semplice creatura rendere soddisfazione per noi?
Risposta. No, prima, perché, Dio non vuol punire in alcun’altra creatura ciò di cui è colpevole l’uomo 1. Poi anche perché nessuna semplice creatura può sostenere il peso dell’eterna ira di Dio contro il peccato e redimerne altri 2.
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1 Giobbe 34:12. Certamente Dio non compie il male e l’Onnipotente non sovverte la giustizia.
Ezechiele 18:4, 20. Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l’anima del padre come l’anima del figlio sono mie. L’anima che pecca morirà. … L’anima che pecca morirà, il figlio non porterà l’iniquità del padre e il padre non porterà l’iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà su di lui, l’empietà dell’empio sarà su di lui.
Ebrei 2:14-18. Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitú per tutta la loro vita. Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo. Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l’espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto quando è stato tentato, può venire in aiuto di coloro che sono tentati.
2 Apocalisse 5:3. Ma nessuno, né in cielo né sulla terra né sotto terra, poteva aprire il libro e guardarlo.
Salmi 49:8-9. Perché il riscatto della sua anima è troppo caro, e il suo costo non basterebbe mai, per far sí che egli viva per sempre e non veda la fossa.
Nahum 1:6. Chi può resistere davanti alla sua indignazione e chi può sopportare l’ardore della sua ira? Il suo furore è riversato come fuoco e le rocce sono da lui frantumate.
Domanda 15. Qual sorta di mediatore e redentore dobbiamo dunque cercare?
Risposta. Uno che sia uomo vero 1 e senza peccato 2, eppure più potente di alcuna creatura, cioè, insieme, vero Dio 3.
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1 I Corinzi 15:21. Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, cosí anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.
Ebrei 2:17. Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l’espiazione dei peccati del popolo.
Romani 8:3. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne.
Romani 9:5. Dei quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che è sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen.
2 Isaia 53:9. Gli avevano assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perché non aveva commesso alcuna violenza e non c’era stato alcun inganno nella sua bocca.
II Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
Ebrei 7:26. A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli.
3 Isaia 7:14. Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele.
Isaia 9:6. Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l’impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace.
Geremia 23:6. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamato: “L’Eterno nostra giustizia”.
Romani 8:3-4. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinche la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
Giorno del Signore 6
Domanda 16. Perché deve essere vero uomo e senza peccato?
Risposta. Perché la giustizia di Dio esige che la natura umana che ha peccato renda soddisfazione per il peccato 1, ma uno che fosse peccatore egli stesso non potrebbe rendere soddisfazione per altri 2.
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1 Romani 5:12, 15. Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, cosí la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato; … La grazia però non è come la trasgressione; se infatti per la trasgressione di uno solo quei molti sono morti, molto piú la grazia di Dio e il dono per la grazia di un uomo, Gesú Cristo, hanno abbondato verso molti altri.
1 Corinzi 15:21. Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, cosí anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.
Ebrei 2:14-16. Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitú per tutta la loro vita. Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo.
2 Ebrei 7:26-27. A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli, che non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso.
I Pietro 3:18. Perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito.
Isaia 53: 3-5; 10-11. Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. … Ma piacque all’Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell’Eterno prospererà nelle sue mani. Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità.
Domanda 17. Perché deve essere insieme vero Dio?
Risposta. Perché possa in forza della propria divinità 1, sopportare il peso dell’ira di Dio 2 nella propria umanità ed acquistarci e ridonarci così la giustizia e la vita 3.
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1 Isaia 9:6. Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l’impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace.
I Pietro 3:18. Perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito.
Atti 2:24. Ma Dio lo ha risuscitato, avendolo sciolto dalle angosce della morte, poiché non era possibile che fosse da essa trattenuto.
Isaia 53:8. Fu portato via dall’oppressione e dal giudizio; e della sua generazione chi riflettè che era strappato dalla terra dei viventi e colpito per le trasgressioni del mio popolo?
2 Deuteronomio 4:24. Poiché l’Eterno, il tuo DIO, è un fuoco consumante, un Dio geloso.
Nahum 1:6. Chi può resistere davanti alla sua indignazione e chi può sopportare l’ardore della sua ira? Il suo furore è riversato come fuoco e le rocce sono da lui frantumate.
Salmi 103:3. Se tu dovessi tener conto delle colpe, o Eterno, chi potrebbe resistere, o Signore?
3 Isaia 53:5, 11. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità.
Geremia 23:6. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamato: “L’Eterno nostra giustizia”.
2 Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
II Timoteo 1:10. Ed ora è stata manifestata con l’apparizione del Salvator nostro Gesú Cristo, che ha distrutto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’immortalità per mezzo dell’evangelo.
Giovanni 6:51. Io sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.
Domanda 18. Ma chi è codesto mediatore che è insieme vero Dio e vero uomo senza peccato?
Risposta. Il nostro Signore Gesù Cristo 1, che ci viene elargito per la nostra piena redenzione e giustizia 2.
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1 Matteo 1:21-23. “Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesú, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati”. Or tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che dice: “Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: Dio con noi”.
Luca 2:11. Poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore.
I Timoteo 2:5. Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesú uomo.
I Timoteo 3:16. E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.
2 I Corinzi 1:30. Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesú, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione.
Domanda 19. Donde lo sai?
Risposta. Dal santo Vangelo che Dio stesso ha rivelato nel principio in Paradiso 1, che ha poi fatto annunziare dai santi patriarchi 2 e profeti 3 e prefigurato mediante i sacrifici e le altre cerimonie della Legge 4, e infine però adempiuto mediante il suo figliolo diletto 5.
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1 Genesi 3:15. “E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno.”
2 Genesi 12:3. “E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra.”
Genesi 22:18. “E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce.”
Genesi 49:10. Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né il bastone del comando di fra i suoi piedi, finché venga Sciloh’; e a lui ubbidiranno i popoli.
3 Isaia 53. Chi ha creduto alla nostra predicazione e a chi è stato rivelato il braccio dell’Eterno? Egli è venuto su davanti a lui come un ramoscello, come una radice da un arido suolo. Non aveva figura né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza da farcelo desiderare. Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l’Eterno ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato e umiliato, non aperse bocca. Come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non aperse bocca. Fu portato via dall’oppressione e dal giudizio; e della sua generazione chi riflettè che era strappato dalla terra dei viventi e colpito per le trasgressioni del mio popolo? Gli avevano assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perché non aveva commesso alcuna violenza e non c’era stato alcun inganno nella sua bocca. Ma piacque all’Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell’Eterno prospererà nelle sue mani. Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità. Perciò gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha versato la sua vita fino a morire ed è stato annoverato fra i malfattori; egli ha portato il peccato di molti e ha interceduto per i trasgressori.
Geremia 23:5-6. “Ecco, i giorni vengono”, dice l’Eterno “nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da re, prospererà, ed eserciterà il giudizio e la giustizia ne paese. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamato: ‘L’Eterno nostra giustizia’”.
Michea 7:18-20. Qual Dio è come te, che perdona l’iniquità e passa sopra la trasgressione del residuo della sua eredità? Egli non conserva per sempre la sua ira, perché prende piacere nell’usare misericordia. Egli avrà nuovamente compassione di noi, calpesterà le nostre iniquità. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Tu mostrerai la tua fedeltà a Giacobbe e la tua misericordia ad Abrahamo, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi.
Atti 10:43. A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome.
Ebrei 1:1. Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti.
4 Levitico 1:7. E i figli del sacerdote Aaronne metteranno del fuoco sull’altare e sistemeranno della legna sul fuoco.
Giovanni 5:46. Infatti se voi credeste a Mosé, credereste anche a me, perché egli ha scritto di me.
Ebrei 10:1-10. 1La legge infatti, avendo solo l’ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non può mai rendere perfetti quelli che si accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continuamente, anno dopo anno. Altrimenti si sarebbe cessato di offrirli, perché gli adoratori, una volta purificati, non avrebbero avuto piú alcuna coscienza dei peccati. In quei sacrifici invece si rinnova ogni anno il ricordo dei peccati, poiché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. Perciò, entrando nel mondo, egli dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo; tu non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora io ho detto: Ecco, io vengo nel rotolo del libro è scritto di me; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà. Dopo aver detto: “Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrificio né offerta né olocausti né sacrifici per il peccato, che sono offerti secondo la legge”, egli aggiunge: “Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”. Egli toglie il primo, per stabilire il secondo. Per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l’offerta del corpo di Gesú Cristo, fatta una volta per sempre.
5 Romani 10:4. Perché il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede.
Galati 4:4-5. Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione.
Colossesi 2:17. Queste cose sono ombra di quelle che devono venire; ma il corpo è di Cristo.
Giorno del Signore 7
Domanda 20. Son dunque tutti gli uomini nuovamente salvi per mezzo di Cristo così come sono divenuti perduti per mezzo di Adamo?
Risposta. No 1, ma quelli soltanto che per vera fede sono incorporati in lui e partecipano di tutti i suoi benefici 2.
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1 Matteo 1:21. Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesú, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati
Matteo 7:14. Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!
Isaia 53:11. Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità.
Salmi 2:12. Sottomettetevi al Figlio, perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.
2 Giovanni 1:12-13. Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.
Giovanni 3:16, 18, 36. Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui.
Romani 11:16-21. Ora, se le primizie sono sante, anche la massa è santa; e se la radice è santa, anche i rami sono santi. E se pure alcuni rami sono stati troncati, e tu che sei olivastro sei stato innestato al loro posto e fatto partecipe della radice e della grassezza dell’olivo, non vantarti contro i rami, ma se ti vanti contro di loro ricordati che non sei tu a portare la radice, ma è la radice che porta te. Forse dunque dirai: “I rami sono stati troncati, affinché io fossi innestato”. Bene; essi sono stati troncati per l’incredulità e tu stai ritto per la fede; non insuperbirti, ma temi. Se Dio infatti non ha risparmiato i rami naturali, guarda che talora non risparmi neanche te.
Ebrei 4:2. Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l’avevano udita.
Ebrei 10:39. Ma noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che credono per la salvezza dell’anima.
Domanda 21. Che cos’è la vera fede?
Risposta. Non è solo una sicura conoscenza in virtù della quale tengo per verità tutto ciò che Dio ci ha rivelato nella sua Parola 1, ma è anche l’intima fiducia 2 prodotta in me dallo Spirito Santo 3 mediante il Vangelo 4 che non solo ad altri ma anche a me è donato da Dio il perdono dei peccati ed un’eterna giustizia e salvezza 5, per pura grazia e solo per i meriti di Cristo 6.
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1 Giovanni 6:69. E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.
Giovanni 17:3, 17. Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesú Cristo che tu hai mandato. Santificali nella tua verità, la tua parola è verità.
Ebrei 11:1-3. Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono, infatti per mezzo di essa gli antichi ricevettero testimonianza. Per fede intendiamo che l’universo è stato formato per mezzo della parola di Dio, sí che le cose che si vedono non vennero all’esistenza da cose apparenti.
Ebrei 11:6. Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano.
I Timoteo 1:15. Questa parola è sicura e degna di essere pienamente accettata, che Cristo Gesú è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo.
Giacomo1:18. Egli ci ha generati di sua volontà mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue creature.
Galati 2:20. Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono piú io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
2 Romani 4:18-21. Egli, sperando contro ogni speranza, credette per diventare padre di molte nazioni secondo ciò che gli era stato detto: “Cosí sarà la tua progenie”. E, non essendo affatto debole nella fede, non riguardò al suo corpo già reso come morto (avendo egli quasi cent’anni), né al grembo già morto di Sara. Neppure dubitò per incredulità riguardo alla promessa di Dio, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche potente da farlo.
Romani 5:1. Giustificati dunque per fede abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
Romani 10:10. Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza.
Ebrei 4:16. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.
3 2 Corinzi 4:13. Ma pure, avendo noi lo stesso spirito di fede, come sta scritto: “Io ho creduto, perció ho parlato”, anche noi crediamo e perciò parliamo.
Matteo 16:17. E Gesú, rispondendo, gli disse: “Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli”.
Giovanni 3:5. Gesú rispose: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio”.
4 Atti 6:14. E una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare. E il Signore aprí il suo cuore per dare ascolto alle cose dette da Paolo.
Romani 1:16 Infatti io non mi vergogno dell’evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.
I Corinzi 1:21. Infatti, poiché nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione
Romani 10:17. La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola di Dio.
5 Matteo 9:2. Ed ecco, gli fu presentato un paralitico disteso sopra un letto e Gesú, vista la loro fede, disse al paralitico: “Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!”.
Romani 5:1. Giustificati dunque per fede abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
Romani 1:17. Perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: “Il giusto vivrà per fede”.
Ebrei 10:10. Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza.
6 Efesini 2:8-9. Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio.
Romani 3:20-26. perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato. Ma ora, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, alla quale rendono testimonianza la legge e i profeti, cioè la giustizia di Dio mediante la fede in Gesú Cristo verso tutti e sopra tutti coloro che credono, perché non c’è distinzione; poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú. Lui ha Dio preordinato per far l’espiazione mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare cosí la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio, per manifestare la sua giustizia nel tempo presente, affinché egli sia giusto e giustificatore di colui che ha la fede di Gesú.
Galati 2:16. sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesú Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesú, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge.
Efesini 2:8-10. Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori. Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesú per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.
Domanda 22. E che cos’è necessario credere ad un cristiano?
Risposta. Tutto ciò che ci è promesso nel Vangelo 1 e che gli articoli del nostro Credo cristiano, universale e inoppugnato, ci insegnano in un compendio.
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1 Giovanni 20:30-31. Or Gesú fece ancora molti altri segni In presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. Ma queste cose sono state scritte affinché voi crediate che Gesú è il Cristo il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.
Matteo 28:19-20. “Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen”.
2 Timoteo 3:14. Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate,
Galati 1:8. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto.
Domanda 23. Quali sono questi articoli?
Risposta.
I. 1. Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo
e della terra.
II. 2. E in Gesù Cristo, suo Figliolo unigenito, nostro Signore,
3. il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria
Vergine,
4. patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto.
Discese agli inferi,
5. il terzo giorno risuscitò da morte;
6. salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente:
7. di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.
III. 8. Credo nello Spirito Santo,
9. l’una santa cattolica chiesa cristiana, la comunione dei
santi,
10. la remissione dei peccati,
11. la risurrezione dei corpi,
12. e la vita eterna. Amen.
Giorno del Signore 8
Domanda 24. Come sono suddivisi questi articoli?
Risposta. In tre sezioni: la prima riguarda Dio Padre e la nostra creazione 1; la seconda Dio Figlio e la nostra redenzione 2; la terza Dio Spirito Santo e la nostra santificazione 3.
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1 Genesi 1.
2 I Pietro 1:18-19. Sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri,
ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia.
3 I Pietro 1:21-22. Che per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, affinché la vostra fede e speranza fossero in Dio. Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore.
Domanda 25. Poiché c’è un solo Dio1, come mai parli di tre: Padre, Figlio e Spirito Santo?
Risposta. Perché nella sua Parola Dio ci ha rivelato di sé 2 che queste tre persone inseparabili sono l’unico, vero ed eterno Dio.
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1 Deuteronomio 6:4. Ascolta, Israele: l’Eterno, il nostro DIO, l’Eterno è uno.
Isaia 44:6. Cosí dice l’Eterno, il re d’Israele e suo Redentore, l’Eterno degli eserciti: “Io sono il primo e sono l’ultimo, e all’infuori di me non c’è DIO”.
Isaia 45:5. “Io sono l’Eterno e non c’è alcun altro; fuori di me non c’è DIO. Ti ho cinto, anche se non mi conoscevi”.
I Corinzi 8:4, 6. Perciò quanto al mangiare le cose sacrificate agli idoli, noi sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo, e che non vi è alcun altro Dio, se non uno solo … per noi c’è un solo Dio, il Padre dal quale sono tutte le cose e noi in lui; e un solo Signore, Gesú Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose, e noi esistiamo per mezzo di lui.
2 Genesi 1:26. Poi DIO disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
Isaia 61:1. Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri.
Isaia 63:8-10. Egli infatti aveva detto: “Essi sono veramente il mio popolo, figli che non agiranno falsamente”. Cosí divenne il loro Salvatore. In ogni loro afflizione egli fu afflitto, e l’Angelo della sua presenza li salvò; nel suo amore e nella sua compassione li redense, li sollevò e li portò tutti i giorni del passato. Ma essi si ribellarono, e contristarono il suo santo Spirito; perciò egli divenne loro nemico e combattè contro di loro.
Matteo 3:16-17. E Gesú, appena fu battezzato uscí fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di DIO scendere come una colomba e venire su di lui; ed ecco una voce dal cielo. che disse: “Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto”.
Matteo 28:18-19. Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: “Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Luca 4:18. Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi.
Giovanni 14:16-17, 26. Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi. (…) ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.
II Corinzi 13:14. La grazia del Signore Gesú Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Amen.
Galati 4:6. Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: “Abba, Padre”.
Tito 3:5-6. Egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesú Cristo, nostro Salvatore,
I Giovanni 5:7. Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno.
DI DIO PADRE
Giorno del Signore 9
Domanda 26. In che cosa credi quando dici: “Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra”?
Risposta. Credo che l’eterno Padre del nostro Signore Gesù Cristo che ha creato dal nulla cielo e terra con tutto ciò che vi è in essi 1, ed anche li sostiene e governa col suo eterno consiglio e la sua provvidenza 2 è, per amore di Cristo suo Figlio, Dio mio e Padre mio 3. Ed in lui confido talché non metto in dubbio che mi provvederà di tutte la cose necessarie al corpo e all’anima 4 e, che volgerà in bene perfino ogni male che mi dispensa in questa valle di lacrime 5, poiché può farlo come Dio onnipotente 6 e vuol farlo come Padre fedele 7.
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1 Genesi 1-2. Leggi dalla Bibbia.
Salmi 33:6. I cieli furono fatti per mezzo della parola dell’Eterno, e tutto il loro esercito mediante il soffio della sua bocca.
Isaia 44:24. Cosí dice l’Eterno, il tuo Redentore, colui che ti ha formato fin dal seno materno: “Io sono l’Eterno che ho fatto tutte le cose, che da solo ho spiegato i cieli e ho distesa la terra; chi era con me?”
Atti 4:24. All’udire ciò, alzarono all’unanimità la voce a Dio e dissero: “Signore, tu sei il Dio che hai fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi”.
Atti 14:15. “Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani con la vostra stessa natura e vi annunziamo la buona novella, affinché da queste cose vane vi convertiate al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi.”
2 Salmi 104:27-30. Tutti si aspettano da te che tu dia loro il cibo a suo tempo, Tu lo provvedi loro ed essi lo raccolgono; tu apri la mano e sono saziati di beni. Tu nascondi la tua faccia, ed essi sono smarriti; tu ritiri il loro spirito, ed essi muoiono ritornando nella loro polvere. Tu mandi il tuo spirito, ed essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra.
Matteo 6:30. Ora se Dio riveste in questa maniera l’erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto piú vestirà voi o uomini di poca fede?Matteo 10:29. Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro.
Ebrei 1:3. Egli, che è lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l’espiazione dei nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà nell’alto dei cieli.
3 Giovanni 1:12. Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome.
Giovanni 1:16. E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia.
Romani 8:15-16. Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitú per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: “Abba, Padre”. Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.
Galati 4:4-7. Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione. Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: «Abba, Padre», Perciò tu non sei piú servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di Dio per mezzo di Cristo.
Efesini 1:5. Avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesú Cristo secondo il beneplacito della sua volontà.
4 Salmi 55:22. Getta sull’Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli.
Matteo 6:25-26. Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale piú del cibo e il corpo piú del vestito? Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto piú di loro?
Luca 12:22-31. Poi disse ai suoi discepoli: “Perciò vi dico: Non siate in ansia per la vostra vita di che mangerete, né per il vostro corpo di che vi vestirete. La vita vale piú del nutrimento e il corpo piú del vestito. Osservate i corvi, essi non seminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre; ebbene, voi valete molto piú degli uccelli. E chi di voi può con la sua ansietà aggiungere alla sua statura un sol cubito? Se dunque non potete far neppure ciò che è minimo, perché siete in ansia per il resto? Osservate come crescono i gigli: essi non lavorano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, in tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Ora se Dio riveste cosí l’erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto maggiormente rivestirà voi, o gente di poca fede? Inoltre non cercate che cosa mangerete o che cosa berrete, e non ne state in ansia, perché le genti del mondo cercano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte”.
I Giovanni 3:1. Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui.
5 Romani 8:28. Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.
Romani 4:21. pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche potente da farlo.
6 Genesi 18:14. Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per l’Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, ritornerò da te, e Sara avrà un figlio.
Romani 8:31-39. Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi. Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? Come sta scritto: “Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello”. Ma in tutte queste cose noi siamo piú che vincitori in virtú di colui che ci ha amati. Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesú, nostro Signore.
7 Matteo 6:32-33. Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.
Matteo 7:9-11. Vi è tra voi qualche uomo che, se suo figlio gli chiede del pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piú il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a coloro che gliele chiedono.
Giorno del Signore 10
Domanda 27. Che intendi per provvidenza di Dio?
Risposta. La facoltà onnipotente e onnipresente di Dio 1, mediante la quale sostiene tuttora, come con la sua mano, cielo e terra e tutte le creature 2, e li governa in modo che piante e ortaggi, pioggia e siccità 3, annate feconde e sterili, cibi e bevande 4, salute e malattia 5, ricchezza e povertà 6 ed ogni cosa, non ci sopravvengono per caso, ma ci provengono dalla sua mano paterna 7.
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1 Geremia 23:23-24. “Sono io soltanto un DIO da vicino”, dice l’Eterno “e non anche un DIO da lontano? Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?”, dice l’Eterno. “Non riempio io il cielo e la terra?”, dice l’Eterno.
Atti 17:24-28. Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d’uomo, e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa; or egli ha tratto da uno solo tutte le stirpi degli uomini, perché abitassero sopra tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche prestabilite e i confini della loro abitazione, affinché cercassero il Signore, se mai riuscissero a trovarlo come a tastoni, benché egli non sia lontano da ognuno di noi. Poiché in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: “Poiché siamo anche sua progenie”.
2 Ebrei 1:3. Egli, che è lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l’espiazione dei nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà nell’alto dei cieli
3 Geremia 5:24. Non dicono in cuor loro: “Temiamo l’Eterno, il nostro DIO, che dà la pioggia a suo tempo, la prima e l’ultima pioggia, che mantiene per noi le settimane fissate per la mietitura
4 Atti 14:17. Ma non ha lasciato se stesso senza testimonianza, facendo del bene, dandoci dal cielo piogge e stagioni fruttifere e riempiendo i nostri cuori di cibo e di gioia.
Isaia 45:6-7. Perché dall’est all’ovest si riconosca che non c’è nessun Dio fuori di me. Io sono l’Eterno e non c’è alcun altro. Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io l’Eterno, faccio tutte queste cose».
5 Giovanni 9:3. Gesú rispose: “Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma ciò è accaduto, affinché siano manifestate in lui le opere di Dio”.
6 Proverbi 22:2. Il ricco e il povero hanno questo in comune: l’Eterno li ha fatti entrambi.
Giobbe 1:21. E disse: “Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornerò. L’Eterno ha dato e l’Eterno ha tolto. Sia benedetto il nome dell’Eterno”.
7 Matteo 10:29-30. “Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati”.
Efesini 1:11. In lui siamo anche stati scelti per un’eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà,
Domanda 28. Che utile abbiamo dalla conoscenza della creazione e provvidenza di Dio?
Risposta. Di dover essere pazienti nell’avversità 1, riconoscenti nella prosperità 2, e di poter avere per le cose a venire buona fiducia nel nostro Dio e Padre fedele 3, sicuri che nessuna creatura ci separerà dal suo amore 4, poiché tutte le creature sono in mano sua, talché senza la sua volontà possono fare men che nulla. 5.
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1 Giobbe 1:21. E disse: “Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornerò. L’Eterno ha dato e l’Eterno ha tolto. Sia benedetto il nome dell’Eterno”.
Romani 5:3. E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza.
Salmi 39:10. Allontana da me il tuo flagello; io vengo meno sotto i colpi della tua mano.
Giacomo 1:3. Sapendo che la prova della vostra fede produce costanza.
2 Deuteronomio 8:10. Mangerai dunque e ti sazierai, e benedirai l’Eterno, il tuo DIO, a motivo del buon paese che ti ha dato.
I Tessalonicesi 5:18. In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesú verso di voi.
Efesini 5:20. Rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesú Cristo.
3 Romani 5:3-5. E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
4 Romani 8:38-39. Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesú, nostro Signore.
5 Giobbe 1:12. L’Eterno disse a Satana: “Ecco, tutto ciò che possiede è in tuo potere non stendere però la mano sulla sua persona”. Così Satana si ritirò dalla presenza dell’Eterno.
Giobbe 2:6. L’Eterno disse a Satana: “Eccolo in tuo potere; risparmia però la sua vita”.
Proverbi 21:1. Il cuore del re in mano all’Eterno è come i corsi d’acqua; lo dirige dovunque egli vuole.
Matteo 8:31. E i demoni lo pregavano, dicendo: “Se tu ci scacci, permettici di andare in quel branco di porci”.
Isaia 10:15. La scure si gloria forse con chi taglia con essa o si fa grande la sega con chi la maneggia? Come se la verga dovesse dirigere colui che la alza, o come se il bastone potesse alzarsi come se non fosse legno!
DI DIO FIGLIO
Giorno del Signore 11
Domanda 29. Perché il Figlio di Dio si chiama “Gesù”, cioè “Salvatore”?
Risposta. Perché ci salva dai nostri peccati 1 e perché da nessun altro ci è dato richiedere od ottenere alcuna salvezza 2.
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1 Matteo 1:21. Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesú, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati.
Ebrei 7:25. Per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro.
2 Isaia 43:11. Io, io sono l’Eterno, e all’infuori di me non c’è Salvatore.
Atti 4:11-12. Questi è la pietra che è stata da voi edificatori rigettata e che è divenuta la testata d’angolo, e in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati.
Giovanni 15:4-5. Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, cosí neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.
I Timoteo 2:5. Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesú uomo.
Domanda 30. Credono dunque nell’unico Salvatore Gesù anche coloro che cercano salvezza e redenzione presso i santi, o in se stessi, o altrove?
Risposta. No; anzi, rinnegano coi fatti l’unico Salvatore e Redentore Gesù anche se si gloriano di lui 1; perché o Gesù non deve essere un perfetto Redentore o quelli che ricevono con vera fede questo Redentore devono avere in lui tutto ciò ch’è necessario alla loro salvezza 2.
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1 I Corinzi 1:12-13. Or voglio dire questo, che ciascuno di voi dice: “Io sono di Paolo”, “io di Apollo”, “io di Cefa” ed “io di Cristo”. Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo?
I Corinzi 1:31. Affinché, come sta scritto: “Chi si gloria, si glori nel Signore»”. Galati 5:4. Voi, che cercate di essere giustificati mediante la legge, vi siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia.
2 Colossesi 2:20. Se dunque siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché vi sottoponete a dei precetti come se viveste nel mondo, quali:
I Giovanni 1:7. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesú Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
Colossesi 1:19-20. Perchè è piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza, e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a sè, per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli.
Giorno del Signore 12
Domanda 31. Perché lo si chiama “Cristo”, cioè “Unto”?
Risposta. Perché è ordinato da Dio Padre e unto di Spirito Santo 1 per essere il nostro supremo Profeta e Maestro 2, che ci rivela pienamente il segreto consiglio e la volontà di Dio circa la nostra redenzione 3; e per essere il nostro unico Sommo Sacerdote 4, che ci ha redenti con l’unico sacrificio del suo corpo ed intercede sempre per noi presso il Padre 5; e per essere il nostro Re eterno 6, che ci governa con la sua parola e il suo Spirito e ci custodisce e preserva nella redenzione ottenuta per noi 7.
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1 Salmi 45:7. Hai amato la giustizia e odiato l’iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni (Ebrei 1:9).
Isaia 61:1. Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri (Luca 4:18).
Luca 3:21:22. Ora, come tutto il popolo era battezzato, anche Gesú fu battezzato, e mentre stava pregando, il cielo si aprí e lo Spirito Santo scese sopra di lui in forma corporea come di colomba; e dal cielo venne una voce, che diceva: “Tu sei il mio amato Figlio, in te mi sono compiaciuto!”.
2 Deuteronomio 18:15, 18. L’Eterno, il tuo DIO, susciterà per te un profeta come me, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli; a lui darete ascolto. … io susciterò per loro un profeta come te di mezzo ai loro fratelli e porrò le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto ciò che io gli comanderò.
Atti 3:22. Mosè stesso infatti disse ai padri: “Il Signore Dio vostro susciterà per voi un profeta come me in mezzo ai vostri fratelli; ascoltatelo in tutte le cose che egli vi dirà”.
Giovanni 1:18. Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.
Giovanni 15:15. O non vi chiamo piú servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio.
Matteo 11:27. Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo.
4 Salmi 110:4. L’Eterno ha giurato e non si pentirà: “Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedek” (Ebrei 7:21).
Ebrei 10:14. Con un’unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati.
5 Romani 8:34. Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi.
Ebrei 9:12. Entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna.
Ebrei 10:11-14. E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio, aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Con un’unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati.
6 Salmi 2:6. E dirà: “Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte”.
Luca 1:33. E regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine.
Zaccaria 9:9. Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia o figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e porta salvezza, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d’asina.
7 Matteo 28:18. Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: “Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra”.
Giovanni 10:28. E io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Apocalisse 12: 10-11. Allora udii una grande voce nel cielo che diceva: «Ora è giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potestà del suo Cristo, poiché è stato gettato giú l’accusatore dei nostri fratelli colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte.
Domanda 32. Ma tu, perché sei chiamato “cristiano”?
Risposta. Perché sono per fede un membro di Cristo 1 e perciò partecipe della sua unzione 2, affinché anch’io come profeta possa confessare il suo nome 3, come sacerdote possa presentarmi a lui in sacrificio vivente di gratitudine 4 e come re in libera e buona coscienza, possa lottare in questa vita contro il peccato e il diavolo con animo franco 5 e con lui poi regnare nell’eternità su tutte le creature 6.
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1 I Corinzi 6:15. Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò io dunque le membra di Cristo, per farne le membra di una prostituta? Cosí non sia.
I Corinzi 12:12-27. Come infatti il corpo è uno, ma ha molte membra, e tutte le membra di quell’unico corpo, pur essendo molte, formano un solo corpo, cosí è anche Cristo. Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito. Infatti anche il corpo non è un sol membro, ma molte. Se il piede dicesse: “Perché non sono mano io non sono parte del corpo”, non per questo non sarebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: “Perché non sono occhio, io non sono parte del corpo”, non per questo non sarebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ma ora Dio ha posto ciascun membro nel corpo, come ha voluto. Ma se tutte le membra fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? Ci sono invece molte membra, ma vi è un solo corpo. E l’occhio non può dire alla mano: “Io non ho bisogno di te”; né parimenti il capo può dire ai piedi: “Io non ho bisogno di voi”. Anzi, le membra del corpo che sembrano essere le piú deboli, sono molto piú necessarie delle altre; e quelle che stimiamo essere le meno onorevoli del corpo, le circondiamo di maggior onore; e le nostre parti indecorose sono circondate di maggior decoro; ma le nostre parti decorose non ne hanno bisogno. Perciò Dio ha composto il corpo, dando maggiore onore alla parte che ne mancava, affinché non vi fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero tutte una medesima cura le une per le altre. E se un membro soffre, tutte le membra soffrono; mentre se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono insieme. Or voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua.
2 Gioele 2:28. Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni.
I Giovanni 2:27. Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v’insegni; ma, come la sua unzione v’insegna ogni cosa ed è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato.
3 Matteo 10:32. Chiunque perciò mi riconoscerà, davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Romani 10:9-10. Poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesú, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza.
4 Romani 12:1. Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio.
1 Pietro 2: 5, 9. Anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesú Cristo. Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce.
5 Galati 5:16-17. Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l’una all’altra, cosicché voi non fate quel che vorreste.
Efesini 6:11-12. Rivestitevi dell’intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.
I Timoteo 1:18-19. Ti affido questo incarico, o figlio Timoteo, in accordo con le profezie fatte in precedenza a tuo riguardo, perché tu conduca in virtú di esse un buon combattimento, avendo fede e buona coscienza, poiché alcuni, avendola rigettata hanno fatto naufragio nella fede.
6 Matteo 25:34. Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.
II Timoteo 2:12. Se perseveriamo, regneremo pure con lui; se lo rinneghiamo, egli pure ci rinnegherà.
Giorno del Signore 13
Domanda 33. Perché lo si chiama Figlio unigenito di Dio, dal momento che anche noi siamo figli di Dio?
Risposta. Perché solo Cristo è per natura l’eterno Figlio di Dio 1, mentre noi siamo adottati come figli di Dio per grazia e per amore suo 2.
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1 Giovanni 1:1-3, 14, 18. Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli (la Parola) era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. … E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità. … Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.
Ebrei 1. Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo. Egli, che è lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l’espiazione dei nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà nell’alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli, quanto piú eccellente del loro è il nome che egli ha ereditato. Infatti, a quale degli angeli disse mai: “Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato”? E di nuovo: “Io gli sarò Padre, ed egli mi sarà Figlio”? E ancora, quando introduce il Primogenito nel mondo, dice: “E lo adorino tutti gli angeli di Dio”. Ma degli angeli dice: “Dei suoi angeli, fa dei venti, e dei suoi ministri una fiamma di fuoco”; del Figlio invece dice: “O Dio, il tuo trono è per i secoli dei secoli, lo scettro del tuo regno è scettro di giustizia. Hai amato la giustizia e odiato l’iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni”. E ancora: “Tu, o Signore, nel principio fondasti la terra e i cieli sono opera delle tue mani, Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, e li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati; ma tu sei lo stesso, e i tuoi anni non verranno mai meno”. E a quale degli angeli disse egli mai: “Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi”? Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza?
1 Giovanni 4:9. In questo si è manifestato l’amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui.
2 Giovanni 1:12. Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome.
Romani 8:14-17. Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitú per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: “Abba, Padre”. Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.
Galati 4:6. Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: “Abba, Padre”.
Efesini 1:5-6. Avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesú Cristo secondo il beneplacito della sua volontà,
6 a lode della gloria della sua grazia mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo Figlio.
Domanda 34. Perché lo chiami “Signore nostro”?
Risposta. Perché non con oro o argento, ma con il suo prezioso sangue ci ha redenti e riscattati, corpo e anima 1, dal peccato e da tutto il potere del diavolo, per essere suoi 2.
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1 I Pietro 1:18-19. Sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia.
I Corinzi 6:20. Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.
I Timoteo 2:5-6. Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesú uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti.
2 Colossesi 1:13-14. Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei peccati.
Ebrei 2:14-15. Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitú per tutta la loro vita.
Giorno del Signore 14
Domanda 35. Che significa che egli “fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine”?
Risposta. Che l’eterno Figlio di Dio, il quale è e rimane vero ed eterno Dio 1, assunse l’autentica natura umana dalla carne e dal sangue della Vergine Maria 2, per opera dello Spirito Santo 3, per essere pure il vero seme di Davide 4, in tutto simile ai suoi fratelli, escluso il peccato 5.
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1 Giovanni 1:1. Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.
Giovanni 10:30-36. “… Io e il Padre siamo uno”. Perciò i Giudei raccolsero di nuovo delle pietre a per lapidarlo. Gesú rispose loro: “Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate?”. I Giudei gli risposero, dicendo: “Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perché tu che sei uomo ti fai Dio”. Gesú rispose loro: “Non è scritto nella vostra legge: “Io ho detto: Voi siete dèi”? Ora, se essa chiama dèi coloro a cui fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), voi dite che colui, che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo, bestemmia, perché ha detto: “Io sono il Figlio di Dio”?
Romani 1:3. Riguardo a suo Figlio, nato dal seme di Davide secondo la carne.
Romani 9:5. Dei quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che è sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen.
Colossesi 1:15-17. Egli è l’immagine dell’invisibile Dio, il primogenito di ogni creatura, poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
I Giovanni 5:20. Ma noi sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intendimento, affinché conosciamo colui che è il Vero; e noi siamo nel Vero. nel suo Figlio Gesú Cristo; questo è il vero Dio e la vita eterna.
2 Giovanni 1:14. E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.
Galati 4:4. Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge.
Ebrei 2:14. Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo.
3 Matteo 1:18-23. Or la nascita di Gesú Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla segretamente. Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo. Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesú, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati”. Or tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che dice: “Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: ‘Dio con noi’”.
Luca 1:35. E l’angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà, pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato figlio di Dio.
4 II Samuele 7:12-16. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò dopo di te la tua discendenza che uscirà dalle tue viscere e stabilirò il suo regno. Egli edificherà una casa al mio Nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. Io sarò per lui un padre ed egli mi sarà un figlio; quando farà del male, lo castigherò con verga d’uomo e con colpi di figli d’uomini, ma la mia misericordia non si allontanerà, come l’ho ritirata da Saul, che io ho rimosso davanti a te. La tua casa e il tuo regno saranno resi saldi per sempre davanti a me e il tuo trono sarà reso stabile per sempre.
Salmi 132:11. L’Eterno ha giurato a Davide in verità e non cambierà: “Io metterò sul tuo trono un frutto delle tue viscere”.
Matteo 1:1. Libro della genealogia di Gesú Cristo, figlio di Davide, figlio di Abrahamo.
Luca 1:32. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre.
Romani 1:3. Riguardo a suo Figlio, nato dal seme di Davide secondo la carne.
Atti 2:30. Egli dunque, essendo profeta, sapeva che Dio gli aveva con giuramento promesso che dal frutto dei suoi lombi, secondo la carne, avrebbe suscitato il Cristo per farlo sedere sul suo trono.
5 Filippesi 2:7. ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini.
Ebrei 2:17. Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l’espiazione dei peccati del popolo.
Ebrei 4:15. Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato.
Ebrei 7:26-27. A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli, che non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso.
Domanda 36. Quale beneficio ricevi dall’immacolata concezione e dalla santa nascita del Cristo?
Risposta. Che egli è il nostro Mediatore 1, e con la sua innocenza e perfetta santità, copre al cospetto di Dio il mio peccato, nel quale sono stato concepito 2.
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1 I Timoteo 2:5-6. Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesú uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti.
Ebrei 2:16-17. Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo. Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l’espiazione dei peccati del popolo.
2 Romani 8:3-4. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinche la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
II Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
Galati 4:4-5. Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione.
I Pietro 1:18-19. Sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia.
I Giovanni 3:5. E voi sapete che egli è stato manifestato per togliere via i nostri peccati; e in lui non vi è peccato.
Salmi 32:1. “Di Davide. Cantico” Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto!
I Corinzi 1:30. Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesú, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione,
Giorno del Signore 15
Domanda 37. Che cosa intendi col termine “patì”?
Risposta. Che per tutta la durata della sua vita sulla terra, ma specialmente al termine di essa, egli sopportò nel corpo e nell’anima, l’ira di Dio contro il peccato di tutto il genere umano 1, affinché con la sua passione, quale unico sacrificio di espiazione 2, ci redimesse, corpo e anima, dalla dannazione eterna 3, e ottenesse per noi la grazia di Dio, la giustizia e la vita eterna 4.
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1 Isaia 53.
I Timoteo 2:6. Il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti.
I Pietro 2:24. Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti.
I Pietro 3:18. Perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito.
Matteo 20:28. Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.
2 I Giovanni 2:2. Egli è l’espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
I Giovanni 4:10. Questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l’espiazione per i nostri peccati.
Romani 3:25. Lui ha Dio preordinato per far l’espiazione mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare cosí la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio.
I Corinzi 5:7. Togliete via dunque il vecchio lievito affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito, la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi.
Efesini 5:2. E camminate nell’Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave.
Ebrei 10:14. Con un’unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati.
3 Romani 8:1-4. Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesú, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,
perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesú mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
Galati 3:13. Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: “Maledetto chiunque è appeso al legno”).
Colossesi 1:13. Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.
Ebrei 9:12. Entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna.
I Pietro 1:18-19. Sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia.
4 Giovanni 3:16. Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Romani 3:24-26. Ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú. Lui ha Dio preordinato per far l’espiazione mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare cosí la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio, per manifestare la sua giustizia nel tempo presente, affinché egli sia giusto e giustificatore di colui che ha la fede di Gesú.
II Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
Ebrei 9:15. E perciò egli è il mediatore del nuovo patto affinché, essendo intervenuta la morte per il riscatto dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, i chiamati ricevano la promessa dell’eterna eredità.
Domanda 38. Perché “patì” avendo come giudice “ Ponzio Pilato”?
Risposta. Perché egli, innocente, fosse condannato dal giudice terreno 1 e ci liberasse così dal severo giudizio di Dio, che doveva compiersi su di noi. 2.
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1 Luca 23:13-24. Allora Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti i magistrati e il popolo, disse loro: “Voi mi avete portato quest’uomo, come uno che perverte il popolo; ed ecco, dopo averlo esaminato alla vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate e neppure Erode, perche lo ha rimandato a noi; in realtà egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò”. Ora in occasione della festa di Pasqua, il governatore doveva liberare qualcuno. Ma essi tutti insieme gridarono, dicendo: “A morte costui, e liberaci Barabba”. Questi era stato incarcerato per una sedizione fatta in città e per omicidio. Perciò Pilato desiderando liberare Gesú parlò loro di nuovo. Ma essi gridavano, dicendo: “Crocifiggilo, crocifiggilo”. Per la terza volta, egli disse loro: “Ma che male ha fatto costui? Io non ho trovato in lui alcuna colpa che meriti la morte. Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò”. Ma quelli insistevano con grandi grida, chiedendo che fosse crocifisso, e le loro grida e quelle dei capi dei sacerdoti finirono per prevalere. Pilato allora decise che fosse fatto ciò che chiedevano.
Giovanni 19:4, 12-16. Poi Pilato uscí di nuovo e disse loro: “Ecco, io ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui alcuna colpa”. … Pilato dunque, udite queste parole, condusse fuori Gesú e si pose a sedere in tribunale nel luogo detto “Lastrico”, e in ebraico “Gabbata”; or era la preparazione della Pasqua, ed era circa l’ora sesta; e disse ai Giudei: “Ecco il vostro re”. Ma essi gridarono: “Via, via, crocifiggilo”. Pilato disse loro: “Crocifiggerò il vostro re?”. I capi dei sacerdoti risposero: “Noi non abbiamo altro re che Cesare”. Allora egli lo diede nelle loro mani affinché fosse crocifisso. Ed essi presero Gesú e lo condussero via.
Salmi 69:4. Quelli che mi odiano senza motivo sono piú numerosi dei capelli del mio capo; sono potenti quelli che vorrebbero distruggermi e che mi sono nemici ingiustamente; sono costretto a restituire ciò che non ho rubato.
2 Galati 3:13-14. Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: “Maledetto chiunque è appeso al legno”), affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesú, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.
Isaia 53:4-5. Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti.
II Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
Domanda 39. C’è qualcosa di più significativo nel fatto che “fu crocifisso”, che se fosse morto di un’altra morte?
Risposta. Sì, perché così ho la certezza che ha caricato su di sé la maledizione che pesava su di me, poiché la morte della croce era maledetta da Dio 1.
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1 Deuteronomio 21:23. Il suo cadavere non rimarrà tutta la notte sull’albero, ma lo seppellirai lo stesso giorno; perché colui che è appeso è maledetto da Dio, e tu non contaminerai la terra che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà in eredità.
Galati 3:13. Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: “Maledetto chiunque è appeso al legno”).
Giorno del Signore 16
Domanda 40. Perché Cristo ha dovuto “morire”?
Risposta. Perché, a causa della giustizia e verità di Dio 1, non si sarebbe potuto rendere soddisfazione per i nostri peccati in altro modo che con la morte del Figlio di Dio 2.
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1 Genesi 2:17. Ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai.
2 Ebrei 2:9-10, 14-15. Ma vediamo coronato di gloria e d’onore per la morte che sofferse, Gesú, che è stato fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti. Conveniva infatti a colui, per il quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, nel portare molti figli alla gloria, di rendere perfetto per mezzo di sofferenze l’autore della salvezza.
Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitú per tutta la loro vita.
Filippesi 2:8. E, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.
Domanda 41. Perché “fu sepolto”?
Risposta. Per attestare così che era veramente morto 1.
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1 Marco 15:43-46. Giuseppe d’Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato e domandò il corpo di Gesú. E Pilato si meravigliò che fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli domandò se fosse morto da molto tempo. E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe. E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesú dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi rotolò una pietra davanti all’entrata del sepolcro.
Giovanni 19:38-42. Dopo queste cose, Giuseppe d’Arimatea che era discepolo di Gesú, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesú; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesú. Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesú, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesú e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei. Or nel luogo dove egli fu crocifisso c’era un orto, e nell’orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno. Lí dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesú perché il sepolcro era vicino.
Atti 13:29. Dopo aver compiuto tutte le cose che sono scritte di lui egli fu tratto giú dal legno e fu posto in un sepolcro.
I Corinzi 15:3-4. Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch’io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto e risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture.
II Giovanni 7. Poiché sono apparsi nel mondo molti seduttori, i quali non confessano che Gesú Cristo sia venuto in carne; questi è il seduttore e l’anticristo.
Domanda 42. Poiché dunque Cristo è morto per noi, com’è che anche noi dobbiamo morire?
Risposta. La nostra morte non è un pagamento per il nostro peccato, ma solo un morire al peccato ed un entrare nella vita eterna 1.
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1 Giovanni 5:24. In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
Filippesi 1:21-23. Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. Ma non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, né posso dire che cosa dovrei scegliere, perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire a da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore.
I Tessalonicesi 5:9-10. Poiché Dio non ci ha destinati all’ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo, il quale è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.
Domanda 43. Quali ulteriori benefici riceviamo dal sacrificio e dalla morte di Cristo alla croce?
Risposta. Che per sua virtù il nostro vecchio uomo viene crocifisso, ucciso e sepolto con lui 1, in modo che le malvagie concupiscenze della carne non dominino più in noi 2 ma che noi stessi ci offriamo a lui come sacrificio di ringraziamento 3.
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1 Romani 6:5:11. Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo piú al peccato. Infatti colui che è morto è libero dal peccato. Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú alcun potere su di lui. Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesú Cristo, nostro Signore.
Colossesi 2:11-12. Nel quale siete anche stati circoncisi di una circoncisione, fatta senza mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, mediante lo spogliamento del corpo dei peccati della carne: essendo stati sepolti con lui nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.
2 Romani 6:12-14. Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti d’iniquità, ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. Infatti il peccato non avrà piú potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.
3 Romani 12:1. Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio.
II Corinzi 5:15. E che egli è morto per tutti, affinché quelli che vivono, non vivano piú d’ora in avanti per sé stessi, ma per colui che è morto ed è risuscitato per loro.
Efesini 5:1-2. Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, e camminate nell’Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave.
Domanda 44. Perché segue: “discese agli inferi”?
Risposta. Perché nelle mie tentazioni più grandi, io abbia la certezza che Cristo, mio Signore, mediante la sua indicibile angoscia, le sofferenze e gli orrori patiti anche nell’anima 1, specialmente sulla croce ma anche prima, mi ha redento dall’angoscia e dai tormenti dell’inferno 2.
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1 Salmi 18:5-6. Le angosce dello Sceol mi avevano avvolto e lacci di morte mi stavano davanti. Nella mia angoscia invocai l’Eterno e gridai al mio DIO; egli udí la mia voce dal suo tempio, e il mio grido pervenne davanti a lui, ai suoi orecchi.
Salmi 116:3. I legami della morte mi avevano circondato e le angosce dello Sceol mi avevano colto; sventura e dolore mi avevano sopraffatto.
Matteo 26:36-46. Allora Gesú andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: “Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare”. E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e grande angoscia. Allora egli disse loro: “L’anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me”. E andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu”. Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: “Cosí non avete potuto vegliare neppure un’ora con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole”. Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: “Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva sia fatta la tua volontà!”. Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti. E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole. Ritornò poi dai suoi discepoli e disse loro: “Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l’ora è giunta e il Figlio dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino”.
Matteo 27:45-46. Dall’ora sesta fino all’ora nona si fecero tenebre su tutto il paese. Verso l’ora nona, Gesú gridò con gran voce dicendo: “Elì, Elì, lammà sabactanì?”. Cioè: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”.
2 Isaia 53:10. Ma piacque all’Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell’Eterno prospererà nelle sue mani.
I Corinzi 15:54-55. Cosí quando questo corruttibile avrà rivestito l’incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l’immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: “La morte è stata inghiottita nella vittoria”. O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno, dov’è la tua vittoria?
Giorno del Signore 17
Domanda 45. In che ci giova la “risurrezione” di Cristo?
Risposta. In primo luogo, mediante la sua risurrezione egli ha vinto la morte per poterci rendere partecipi della giustizia che ci ha acquistata per mezzo della sua morte 1.
Inoltre, per la sua potenza anche noi veniamo ora risuscitati a d una vita nuova 2. Infine, la risurrezione di Cristo è per noi un pegno sicuro della nostra beata risurrezione 3.
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1 Romani 4:25. Il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
I Corinzi 15:16-20. Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati, e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i piú miserabili di tutti gli uomini. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono.
I Pietro 1:3-5. Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesú Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesú Cristo dai morti, per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.
2 Romani 6:5-11. Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo piú al peccato. Infatti colui che è morto è libero dal peccato. Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú alcun potere su di lui. Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesú Cristo, nostro Signore.
Colossesi 3:1-4. Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassú, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Abbiate in mente le cose di lassú, non quelle che sono sulla terra, perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.
Efesini 2:4-6. Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesú.
3 Romani 8:11. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesú dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi.
I Corinzi 15:12-23. Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c’è la risurrezione dei morti? Se dunque non c’è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato. Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l’avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati, e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i piú miserabili di tutti gli uomini. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, cosí anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Perché, come tutti muoiono in Adamo, cosí tutti saranno vivificati in Cristo. ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta.
Filippesi 3:20-21. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesú Cristo, il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.
Giorno del Signore 18
Domanda 46. Cosa intendi che egli “salì al cielo”?
Risposta. Che Cristo, elevato dalla terra al cielo davanti agli occhi dei suoi discepoli 1, e vi dimora a nostro favore 2, finché ritorni a giudicare i vivi e i morti 3.
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1Marco 16:19. Il Signore Gesú dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio.
Luca 24:50-51. Poi li condusse fuori fino a Betania e alzate in alto le mani, li benedisse. E avvenne che, mentre egli li benediceva, si separò da loro e fu portato su nel cielo.
Atti 1:9-11. Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi. Come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono loro, e dissero: “Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesú, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo”.
2 Romani 8:34. Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi.
Ebrei 4:14. Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesú, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede.
Ebrei 7:23-25. Inoltre quelli erano fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare, ma costui, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun altro, per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro.
Ebrei 9:24. Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi.
Efesini 4:10. Colui che è disceso è lo stesso che è anche salito al di sopra di tutti i cieli per riempire tutte le cose.
3 Matteo 24:30. E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria.
Atti 1:11. … e dissero: “Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesú, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo.
Domanda 47. Cristo non è dunque con noi fino alla fine del mondo, come ha promesso? 1
Risposta. Cristo è vero uomo e vero Dio: secondo la sua natura umana non è più sulla terra 2, ma secondo la sua divinità, la sua maestà, la sua grazia ed il suo Spirito, non è mai assente da noi 3.
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1 Matteo 28:20. Insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen.
2 Matteo 26:11. Perché avrete sempre i poveri con voi, ma non avrete sempre me.
Giovanni 16:28. Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre.
Giovanni 17:11. Ora io non sono piú nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno come noi.
Atti 3:19-21. Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore, ed egli mandi Gesú Cristo che è stato predicato prima a voi, che il cielo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato per bocca di tutti i suoi santi profeti fin dal principio del mondo.
Giovanni 3:13. Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell’uomo che è nel cielo.
3 Matteo 28:18-20. Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: “Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen”.
Giovanni 14:16-19. Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. Ancora un po’ di tempo e il mondo non mi vedrà piú, ma voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete.
Giovanni 16:13. Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire.
Domanda 48. Ma in questo modo non si vengono a separare l’una dall’altra le due nature in Cristo, se non c’è la sua umanità dovunque ci sia la sua divinità?
Risposta. In nessun modo. Poiché, infatti, la sua divinità è incomprensibilmente e dovunque presente 1, ne deve conseguire che essa sussiste indipendentemente dall’umanità che ha assunta, e che si trova pur nondimeno anche in questa, e le rimane personalmente unita 2.
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1 Geremia 23:23-24. Sono io soltanto un DIO da vicino», dice l’Eterno «e non anche un DIO da lontano? Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?», dice l’Eterno. «Non riempio io il cielo e la terra?», dice l’Eterno.
Atti 7:48-49. Ma l’Altissimo non abita in templi fatti da mani d’uomo, come dice il profeta: “Il cielo è il mio trono e la terra lo sgabello dei miei piedi; quale casa mi edifichereste voi, dice il Signore, o quale sarebbe il luogo del mio riposo?”
2 Giovanni 1:14. E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.
Giovanni 3:13. Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell’uomo che è nel cielo.
Colossesi 2:9. Poiché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità.
Matteo 28:20. Insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen.
Domanda 49. In che ci giova l’ascensione di Cristo in cielo?
Risposta. In primo luogo, in quanto egli è il nostro avvocato in cielo, al cospetto del Padre suo 1. Secondo, in quanto abbiamo nel cielo la nostra stessa carne quale pegno sicuro che egli, come Capo, trarrà a sé anche noi, sue membra 2. Terzo, in quanto di là egli ci manda come caparra il suo Spirito 3, per la cui potenza cerchiamo le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio, e non quelle che sono sulla terra 4.
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1 Ebrei 9:24. Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi.
I Giovanni 2:2. Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesú Cristo il giusto.
Romani 8:34. Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi.
2 Giovanni 14:2. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto.
Efesini 2:4-6. Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesú,
3 Giovanni 14:16. Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre.
Atti 3:23. Che il cielo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato per bocca di tutti i suoi santi profeti fin dal principio del mondo.
II Corinzi 1:21-22. Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio, il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
II Corinzi 5:5. Or colui che ci ha formati proprio per questo è Dio, il quale ci ha anche dato la caparra dello Spirito.
4 Colossesi 3:1-4. Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassú, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Abbiate in mente le cose di lassú, non quelle che sono sulla terra, perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.
Filippesi 3:20. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesú Cristo,
Giorno del Signore 19
Domanda 50. Perché s’aggiunge che “siede alla destra di Dio”?
Risposta. Perché Cristo è appunto asceso al cielo per mostrarvisi quale Capo della sua chiesa cristiana 1, mediante il quale il Padre governa ogni cosa 2.
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1 Efesini 1:20-23. …che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti, al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura, ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.
Colossesi 1:18. Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa,
2 Matteo 28:18. Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra.
Giovanni 5:22-23. Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio, affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
Filippesi 2:9-11. Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesú si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesú Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.
Domanda 51. In che ci giova questa signoria di Cristo, il nostro Capo?
Risposta. In primo luogo, perché mediante il suo Santo Spirito egli spande su noi, sue membra doni celesti 1; secondo, perché col suo potere ci custodisce e ci preserva da ogni avversario 2.
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1 Atti 2:33. Egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi.
Efesini 4:7-12. Ma a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per la qual cosa la Scrittura dice: “Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini”. Or questo: “E’ salito” che cosa vuol dire se non che prima era pure disceso nelle parti piú basse della terra? Colui che è disceso è lo stesso che è anche salito al di sopra di tutti i cieli per riempire tutte le cose. Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo,
2 Salmi 2:9. Tu le spezzerai con una verga di ferro, le frantumerai come un vaso d’argilla.
Salmi 110:1-2. «Salmo di Davide.» L’Eterno dice al mio Signore: “Siedi alla mia destra finché io faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi”. L’Eterno estenderà da Sion lo scettro della tua potenza. Domina in mezzo ai tuoi nemici.
Giovanni 10:27-30. Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è piú grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo uno.
Apocalisse 19:11-16. Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco, e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia I suoi occhi erano come fiamma di fuoco e sul suo capo vi erano molti diademi, e aveva un nome scritto che nessuno conosce se non lui; era vestito di una veste intrisa nel sangue, e il suo nome si chiama: “La Parola di Dio”. E gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, vestiti di lino finissimo, bianco e puro. Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; egli governerà con uno scettro di ferro ed egli stesso pigerà il tino del vino della furente ira di Dio onnipotente. E sulla sua veste e sulla coscia portava scritto un nome: IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI.
Domanda 52. In che ti conforta il fatto che Cristo “ha da venire a giudicare i vivi e i morti”?
Risposta. In quanto che, in ogni tribolazione e persecuzione, a testa alta, attendo che la stessa Persona che da principio ha offerto se stessa al mio posto al giudizio di Dio, rimuovendo da me ogni maledizione 1, torni dal cielo quale Giudice; egli consegnerà tutti i nemici suoi e miei alla maledizione eterna 2, ma assumerà a sé, nella gioia e nella gloria celesti, me, insieme a tutti gli eletti 3.
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1 Luca 21:28. Ora, quando queste cose cominceranno ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perché la vostra redenzione è vicina.
Romani 8:22-25. Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed è in travaglio. E non solo esso, ma anche noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito noi stessi, dico, soffriamo in noi stessi, aspettando intensamente l’adozione, la redenzione del nostro corpo. Perché noi siamo stati salvati in speranza; or la speranza che si vede non è speranza, poiché ciò che uno vede come può sperarlo ancora? Ma se speriamo ciò che non vediamo, l’aspettiamo con pazienza.
Filippesi 3:20-21. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesú Cristo, il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.
Tito 2:13-14. Aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesú Cristo, il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.
I Tessalonicesi 4:16. Perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi.
2 II Tessalonicesi 1:6-9. Poiché è cosa giusta, da parte di Dio rendere afflizione a coloro che vi affliggono, e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesú Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesú Cristo. Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando egli verrà, in quel giorno, per essere glorificato nei suoi santi, per essere ammirato in mezzo a quelli che hanno creduto, poiché la nostra testimonianza presso di voi è stata creduta.
Matteo 25:41. Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: “Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
I Tessalonicesi 1:9-10. Poiché essi stessi raccontano di noi, quale sia stata la nostra venuta tra voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire al Dio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesú, che ci libera dall’ira a venire.
3 Matteo 25:34. Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.
DI DIO SPIRITO SANTO
E LA NOSTRA SANTIFICAZIONE
Giorno del Signore 20
Domanda 53. Che cosa credi dello Spirito Santo?
Risposta. Primo, che anch’egli è Dio, coeterno con il Padre e il Figlio 1; secondo, che è dato anche a me 2, mi rende partecipe di Cristo e di tutti i suoi benefici mediante una vera fede 3, mi consola 4 e dimorerà con me fin nell’eternità 5.
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1 Genesi 1:1-2. Nel principio DIO creò i cieli e la terra. La terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso; e lo Spirito di DIO aleggiava sulla superficie delle acque.
Isaia 48:16. Avvicinatevi a me, ascoltate questo: “Fin dal principio non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero là. E ora il Signore, l’Eterno, e il suo Spirito mi hanno mandato.
I Corinzi 3:16. Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
Matteo 28:19. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
2 I Corinzi 6:19. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi?
II Corinzi 1:21-22. Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio, il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
Galati 4:6. Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: “Abba, Padre”.
Efesini 1:13. In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l’evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa.
3 Galati 3:14. Affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesú, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.
I Pietro 1:2. Eletti secondo la preordinazione di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per ubbidire e per essere aspersi col sangue di Gesú Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.
4 Giovanni 15:26. Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.
Atti 9:31. Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.
5 Giovanni 14:16. Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre.
I Pietro 4:14. Se siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi, poiché lo Spirito di gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi; da parte loro egli è bestemmiato, ma da parte vostra egli è glorificato.
Giorno del Signore 21
Domanda 54. Che cosa credi della “Santa Cattolica Chiesa Cristiana”?
Risposta. Che dal principio alla fine del mondo 1 il Figlio di Dio 2, mediante il suo Spirito e la sua Parola 3, fra tutto il genere umano 4, raccoglie, difende e preserva per sé 5 nell’unità della vera fede 6, una comunità eletta a vita eterna 7, e che io ne sono e un membro vivente 8 e lo rimarrò in eterno 9.
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1 Isaia 59:21. “Quanto a me, questo è il mio patto con loro”, dice l’Eterno: “Il mio Spirito che è su di te, e le mie parole che ho posto nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca né dalla bocca della tua progenie né dalla bocca della progenie della tua progenie”, dice l’Eterno, “da ora e per sempre”.
I Corinzi 11:26. Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
2 Giovanni 10:11. Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore.
Atti 20:28. Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue.
Efesini 4:11-13. Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo.
Colossesi 1:8. Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa.
3 Romani 1:16. Infatti io non mi vergogno dell’evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del greco.
Romani 10: 14-17. Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi? E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!». Ma non tutti hanno ubbidito all’evangelo, perché Isaia dice: “Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?”. La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola di Dio.
Efesini 5:26. Per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola
4 Genesi 26:4. E moltiplicherò la tua discendenza come le stelle “del cielo; darò alla tua discendenza tutti questi paesi, e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza.
Apocalisse 5:9. E cantavano un nuovo cantico dicendo: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato ucciso, e col tuo sangue ci hai comprati a Dio da ogni tribú, lingua, popolo e nazione”.
5 Salmi 129:1-5. «Canto dei pellegrinaggi.» Molto mi hanno oppresso fin dalla mia giovinezza, dica pure Israele: “Molto mi hanno oppresso fin dalla mia giovinezza, ma non mi hanno potuto vincere. Gli aratori hanno arato sul mio dorso, vi hanno tracciato i loro lunghi solchi”. L’Eterno è giusto; egli ha reciso le funi degli empi. Siano tutti confusi e voltino le spalle coloro che odiano Sion!
Matteo 16:18. Ed io altresí ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere.
Giovanni 10:28-30. E io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è piú grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo uno.
6 Atti 2:42-47. Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. E vendevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.
Efesini 4:1-6. Io dunque, il prigioniero per il Signore, vi esorto a camminare nel modo degno della vocazione a cui siete stati chiamati con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri nell’amore, studiandovi di conservare l’unità dello Spirito nel vincolo della pace. Vi è un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell’unica speranza della vostra vocazione. Vi è un unico Signore, un’unica fede, un unico battesimo, un Dio unico e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in voi tutti.
7 Romani 8:29. Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli.
II Tessalonicesi 2:13-14. Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità; a questo egli vi ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinché giungiate ad ottenere la gloria del Signor nostro Gesú Cristo.
8 I Giovanni 3:14, 19-21. Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte. E da questo noi sappiamo di essere nella verità e tranquillizzeremo i nostri cuori davanti a lui; poiché, se il nostro cuore ci condanna, Dio è piú grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio.
9 Salmi 23:6. Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa dell’Eterno per lunghi giorni.
Giovanni 10:27-28. Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.
I Corinzi 1:4-9. Io rendo continuamente grazie per voi al mio Dio, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesú, perché in lui siete stati arricchiti in ogni cosa, in ogni dono di parola e in ogni conoscenza, per la testimonianza di Cristo che è stata confermata tra voi, cosí che non vi manca alcun dono mentre aspettate la manifestazione del Signor nostro Gesú Cristo, il quale vi confermerà fino alla fine, affinché siate irreprensibili nel giorno del nostro Signore Gesú Cristo. Fedele è Dio dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figlio Gesú Cristo, nostro Signore.
I Pietro 1:3-5. Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesú Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesú Cristo dai morti, per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.
Domanda 55. Che cosa intendi per “comunione dei santi”?
Risposta. Primo, credo che ogni e ciascun credente, come membro del Signore Gesù, ha comunione con lui e con tutte le sue ricchezze e i suoi doni 1. Inoltre, che ognuno deve sentirsi in dovere di usare i propri doni volenterosamente e con gioia a vantaggio e salute degli altri membri 2.
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1 Romani 8:32. Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui?
I Corinzi 6:17. Ma chi si unisce al Signore è uno stesso spirito con lui. I Corinzi 12:13.
I Corinzi 12:4-7, 12-13. Or vi sono diversità di doni, ma non vi è che un medesimo Spirito, Vi sono anche diversità di ministeri ma non vi è che un medesimo Signore. Vi sono parimenti diversità di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti. Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utilità comune. Come infatti il corpo è uno, ma ha molte membra, e tutte le membra di quell’unico corpo, pur essendo molte, formano un solo corpo, cosí è anche Cristo. Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito.
I Giovanni 1:3. Quello che abbiamo visto e udito, noi ve lo annunziamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesú Cristo.
2 Romani 12:4-8. Infatti, come in uno stesso corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno la medesima funzione, cosí noi, che siamo molti, siamo un medesimo corpo in Cristo, e ciascuno siamo membra l’uno dell’altro. Ora, avendo noi doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo profezia, profetizziamo secondo la proporzione della fede; se di ministero, attendiamo al ministero; similmente il dottore attenda all’insegnamento; e colui che esorta, attenda all’esortare; colui che distribuisce, lo faccia con semplicità; colui che presiede, presieda con diligenza; colui che fa opere di pietà le faccia con gioia.
I Corinzi 12:20-27. Ci sono invece molte membra, ma vi è un solo corpo. E l’occhio non può dire alla mano: “Io non ho bisogno di te”; né parimenti il capo può dire ai piedi: “Io non ho bisogno di voi”. Anzi, le membra del corpo che sembrano essere le piú deboli, sono molto piú necessarie delle altre; e quelle che stimiamo essere le meno onorevoli del corpo, le circondiamo di maggior onore; e le nostre parti indecorose sono circondate di maggior decoro; ma le nostre parti decorose non ne hanno bisogno. Perciò Dio ha composto il corpo, dando maggiore onore alla parte che ne mancava, affinché non vi fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero tutte una medesima cura le une per le altre. E se un membro soffre, tutte le membra soffrono; mentre se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono insieme. Or voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua.
I Corinzi 13:1-7. Quand’anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo. E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non ho amore, non sono nulla. E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova. L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
Filippesi 2:4-8. Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesú, il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.
I Pietro 4:10. Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio.
Domanda 56. Che cosa credi della “remissione dei peccati”?
Risposta. Che Dio, in virtù della soddisfazione resa da Cristo, non terrà mai più conto di tutti i miei peccati 1 né della natura peccaminosa contro la quale devo combattere tutta la mia vita 2, ma che mi elargisce per grazia la giustizia di Cristo perché non abbia mai più a venire in giudizio 3.
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1I Giovanni 1:7. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesú Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
I Giovanni 2:2. Egli è l’espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
II Corinzi 5:19. Poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione.
II Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
Isaia 43:25. Io, proprio io, sono colui che per amore di me stesso cancello le tue trasgressioni e non ricorderò piú i tuoi peccati.
Salmi 103:3-4, 10-12. Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità, riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni.
Egli non ci tratta come meritano i nostri peccati, e non ci castiga in base alle nostre colpe. Poiché, quanto sono alti i cieli al di sopra della terra, tanto è grande la sua benignità verso quelli che lo temono. Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre colpe.
Michea 7:18-19. Qual Dio è come te, che perdona l’iniquità e passa sopra la trasgressione del residuo della sua eredità? Egli non conserva per sempre la sua ira, perché prende piacere nell’usare misericordia. Egli avrà nuovamente compassione di noi, calpesterà le nostre iniquità. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.
Geremia 31:34. Non insegneranno piú ciascuno il proprio vicino né ciascuno il proprio fratello, dicendo: “Conoscete l’Eterno! perché tutti mi conosceranno, dal piú piccolo al piú grande”, dice l’Eterno. “Poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato”.
2 Romani 7:21-25. Io scopro dunque questa legge: che volendo fare il bene, in me è presente il male. Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo interiore, ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Io rendo grazie a Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.
Geremia 17:9. Il cuore è ingannevole piú di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere?
3 Giovanni 3:17-18. Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
Giovanni 5:24. In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
Romani 8:1-3. Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesú, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesú mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne.
Giorno del Signore 22
Domanda 57. In che ti consola la “risurrezione del corpo”?
Risposta. In quanto non solo la mia anima dopo questa vita, sarà subito elevata a Cristo, suo Capo 1, ma anche questo mio corpo, per la potenza di Cristo, ha da essere resuscitato, unito di nuovo alla mia anima e reso conforme al corpo glorioso di Cristo 2.
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1 Luca 16:22. Or avvenne che il mendicante morí e fu portato dagli angeli nel seno di Abrahamo; morí anche il ricco e fu sepolto.
Luca 23:43. Allora Gesú gli disse: “In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso”.
Filippesi 1:21-23. Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. Ma non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, né posso dire che cosa dovrei scegliere, perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire a da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore.
2 I Corinzi 15:20, 42-46, 54. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono.
Cosí sarà pure la risurrezione dei morti; il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile.E’ seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita pieno di forza. E’ seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Vi è corpo naturale, e vi è corpo spirituale. Cosí sta anche scritto: “Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente” ma l’ultimo Adamo è Spirito che dà la vita. Ma lo spirituale non è prima bensí prima è il naturale, poi lo spirituale. Cosí quando questo corruttibile avrà rivestito l’incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l’immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: “La morte è stata inghiottita nella vittoria”.
Filippesi 3:21. Il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.
I Giovanni 3:2. Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.
Giobbe 19:25-26. Ma io so che il mio Redentore, vive e che alla fine si leverà sulla terra. Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, nella mia carne vedrò Dio.
Domanda 58. In che ti consola l’articolo sulla vita eterna?
Risposta. Che avendo già accolto nel mio cuore il principio della gioia eterna 1 possederò, dopo questa vita, piena beatitudine 2, tale che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito e che non è salita al cuore di alcun uomo: e in essa loderò Dio eternamente 3.
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1 Giovanni 17:3. Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesú Cristo che tu hai mandato.
II Corinzi 5:2-3. Poiché in questa tenda noi gemiamo, desiderando di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi.
II Corinzi 5:6. Noi dunque abbiamo sempre fiducia e sappiamo che mentre dimoriamo nel corpo, siamo lontani dal Signore.
Romani 14:17. Poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
2 Apocalisse 21:4. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà piú la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate.
3 I Corinzi 2:9. Ma come sta scritto: “Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano”.
Giovanni 17:24. Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo.
Giorno del Signore 23
Domanda 59. Ma in cosa ti aiuta, ora, il credere tutto questo?
Risposta. In quanto che, in Cristo, sono giusto davanti a Dio ed erede della vita eterna 1.
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1 Abacuc 2:4. Ecco, la sua anima si è inorgoglita in lui, non è retta, ma il giusto vivrà per la sua fede.
Romani 1:16-17. Infatti io non mi vergogno dell’evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. Perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: “Il giusto vivrà per fede”.
Romani 5:1-2. Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
Giovanni 3:36. Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui.
Domanda 60. Come sei giustificato davanti a Dio?
Risposta. Solo per vera fede in Gesù Cristo 1 talché, sebbene la coscienza mi accusi d’aver gravemente peccato contro tutti i comandamenti di Dio, e di non averne mai osservato alcuno 2 e di esser ancora sempre incline ad ogni male 3, pure Dio, senza alcun mio merito 4, per pura grazia 5, mi dona 6 ed imputa 7 la piena soddisfazione, giustizia e santità di Cristo 8, come se non avessi mai commesso né avuto alcun peccato e avessi io stesso compiuto tutta l’ubbidienza che Cristo ha adempiuto per me 9, purché io riceva tale beneficio con animo credente 10.
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1 Romani 3:21-28. Ma ora, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, alla quale rendono testimonianza la legge e i profeti, cioè la giustizia di Dio mediante la fede in Gesú Cristo verso tutti e sopra tutti coloro che credono, perché non c’è distinzione; poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú. Lui ha Dio preordinato per far l’espiazione mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare cosí la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio, per manifestare la sua giustizia nel tempo presente, affinché egli sia giusto e giustificatore di colui che ha la fede di Gesú. Dov’è dunque il vanto? E’ escluso. Per quale legge? Quella delle opere? No, ma per la legge della fede. Noi dunque riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge.
Galati 2:16. Sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesú Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesú, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge.
Efesini 2:8-9. Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori.
2 Romani 3:9-10. Che dunque? Abbiamo noi qualche superiorità? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che tanto Giudei che Greci sono tutti sotto peccato, come sta scritto: «Non c’è alcun giusto, neppure uno.
3 Romani 7:23. Ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
4 Deuteronomio 9:6. Sappi dunque che non è per la tua giustizia che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà in possesso questo buon paese, poiché tu sei un popolo dal collo duro.
Ezechiele 36:22. Perciò di’ alla casa d’Israele: Cosí dice il Signore, l’Eterno: «Io agisco cosí non a motivo di voi, o casa d’Israele, ma per amore del mio santo nome, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati.
Tito 3:4-5. Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo,
5 Romani 3:24. Ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú.
Efesini 2:8-9. Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori.
6 Romani 4:4-5. Ora a colui che opera, la ricompensa non è considerata come grazia, ma come debito; invece colui che non opera, ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è imputata come giustizia.
II Corinzi 5:19. Poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione.
7 I Giovanni 2:1. Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesú Cristo il giusto. Egli è l’espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
8 Romani 3:24-25. Ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú. Lui ha Dio preordinato per far l’espiazione mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare cosí la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio,
9 II Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
10 Romani 3:28. Noi dunque riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge.
Giovanni 3:18. Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
Atti 16:30-31. poi li condusse fuori e disse: “Signori, cosa devo fare per essere salvato?”. Ed essi dissero: “Credi nel Signore Gesú Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua”.
Filippesi 3:8-9. Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesú mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: giustizia che proviene da Dio mediante la fede.
Domanda 61. Perché dici d’essere giustificato solo per fede?
Risposta. Non perché io piaccia a Dio per il valore della mia fede 1, ma solo la soddisfazione, la giustizia e la santità di Cristo costituiscono la mia giustizia davanti a Dio 2, ed io non posso ricevere né appropriarmi di esse, se non per fede soltanto 3.
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1 Efesini 2:8-9. Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori.
Romani 9:16. Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.
2 I Corinzi 1:30. Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesú, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione.
I Corinzi 2:2. Perché mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesú Cristo e lui crocifisso.
3 I Giovanni 5:10-11. Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio.
Galati 2:16. Sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesú Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesú, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge.
Giorno del Signore 24
Domanda 62. Ma perché le nostre buone opere non possono costituire la nostra giustizia dinanzi a Dio, o un elemento di essa?
Risposta. Perché una giustizia che abbia da reggere al giudizio di Dio dev’essere assolutamente perfetta e del tutto conforme alla Legge di Dio 1, mentre invece anche le migliori opere nostre in questa vita sono tutte imperfette e contaminate dal peccato 2.
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1 Galati 3:10. Ora tutti coloro che si fondano sulle opere della legge sono sotto la maledizione, perché sta scritto: “Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle”.
Deuteronomio 27:26. “Maledetto chi non si attiene alle parole di questa legge, per metterle in pratica!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”.
Giacomo 2:10. Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti.
2 Isaia 64:6. Siamo tutti come una cosa impura, e tutte le nostre opere di giustizia sono come un abito sporco; avvizziamo tutti come una foglia, e le nostre iniquità ci portano via come il vento.
Domanda 63. Ma per quanto nostre buone opere non abbiano alcun merito, Dio non vuole forse ricompensarle in questa vita e in quella a venire 1?
Risposta. La ricompensa non è per merito, ma per grazia 2.
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1 Matteo 5:12. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché cosí hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi.
Ebrei 11:6. Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano.
2 Luca 17:10. Cosí anche voi, quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare”.
II Timoteo 4:7-8. Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.
Domanda 64. Ma questa dottrina non rende forse negligenti e sfrenati?
Risposta. No, perché è impossibile che coloro i quali sono innestati in Cristo per vera fede non abbiano a portar frutto di gratitudine 1.
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1 Romani 6:1-2. Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia? Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso?
Matteo 7:17-18. Cosí, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l’albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni.
Luca 6:43-45. Poiché non c’è albero buono che faccia frutto cattivo, né albero cattivo che faccia frutto buono. Ogni albero infatti lo si riconosce dal proprio frutto, perché non si raccolgono fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l’uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perché la bocca di uno parla dall’abbondanza del cuore.
Giovanni 15:5. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.
Matteo 13:23. Quello invece che riceve il seme nella buona terra, è colui che ode la parola, la comprende e porta frutto; e produce uno il cento, un altro il sessanta e un altro il trenta per uno.
Colossesi 1:10. Perché camminiate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio.
DEI SANTI SACRAMENTI
Giorno del Signore 25
Domanda 65. Poiché dunque soltanto la fede ci rende partecipi di Cristo e di tutti i suoi benefici, da dove proviene tale fede?
Risposta. Lo Spirito Santo la produce nei nostri cuori 1 mediante la predicazione del santo Vangelo 2 e la conferma mediante l’uso dei santi sacramenti 3.
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1 Giovanni 3:5. Gesú rispose: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio”.
I Corinzi 2:10-14. Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi tra gli uomini, infatti conosce le cose dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Cosí pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali. Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente.
Efesini 2:8. Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio.
Filippesi 1:29. Poiché a voi è stata data la grazia per amore di Cristo, non solo di credere in lui, ma anche di soffrire per lui.
2 Romani 10:17. 17 La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola di Dio.
I Pietro 1:23-25. Perché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio vivente e che dura in eterno. Poiché ogni carne è come l’erba ed ogni gloria d’uomo è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade, ma la parola del Signore rimane in eterno; e questa è la parola che vi è stata annunziata.
2 Matteo 28:19-20. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen.
Romani 4:11. Poi ricevette il segno della circoncisione, come sigillo della giustizia della fede che aveva avuto mentre era ancora incirconciso, affinché fosse il padre di tutti quelli che credono anche se incirconcisi, affinché anche a loro sia imputata la giustizia.
I Corinzi 10:16. Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo?
Domanda 66. Che cosa sono i Sacramenti?
Risposta. Sono santi segni e suggelli visibili, stabiliti da Dio, affinché mediante il loro impiego ci dia da comprendere ancor meglio e suggelli per noi la promessa del Vangelo 1, che cioè egli, per amore dell’unico sacrificio di Cristo compiuto sulla croce, ci dà per grazia il perdono dei peccati e la vita eterna 2.
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1 Genesi 9:12. Poi DIO disse: “Questo è il segno del patto che io faccio tra me e voi, e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni future”.
Genesi 17:11. E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sarà un segno del patto fra me e voi.
Deuteronomio 30:6. L’Eterno, il tuo DIO, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti, affinché tu ami l’Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, e così tu viva.
Romani 4:11. Poi ricevette il segno della circoncisione, come sigillo della giustizia della fede che aveva avuto mentre era ancora incirconciso, affinché fosse il padre di tutti quelli che credono anche se incirconcisi, affinché anche a loro sia imputata la giustizia.
2 Esodo 12.
Levitico 6:25. Parla ad Aaronne e ai suoi figli e di’ loro: Questa è la legge del sacrificio per il peccato. Nel luogo dove si sgozza l’olocausto, si sgozzi il sacrifico per il peccato davanti all’Eterno. E’ cosa santissima.
Matteo 26:28. Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati”.
Atti 2:38. Allora Pietro disse loro: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo”.
Atti 22:16. Ed ora che aspetti? Alzati e sii battezzato e lavato dai tuoi peccati, invocando il nome del Signore”.
Ebrei 10:10. Per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l’offerta del corpo di Gesú Cristo, fatta una volta per sempre.
Domanda 67. La Parola e i Sacramenti sono dunque designati l’una e gli altri a dirigere la nostra fede al sacrificio di Gesù Cristo sulla croce, come ad unico fondamento della nostra salvezza?
Risposta. Si, appunto: perché lo Spirito Santo insegna nel Vangelo e conferma mediante i santi Sacramenti che la nostra intera salvezza si fonda nell’unico sacrificio di Cristo, compiuto per noi sulla croce 1.
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1 Romani 6:3. Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesú Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte?
Galati 3:27. Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
I Corinzi 11:26. Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
Domanda 68. Quanti Sacramenti ha istituito Cristo nel Nuovo Testamento?
Risposta. Due: il santo Battesimo e la santa Cena 1.
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1 Matteo 28:19-20. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen.
I Corinzi 11:23-26. Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesú, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me”. Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me”. Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
Genesi 17:9-10. Poi DIO disse ad Abrahamo: “Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questo è il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso”.
Esodo 12.
I Corinzi 10:2-4. tutti furono battezzati per Mosé nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale, e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo.
DEL SANTO BATTESIMO
Giorno del Signore 26
Domanda 69. Come ti viene ricordato (significato) e suggellato nel santo Battesimo che l’unico sacrificio di Cristo sulla croce ha valore per te?
Risposta. In questo modo: Cristo ha istituito questo lavacro esterno d’acqua 1 e vi ha unito la promessa 2 che sono lavato dal suo sangue e dal suo Spirito dall’impurità della mia anima, cioè da tutti i miei peccati 3, proprio come sono lavato esternamente dall’acqua, con la quale di solito si rimuove la sporcizia del corpo.
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1 Matteo 28:19. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Atti 2:38. Allora Pietro disse loro: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo”.
2 Marco 16:16. Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.
Matteo 3:11. Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è piú forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco.
Romani 6:3-4. Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesú Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, cosí anche noi similmente camminiamo in novità di vita.
3 Marco 1:4. Giovanni comparve nel deserto, battezzando e predicando un battesimo di ravvedimento, per il perdono dei peccati.
Luca 3:3. Egli allora percorse tutta la regione nei dintorni del Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati.
I Pietro 3:21. La quale (l’arca) è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesú Cristo.
Domanda 70. Che cosa significa essere lavato dal sangue e dallo Spirito di Cristo?
Risposta. Significa ricevere per grazia da Dio, il perdono dei peccati, per amore del sangue di Cristo, che egli ha sparso per noi col suo sacrificio sulla croce 1, ed essere poi anche rinnovato mediante lo Spirito Santo, ed essere santificato per esser membro di Cristo, in modo da morire sempre più al peccato e procedere in una vita santa e irreprensibile 2.
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1 Ezechiele 36:25. Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli.
Zaccaria 13:1. In quel giorno sarà aperta una fonte per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, per il peccato e per l’impurità.
Efesini 1:7. In cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia.
Ebrei 12:24. E a Gesú, il mediatore del nuovo patto, e al sangue dell’aspersione, che dice cose migliori di quello di Abele.
I Pietro 1:2. Eletti secondo la preordinazione di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per ubbidire e per essere aspersi col sangue di Gesú Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.
Apocalisse 1:5. E da Gesú Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue.
Apocalisse 7:14. Ed io gli dissi: “Signore mio, tu lo sai”. Egli allora mi disse: “Costoro sono quelli che sono venuti dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello”.
2 Giovanni 3:5-8. Gesú rispose: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: ‘Dovete nascere di nuovo’. Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va, cosí è per chiunque è nato dallo Spirito”.
Romani 6:4. Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, cosí anche noi similmente camminiamo in novità di vita.
I Corinzi 6:11. Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesú e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Colossesi 2:11-12. Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesú e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Domanda 71. Dove ha Cristo promesso che siamo lavati dal suo sangue e dal suo Spirito così come dall’acqua battesimale?
Risposta. Nell’istituzione del Battesimo, che suona così: “Andate dunque e ammaestrate tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” 1. “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” 2; questa promessa è anche ripetuta là dove la Scrittura chiama il Battesimo lavacro della rigenerazione 3 e lavamento dai peccati 4.
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1 Matteo 28:19. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
2 Marco 16:16. Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.
3 Tito 3:5. Egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo.
4 Atti 22:16. Ed ora che aspetti? Alzati e sii battezzato e lavato dai tuoi peccati, invocando il nome del Signore”.
Giorno del Signore 27
Domanda 72. Il lavamento dai peccati consiste dunque nello stesso lavacro esteriore?
Rispetto. No, poiché soltanto il sangue di Gesù Cristo e lo Spirito Santo ci nettano da ogni peccato 1.
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1 Matteo 3:11. Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è piú forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco.
I Pietro 3:21. La quale (l’arca) è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesú Cristo.
I Giovanni 1:7. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesú Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
Domanda 73. Perché dunque lo Spirito Santo chiama il Battesimo lavacro di rigenerazione e lavamento dai peccati?
Risposta. Dio parla così non senza gran ragione: cioè, non solo per insegnarci che come l’impurità del corpo vien rimossa con l’acqua così sono rimossi i nostri peccati mediante il sangue e lo Spirito di Cristo 1, ma ancor di più perché vuole assicurarci, mediante questo pegno e segno divino, che siamo lavati spiritualmente dai nostri peccati con la stessa certezza con cui veniamo lavati dall’acqua materiale 2.
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1 I Corinzi 6:11. Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesú e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Apocalisse 1:5. E da Gesú Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue.
Apocalisse 7:14. Ed io gli dissi: “Signore mio, tu lo sai”. Egli allora mi disse: “Costoro sono quelli che sono venuti dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello”.
2 Marco 16:16. Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.
Atti 2:38. Allora Pietro disse loro: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo”.
Romani 6:4. Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, cosí anche noi similmente camminiamo in novità di vita.
Galati 3:27. Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
Domanda 74. Devono essere battezzati anche i piccoli fanciulli?
Risposta. Sì, perché come essi son compresi al pari degli adulti nel Patto di Dio e nella sua Comunità 1 e a loro, non meno che ai loro genitori 2, sono promessi, nel sangue di Cristo, la redenzione dai peccati e lo Spirito Santo che produce la fede 3; così, mediante il Battesimo, segno del patto, devono essere incorporati nella chiesa cristiana e distinti dai figli degli increduli 4, il che avveniva nell’antico patto per mezzo della circoncisione 5, al posto della quale nel nuovo patto è istituito il Battesimo 6.
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1 Genesi 17:7. E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te.
Matteo 19:14. Ma Gesú disse: “Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, perché di tali è il regno dei cieli”.
2 Salmi 22:10. Io fui abbandonato a te fin dalla mia nascita; tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre.
Isaia 44:1-3. Ora ascolta, o Giacobbe mio servo, o Israele, che io ho scelto! Cosí dice l’Eterno che ti ha fatto e ti ha formato fin dal seno materno, colui che ti aiuta: Non temere, o Giacobbe mio servo, o Jeshurun che io ho scelto! Poiché io spanderò acqua sull’assetato e ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio Spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi discendenti.
Luca 1:14-15. Ed egli sarà per te motivo di gioia e di allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà né vino né bevande inebrianti e sarà ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre.
Atti 2:38-39. Allora Pietro disse loro: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà”.
Atti 16:31. Ed essi dissero: “Credi nel Signore Gesú Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua”.
3 Atti 10:47. “Può alcuno vietare l’acqua, perché siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi?”
4 I Corinzi 7:14. Perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito, altrimenti i vostri figli sarebbero immondi; ora invece sono santi.
5 Genesi 17:9-14. Poi DIO disse ad Abrahamo: “Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questo è il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso. E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sarà un segno del patto fra me e voi. All’età di otto giorni, ogni maschio fra voi sarà circonciso, di generazione in generazione, tanto quello nato in casa, come quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua discendenza. Sì, tanto chi è nato in casa tua come chi è comprato con denaro dovrà essere circonciso; e il mio patto nella vostra carne sarà un patto eterno. E il maschio incirconciso, che non è stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tagliato fuori dal suo popolo, perché ha violato il mio patto”.
6 Colossesi 2:11-13. Nel quale siete anche stati circoncisi di una circoncisione, fatta senza mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, mediante lo spogliamento del corpo dei peccati della carne: essendo stati sepolti con lui nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. E con lui Dio ha vivificato voi, che eravate morti nei peccati e nell’incirconcisione della carne, perdonandovi tutti i peccati.
DELLA SANTA CENA DI GESÙ CRISTO
Giorno del Signore 28
Domanda 75. Come ti viene ricordato e suggellato nella santa Cena che hai comunione con l’unico sacrificio di Cristo sulla croce e con tutti i suoi benefici?
Risposta. In questo modo: Cristo ha ordinato a me e a tutti i credenti di mangiare di questo pane spezzato e di bere di questo calice in memoria di lui; ed ha unito queste promesse: primo, che il suo corpo è stato sacrificato e rotto per me sulla croce e il suo sangue sparso per me, proprio come vedo con gli occhi che il pane del Signore mi viene rotto e il calice mi vien comunicato; e inoltre, che egli stesso, ciba e disseta in vita eterna la mia anima col suo corpo crocifisso ed il suo sangue sparso, proprio come io ricevo dalla mano del ministro e gusto materialmente il pane e il calice del Signore, che mi sono dati come segni sicuri del corpo e del sangue di Cristo 1.
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1 Matteo 26:26-28. Ora, mentre mangiavano, Gesú prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati.
Marco 14:22-24. E mentre essi mangiavano, Gesú prese del pane e, dopo averlo benedetto lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Quindi disse loro: “Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che è sparso per molti”.
Luca 22:19-20. Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. Cosí pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi”.
I Corinzi 11:23-25. Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesú, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me”. Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me”.
I Corinzi 10:16-17. Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane e noi, sebbene in molti, siamo un solo corpo, poiché tutti partecipiamo dell’unico pane.
Domanda 76. Che cosa significa mangiare del corpo crocifisso di Cristo e bere del suo sangue versato?
Risposta. Non significa solo accogliere con un animo credente tutta la passione e la morte di Cristo, ed ottenere in tal modo perdono dei peccati e vita eterna 1; ma anche, oltre a ciò, esser sempre più uniti al suo corpo benedetto mediante lo Spirito Santo, che dimora in Cristo come in noi 2, così che, sebbene egli sia in cielo 3 e noi sulla terra, siamo carne della sua carne e ossa delle sue ossa 4 e così da aver vita ed essere governati eternamente da un solo Spirito, come le membra di un corpo hanno vita e sono governate da una (sola) anima 5.
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1 Giovanni 6:35, 40, 50-54. E Gesú disse loro: “Io sono il pane della vita chi viene a me non avrà mai piú fame e chi crede in me non avrà mai piú sete. (…) Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. “Questo è il pane che discende dal cielo affinché uno ne mangi e non muoia, Io sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo”. Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: “Come può costui darci da mangiare la sua carne?”. Perciò Gesú disse loro: “In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
2 Giovanni 6:55-56. Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui.
I Corinzi 12:13. Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito.
3 Atti 1:9-11. Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi. Come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono loro, e dissero: “Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesú, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo”.
Atti 3:20-21. Ed egli mandi Gesú Cristo che è stato predicato prima a voi, che il cielo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato per bocca di tutti i suoi santi profeti fin dal principio del mondo.
I Corinzi 11:26. Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
Colossesi 3:1. Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassú, dove Cristo è seduto alla destra di Dio.
4 I Corinzi 6:15, 17. Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò io dunque le membra di Cristo, per farne le membra di una prostituta? Cosí non sia. (…) Ma chi si unisce al Signore è uno stesso spirito con lui.
Efesini 5:29-32. Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa. “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due diverranno una sola carne”. Questo mistero è grande; or lo dico in riferimento a Cristo e alla chiesa.
I Corinzi 6:19. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi?
I Giovanni 4:13. Da questo conosciamo che dimoriamo in lui ed egli in noi, perché egli ci ha dato del suo Spirito.
5 Giovanni 6:56-58. “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, cosí chi si ciba di me vivrà anch’egli a motivo di me. Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno”.
Giovanni 15:1-6. “Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinché ne porti ancora di più. Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, cosí neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me è gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati”.
Efesini 4:15-16. Ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore.
I Giovanni 3:24. Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio, ed egli in lui; e da questo sappiamo che egli dimora in noi: dallo Spirito che egli ci ha dato.
Domanda 77. Dove ha promesso Cristo di cibare e abbeverare i credenti del suo corpo e del suo sangue, proprio come essi mangiano questo pane spezzato e bevono di questo calice?
Risposta. Nell’istituzione della santa Cena che suona così: “Il Signore Gesú, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: ‘Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me’. Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: ‘Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me’. Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga”.1; e questa promessa è anche ripetuta da San Paolo là dove dice: “Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane e noi, sebbene in molti, siamo un solo corpo, poiché tutti partecipiamo dell’unico pane” 2.
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1 I Corinzi 11:23-25.
2 I Corinzi 10:16-17.
Giorno del Signore 29
Domanda 78. Il pane e il vino diventano dunque il vero corpo e sangue di Cristo?
Risposta. No, ma come l’acqua nel Battesimo non si muta nel sangue di Cristo né diviene essa stessa lavacro dei peccati, ma ne è solo un segno e un’assicurazione divina 1, così anche il pane consacrato della santa Cena non diviene il corpo stesso di Cristo 2, per quanto, secondo la natura e l’uso dei Sacramenti 3, sia chiamato il corpo di Cristo.
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1 I Corinzi 10:1-4. Ora, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare, tutti furono battezzati per Mosé nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale, e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo.
I Pietro 3:21. La quale (l’arca) è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesú Cristo, Giovanni 6:35. Giovanni 6:62-63. Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell’uomo salire dove era prima? È lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita.
Tito 3:5. Egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo.
2 Matteo 26:26-29. Ora, mentre mangiavano, Gesú prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati. Ed io vi dico, che da ora in poi io non berrò piú di questo frutto della vigna fino a quel giorno in cui io lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”.
I Corinzi 10:16 s. Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo?
I Corinzi 11:20-21. Quando dunque vi riunite insieme, quello che fate non è mangiare la cena del Signore perché nel mangiare ciascuno prende prima la propria cena; e uno ha fame e l’altro è ubriaco.
3 Genesi 17:10-11. Questo è il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso. E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sarà un segno del patto fra me e voi.
Genesi 17:14. E il maschio incirconciso, che non è stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tagliato fuori dal suo popolo, perché ha violato il mio patto.
Esodo 12:11,13, 26-27, 43, 48. Lo mangerete in questa maniera: coi vostri lombi cinti, coi vostri sandali ai piedi e col vostro bastone in mano; lo mangerete in fretta: è la Pasqua dell’Eterno. (…) E il sangue sarà un segno per voi sulle case dove siete; quando io vedrò il sangue passerò oltre e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il paese d’Egitto.
Quando i vostri figli vi chiederanno “Che significa per voi questo rito?”. Risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua dell’Eterno, che passò oltre le case dei figli d’Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e risparmiò le nostre case”. E il popolo si inchinò e adorò. (…) Quindi l’Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: «Questa la prescrizione della Pasqua: nessuno straniero ne mangerà; E quando uno straniero risiederà con te vorrà fare la Pasqua in onore dell’Eterno, siano circoncisi prima tutti i maschi della sua famiglia e poi si avvicini pure a celebrare, egli sarà come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangerà.
Matteo 26:26. Ora, mentre mangiavano, Gesú prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo”.
Marco 14:24. Quindi disse loro: “Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che è sparso per molti”.
I Pietro 3:21. (sopra)
Domanda 79. Perché allora Cristo chiama il pane “mio corpo” e il calice “mio sangue”, o nuovo patto “nel mio sangue”?, e san Paolo li definisce “la comunione col corpo e col sangue di Gesù Cristo”?
Risposta. Cristo parla così non senza gran ragione: non solo perché vuol così insegnarci che, come il pane e il vino sostentano la vita temporale così il suo corpo crocifisso e il suo sangue versato sono vero cibo e vera bevanda per le anime nostre in vita eterna 1, ma più ancora perché vuole assicurarci mediante questo segno e pegno visibile che, per opera dello Spirito Santo, diveniamo veramente partecipi del suo vero corpo e sangue, con la stessa certezza con cui accogliamo materialmente in bocca questi santi segni, in memoria di lui 2; e che tutta la sua passione e la sua ubbidienza sono nostre proprie, come se proprio avessimo sofferto e adempiuto noi stessi ogni cosa nella nostra stessa persona 3.
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1 Giovanni 6:51. “Io sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo”.
Giovanni 6:55-56. Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui.
2 I Corinzi 10:16-17. Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane e noi, sebbene in molti, siamo un solo corpo, poiché tutti partecipiamo dell’unico pane.
I Corinzi 11:26-28. “Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. Ora ognuno esamini se stesso, e cosí mangi del pane e beva del calice”.
Efesini 5:30. Poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa.
3 Romani 6:5-11. Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo piú al peccato. Infatti colui che è morto è libero dal peccato. Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú alcun potere su di lui. Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesú Cristo, nostro Signore.
Romani 5:9. Molto piú dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.
Romani 5:18-19. Per cui, come per una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, cosí pure con un solo atto di giustizia la grazia si è estesa a tutti gli uomini in giustificazione di vita. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, cosí ancora per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.
Romani 8:4. Affinche la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
Giorno del Signore 30
Domanda 80. Che differenza vi è fra la Cena del Signore e la Messa papista?
Risposta. La Cena ci attesta che abbiamo perdono completo di tutti i nostri peccati mediante l’unico sacrificio di Gesù Cristo, quale lo ha adempiuto egli stesso una volta per tutte sulla croce 1, e che mediante lo Spirito Santo siamo incorporati in Cristo 2, il quale è ora con il suo vero corpo in cielo, alla destra del Padre 3, e quivi vuole essere adorato 4. La Messa, invece, insegna che i vivi e i morti non hanno perdono dei peccati mediante la passione di Cristo a meno che Cristo sia sacrificato ancora per loro quotidianamente dai preti officianti; e che Cristo è corporalmente sotto le specie del pane e del vino e perciò deve essere in essi adorato; così la Messa non è in fondo null’altro che un rinnegamento dell’unico sacrificio e della passione di Gesù Cristo e una idolatria maledetta 5.
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1 Matteo 26:28. Perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati.
Luca 22:19-20. Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. Cosí pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi”.
Giovanni 19:30. Quando Gesú ebbe preso l’aceto disse: “È compiuto”. E, chinato il capo, rese lo spirito.
Ebrei 7:27. Che non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso.
Ebrei 9:12. Entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna.
Ebrei 9:26. Altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire piú volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una sola volta, alla fine delle età, Cristo è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.
II Corinzi 5:21. Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.
2 I Corinzi 6:17. Ma chi si unisce al Signore è uno stesso spirito con lui.
I Corinzi 12:13. Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito.
I Corinzi 10:16-17. Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane e noi, sebbene in molti, siamo un solo corpo, poiché tutti partecipiamo dell’unico pane.
3 Giovanni 20:17. Gesú le disse: “Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”.
Atti 7:55-56. Ma egli, ripieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesú che stava alla destra di Dio e disse: “Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio”.
Ebrei 1:3. Egli, che è lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l’espiazione dei nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà nell’alto dei cieli.
Ebrei 8:1 s. Ora il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote cosí grande, che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli, …
4 Giovanni 4:21-24. Gesú le disse: “Donna, credimi: l’ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”.
Colossesi 3:1. Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassú, dove Cristo è seduto alla destra di Dio.
Filippesi 3:20. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesú Cristo.
I Tessalonicesi 1:10. E per aspettare dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesú, che ci libera dall’ira a venire.
Atti 7:55. Ma egli, ripieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesú che stava alla destra di Dio.
5 Isaia 1:11. “Che m’importa la moltitudine dei vostri sacrifici, dice l’Eterno. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri non lo gradisco”.
Isaia 1:14. Io odio i vostri noviluni e le vostre feste solenni; sono un peso per me, sono stanco di sopportarle.
Matteo 15:9. E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini.
Colossesi 2:22-23. Tutte cose che periscono con l’uso, secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? Queste cose hanno sí qualche apparenza di sapienza nella religiosità volontariamente scelta, nella falsa umiltà e nel trattamento duro del corpo, ma non hanno alcun valore contro le intemperanze carnali.
Geremia 2:13. Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne rotte, che non tengono l’acqua.
Domanda 81. Chi deve accostarsi alla mensa del Signore?
Risposta. Coloro che dispiacciono a se stessi a causa dei propri peccati 1 e, nondimeno, credono che questi siano loro perdonati e che la loro rimanente debolezza sia coperta con la passione e la morte di Cristo 2; i quali anche desiderano rafforzare sempre più la propria fede ed emendare la propria vita 3. Ma gli impenitenti e gli ipocriti, mangiano e bevono un giudizio contro se stessi 4.
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1 Matteo 5:3. “Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli”.
Matteo 5:6. Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati.
Luca 7:37-38. Ed ecco una donna della città, che era una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato. E, stando ai suoi piedi, di dietro piangendo, cominciò a bagnargli di lacrime i piedi e ad asciugarli con i capelli del suo capo; e glieli baciava e li ungeva con l’olio profumato.
Luca 15:18-19. Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati.
Salmi 51:17. I sacrifici di DIO sono lo spirito rotto; o DIO tu non disprezzi il cuore rotto e contrito.
2 Salmi 103:3. Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità.
Ezechiele 20:44. Cosí riconoscerete che io sono l’Eterno, quando agirò con voi per amore del mio nome e non secondo la vostra condotta malvagia né secondo le vostre azioni corrotte, o casa d’Israele dice il Signore, l’Eterno.
Isaia 1:18. Venite quindi e discutiamo assieme, dice l’Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.
Isaia 33:24. Nessun abitante dirà: “Io sono malato”. Il popolo che vi abita otterrà il perdono della sua iniquità.
I Giovanni 2:1. Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesú Cristo il giusto.
3 Salmi 116:12-13. Che darò all’Eterno in cambio di tutti i benefici che mi ha fatto? Io alzerò il calice della salvezza, e invocherò il nome dell’Eterno.
I Pietro 2:11-12. Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro l’anima. Comportatevi bene fra i gentili affinché, là dove vi accusano di essere dei malfattori, a motivo delle buone opere che osservano in voi, possano glorificare Dio nel giorno della visitazione.
4 I Corinzi 10:19-22. Che dico dunque? Che l’idolo sia qualche cosa? O che ciò che è sacrificato agli idoli sia qualche cosa? No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai démoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i démoni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei démoni, voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei démoni. Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi piú forti di lui?
I Corinzi 11:26-32. Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. Ora ognuno esamini se stesso, e cosí mangi del pane e beva del calice, poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.
Tito 1:16. Essi fanno professione di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abominevoli, disubbidienti, e incapaci di ogni opera buona.
Salmi 50:15-16. “Invocami nel giorno dell’avversità, io ti libererò e tu mi glorificherai”. Ma all’empio DIO dice: “Che diritto hai di elencare i miei statuti e di avere sulle labbra il mio patto”.
Domanda 82. Debbono essere ammessi a questa Cena anche coloro che si professano a parole e si dimostrano con la vita increduli ed empi?
Risposta. No, perché così il Patto di Dio viene profanato e la sua ira provocata contro l’intera Comunità 1; perciò la Chiesa cristiana ha il dovere, secondo l’ordine di Cristo e dei suoi apostoli, di escludere tali persone 2 mediante l’ufficio delle chiavi, finché emendino la propria vita.
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1 I Corinzi 10:19-22. Che dico dunque? Che l’idolo sia qualche cosa? O che ciò che è sacrificato agli idoli sia qualche cosa? No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai démoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i démoni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei démoni, voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei démoni. Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi piú forti di lui?
I Corinzi 11:26-32. Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. Ora ognuno esamini se stesso, e cosí mangi del pane e beva del calice, poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.
Geremia 7:21. Cosí dice l’Eterno degli eserciti, il DIO d’Israele: “Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne!”
Salmi 50:16. Ma all’empio DIO dice: “Che diritto hai di elencare i miei statuti e di avere sulle labbra il mio patto”.
Salmi 50:22. Ora comprendete questo voi che dimenticate DIO, perché io non vi faccia a brandelli senza che alcuno vi liberi.
2 Matteo 18:17-18. Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo
Giorno del Signore 31
Domanda 83. Che cos’è l’ufficio delle chiavi? 1
Risposta. La predicazione del santo Vangelo e la dottrina penitenziale cristiana 2, mediante entrambi questi elementi il Regno dei cieli viene aperto ai credenti e chiuso agli increduli.
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1 Matteo 16:19. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli.
2 Giovanni 20:21- 23. Poi Gesú di nuovo disse loro: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, cosí io mando voi”. E, detto questo, soffiò su di loro e disse “Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti”.
Matteo 18:15-18. “Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni. Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo”.
Domanda 84. Come viene aperto e chiuso il Regno dei cieli mediante la predicazione del santo Vangelo?
Risposta. In questo modo: ad ogni e ciascun credente è annunciato e attestato chiaramente, secondo l’ordine di Cristo 1 che ogni qual volta essi accolgono con vera fede la promessa del Vangelo, tutti i loro peccati sono loro veramente perdonati da Dio per i meriti di Cristo e, per contro, a tutti gli increduli e agli ipocriti che su di loro pesa l’ira di Dio e la dannazione eterna fintanto che non si convertano 2. Ed in conformità con questa testimonianza del Vangelo, Dio giudicherà sia in questa vita che in quella a venire.
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1 Matteo 16:19. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli.
2 Giovanni 3:18. Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
Giovanni 3:36. Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui.
Marco 16:16. Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.
II Tessalonicesi 1:7-9. E a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesú Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesú Cristo. Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza.
Giovanni 20:21-23. Poi Gesú di nuovo disse loro: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, cosí io mando voi». E, detto questo, soffiò su di loro e disse “Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti”.
Matteo 16:19. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli.
Romani 2:2. Or noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità su coloro che fanno tali cose.
Romani 2:13-17. Perché non coloro che odono la legge sono giusti presso Dio, ma coloro che mettono in pratica la legge saranno giustificati. Infatti quando i gentili, che non hanno la legge, fanno per natura le cose della legge, essi, non avendo legge, sono legge a se stessi; questi dimostrano che l’opera della legge è scritta nei loro cuori per la testimonianza che rende la loro coscienza, e perché i loro pensieri si scusano o anche si accusano a vicenda, nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesú Cristo, secondo il mio evangelo.
Domanda 85. Come viene aperto e chiuso il Regno dei cieli mediante la dottrina penitenziale cristiana?
Risposta. Così: secondo l’ordine di Cristo 1, coloro che sotto il nome di cristiano ostentano una dottrina o una condotta non cristiana 2, dopo essere stati più volte fraternamente ammoniti senza che si siano ritratti dai loro errori o vizi, vengono denunciati alla chiesa 3 o a coloro che dalla chiesa sono a ciò ordinati 4 e, se non tengono neppur conto dell’ammonimento di costoro, sono da loro esclusi mediante il rifiuto dei santi Sacramenti e dalla comunione cristiana 5 e da Dio stesso sono esclusi dal Regno di Cristo; al contrario, essi sono accolti come membra di Cristo e della sua chiesa quando promettono e mostrano vero ravvedimento 6.
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1 Matteo 18:15-20. Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello. ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni. Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo Ancora io vi dico che, se due di voi si accordano sulla terra per domandare qualunque cosa, questa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».
2 I Corinzi 5:3-5, 11-13. Ora io, assente nel corpo ma presente nello spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso ciò. Nel nome del nostro Signore Gesú Cristo, essendo riuniti assieme voi e il mio spirito, con il potere del Signor nostro Gesú Cristo ho deciso che quel tale sia dato in mano di Satana a perdizione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesú. Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare. Tocca forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Ora è Dio che giudica quelli di fuori. Perciò togliete il malvagio di mezzo a voi.
3 Matteo 18:15-18. Vedi sopra.
4 Romani 12:7-9. Se di ministero, attendiamo al ministero; similmente il dottore attenda all’insegnamento; e colui che esorta, attenda all’esortare; colui che distribuisce, lo faccia con semplicità; colui che presiede, presieda con diligenza; colui che fa opere di pietà le faccia con gioia. L’amore sia senza ipocrisia, detestate il male e attenetevi fermamente al bene.
I Corinzi 12:28. E Dio ne ha costituiti alcuni nella chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come dottori; poi ha ordinato le potenti operazioni; quindi i doni di guarigione i doni di assistenza e di governo e la diversità di lingue.
I Timoteo 5:17. Gli anziani che esercitano bene la presidenza siano reputati degni di un doppio onore, principalmente quelli che si affaticano nella parola e nell’insegnamento.
II Tessalonicesi 3:14-15. E se qualcuno non ubbidisce a quanto diciamo in questa epistola, notate quel tale e non vi associate a lui, affinché si vergogni. Non tenetelo però come un nemico, ma ammonitelo come fratello.
5 Matteo 18:17. Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano.
I Corinzi 5:3-5. Vedi sopra.
6 II Corinzi 2:6-11. Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza ma ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e consolarlo, perché talora quell’uomo non sia sommerso dalla troppa tristezza. Vi prego perciò di confermargli il vostro amore perché vi ho anche scritto per questo, per sapere alla prova se siete ubbidienti in ogni cosa. Or a chi voi perdonate qualche cosa perdono anch’io, perché anch’io se ho perdonato qualcosa a chi ho perdonato. fatto per amor vostro davanti a Cristo, affinché non siamo sopraffatti da Satana, perché noi non ignoriamo le sue macchinazioni.
Luca 15:18-24. Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati. Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai suoi servi: “Portate qui la veste piú bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E si misero a fare grande festa.
PARTE TERZA
LA GRATITUDINE
Giorno del Signore 32
Domanda 86. Poiché dunque siamo redenti dalla nostra miseria per grazia, per mezzo di Cristo, senza alcun nostro merito, perché dobbiamo fare buone opere?
Risposta. Perché Cristo, dopo averci acquistato a prezzo del suo sangue, ci rinnova anche a sua immagine mediante il suo Spirito Santo, affinché ci mostriamo con tutta la nostra vita grati a Dio del suo beneficio 1, ed egli sia glorificato per mezzo nostro 2. Inoltre, anche per poter essere noi stessi sicuri della nostra fede dai suoi frutti 3; e per poter conquistare a Cristo anche il nostro prossimo con la santità della nostra condotta 4.
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1 I Corinzi 6:19-20. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.
Romani 6:13. Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti d’iniquità, ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.
Romani 12:1-2. Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, (altri: “il vostro culto spirituale”) quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.
I Pietro 2:5. Anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesú Cristo.
I Pietro 2:9-10. Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce; voi, che un tempo non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.
2 Matteo 5:16. Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
I Corinzi 6:19-20. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.
I Pietro 2:12. Comportatevi bene fra i gentili affinché, là dove vi accusano di essere dei malfattori, a motivo delle buone opere che osservano in voi, possano glorificare Dio nel giorno della visitazione.
3 Matteo 7:17-18. Cosí, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l’albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni.
II Pietro 1:10-11. Perciò, fratelli, sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. Cosí infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesú Cristo.
Galati 5:6. Poiché in Cristo Gesú né la circoncisione, né l’incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l’amore.
Galati 5:22-24. Ma il frutto dello Spirito è: amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali cose non vi è legge. Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.
4 Matteo 5:14-16. Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa. Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
Romani 14:17-19. Poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Infatti chi serve Cristo in queste cose è gradito a Dio e approvato dagli uomini. Perseguiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla edificazione reciproca.
I Pietro 3:1-2. Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore.
Domanda 87. Non possono dunque essere salvati coloro che non si convertono a Dio dalla loro condotta ingrata e impenitente?
Risposta. In nessun modo, perché come dice la Scrittura: nessun fornicatore, né idolatra, né adultero, né i ladro, né gli avaro, né ubriacone, né oltraggiatore, né rapace o simile erediterà il regno di Dio” 1.
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1 I Corinzi 6:9-10. Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio
Galati 5:19-21. Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio,
Efesini 5:5-6. Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza.
I Giovanni 3:14-15. Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé.
Giorno del Signore 33
Domanda 88. Di quanti elementi consiste per l’uomo il vero pentimento, o conversione?
Risposta. Di due elementi: la morte dell’ uomo vecchio e la vivificazione del nuovo 1.
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1 Romani 6:1-11. Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia? Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso? Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesú Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, cosí anche noi similmente camminiamo in novità di vita. Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo piú al peccato. Infatti colui che è morto è libero dal peccato. Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú alcun potere su di lui. Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesú Cristo, nostro Signore.
Efesini 4:22-24. Per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell’uomo vecchio che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione, per essere rinnovati nello spirito della vostra mente, e per essere rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità.
Colossesi 3:5-10. Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza, fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse. Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto. Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con i suoi atti, e vi siete rivestiti dell’uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l’ha creato.
II Corinzi 5:17. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.
I Corinzi 5:7. Togliete via dunque il vecchio lievito affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito, la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi.
Domanda 89. In che consiste la morte del vecchio uomo?
Risposta. Nell’aver dentro di sé un vivo dolore per il peccato, nell’odiarlo e fuggirlo sempre più 1.
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1 Salmi 51:3-4, 17. Poiché riconosco i miei misfatti e il mio peccato mi sta sempre davanti. Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi. I sacrifici di DIO sono lo spirito rotto; o DIO tu non disprezzi il cuore rotto e contrito.
Luca 15:18. Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te.
Romani 8:12-13. Perciò, fratelli, noi siamo debitori non alla carne per vivere secondo la carne, perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete.
Gioele 1:12-13. “Perciò ora”, dice l’Eterno, “tornate a me con tutto il vostro cuore, con digiuni, con pianti e con lamenti”. Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro DIO, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato.
II Corinzi 7:10. La tristezza secondo Dio infatti produce ravvedimento a salvezza, che non ha rimpianto; ma la tristezza del mondo produce la morte.
Domanda 90. In che consiste la vivificazione del nuovo uomo?
Risposta. Nell’avere una viva gioia in Dio per mezzo di Cristo1: e nel desiderare e amare una vita che sia secondo la volontà di Dio, in ogni opera buona 2.
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1 Salmi 51:8, 12. Fammi sentire gioia e allegrezza, fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. Rendimi la gioia della tua salvezza, e sostienimi con uno spirito volenteroso.
Romani 5:1-2. Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
Romani 14:17. Poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
Isaia 57:15. Poiché cosí dice l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui nome è Santo “Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito dei contriti”.
2 I Giovanni 5:3. Questo infatti è l’amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Romani 6:10-11. Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesú Cristo, nostro Signore.
I Pietro 4:2. Per vivere il tempo che resta nella carne non piú nelle passioni degli uomini, ma secondo la volontà di Dio.
Galati 2:20. Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono piú io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Romani 6:22. Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna.
I Giovanni 5:3. Questo infatti è l’amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Domanda 91. Quali sono le opere buone?
Risposta. Solo quelle che si compiono per vera fede 1, secondo la legge di Dio 2 alla sua gloria 3, e non quelle che si fondano sul nostro beneplacito o le norme umane 4.
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1 Giovanni 15:5. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.
Romani 14:23. Ma colui che sta in dubbio, se mangia è condannato, perché non mangia con fede; or tutto ciò che non viene da fede è peccato.
Ebrei 11:6. Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano.
2 Levitico 18:4. Metterete in pratica i miei decreti e osserverete i miei statuti per conformarvi ad essi. Io sono l’Eterno, il vostro DIO.
I Samuele 15:22. Samuele disse: “Gradisce forse l’Eterno gli olocausti e i sacrifici come l’ubbidire alla voce dell’Eterno? Ecco l’ubbidienza è migliore del sacrificio, e ascoltare attentamente è meglio del grasso dei montoni”.
Efesini 2:1-2, 10. Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza. Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesú per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.
3 I Corinzi 10:31. Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.
4 Deuteronomio 12:32. Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla toglierai da esse.
Ezechiele 20:18-19. Dissi quindi ai loro figli nel deserto: “Non camminate secondo gli statuti dei vostri padri, non osservate i loro decreti e non contaminatevi con i loro idoli. Io sono l’Eterno, il vostro DIO, camminate secondo i miei statuti, osservate i miei decreti e metteteli in pratica.
Matteo 15:7-9. Ipocriti, ben profetizzò di voi Isaia quando disse: “Questo popolo si accosta a me con la bocca e mi onora con le labbra; ma il loro cuore è lontano da me. E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini”.
Giorno del Signore 34
Domanda 92. E qual è la Legge del Signore?
Risposta. “Allora Dio pronunziò tutte queste parole dicendo: “Io sono l’Eterno, il tuo DIO”, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitú.
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1 Esodo 20.1-17; Deuteronomio 5:6:21. Con alcune differenze minori. Il 4° comandamento è presentato in chiave redentiva anziché in chiave creazionale.
Salmi 119:9. Come può un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola.
Matteo 5:17-19. Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà cosí insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
Romani 3:31. Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Cosí non sia, anzi stabiliamo la legge.
Romani 8:4. Affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
Domanda 93. Come si dividono questi comandamenti?
Risposta. In due tavole 1: la prima, di quattro comandamenti, insegna come dobbiamo comportarci verso Dio; la seconda, di sei comandamenti, quali doveri abbiamo verso il prossimo 2.
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1 Esodo 34:28-29. Così Mosè rimase là con l’Eterno quaranta giorni e quaranta notti; non mangiò pane né bevve acqua. E l’Eterno scrisse sulle tavole le parole del patto, i dieci comandamenti. Or Mosè, quando scese dal monte Sinai (scendendo dal monte Mosè aveva in mano le due tavole della testimonianza), non sapeva che la pelle del suo volto era divenuta raggiante, perché era stato a parlare con l’Eterno.
Deuteronomio 5:22. Queste parole disse l’Eterno a tutta la vostra assemblea sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola e a densa oscurità, con voce forte; e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e le diede a me.
2 Deuteronomio 4:13. Così egli vi promulgò il suo patto, che vi comandò di osservare, cioè i dieci comandamenti; e li scrisse su due tavole di pietra. Deuteronomio 10:3-4. Così feci un’arca di legno d’acacia e tagliai due tavole di pietra simili alle prime; poi salii sul monte con le due tavole in mano. E l’Eterno scrisse sulle tavole ciò che aveva scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che l’Eterno aveva proclamato per voi sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea. Quindi l’Eterno me le consegnò
Matteo 22:37-40. E Gesú gli disse: “ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente”.Questo è il primo e il gran comandamento. E il secondo, simile a questo, è: “ama il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti.
Domanda 94. Che cosa richiede il Signore col primo comandamento?
Risposta. Che a rischio della salvezza e della beatitudine della mia anima, eviti e fugga ogni idolatria 1, magia, incantesimo 2, invocazione di santi o di altre creature 3, e riconosca debitamente l’unico vero Dio 4, in lui solo confidi 5; con ogni umiltà e pazienza 6 attenda da lui solo ogni bene 7 e che lo ami 8, tema 9 e onori 10 di tutto cuore, tanto da non far conto d’alcuna creatura 11 piuttosto che agire minimamente contro la sua volontà 12.
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1 I Corinzi 6:9-10. Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio.
I Corinzi 10:7. E affinché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: “Il popolo si sedette per mangiare e per bere, e poi si alzò per divertirsi”.
I Corinzi 10:14. Perciò, miei cari, fuggite dall’idolatria.
I Giovanni 5:21. Figlioletti, guardatevi dagli idoli.
2 Levitico 19:31. Non rivolgetevi ai medium e ai maghi; non consultateli, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono l’Eterno, il vostro DIO.
Deuteronomio 18:9-12. Quando entrerai nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà, non imparerai a seguire le abominazioni di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco, né chi pratichi la divinazione, né indovino, né chi interpreta presagi, né chi pratica la magia, né chi usa incantesimi, né un medium che consulta spiriti, né uno stregone, né chi evoca i morti, perché tutti quelli che fanno queste cose sono in abominio all’Eterno; e a motivo di queste abominazioni, l’Eterno, il tuo DIO, sta per scacciarli davanti a te.
Levitico 18:21. Non permetterai che alcuno dei tuoi discendenti sia offerto a Molek; e non profanerai il nome del tuo DIO. Io sono l’Eterno.
3 Matteo 4:10. Allora Gesú gli disse: “Vattene Satana, poiché sta scritto: ‘Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo’”.
Apocalisse 19:10. Allora io caddi ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: “Guardati dal farlo, io sono un conservo tuo e dei tuoi fratelli che hanno la testimonianza di Gesú. Adora Dio! Perché la testimonianza di Gesú è lo spirito della profezia”.
Apocalisse 22:8-9. E io, Giovanni, sono colui che ho visto e udito queste cose. E dopo averle udite e viste, caddi per adorare davanti ai piedi dell’angelo che mi aveva mostrato queste cose. Ma egli mi disse: “Guardati dal farlo! Io sono conservo tuo e dei tuoi fratelli, i profeti, e di coloro che custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio!”.
4 Giovanni 17:3. Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesú Cristo che tu hai mandato.
5 Geremia 17:5, 7. Cosí dice l’Eterno: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall’Eterno!
Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno!”
6 I Pietro 5:5-6. Similmente voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Sí, sottomettetevi tutti gli uni agli altri e rivestitevi di umiltà, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno.
Ebrei 10:36. Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio otteniate ciò che vi è stato promesso.
Colossesi 1:11. Fortificati con ogni forza, secondo la sua gloriosa potenza, per ogni perseveranza e pazienza, con gioia.
Romani 5:3-4. E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza.
Filippesi 2:14. Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute.
7 Salmi 104:27. Tutti si aspettano da te che tu dia loro il cibo a suo tempo, Isaia 45:7. Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io l’Eterno, faccio tutte queste cose.
Giacomo 1:17. Ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.
8 Deuteronomio 6:5. Tu amerai dunque Eterno, il tuo DIO, con tutto i tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta a tua forza.
Matteo 22:37. E Gesú gli disse: “ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente”.
9 Deuteronomio 6:2. Affinché tu tema l’Eterno, il tuo DIO, osservando, per tutti i giorni della tua vita, tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, tutti i suoi statuti e tutti i suoi comandamenti che io ti do, e affinché i tuoi giorni siano prolungati.
Matteo 10:28. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna.
Salmi 111:10. Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la sua lode dura in eterno.
Proverbi 1:7. Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza, ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento.
Proverbi 9:10. Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, e la conoscenza del Santo è l’intelligenza.
I Pietro 1:17. E se invocate come Padre colui che senza favoritismi di persona giudica secondo l’opera di ciascuno, conducetevi con timore per tutto il tempo del vostro pellegrinaggio.
10 Matteo 4:10. Allora Gesú gli disse: “Vattene Satana, poiché sta scritto: ‘Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo’”.
Deuteronomio 6:13. Temerai l’Eterno, il tuo DIO, lo servirai e giurerai per i suo nome.
Deuteronomio 10:20. Temerai l’Eterno, il tuo DIO, a lui servirai, rimarrai stretto a lui e giurerai nel suo nome.
11 Matteo 5:29-30. Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cavalo e gettalo via da te perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna; e se la tua mano destra ti è causa di peccato, mozzala e gettala via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna.
Atti 5:29. Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini.
Matteo 10:37. Chi ama padre o madre piú di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia piú di me, non è degno di me.
12 Matteo 5:19. Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà cosí insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
Domanda 95. Che cos’è l’idolatria?
Risposta. L’idolatria è l’immaginare o avere al posto dell’unico e vero Dio che si è rivelato nella sua Parola, o accanto a lui, qualcos’altro in cui riporre la propria fiducia 1.
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1 Isaia 42:8. Io sono l’Eterno, questo è il mio nome; non darò la mia gloria ad alcun altro né la mia lode alle immagini scolpite.
Geremia 17:5. Cosí dice l’Eterno: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall’Eterno!”
II Cronache 16:26. Poiché tutti gli dèi delle nazioni sono idoli, ma l’Eterno ha fatto i cieli.
Galati 4:8-9. Ma allora, non conoscendo Dio, servivate a coloro che per natura non sono dèi; ora invece, avendo conosciuto Dio, anzi essendo piuttosto stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali desiderate di essere di nuovo asserviti?
Efesini 2:12. Eravate in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d’Israele e estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo.
Filippesi 3:18-19. Poiché molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo, la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra.
Giorno del Signore 35
Domanda 96. Che cosa richiede Dio col secondo comandamento?
Risposta. Che non facciamo di Dio alcuna specie d’immagine 1, e che non lo adoriamo in alcun altro modo se non quello che ha ordinato lui nella sua Parola 2.
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1 Deuteronomio 4:15-19. Poiché dunque non vedeste alcuna figura il giorno che l’Eterno vi parlò in Horeb dal mezzo del fuoco, vegliate diligentemente sulle anime vostre, perché non vi corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita, nella forma di qualche figura: la rappresentazione di un uomo o di una donna, la rappresentazione di un animale che è sulla terra, la rappresentazione di un uccello che vola nel cielo, la rappresentazione di ogni cosa che striscia sul suolo, la rappresentazione di un pesce che è nelle acque sotto la terra;
perché alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto cioè l’esercito celeste, tu non sia attirato a prostrarti davanti a queste cose e a servirle, cose che l’Eterno, il tuo DIO, ha assegnato a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli.
Esodo 23:24. Non ti prostrerai davanti ai loro dei, e non li servirai. Non farai ciò che essi fanno; ma li distruggerai interamente e spezzerai le loro colonne.
Isaia 40:18. A chi vorreste assomigliare Dio e quale immagine gli mettereste a confronto?
Romani 1:23. E hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili.
Atti 17:29. Essendo dunque noi progenie di Dio, non dobbiamo stimare che la deità sia simile all’oro o all’argento o alla pietra o alla scultura d’arte e d’invenzione umana.
2 Deuteronomio 12:30. Guardati bene dal cadere nel laccio, seguendo il loro esempio, dopo che sono state distrutte davanti a te, e dall’informarti dei loro dèi, dicendo: “Come servivano queste nazioni i loro dèi Farò anch’io così”.
I Samuele 15:22-23. Samuele disse: “Gradisce forse l’Eterno gli olocausti e i sacrifici come l’ubbidire alla voce dell’Eterno? Ecco l’ubbidienza è migliore del sacrificio, e ascoltare attentamente è meglio del grasso dei montoni. Poiché la ribellione è come il peccato di divinazione, e l’ostinatezza è come il culto agli idoli e agli dei domestici. Poiché hai rigettato la parola dell’Eterno anch’egli ti ha rigettato come re”.
Matteo 15:9. E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini.
Giovanni 4:23-24. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità.
Domanda 97. Non si deve dunque fare proprio nessuna immagine?
Risposta. Dio non può e non deve essere raffigurato in alcun modo 1; le creature poi, sebbene possano essere ritratte, Dio però proibisce di farne o averne immagine per adorarla, o per servir lui stesso a mezzo d’essa 2.
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1 Deuteronomio 4:15-16. Poiché dunque non vedeste alcuna figura il giorno che l’Eterno vi parlò in Horeb dal mezzo del fuoco, vegliate diligentemente sulle anime vostre, perché non vi corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita, nella forma di qualche figura: la rappresentazione di un uomo o di una donna.
Romani 1:22-25. Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili. Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità nelle concupiscenze dei loro cuori, sí da vituperare i loro corpi tra loro stessi. Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore che è benedetto in eterno. Amen.
Geremia 10:1-10. Ascoltate la parola che l’Eterno vi rivolge, o casa d’Israele. Cosí dice l’Eterno: “Non imparate a seguire la via delle nazioni e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni che ne hanno paura. Poiché i costumi dei popoli sono vanità: infatti uno taglia un albero dal bosco, il lavoro delle mani di un operaio con l’ascia. Lo adornano d’argento e d’oro, lo fissano con chiodi e martelli perché non si muova. Stanno diritti come una palma e non possono parlare; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non abbiate paura di loro, perché non possono fare alcun male, né è in loro potere fare il bene”. Nessuno è simile a te, o Eterno, tu sei grande e il tuo nome è grande in potenza. Chi non ti temerebbe, o re delle nazioni? Sì questo ti è dovuto, perché fra tutti i savi delle nazioni, in tutti i loro regni non c’è nessuno simile a te. Sono tutti insieme stupidi e insensati; il loro idolo di legno è una dottrina di nessun valore. Argento battuto in lamine portato da Tarshish, e oro da Ufaz, lavoro di artigiano e di mano di orefice; il loro vestito è di porpora e di scarlatto, sono tutti lavoro di uomini esperti. Ma l’Eterno è il vero DIO egli è il DIO vivente e il re eterno. Davanti alla sua ira trema la terra e le nazioni non possono reggere davanti al suo sdegno.
2 Esodo 23:24-25. Non ti prostrerai davanti ai loro dei, e non li servirai. Non farai ciò che essi fanno; ma li distruggerai interamente e spezzerai le loro colonne. Servite all’Eterno, il vostro DIO, ed egli benedirà il tuo pane e la tua acqua; ed io allontanerò la malattia di mezzo a te.
Esodo 34:13-14. Ma demolite i loro altari, frantumate le loro colonne sacre e abbattete le loro immagini, (perché non ti prostrerai ad altro dio, poiché l’Eterno, il cui nome è “il Geloso”, è un Dio geloso).
Numeri 33:52. Scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi.
Deuteronomio 7:5. Ma con loro vi comporterete così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro colonne sacre, abbatterete i loro Ascerim e darete alle fiamme le loro immagini scolpite.
II Re 18:4-5. Rimosse gli alti luoghi, frantumò le colonne sacre, abbattè l’Ascerah e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto, perché fino a quel tempo i figli d’Israele gli avevano offerto incenso e lo chiamò Nehushtan.
5 Egli ripose la sua fiducia nell’Eterno, il DIO d’Israele; e dopo di lui, fra tutti i re di Giuda, non ci fu alcuno come lui, né alcuno tra quelli che erano stati prima di lui.
Domanda 98. Ma non si possono tollerare le immagini nelle chiese come illustrazioni (pedagogiche) per i laici?
Risposta. No, perché non dobbiamo esser più saggi di Dio, che vuol far istruire la sua cristianità non per mezzo di idoli muti 1 ma mediante la viva predicazione della sua Parola 2.
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1 Geremia 10:1-10 (8). vedi sopra.
Abacuc 2:18-20. A che giova l’immagine scolpita quando il suo artefice l’ha scolpita, o un’immagine fusa che insegna la menzogna, perché l’artefice si confidi nel suo lavoro, fabbricando idoli muti?. Guai a chi dice al legno: “Svegliati!”, o alla pietra muta: “Lèvati!”. Potrebbe essa insegnare qualcosa? Ecco, è ricoperta d’oro e d’argento, ma in essa non c’è alcun soffio di vita. Ma l’Eterno è nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio davanti a lui.
2 Romani 10:14-15, 17. Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi? E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: “Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!”. La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola di Dio.
II Timoteo 3:16. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia.
II Pietro 1:19. Noi abbiamo anche la parola profetica piú certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori,
Giorno del Signore 36
Domanda 99. Che vuole da noi il terzo comandamento?
Risposta. Che non facciamo oltraggio o abuso al nome di Dio, non solo con bestemmia o spergiuri 1, ma neppure con giuramenti superflui 2 e che non ci rendiamo complici di tali orribili peccati col silenzio e la connivenza 3; insomma, che non facciamo uso del santo nome di Dio se non con con timore e riverenza 4, per confessarlo debitamente e invocarlo 5 e glorificarlo in ogni nostra parola e opera 6.
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1 Levitico 24:10-16. Or il figlio di una donna israelita e di un egiziano uscì in mezzo ai figli d’Israele; e fra il figlio della donna israelita e un israelita scoppiò una lite. Il figlio della israelita bestemmiò il nome dell’Eterno e lo maledisse; così lo condussero da Mosè. (Sua madre si chiamava Scelomith figlia di Dibri, della tribù di Dan). Lo misero in prigione, finché fosse loro indicata la volontà dell’Eterno. E l’Eterno parlò a Mosè, dicendo: “Porta quel bestemmiatore fuori dell’accampamento; tutti quelli che l’hanno udito posino le mani sul suo capo, e tutta l’assemblea lo lapidi. Parla quindi ai figli d’Israele e di’ loro: Chiunque maledice il suo DIO, porterà la pena del suo peccato. E chi bestemmia il nome dell’Eterno sarà messo a morte; tutta l’assemblea lo lapiderà. Straniero o nativo del paese, quando bestemmia il nome dell’Eterno, sarà messo a morte”.
Levitico 19:12. Non giurerete il falso nel mio nome, né profanerai il nome del tuo DIO. Io sono l’Eterno.
Levitico 5:4. O se uno senza rendersi conto, parlando sconsideratamente con le sue labbra, giura di fare del bene o di fare del male, qualunque cosa un uomo possa dire sconsideratamente con un giuramento, quando lo riconosce, è colpevole in ognuna di queste cose.
2 Matteo 5:33-37. Avete inoltre udito che fu detto agli antichi: “Non giurare il falso; ma adempi le cose promesse con giuramento al Signore”. Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio. né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello; Ma il vostro parlare sia: Sí, sí, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno.
Giacomo 5:12. Ora prima di tutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo né per la terra né fate alcun altro giuramento; ma sia il vostro “sí”, “sí” e il “no”, “no”, per non cadere sotto il giudizio..
3 Levitico 5:1. Se uno commette peccato, dopo aver pubblicamente giurato di testimoniare, quando egli è testimone, perché ha visto il fatto o ne è venuto a conoscenza, se non lo riferisce, ne porterà la colpa.
Proverbi 29:24. Chi si fa socio di un ladro odia la sua vita. Egli ode il giuramento ma non denuncia nulla.
4 Matteo 10:32. Chiunque perciò mi riconoscerà, davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Geremia 4:1-2. “O Israele, se tu torni”, dice l’Eterno, “devi ritornare a me. Se rimuovi dalla mia presenza le tue abominazioni e non vai piú vagando e giuri: ‘L’Eterno vive con verità con rettitudine e con giustizia’, allora le nazioni saranno benedette in Lui e in Lui si glorieranno”.
5 I Timoteo 2:8. Voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e dispute.
Romani 10:9-10. Poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesú, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza.
6 Salmi 50:14-15. Offri a DIO sacrifici di lode e adempi i tuoi voti fatti all’Altissimo. Invocami nel giorno dell’avversità, io ti libererò e tu mi glorificherai.
Romani 2:24. Infatti: “Per causa vostra, come sta scritto, il nome di Dio è bestemmiato fra i gentili”.
Colossesi 3:17. E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesú, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.
I Timoteo 6:1. Tutti coloro che sono sotto il giogo della schiavitù reputino i loro padroni degni di ogni onore, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina.
Domanda 100. Il profanare con bestemmia e imprecazione il nome di Dio è dunque un peccato così grave da provocare la sua ira anche su quelli che, per quanto sta in loro, non s’adoprano a impedirlo e proibirlo?
Risposta. Sì, appunto. Perché nessun peccato è più grave né provoca in lui ira più violenta, che la profanazione del suo nome 1; perciò egli ha comandato di punirlo perfino con la morte 2.
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1 Levitico 5:1. Se uno commette peccato, dopo aver pubblicamente giurato di testimoniare, quando egli è testimone, perché ha visto il fatto o ne è venuto a conoscenza, se non lo riferisce, ne porterà la colpa.
2 Levitico 24:15-16. Parla quindi ai figli d’Israele e di’ loro: “Chiunque maledice il suo DIO, porterà la pena del suo peccato. E chi bestemmia il nome dell’Eterno sarà messo a morte; tutta l’assemblea lo lapiderà. Straniero o nativo del paese, quando bestemmia il nome dell’Eterno, sarà messo a morte”.
Giorno del Signore 37
Domanda 101. Ma ci è lecito fare un giuramento pio nel nome di Dio?
Risposta. Sì, quando lo esige l’autorità dai suoi soggetti, oppure la necessità di serbare o promuovere così fedeltà e verità a gloria di Dio e per il bene del prossimo 1. Una tale forma di giuramento si fonda sulla Parola di Dio 2, ed è stato perciò debitamente usata dai santi nell’Antico e nel Nuovo Testamento 3.
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1 Esodo 22:11. Ci sarà fra le due parti un giuramento davanti all’Eterno per sapere se il depositario non ha messo la sua mano sui beni del suo vicino. Il padrone della cosa accetterà il giuramento, e l’altro non sarà tenuto al risarcimento di danni.
Neemia 13:25. Allora io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, li feci quindi giurare nel nome di DIO che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi.
2 Deuteronomio 6:13. Temerai l’Eterno, il tuo DIO, lo servirai e giurerai per i suo nome.
Deuteronomio 10:20. Temerai l’Eterno, il tuo DIO, a lui servirai, rimarrai stretto a lui e giurerai nel suo nome.
Geremia 4:1-2. “O Israele, se tu torni”, dice l’Eterno, “devi ritornare a me”. Se rimuovi dalla mia presenza le tue abominazioni e non vai piú vagando e giuri: “L’Eterno vive con verità con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in Lui e in Lui si glorieranno”.
Ebrei 6:16. Gli uomini infatti ben giurano per uno maggiore, e cosí per loro il giuramento è la garanzia che pone termine ad ogni contestazione.
3 Genesi 21:24. Abrahamo rispose: “Lo giuro”.
Genesi 31:53. “Il DIO di Abrahamo e il DIO di Nahor, il DIO del loro padre, sia giudice fra noi!”. E Giacobbe giurò per il Terrore di Isacco suo padre.
Giosuè 9:15. Così Giosuè fece pace con loro e stipulò con loro il patto di lasciarli in vita; e i capi dell’assemblea si obbligarono verso di loro con giuramento.
Giosuè 9:19. Allora i capi dissero all’intera assemblea: “Noi abbiamo giurato loro nel nome dell’Eterno, il DIO d’Israele; perciò non li possiamo toccare”.
I Samuele 24:21-22. “Perciò giurami per l’Eterno che non sopprimerai i miei discendenti dopo di me e che non cancellerai il mio nome dalla casa di mio padre”. Davide lo giurò a Saul. Poi Saul andò a casa sua, mentre Davide e i suoi uomini salirono alla roccaforte.
I Re 1:29-30. Il re giurò e disse: Com’è vero che vive l’Eterno che ha liberato la mia vita da ogni avversità, Io farò oggi esattamente ciò che ti ho giurato per l’Eterno, il DIO d’Israele, dicendo: “Tuo figlio Salomone regnerà dopo me e siederà sul mio trono al mio posto”.
II Corinzi 1:23. Or io chiamo Dio come testimone sulla mia stessa vita che, per risparmiarvi, non sono ancora venuto a Corinto.
Romani 1:9. Perché Dio, a cui io servo nel mio spirito mediante l’evangelo di suo Figlio, mi è testimone che non smetto mai di menzionarvi.
Domanda 102. Si può anche giurare per i santi o altre creature?
Risposta. No, poiché un giuramento legittimo è un’invocazione a Dio perché egli, come unico investigatore dei cuori, voglia render testimonianza alla verità e punirmi se spergiuro 1; e pertanto questa prerogativa non spetta a nessun’altra creatura 2.
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1 Romani 9:1. Io dico la verità in Cristo, non mento, perché me lo attesta la mia coscienza nello Spirito Santo.
II Corinzi 1:23. Or io chiamo Dio come testimone sulla mia stessa vita che, per risparmiarvi, non sono ancora venuto a Corinto.
2 Matteo 5:34-37. Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio. né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello; ma il vostro parlare sia: Sí, sí, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno.
Giacomo 5:12. Ora prima di tutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo né per la terra né fate alcun altro giuramento; ma sia il vostro “sí”, “sí” e il “no”, “no”, per non cadere sotto il giudizio.
Giorno del Signore 38
Domanda 103. Che cosa esige Dio col quarto comandamento?
Risposta. Dio esige anzitutto che il ministero della predicazione e le scuole siano mantenuti 1 e che io, in particolare nel giorno del riposo, mi associ diligentemente alla sua chiesa 2 per imparare la Parola di Dio 3, usare dei santi Sacramenti 4, invocare pubblicamente il Signore 5, partecipare alla colletta per i poveri 6. Secondo, che tutti i giorni della mia vita, mi riposi dalle mie opere malvagie, lasci operare in me il Signore mediante il suo Spirito, e dia così inizio in questa vita al Sabato eterno 7.
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1 Deuteronomio 6:4-9. Ascolta, Israele: l’Eterno, il nostro DIO, l’Eterno è uno. Tu amerai dunque Eterno, il tuo DIO, con tutto i tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta a tua forza. E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore; e inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi. Le legherai come un segno alla mano, saranno come fasce tra gli occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Deuteronomio 6:20-25. Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: “Che significano questi precetti, statuti e decreti, che l’Eterno, il nostro DIO, vi ha comandato?”, tu risponderai a tuo figlio: “Eravamo schiavi del Faraone in Egitto e l’Eterno ci fece uscire dall’Egitto con mano potente. Inoltre l’Eterno operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e tremendi contro l’Egitto, contro il Faraone e contro tutta la sua casa. E ci fece uscire di là per condurci nel paese che aveva giurato di dar ai nostri padri. Così l’Eterno ci comandò di mettere in pratica tutti questi statuti, temendo l’Eterno, il nostro DIO, per avere sempre prosperità perché egli ci conservasse in vita, come è oggi. E questa sarà la nostra giustizia, se abbiamo cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti davanti all’Eterno, il nostro DIO, come egli ci ha ordinato”.
Deuteronomio 12:19. Guardati dal trascurare il Levita, fino a quando vivrai nel paese. (La decima per le scuole- non per la chiesa n.d.t.).
I Corinzi 9:13-14. Non sapete voi che quelli che fanno il servizio sacro mangiano delle cose del tempio, e quelli che servono all’altare hanno parte dei beni dell’altare? Cosí pure il Signore ha ordinato che coloro che annunziano l’evangelo, vivano dell’evangelo.
I Timoteo 3:14-15. Ti scrivo queste cose nella speranza di venire presto da te, affinché, se dovessi tardare, tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.
II Timoteo 2:2. E le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.
II Timoteo 3:13-17. Ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti. Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate, e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesú. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.
2 Levitico 23:3. Si lavorerà per sei giorni, ma il settimo giorno è un sabato di riposo e di santa convocazione. Non farete in esso lavoro alcuno; è il sabato consacrato all’Eterno in tutti i luoghi dove abiterete.
Deuteronomio 12:5-12. Ma lo cercherete nel luogo che l’Eterno, il vostro DIO, sceglierà fra tutte le vostre tribú, per mettervi il suo nome come sua dimora; e là andrete; là recherete i vostri olocausti e i vostri sacrifici le vostre decime, le offerte elevate delle vostre mani, le vostre offerte votive e le vostre offerte volontarie, e i primogeniti della vostra mandria e del vostro gregge; e là mangerete davanti all’Eterno, il vostro DIO, e gioirete, voi e le vostre famiglie, di tutto ciò a cui avrete posto mano e in cui l’Eterno, il vostro DIO vi avrà benedetti. Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa tutto ciò che è giusto ai propri occhi, perché non siete ancora entrati nel riposo e nell’eredità che l’Eterno, il vostro DIO, vi dà. Ma passerete il Giordano e abiterete nel paese che l’Eterno, il vostro DIO, vi dà in eredità; ed egli vi darà riposo da tutti i vostri nemici che vi circondano e voi abiterete al sicuro. Allora ci sarà un luogo che l’Eterno, il vostro DIO, sceglierà per far dimorare il suo nome e là porterete tutto ciò che vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, le offerte elevate delle vostre mani e tutte e offerte scelte che avete promesso in voto all’Eterno. E gioirete davanti all’Eterno, il vostro DIO, voi, i vostri figli e le vostre figlie, i vostri servi e le vostre serve, e il Levita che abiterà entro le vostre porte, poiché egli non ha né parte né eredità tra voi.
Salmi 40:9-10. Ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea; ecco, io non tengo chiuse le mie labbra, o Eterno, tu lo sai. Non ho nascosto la tua giustizia nel mio cuore; ho annunziato la tua fedeltà e la tua salvezza, non ho nascosto la tua benignità né la tua verità alla grande assemblea.
Salmi 68:26. Benedite DIO nelle assemblee, benedite il Signore voi che siete della fonte d’Israele.
Atti 2:42-47. Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. E vendevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.
Ebrei 10:23-25. Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha fatto le promesse. E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto piú che vedete approssimarsi il giorno.
3 Romani 10:14-17. Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi? E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: “Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!”. Ma non tutti hanno ubbidito all’evangelo, perché Isaia dice: “Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?”. La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola di Dio.
I Corinzi 14:26-33. Che conviene dunque fare, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi, chi un salmo, chi un insegnamento, chi parole in altra lingua, chi una rivelazione, chi un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione. Se uno parla in altra lingua, si faccia questo da due o tre al piú, e l’un dopo l’altro, e uno interpreti. Ma se non vi è chi interpreti, si taccia nella chiesa chi parla in altra lingua, ma parli a se stesso e a Dio. Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino. Ma se è rivelata qualcosa ad uno che è seduto, si taccia il precedente. Tutti infatti, ad uno ad uno, potete profetizzare affinché tutti imparino e tutti siano incoraggiati. Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace; e cosí si fà in tutte le chiese dei santi.
I Timoteo 4:13. Applicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento, finché io venga.
4 I Corinzi 11:23-24. Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesú, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me”.
5 I Corinzi 16:2. Ogni primo giorno della settimana, ciascuno metta da parte per conto suo ciò che può in base alle sue entrate, affinché non si facciano piú collette quando verrò. (Vedi anche II Corinzi 8:1-9:15.)
6 Isaia 66:23. “E avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me”, dice l’Eterno.
Ebrei 4:9-11. Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio. Chi infatti è entrato nel suo riposo, si è riposato anch’egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue. Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza.
Giorno del Signore 39
Domanda 104. Che cosa esige Dio col quinto comandamento?
Risposta. Che io tributi a mio padre e a mia madre, e a tutti coloro in autorità su me, onore, amore e fedeltà; e che mi sottometta con dovuta ubbidienza a ogni loro buona istruzione e correzione 1, ed abbia anche pazienza per le loro mancanze 2, giacché Dio vuole governarci per mano di essi 3.
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1 Esodo 21:17. Chi maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.
Proverbi 1:8. Ascolta, figlio mio, l’ammaestramento di tuo padre e non trascurare l’insegnamento di tua madre.
Romani 13:1-2. Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio. Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna.
Efesini 5:21-22. Sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore.
Efesini 6:1-9. Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. “Onora tuo padre e tua madre”, questo è il primo comandamento con promessa, “affinché tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra”. E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore. Servi, ubbidite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo la volontà di Dio di buon animo, servendo con amore, come a Cristo e non come agli uomini, sapendo che ciascuno, schiavo o libero che sia, se avrà fatto del bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore. E voi, padroni, fate lo stesso verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il loro e vostro Signore è in cielo e che presso di lui non c’è alcuna parzialità.
Colossesi 3:18-4:1. Mogli, siate sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. Mariti, amate le mogli e non v’inasprite contro di loro. Figli, ubbidite ai genitori in ogni cosa, poiché questo è accettevole al Signore. Padri, non provocate ad ira i vostri figli, affinché non si scoraggino. Servi, ubbidite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne, non servendo solo quando vi vedono, come per piacere agli uomini, ma con semplicità di cuore, temendo Dio. E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete la ricompensa a dell’eredità, poiché voi servite a Cristo, il Signore. Ma chi opera ingiustamente riceverà la retribuzione delle cose ingiuste che ha fatte, e non c’è parzialità con alcuno. Padroni, fate ciò che è giusto e ragionevole verso i servi, sapendo che anche voi avete un Padrone nei cieli.
2 Proverbi 23:22. Ascolta tuo padre che ti ha generato e non disprezzare tua madre quando sarà vecchia.
Romani 13:1-8. Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio. Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna. I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l’autorità? Fa’ ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa, perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male. Perciò è necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell’ira ma anche per ragione di coscienza. Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio. Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l’imposta a chi dovete l’imposta, il timore a chi dovete il timore, l’onore a chi l’onore. Non abbiate alcun debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri, perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.
I Pietro 2:18. Servi, siate con ogni timore sottomessi ai vostri padroni, non solo ai buoni e giusti, ma anche agli ingiusti.
3 Efesini 6:5-6. Servi, ubbidite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo la volontà di Dio di buon animo.
Colossesi 3:18-21. Mogli, siate sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. Mariti, amate le mogli e non v’inasprite contro di loro. Figli, ubbidite ai genitori in ogni cosa, poiché questo è accettevole al Signore. Padri, non provocate ad ira i vostri figli, affinché non si scoraggino.
Matteo 22:21. Essi gli dissero: “Di Cesare”. Allora egli disse loro: “Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”.
Giorno del Signore 40
Domanda 105. Che cosa esige Dio col sesto comandamento?
Risposta. Che io non oltraggi, odii, offenda, o uccida il mio prossimo né nel il pensiero, né con parole o gesti, tanto meno con i fatti, da me stesso, o per mezzo di altri 1; ma deponga ogni spirito di vendetta 2; e non danneggi neppure me stesso o mi esponga deliberatamente a pericolo 3. Perciò anche, per impedire d’uccidere le autorità portano la spada 4.
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1 Genesi 9:6. Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l’uomo a sua immagine.
Levitico 19:17-18. Non odierai il tuo fratello nel tuo cuore; riprendi pure il tuo prossimo, ma non tirarti addosso alcun peccato per causa sua. Non farai vendetta e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono l’Eterno.
Matteo 5:21-22. Voi avete udito che fu detto agli antichi: “Non uccidere” e: “Chiunque ucciderà, sarà sottoposto al giudizio”; ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello: “Raca”, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: stolto sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Proverbi 12:18. Chi parla sconsideratamente è come se trafiggesse con la spada, ma la lingua dei saggi reca guarigione.
Matteo 26:52. Allora Gesú gli disse: “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada”.
2 Proverbi 25:21-22. Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, e se ha sete, dagli acqua da bere, perche cosí accumulerai carboni ardenti sul suo capo, e l’Eterno ti ricompenserà.
Efesini 4:26. Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio. Romani 12:19. Non fate le vostre vendette, cari miei, ma lasciate posto all’ira di Dio, perché sta scritto: “A me la vendetta, io renderò la retribuzione, dice il Signore”.
Matteo 5:39-40. Ma io vi dico: Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra, e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello.
3 Matteo 4:5-7. Allora il diavolo lo trasportò nella santa città, lo pose sull’orlo del tempio e gli disse: Se sei il Figlio di Dio, gettati giú, perché sta scritto: “Egli darà ordine ai suoi angeli riguardo a te; ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché non urti col tuo piede in alcuna pietra”. Gesú gli disse: «Sta anche scritto “Non tentare il Signore Dio tuo”».
Colossesi 2:23. Queste cose hanno sí qualche apparenza di sapienza nella religiosità volontariamente scelta, nella falsa umiltà e nel trattamento duro del corpo, ma non hanno alcun valore contro le intemperanze carnali.
Romani 13:11-14. E questo tanto piú dobbiamo fare, conoscendo il tempo, perché è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora piú vicina di quando credemmo. La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Camminiamo onestamente, come di giorno, non in gozzoviglie ed ebbrezze, non in immoralità e sensualità, non in contese ed invidie. Ma siate rivestiti del Signor Gesú Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne le sue concupiscenze.
4 Genesi 9:6. Vedi sopra.
Matteo 26:52. Allora Gesú gli disse: “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada”.
Romani 13:4. Perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male.
Domanda 106. Ma questo comandamento non riguarda soltanto l’uccidere?
Risposta. Con questa proibizione d’uccidere Dio vuole insegnarci che egli odia la radice dell’omicidio, come l’invidia, l’odio, l’ira, lo spirito di vendetta 1, e che tutte queste cose sono per lui un uccidere in segreto 2.
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1 Levitico 19:17. Non odierai il tuo fratello nel tuo cuore; riprendi pure il tuo prossimo, ma non tirarti addosso alcun peccato per causa sua.
Proverbi 14:30. Un cuore sano è vita per il corpo, ma l’invidia è il tarlo delle ossa.
Giacomo 1:20. Perché l’ira dell’uomo non promuove la giustizia di Dio.
Galati 5:19-21. Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio,
Romani 1:29. Essendo ripieni d’ogni ingiustizia fornicazione, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, omicidio, contesa frode, malignità.
I Giovanni 2:9-11. Chi dice di essere nella luce e odia il proprio fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama il proprio fratello dimora nella luce e non vi è niente in lui che lo faccia cadere. Ma chi odia il proprio fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre gli hanno accecato gli occhi.
2 I Giovanni 3:15. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé.
Domanda 107. È sufficiente con questo, non uccidere il prossimo nel modo che si è detto?
Risposta. No, perché condannando invidia, odio ed ira, Dio vuol ottenere da noi che amiamo il nostro prossimo come noi stessi 1, che dimostriamo verso di lui pazienza, pace, mansuetudine, misericordia e amorevolezza 2; che storniamo, per quanto ci è possibile, il suo danno 3, facendo il bene perfino ai nostri nemici 4.
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1 Matteo 22:39. E il secondo, simile a questo, è: “ama il tuo prossimo come te stesso”.
Matteo 7:12. Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti.
2 Romani 12:10. Nell’amore fraterno, amatevi teneramente gli uni gli altri nell’onore usate riguardo gli uni verso gli altri.
Efesini 4:2. Con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri nell’amore.
Galati 6:1-2. Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu. Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo.
Matteo 5:5. Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra.
Romani 12:18. Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.
Esodo 23:5. Se vedi l’asino di colui che ti odia steso a terra sotto il carico, guardati bene dall’abbandonarlo, ma aiuterai il suo padrone a slegarlo.
3 Matteo 5:44-45. Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
4 Romani 12:20. “Se dunque il tuo nemico ha fame dagli da mangiare, se ha sete dagli da bere; perché, facendo questo, radunerai dei carboni accesi sul suo capo”.
Giorno del Signore 41
Domanda 108. Che cosa insegna il settimo comandamento?
Risposta. Che ogni impudicizia è maledetta da Dio 1 e che dobbiamo perciò detestarla di cuore 2, e vivere castamente e pudicamente 3 sia nel santo matrimonio, sia all’infuori di esso 4.
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1 Levitico 18:30. Osserverete dunque i miei ordini, per non seguire alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono l’Eterno, il vostro DIO. (Tutto il capitolo)
Efesini 5:3-5. Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi; lo stesso si dica della disonestà, del parlare sciocco e della buffoneria, le quali cose sono sconvenienti, ma piuttosto abbondi il rendimento di grazie. Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio.
2 Giuda 22:23. E abbiate compassione degli uni usando discernimento, ma salvate gli altri con timore, strappandoli dal fuoco, odiando perfino la veste contaminata dalla carne.
3 I Tessalonicesi 4:3-8. Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il suo vaso in santità ed onore, non con passioni disordinate, come i gentili che non conoscono Dio, e che nessuno inganni e frodi negli affari il proprio fratello, perché il Signore è il vendicatore di tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e attestato prima. Dio infatti non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione, Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio che vi ha anche dato il suo Spirito Santo.
4 Ebrei 13:4. Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti e il letto coniugale sia incontaminato, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.
I Corinzi 7:4-9. La moglie non ha potestà sul proprio corpo, ma il marito; nello stesso modo anche il marito non ha potestà sul proprio corpo, ma la moglie. Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarvi al digiuno e alla preghiera, poi di nuovo tornate a stare insieme, affinché Satana non vi tenti a causa della vostra mancanza di autocontrollo. Or io dico questo per concessione, non per comandamento, perché vorrei che tutti gli uomini fossero come me, ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. Or a quelli che non sono sposati e alle vedove dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch’io ma se non hanno autocontrollo, si sposino, perché è meglio sposarsi che ardere.
Domanda 109. In questo comandamento Dio non proibisce altro che l’adulterio e simili infamie?
Risposta. Siccome il nostro corpo e la nostra anima sono entrambi il tempio dello Spirito Santo, Dio vuole che li conserviamo entrambi puri e incontaminati; proibisce quindi ogni atto 1, gesto, parola, pensiero, desiderio impuro 2, e ciò che possa indurre l’uomo ad essi 3.
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1 Efesini 5:3-4. Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi; lo stesso si dica della disonestà, del parlare sciocco e della buffoneria, le quali cose sono sconvenienti, ma piuttosto abbondi il rendimento di grazie.
I Corinzi 6:18. Fuggite la fornicazione. Qualunque altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo, ma chi commette fornicazione pecca contro il suo proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.
2 Matteo 5:27-29. Voi avete udito che fu detto agli antichi: “Non commettere adulterio” Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cavalo e gettalo via da te perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna.
3 Efesini 5:18. E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito.
I Corinzi 15:33. Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.
Giorno del Signore 42
Domanda 110. Che cosa proibisce Dio con l’ottavo comandamento?
Risposta. Non proibisce soltanto il furto e il ladrocinio 1 che sono puniti dalle autorità; ma Dio intende anche per furto ogni espressione di malvagità ed ogni malvagio espediente con cui pensiamo di impossessarci dei beni del nostro prossimo 2, sia con la forza, sia con la parvenza del diritto, col falsificare ad esempio pesi, braccia e misure 3, col commercio fraudolento, merci contraffatte, falsa valuta, usura o con qualsiasi mezzo ché proibito da Dio 4; inoltre, egli proibisce anche ogni avarizia 5 ed ogni inutile sciupìo dei suoi doni 6.
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1 Esodo 22:1-4. Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora. Se il ladro, colto nell’atto di fare uno scasso, è percosso e muore, il proprietario non è colpevole di omicidio nei suoi confronti. Se il sole si era già alzato quando avvenne il fatto, egli è colpevole di omicidio. Il ladro dovrà risarcire il danno; se non ha di che risarcirlo, sarà venduto per il furto da lui fatto. Se la cosa rubata bue o asino o pecora che sia, è trovata viva nelle sue mani, restituirà il doppio.
I Corinzi 6:9-10. Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio.
I Corinzi 5:9-10. Vi ho scritto nella mia epistola di non immischiarvi con i fornicatori, ma non intendevo affatto con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari, o con i ladri, o con gli idolatri, perché altrimenti dovreste uscire dal mondo.
2 Proverbi 12:22. Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno, ma quelli che agiscono lealmente gli sono graditi.
Luca 3:14. Anche i soldati lo interrogarono dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non fate estorsioni ad alcuno, non accusate falsamente alcuno e contentatevi della vostra paga».
I Tessalonicesi 4:6. E che nessuno inganni e frodi negli affari il proprio fratello, perché il Signore è il vendicatore di tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e attestato prima.
3 Deuteronomio 25:13-16. Non avrai nel tuo sacco due pesi, uno grande e uno piccolo. Non avrai in casa due misure, una grande e una piccola. Avrai un peso esatto e giusto, avrai una misura esatta e giusta, affinché i tuoi giorni siano prolungati nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà. Poiché tutti quelli che fanno tali cose, tutti quelli che si comportano ingiustamente, sono in abominio all’Eterno, il tuo DIO.
Proverbi 11:1. La bilancia falsa è un abominio per l’Eterno, ma il peso giusto gli è gradito.
Ezechiele 45:9-12. Cosí dice il Signore, l’Eterno: “Basta, o principi d’Israele! Mettete da parte la violenza e le rapine, praticate la rettitudine e la giustizia e smettete di spogliare il mio popolo”, dice il Signore, l’Eterno. “Abbiate bilance giuste, efa giusto e bato giusto. L’efa e il bato avranno la stessa capacità, e così il bato conterrà la decima parte di un homer, e l’efa la decima parte di un homer, la loro capacità sarà regolata dall’homer. Il siclo, sarà di venti ghere, venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli saranno la vostra mina”.
Michea 6:9-11. La voce dell’Eterno grida alla città, e chi ha sapienza riconoscerà il tuo nome: “Fate attenzione alla verga e a colui che l’ha designata. Vi sono ancora nella casa dell’empio tesori di iniquità e l’efa scarsa che è una cosa abominevole? Posso dichiarare puro l’uomo con bilance non giuste e col sacchetto di pesi falsi?”
4 Salmi 15:5. Non dà il suo denaro ad usura e non accetta doni contro l’innocente. Chi fa queste cose non sarà mai smosso.
Luca 6:35. Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete i figli dell’Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi.
I Tessalonicesi 4:6. E che nessuno inganni e frodi negli affari il proprio fratello, perché il Signore è il vendicatore di tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e attestato prima.
5 Giacomo 5:1-6. E ora a voi ricchi: piangete e urlate per le sciagure che stanno per cadervi addosso. Le vostre ricchezze sono marcite e i vostri vestiti sono rosi dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco; avete accumulato tesori negli ultimi giorni. Ecco, il salario da voi defraudato agli operai che hanno mietuto i vostri campi grida, e le grida di coloro che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. Sulla terra siete vissuti nelle delizie e morbidezze, avete pasciuto i vostri cuori come per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto, che non vi oppone resistenza.
I Corinzi 6:10. Né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio.
6 Proverbi 21:20. Nella casa del saggio c’è un tesoro prezioso e olio, ma l’uomo stolto sperpera tutto questo.
Proverbi 23:20-21. Non stare con i bevitori di vino né con i ghiotti e mangiatori di carne; perché l’ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestirà di stracci.
Luca 16:10-13. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre? Nessun servo può servire a due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona».
Domanda 111. E che cosa ti comanda Dio con questo comandamento?
Risposta. Di promuovere, dove mi è possibile e lecito, il vantaggio del mio prossimo, che mi comporti verso di lui come vorrei che ci si comportasse con me 1, e di adoperarmi fedelmente al fine di poter aiutare il bisognoso nella sua penuria 2.
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1 Matteo 7:12. Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti.
Isaia 58:5-10. E’ questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l’uomo affligge la sua anima? Piegare la testa come un giunco e distendersi su un letto di sacco e di cenere? Chiami forse questo un digiuno e un giorno gradito all’Eterno? Il digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo: spezzare le catene della malvagità, sciogliere i legami del giogo rimandare liberi gli oppressi, spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel rompere il tuo pane con chi ha fame, nel portare a casa tua i poveri senza tetto, nel vestire chi è nudo, senza trascurare quelli della tua stessa carne? Allora la tua luce irromperà come l’aurora e la tua guarigione germoglierà prontamente, la tua giustizia ti precederà e la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia. Allora chiamerai e l’Eterno ti risponderà, griderai ed egli dirà: Eccomi! Se tu togli di mezzo a te il giogo, il puntare il dito e il parlare iniquo. se provvedi ai bisogni dell’affamato e sazi l’anima afflitta, allora la tua luce sorgerà nelle tenebre e la tua oscurità sarà come il mezzogiorno.
Galati 6:9-10. Or non veniamo meno nell’animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. Mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede.
2 Efesini 4:28. Chi rubava non rubi piú, ma piuttosto si affatichi facendo qualche buona opera con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a chi è nel bisogno.
Giorno del Signore 43
Domanda 112. Che cosa esige il nono comandamento?
Risposta. Che io non renda falsa testimonianza contro nessuno, non torca le parole d’alcuno, che non sia un maldicente o un oltraggiatore, non contribuisca a condannare nessuno che non sia stato udito ed alla leggera 1, ma che eviti, sotto pena di grave ira di Dio, ogni genere di menzogna ed inganno, considerandoli opere del diavolo stesso 2, che ami e affermi sinceramente la verità confessandola nei processi e in questioni di giustizia, e in ogni altra circostanza 3, e che salvi e promuova, nella misura delle mie possibilità, l’onore e la reputazione del mio prossimo 4.
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1 Proverbi 19:5, 9. Il falso testimone non resterà impunito, e chi proferisce menzogne non avrà scampo.
Il falso testimone non rimarrà impunito, e chi proferisce menzogne perirà.
Salmi 15:3. Salmo di Davide» O Eterno, chi dimorerà nella tua tenda? Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che cammina in modo irreprensibile e fa ciò che è giusto, e dice la verità come l’ha nel cuore, che non calunnia con la sua lingua, non fa alcun male al suo compagno, non lancia alcun insulto contro il suo prossimo. Ai suoi occhi è disprezzata la persona spregevole, ma egli onora quelli che temono l’Eterno; anche se ha giurato a suo danno, egli non ritratta; non dà il suo denaro ad usura e non accetta doni contro l’innocente. Chi fa queste cose non sarà mai smosso.
Romani 1:28-32. E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti, essendo ripieni d’ogni ingiustizia fornicazione, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, omicidio, contesa frode, malignità, ingannatori, maldicenti, nemici di Dio, ingiuriosi, superbi, vanagloriosi ideatori di cose malvagie, disubbidienti, al genitori, senza intendimento, senza affidamento, senza affetto naturale, implacabili, spietati. Or essi, pur avendo riconosciuto il decreto di Dio secondo cui quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non solo le fanno, ma approvano anche coloro che le commettono.
2 Levitico 19:11-12. Non ruberete, non mentirete e non ingannerete l’un l’altro.
Non giurerete il falso nel mio nome, né profanerai il nome del tuo DIO. Io sono l’Eterno.
Proverbi 12:22. Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno, ma quelli che agiscono lealmente gli sono graditi.
Proverbi 13:5. Il giusto odia la menzogna, ma l’empio è disgustoso e verrà svergognato.
Giovanni 8:44. Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna.
Apocalisse 21:8. Ma per i codardi, gl’increduli, gl’immondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda.
3 I Corinzi 13:6. Non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità.
Efesini 4:25. Perciò, messa da parte la menzogna ciascuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri.
4 I Pietro 3:8-9. Infine siate tutti di una sola mente, compassionevoli, pieni di amor fraterno, misericordiosi e benevoli, non rendendo male per male od oltraggio per oltraggio ma, al contrario, benedite, sapendo che a questo siete stati chiamati, affinché ereditiate la benedizione.
I Pietro 4:8. Avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché “l’amore coprirà una moltitudine di peccati”.
Romani 14:13. Perciò non giudichiamo piú gli uni gli altri ma piuttosto giudicate questo: di non porre intoppo o scandalo al fratello.
Giorno del Signore 44
Domanda 113. Che cosa esige il decimo comandamento?
Risposta. Che nemmeno il minimo impulso o il minimo pensiero contro qualsiasi comandamento di Dio non trovi più luogo nel nostro cuore, ma che detestiamo sempre e di tutto cuore ogni peccato e prendiamo piacere in ogni giustizia 1.
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1 Proverbi 21:10. L’anima dell’empio desidera il male neppure il suo amico trova pietà ai suoi occhi.
Genesi 4:7. Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare.
Salmi 19:7-14. La legge dell’Eterno è perfetta, essa ristora l’anima; la testimonianza dell’Eterno è verace e rende savio il semplice. I precetti dell’Eterno sono giusti e rallegrano il cuore, il comandamento dell’Eterno è puro e illumina gli occhi. Il timore dell’Eterno è puro, rimane in eterno; i giudizi dell’Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti; essi sono piú desiderabili dell’oro, sí, piú di molto oro finissimo; sono piú dolci del miele, di quello che stilla dai favi. Anche il tuo servo è da essi istruito vi è grande ricompensa ad osservarli. Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. Preserva inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa che non signoreggino su di me; allora io sarò integro e sarò puro da grandi trasgressioni. Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore.
Salmi 139:23-24. Investigami, O DIO, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.
Romani 7:7-8. Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Cosí non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: “Non concupire”. Il peccato invece, presa occasione da questo comandamento, ha prodotto in me ogni concupiscenza.
Domanda 114. Coloro che sono convertiti a Dio possono osservare questi comandamenti perfettamente?
Risposta. No, perché perfino i più santi, finché sono in questa vita, non sono che appena agli inizi di questa ubbidienza 1; in modo, però, da cominciare a vivere con serio impegno, non solo in conformità con qualche comandamento di Dio, ma con tutti 2.
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1 Romani 7:14-15. Infatti noi sappiamo che la legge è spirituale, ma io sono carnale, venduto come schiavo al peccato. Giacché non capisco quel che faccio, perché non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio.
I Giovanni 1:8. Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.
2 Romani 7:22-25. Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo interiore, ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Io rendo grazie a Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.
Romani 7:15s. Giacché non capisco quel che faccio, perché non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio. Ora, se faccio ciò che non voglio, io riconosco che la legge è buona. Quindi non sono piú io ad agire, ma è il peccato che abita in me. Infatti io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene, poiché ben si trova in me la volontà di fare il bene, ma io non trovo il modo di compierlo. Infatti il bene che io voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio.
Giacomo 3:2. Poiché tutti manchiamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, ed è pure capace di tenere a freno tutto il corpo.
Filippesi 3:12-16. Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Gesú Cristo. Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la méta verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesú. Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelerà anche questo. Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola di condotta in pieno accordo.
Salmi 1:1-2. Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, ma il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte.
Domanda 115. Perché dunque Dio fa sì che i dieci comandamenti ci siano predicati così rigorosamente, dal momento che in questa vita nessuno li può osservare?
Risposta. Anzitutto, perché durante tutta la vita riconosciamo sempre più la nostra natura peccaminosa, e cerchiamo tanto più bramosamente il perdono dei peccati e la giustizia in Cristo 1; inoltre, perché possiamo continuamente ricercare e supplicare Dio per aver la grazia dello Spirito Santo, al fine d’essere rinnovati sempre più all’immagine di Dio, fino a raggiungere, dopo questa vita, il termine della perfezione 2.
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1 Salmi 32:5. Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno», e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. (Sela)
I Giovanni 1:9. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.
Romani 3:20. Perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato.
Romani 7:7, 24-25. Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Cosí non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: “Non concupire”. O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Io rendo grazie a Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.
Galati 3:24. Cosí la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede.
2 I Corinzi 9:24. Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensí tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo.
Filippesi 3:12-14. Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Gesú Cristo. Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la méta verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesú.
I Giovanni 3:1-3. Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro.
DELLA PREGHIERA
Giorno del Signore 45
Domanda 116. Perché ai cristiani è necessaria la preghiera?
Risposta. Perché è l’espressione principale della gratitudine che Dio ci domanda 1, e perché Dio darà la sua grazia e lo Spirito Santo solo a coloro che, sospirandoli vivamente, glieli chiedono senza tregua in preghiera e gliene rendono grazie 2.
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1 Salmi 50:14-15. Offri a DIO sacrifici di lode e adempi i tuoi voti fatti all’Altissimo. Invocami nel giorno dell’avversità, io ti libererò e tu mi glorificherai.
Salmi 116:12-19. Che darò all’Eterno in cambio di tutti i benefici che mi ha fatto? Io alzerò il calice della salvezza, e invocherò il nome dell’Eterno. Adempirò i miei voti all’Eterno in presenza di tutto il suo popolo. E’ preziosa agli occhi dell’Eterno la morte dei suoi santi. Io sono veramente il tuo servo, o Eterno, sono il tuo servo, il figlio della tua serva; tu hai sciolto i miei legami. ti offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome dell’Eterno. Adempirò i miei voti all’Eterno in presenza di tutto il suo popolo. nei cortili della casa dell’Eterno, in mezzo a te, o Gerusalemme. Alleluia.
Salmi 103:1-2. «Salmo di Davide.» Benedici, anima mia, l’Eterno, e tutto quello che è in me benedica il suo santo nome. Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici.
I Tessalonicesi 5:16-18. Siate sempre allegri. Non cessate mai di pregare In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesú verso di voi.
2 Matteo 7:7-8. Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.
Luca 11:9-10, 13. Perciò vi dico: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.
Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piú il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono.
Salmi 50:15. Invocami nel giorno dell’avversità, io ti libererò e tu mi glorificherai.
Domanda 117. Che cosa c’è in una preghiera tale da piacere a Dio ed essere da lui esaudita?
Risposta. Anzitutto, una viva invocazione da parte nostra all’unico vero Dio che ci si è rivelato nella sua Parola, per tutto ciò che egli ci ha ordinato di domandargli 1; inoltre, un riconoscimento pieno e completo del nostro bisogno e la nostra miseria, al fine di umiliarci al cospetto della sua maestà 2; infine, che abbiamo la salda certezza che, senza tener conto del fatto che ne siamo indegni, vuole ascoltare sicuramente la nostra preghiera per amore di Cristo nostro Signore, come ce lo ha promesso nella sua Parola 3.
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1 Salmi 145:18-20. L’Eterno è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Egli soddisfa il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva. L’Eterno protegge tutti quelli che l’amano e distruggerà tutti gli empi.
Giovanni 4:22-23. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.
Romani 8:26-27. Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio.
Giacomo 1:5. Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data.
I Giovanni 5:14-15. Questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto.
2 II Cronache 7:14. Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal ciclo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese.
II Cronache 20:12. O DIO nostro, non eseguirai tu il giudizio su di loro? Poiché noi siamo senza forza davanti a questa grande moltitudine che viene contro di noi; non sappiamo cosa fare, ma i nostri occhi sono su di te.
Salmi 34:18-19. L’Eterno è vicino a quelli che hanno il cuore rotto e salva quelli che hanno lo spirito affranto. Molte sono le afflizioni del giusto, ma l’Eterno lo libera da tutte.
Salmi 62:8. Confida in lui continuamente, o popolo, effondi il tuo cuore davanti a lui: DIO è il nostro rifugio. (Sela)
Isaia 66:2. Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e tutte quante sono venute all’esistenza, dice l’Eterno. Su chi dunque volgerò lo sguardo? Su chi è umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola.
3 Romani 10:13. Infatti: “Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”.
Romani 8:15-16. Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitú per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: “Abba, Padre”. Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.
Giacomo 1:5-6. Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede senza dubitare, perché chi dubita è simile all’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là.
Giovanni 14:13-14. “E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò”.
Daniele 9:17-18. Perciò ora ascolta, o DIO nostro, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e fa’ risplendere, per amore del Signore, il tuo volto sul tuo santuario che è desolato. O mio DIO, porgi il tuo orecchio e ascolta; apri i tuoi occhi e guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è invocato il tuo nome, perché noi non presentiamo le nostre suppliche davanti a te per le nostre opere giuste, ma per le tue grandi compassioni.
Matteo 7:8. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.
Matteo 21:22. E tutto ciò che chiederete in preghiera, avendo fede, lo otterrete.
Salmi 143:1. «Salmo di Davide.» Ascolta la mia preghiera, o Eterno, porgi orecchio alle mie suppliche; nella tua fedeltà e nella tua giustizia rispondimi.
Domanda 118. Che cosa ci ha ordinato Dio di domandargli?
Risposta. Tutte le cose necessarie all’anima e al corpo 1, che Cristo nostro Signore ha incluse nella preghiera che ci ha egli stesso insegnata 2.
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1 Giacomo 1:17. Ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.
Matteo 6:33. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.
2 Matteo 6:9-10ss. Voi dunque pregate in questa maniera: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.
Luca 11:2 s. Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite: ‘Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà sulla terra, come nel cielo’”.
Domanda 119. Qual’è la preghiera del Signore?
Risposta. «Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen».
(Matteo 6:9-13; Luca 11:2-4)
Giorno del Signore 46
Domanda 120. Perché Cristo ci ha comandato di rivolgerci a Dio chiamandolo “Padre nostro”?
Risposta. Per suscitare in noi, proprio all’inizio della nostra preghiera, un timore e una fiducia filiali verso Dio, i quali devono essere il fondamento della nostra preghiera; infatti, Dio è divenuto nostro Padre in Cristo ed è assai meno incline a rifiutarci ciò di cui gli facciamo richiesta nella fede di quanto non lo siano i nostri genitori a ricusarci le cose terrene 1.
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1 Matteo 7:9-11. Vi è tra voi qualche uomo che, se suo figlio gli chiede del pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piú il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a coloro che gliele chiedono.
Luca 11:11-13. E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piú il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono.
Romani 8:15. Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitú per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: “Abba, Padre”.
Domanda 121. Perché c’è aggiunto “che sei nei cieli”?
Risposta. Onde non formuliamo alcun pensiero terreno sulla maestà celeste di Dio 1, aspettandoci dalla sua onnipotenza tutto ciò ch’è necessario per il corpo e per l’anima 2.
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1 Geremia 23:23-24. “Sono io soltanto un DIO da vicino”, dice l’Eterno! “e non anche un DIO da lontano? Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?”, dice l’Eterno. “Non riempio io il cielo e la terra?”, dice l’Eterno.
Atti 17:24-25. Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d’uomo, e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa.
2 Matteo 6:25-34. Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale piú del cibo e il corpo piú del vestito? Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto piú di loro? E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un solo cubito?Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Ora se Dio riveste in questa maniera l’erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto piú vestirà voi o uomini di poca fede? Non siate dunque in ansietà, dicendo: “Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo? Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno».
Romani 10:12. Poiché non c’è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano.
Romani 8:31-32. Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui?
Giorno del Signore 47
Domanda 122. Qual è la prima petizione?
Risposta. “Sia santificato il tuo nome”; cioè: dacci anzitutto di conoscerti debitamente 1 e di santificarti, magnificarti e lodarti in tutte le tue opere, nelle quali risplendono la tua onnipotenza, sapienza, bontà, giustizia, misericordia e verità 2, ed inoltre di indirizzare l’intera vita nostra – pensieri, parole e opere – a che il tuo nome non sia bestemmiato per causa nostra, ma onorato e glorificato 3.
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1 Giovanni 17:3. Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesú Cristo che tu hai mandato.
Geremia 9:23-24. Cosí dice l’Eterno: “Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l’Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché mi compiaccio in queste cose”, dice l’Eterno.
Matteo 16:17. E Gesú, rispondendo, gli disse: “Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli”.
Giacomo 1:5. Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data.
2 Esodo 34:5-8. Allora l’Eterno discese nella nuvola e si fermò là vicino a lui, e proclamò il nome dell’Eterno. E l’Eterno passò davanti a lui e gridò: “L’Eterno, l’Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l’iniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione”. E Mosè si affrettò a prostrarsi fino a terra, e adorò.
Salmi 145:8-9 (tutto). L’Eterno è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità. L’Eterno è buono verso tutti e pieno di compassione per tutte le sue opere.
Geremia 32:16-20. Dopo che ebbi consegnato l’atto di compra a Baruk, figlio di Neriah, pregai l’Eterno, dicendo: “Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua grande potenza e con il tuo braccio disteso. Non c’è nulla troppo difficile per te. Tu usi benignità verso mille e ripaghi l’iniquità dei padri in seno ai loro figli dopo di essi, Dio grande e potente, il cui nome è l’Eterno degli eserciti. Tu sei grande in consiglio e potente in opere e hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per dare a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni. Tu hai operato fino al giorno d’oggi segni e prodigi nel paese d’Egitto, in Israele e in mezzo ad altri uomini, e ti sei fatto un nome come è quest’oggi”.
Luca 1:46-55, 68-75. E Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha avuto riguardo alla bassezza della sua serva, poiché ecco d’ora in poi tutte le generazioni mi proclameranno beata, perché il Potente mi ha fatto cose grandi, e Santo è il suo nome! E la sua misericordia si estende di generazione in generazione verso coloro che lo temono. Egli ha operato potentemente col suo braccio; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote. Egli ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia come aveva dichiarato ai nostri padri, ad Abrahamo e alla sua progenie, per sempre”. “Benedetto sia il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo; e ci ha suscitato una potente salvezza nella casa di Davide suo servo come egli aveva dichiarato per bocca dei suoi santi profeti fin dai tempi antichi, perché fossimo salvati dai nostri nemici e dalle mani di tutti coloro che ci odiano, per usare misericordia verso i nostri padri e ricordarsi del suo santo patto, il giuramento fatto ad Abrahamo nostro padre, per concederci che, liberati dalle mani dei nostri nemici, lo potessimo servire senza paura, in santità e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita.
Salmi 119:137-138. Tu sei giusto, o Eterno, e i tuoi decreti sono retti. Tu hai stabilito i tuoi precetti con giustizia e con grande fedeltà.
Romani 11:36-37. O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie! “Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato suo consigliere? O chi gli ha dato per primo, sí che ne abbia a ricevere la ricompensa?”. Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.
3 Salmi 115:1. Non a noi, o Eterno, non a noi ma al tuo nome dà gloria, per la tua benignità e per la tua fedeltà.
Salmi 71:8. La mia bocca è ripiena della tua lode, e proclama la tua gloria tutto il giorno.
Matteo 5:16. Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
II Timoteo 2:19. Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: “Il Signore conosce quelli che sono suoi”, e: “Si ritragga dall’iniquità chiunque nomina il nome di Cristo”.
Giorno del Signore 48
Domanda 123. Qual è la seconda petizione?
Risposta. “Venga il Tuo regno”, cioè: governaci mediante la tua Parola e il tuo Spirito in modo che ci sottomettiamo sempre di più a te 1, preserva e accresci la tua chiesa 2, e sovverti le opere del diavolo 3, ed ogni potenza che si eleva contro di te e ogni malvagio consiglio escogitato contro la tua santa Parola, finché si manifesti quaggiù la pienezza del tuo regno quando tu sarai tutto in tutti 4.
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1 Salmi 119:5, 105. Oh, che le mie vie siano ferme nell’osservanza dei tuoi statuti. La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.
Salmi 143:10. Insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio DIO; il tuo buon Spirito mi guidi in terra piana.
Matteo 6:33. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.
2 Salmi 51:18. Fa’ del bene a Sion per la tua benevolenza edifica le mura di Gerusalemme.
Salmi 122:6-9. Pregate per la pace di Gerusalemme: prosperino quelli che ti amano. Ci sia pace entro le tue mura e prosperità nei tuoi palazzi. Per amore dei miei fratelli e dei miei amici ora dirò: «Sia pace in te». Per amore della casa dell’Eterno, il nostro DIO, io cercherò il tuo bene.
Atti 2:42-47. Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. E vendevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.
3 I Giovanni 3:8. Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio; per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Romani 16:20. Ora il Dio della pace schiaccerà presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesú Cristo sia con voi. Amen.
4 Romani 8:22-23. Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed è in travaglio. E non solo esso, ma anche noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito noi stessi, dico, soffriamo in noi stessi, aspettando intensamente l’adozione, la redenzione del nostro corpo.
2 Pietro 3:13. Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia.
I Corinzi 15:28. E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà anch’egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
Apocalisse 22:17, 20. E lo Spirito e la sposa dicono: “Vieni!”. E chi ode dica: “Vieni”. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita. Colui che testimonia queste cose, dice: “Sí, vengo presto. Amen”. Sí, vieni, Signore Gesú.
Giorno del Signore 49
Domanda 124. Qual è la terza petizione?
Risposta. “Sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta nel cielo”, cioè: concedi a noi e a tutti gli uomini di rinnegare la nostra propria volontà, e d’ubbidire senza alcuna contraddizione alla tua volontà, che è la sola buona 1; in modo che ciascuno adempia il suo ufficio e la sua vocazione 2 così di buon animo e fedelmente come gli angeli in cielo 3.
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1 Matteo 7:21. Non chiunque mi dice: “Signore, Signore” entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Matteo 16:24-26. Allora Gesú disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la ritroverà. Che giova infatti all’uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?”
Romani 12:1-2. Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.
Tito 2:11-12. Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente.
2 Luca 22:42. Dicendo: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua”.
I Corinzi 7:17-24. Negli altri casi, ciascuno continui a vivere nella condizione che Dio gli ha assegnato e come il Signore lo ha chiamato, e cosí ordino in tutte le chiese. Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non diventi incirconciso; qualcuno è stato chiamato quando era incirconciso? Non si faccia circoncidere. La circoncisione, è nulla e l’incirconcisione è nulla, ma quel che importa è l’osservanza dei comandamenti di Dio. Ciascuno rimanga nella condizione nella quale è stato chiamato. Sei tu stato chiamato quando eri schiavo? Non ti affliggere; se però puoi divenire libero, è meglio che lo fai. Perché chi è chiamato nel Signore da schiavo è un liberto del Signore; parimenti anche colui che è chiamato da libero, è schiavo di Cristo. Voi siete stati comprati a prezzo, non diventate schiavi degli uomini. Fratelli, ognuno rimanga presso Dio nella condizione in cui è stato chiamato.
Efesini 4:1. Io dunque, il prigioniero per il Signore, vi esorto a camminare nel modo degno della vocazione a cui siete stati chiamati.
Efesini 6:5-9. Servi, ubbidite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo la volontà di Dio di buon animo, servendo con amore, come a Cristo e non come agli uomini, sapendo che ciascuno, schiavo o libero che sia, se avrà fatto del bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore. E voi, padroni, fate lo stesso verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il loro e vostro Signore è in cielo e che presso di lui non c’è alcuna parzialità.
3 Salmi 103:20-21. Benedite l’Eterno, voi suoi angeli potenti e forti, che fate ciò che egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola. Benedite l’Eterno, voi tutti eserciti suoi, voi suoi ministri, che fate la sua volontà.
Giorno del Signore 50
Domanda 125. Qual è la quarta petizione?
Risposta. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, cioè: voglia tu provvederci d’ogni cosa necessaria al corpo 1; onde così riconosciamo che sei tu l’unica fonte d’ogni bene 2 e che, senza la tua benedizione non ci giovano né la nostra cura e il nostro lavoro né i tuoi doni 3; e ritraiamo perciò la nostra fiducia da ogni creatura e la riponiamo in te solo 4.
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1 Salmi 104:27-30. Tutti si aspettano da te che tu dia loro il cibo a suo tempo, Tu lo provvedi loro ed essi lo raccolgono; tu apri la mano e sono saziati di beni. Tu nascondi la tua faccia, ed essi sono smarriti; tu ritiri il loro spirito, ed essi muoiono ritornando nella loro polvere. Tu mandi il tuo spirito, ed essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra.
Salmi 145:15. Gli occhi di tutti guardano a te con aspettazione, e tu dai loro il cibo a suo tempo.
Matteo 6:25-34. Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale piú del cibo e il corpo piú del vestito? Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto piú di loro? E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un solo cubito? Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Ora se Dio riveste in questa maniera l’erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto piú vestirà voi o uomini di poca fede? Non siate dunque in ansietà, dicendo: “Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo? Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno.
2 Atti 14:17. Ma non ha lasciato se stesso senza testimonianza, facendo del bene, dandoci dal cielo piogge e stagioni fruttifere e riempiendo i nostri cuori di cibo e di gioia.
Atti 17:25. E non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa.
Giacomo 1:17. Ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.
3 Deuteronomio 8:3. Così egli ti ha umiliato, ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti comprendere che l’uomo non vive soltanto di pane, ma vive di ogni parola che procede dalla bocca dell’Eterno.
Salmi 37:16. Vale piú il poco del giusto che l’abbondanza di molti empi.
Salmi 127:1-2. «Canto dei pellegrinaggi. Di Salomone.» Se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l’Eterno non custodisce la città, invano vegliano le guardie. E’ vano per voi alzarvi di buon’ora e andare tardi a riposare e mangiare il pane di duro lavoro, perchè ai suoi diletti egli dà riposo.
I Corinzi 15:58. Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
4 Salmi 55:22. Getta sull’Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli.
Salmi 62:1-12. «Al maestro del coro. Per jeduthum. Salmo di Davide.» L’anima mia trova riposo in DIO solo; da lui viene la mia salvezza. Lui solo è la mia rocca e la mia salvezza, egli è il mio alto rifugio; io non sarò mai smosso. Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, per cercare tutti insieme di ucciderlo. come si fa con un muro che pende e con uno steccato vacillante? Essi pensano solo a farlo cadere dalla sua altezza; prendono piacere nella menzogna; benedicono con la loro bocca ma nel loro cuore maledicono. (Sela) Anima mia, riposati in DIO solo, perché la mia speranza viene da lui. Lui solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio alto rifugio; io non sarò mai smosso. In DIO è la mia salvezza e la mia gloria; la mia forte rocca e il mio rifugio sono in DIO. Confida in lui continuamente, o popolo, effondi il tuo cuore davanti a lui: DIO è il nostro rifugio. (Sela) Certo, gli uomini di basso rango non sono che vapore, e gli uomini di alto rango non sono che menzogna, messi sulla bilancia tutti insieme sono piú leggeri del vapore, stesso. Non confidate nell’estorsione e non ponete vane speranze nella rapina, non datevi alla vanità; se le ricchezze abbondano, non vi attaccate il cuore. DIO ha parlato una volta; due volte ho udito questo: che la potenza appartiene a DIO; a te pure, o Signore, appartiene la benignità, perché ripagherai ognuno secondo le sue opere.
Salmi 146:1-10. Alleluia. Anima mia, loda l’Eterno. Io loderò l’Eterno finché ho vita, canterò le lodi del mio DIO per tutta la mia esistenza. Non confidate nei principi né in alcun figlio d’uomo, che non può salvare. Quando il suo spirito se ne va, egli ritorna alla terra, e in quello stesso giorno i suoi progetti periscono. Beato colui che ha il DIO di Giacobbe per suo aiuto, la cui speranza è nell’Eterno, il suo DIO, che ha fatto i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, che serba la fedeltà in eterno, che rende giustizia agli oppressi e dà il cibo agli affamati. L’Eterno libera i prigionieri. L’Eterno apre gli occhi ai ciechi, l’Eterno rialza quelli che sono abbattuti, l’Eterno ama i giusti. L’Eterno protegge i forestieri, soccorre l’orfano e la vedova ma sovverte la via degli empi. L’Eterno regna per sempre il tuo DIO, o Sion, per ogni età. Alleluia.
Geremia 17:5-8. Cosí dice l’Eterno: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall’Eterno! Egli sarà come un tamerisco nel deserto; quando viene il bene non lo vedrà. Dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra salata senza abitanti. Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno! Egli sarà come un albero piantato presso l’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume. Non si accorgerà quando viene il caldo e le sue foglie rimarranno verdi, nell’anno di siccità non avrà alcuna preoccupazione e non cesserà di portare frutto”.
Ebrei 13:5-6. Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò”. Cosí possiamo dire con fiducia: “Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l’uomo?”.
Giorno del Signore 51
Domanda 126. Qual è la quinta petizione?
Risposta. “Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori”. Cioè: voglia tu, per amore del sangue Cristo, non imputare a noi, miseri peccatori, alcuna delle nostre trasgressioni, né il male che ancora sempre ci avvolge 1; come noi pure troviamo in noi stessi questa testimonianza della tua grazia, che consiste nel nostro pieno proposito di perdonare di cuore al nostro prossimo 2.
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1 Salmi 51:1-7. «Al maestro del coro. Salmo di Davide, quando il profeta Nathan venne a lui, dopo che egli aveva peccato con Bathasceba.» Abbi pietà di me, o DIO, secondo la tua benignità; per la tua grande compassione cancella i miei misfatti. Lavami completamente dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. Poiché riconosco i miei misfatti e il mio peccato mi sta sempre davanti. Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi. Ecco, io sono stato formato nell’iniquità e mia madre mi ha concepito nel, peccato. Ma a te piace la verità che risiede nell’intimo, e m’insegni la sapienza nel segreto del cuore. Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò piú bianco della neve.
Salmi 143:2. E non entrare in giudizio col tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.
Romani 8:1. Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesú, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito.
I Giovanni 2:1-2. Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesú Cristo il giusto. Egli è l’espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
2 Matteo 6:14-15. Perché, se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre.
Matteo 18:21-35. Allora Pietro, accostatosi, gli disse: “Signore, se il mio fratello pecca contro di me, quante volte gli dovrò perdonare? Fino a sette volte?”. Gesú gli disse: “Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Perciò il regno dei cieli è simile ad un re, il quale volle fare i conti con i suoi servi. Avendo iniziato a fare i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. E non avendo questi di che pagare, il suo padrone comandò che fosse venduto lui con sua moglie, i suoi figli e tutto quanto aveva, perché il debito fosse saldato. Allora quel servo, gettandosi a terra gli si prostrò davanti dicendo: ‘Signore, abbi pazienza con me e ti pagherò tutto’. Mosso a compassione, il padrone di quel servo lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito fuori, incontrò uno dei suoi conservi, che gli doveva cento denari; e, afferratolo per la gola, lo soffocava dicendo: ‘Pagami ciò che mi devi’. Allora il suo conservo, gettandosi ai suoi piedi, lo supplicava dicendo: ‘Abbi pazienza con me, e ti pagherò tutto’. Ma costui non volle, anzi andò e lo fece imprigionare, finché non avesse pagato il debito. Ora gli altri servi, visto quanto era accaduto, ne furono grandemente rattristati e andarono a riferire al loro padrone tutto ciò che era accaduto. Allora il suo padrone lo chiamò a sé e gli disse: “servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché mi hai supplicato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?” E il suo padrone, adiratosi, lo consegnò agli aguzzini finché non avesse pagato tutto quanto gli doveva. Cosí il mio Padre celeste farà pure a voi, se ciascuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello i suoi falli”.
Giorno del Signore 52
Domanda 127. Qual è la sesta petizione?
Risposta. “E non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno”, cioè: giacché siamo di per noi stessi così deboli da non poter reggere neppure un istante 1 e per di più i nostri nemici mortali – il diavolo 2, il mondo 3, e la nostra propria carne 4 – non cessano d’insidiarci, voglia tu pertanto preservarci e fortificarci per la potenza del tuo Spirito Santo, perché possiamo far loro strenua resistenza e non soccombere in questo combattimento spirituale 5, sino ad ottenere finalmente la vittoria completa 6.
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1 Salmi 103:14-16. Perché egli conosce la nostra natura e si ricorda che siamo polvere. I giorni dell’uomo sono come l’erba; egli fiorisce come il fiore del campo; se il vento gli passa sopra, egli non è piú e il suo luogo non lo si riconosce piú.
Giovanni 15:1-5. Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinché ne porti ancora di più. Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, cosí neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.
Romani 8:26. Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili.
2 II Corinzi 11:14. E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia la cui fine sarà secondo le loro opere. Lo dico di nuovo: Nessuno mi consideri un insensato; se no ricevetemi pure come un insensato, affinché mi possa anch’io vantare un po’.
Efesini 6:10-13. Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi dell’intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti. Perciò prendete l’intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa.
I Pietro 5:8. Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.
3 Giovanni 15:18-21. Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: “Il servo non è piú grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.
Efesini 6:12. Poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.
4 Romani 7:23. Ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra.
Galati 5:17. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l’una all’altra, cosicché voi non fate quel che vorreste.
5 Matteo 10:19-20. Quando essi vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di che cosa dovrete dire; perché in quella stessa ora vi sarà dato ciò che dovrete dire; poiché non sarete voi a parlare, ma lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Matteo 26:41. Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole.
Marco 13:33. State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento.
Romani 5:3-5. E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
6 I Corinzi 10:13. Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana, or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.
I Tessalonicesi 3:13. Per rendere fermi i vostri cuori, affinché siano irreprensibili nella santità davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signor nostro Gesú Cristo con tutti i suoi santi. Amen.
I Tessalonicesi 5:23. Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesú Cristo.
Domanda 128. Come concludi questa preghiera?
Risposta. “Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno”. Cioè: tutto ciò ti chiediamo a te perché quale nostro Re, potente in ogni cosa, vuoi e puoi darci ogni bene 1, e affinché non noi, ma il tuo santo nome abbia ad essere glorificato in eterno 2.
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1 Romani 10:11-13. Perché la Scrittura dice: “Chiunque crede in lui non sarà svergognato”. Poiché non c’è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: “Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”.
II Pietro 2:9. Il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio.
2 Salmi 115:1. Non a noi, o Eterno, non a noi ma al tuo nome dà gloria, per la tua benignità e per la tua fedeltà.
Geremia 33:8-9. Li purificherò di ogni loro iniquità con la quale hanno peccato contro di me e perdonerò tutte le loro iniquità con le quali hanno peccato e con le quali si sono ribellati contro di me. E questa città sarà per me un titolo di gioia, di lode e di gloria davanti a tutte le nazioni della terra, quando verranno a sapere di tutto il bene che io faccio loro; e temeranno e tremeranno a motivo di tutto il bene e di tutta la pace che io procurerò a lei.
Giovanni 14:13. E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Filippesi 4:20. Ora al mio Dio e Padre nostro sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Domanda 129. Che cosa significa l’espressione “amen”?
Risposta. “Amen” vuol dire: così dovrà essere, davvero e certamente; perché la mia preghiera è udita da Dio assai più sicuramente di quanto io non senta nel cuore di desiderare tali cose da lui 1.
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1 II Corinzi 1:20. Poiché tutte le promesse di Dio hanno in lui il “sí” e “l’amen”, alla gloria di Dio per mezzo di noi.
II Timoteo 2:13. Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché egli non può rinnegare se stesso.
PAROLE DELLA S. SCRITTURA
DA CUI CIASCUNO PUÒ IMPARARE,
nello stato in cui si trova,
CHE COSA DEBBA FARE
per conformarsi alla propria vocazione.
Alle autorità terrene.
Ora dunque, o re, siate savi, accettate la correzione, o giudici della terra. Servite l’Eterno con timore e gioite con tremore. Salmi 2:10-11.
Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia presenza la malvagità delle vostre azioni, cessate di fare il male. Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova. Isaia 1:16-17.
Ai giudici.
Ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci che temano DIO, degli uomini fidati, che detestino il guadagno ingiusto, e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine. Lascia che siano loro a giudicare il popolo in ogni tempo… Esodo 18:21-22.
E disse ai giudici: “Badate a ciò che fate, perché non giudicate per l’uomo ma per l’Eterno, che sarà con voi quando amministrerete la giustizia. Perciò ora il timore dell’Eterno sia su di voi. Fate attenzione a ciò che fate, perché nell’Eterno, il nostro DIO, non c ‘è alcuna ingiustizia, né parzialità, né accettazione di doni”. 2 Cronache 19:6-7.
Alle autorità terrene e ai loro soggetti.
Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio. Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna. I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l’autorità? Fa’ ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa, perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male. Perciò è necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell’ira ma anche per ragione di coscienza. Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio. Romani 13:1-6 (v. I Pietro 2:17).
Ai mariti
Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei. Efesini 5:25.
Mariti, amate le mogli e non v’inasprite contro di loro. Colossesi 3:19.
Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso piú debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. I Pietro 3:7.
Alle mogli
Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. Colossesi 3:18; Efesini 5:22.
Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore. Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d’oro o indossare belle vesti ma l’essere nascosto nel cuore con un’incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio. Cosí infatti si adornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, stando sottomesse ai loro mariti come Sara che ubbidiva ad Abrahamo, chiamandolo signore, di essa voi siete divenute figlie, se fate il bene e non vi lasciate prendere da alcun spavento. I Pietro 3:1-6.
Ai genitori
E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore; e inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi. Deuteronomio 6:6-7.
Non risparmiare la correzione al fanciullo; anche se lo batti con la verga, non morrà; lo batterai con la verga, ma libererai l’anima sua dallo Sceol. Proverbi 23:13-14.
Chi risparmia la verga odia il proprio figlio, ma chi lo ama lo corregge per tempo. Proverbi 13:24. (v. Proverbi 19:18; 29:15).
E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore. Colossesi 3:21; Efesini 6:4.
Ai figliuoli.
Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. “Onora tuo padre e tua madre”, questo è il primo comandamento con promessa, “affinché tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra”. Efesini 6:1-3 (v. Colossesi 3:20).
Ai servi, alle serve, ai giornalanti, agli operai.
Servi, ubbidite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo la volontà di Dio di buon animo, servendo con amore, come a Cristo e non come agli uomini, sapendo che ciascuno, schiavo o libero che sia, se avrà fatto del bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore. Efesini 6:5-8 (v. Colossesi 3:22-24).
Domestici, siate con ogni timore sottomessi ai vostri padroni, non solo ai buoni e giusti, ma anche agli ingiusti. I Pietro 2:18.
Ai padroni.
E voi, padroni, fate lo stesso verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il loro e vostro Signore è in cielo e che presso di lui non c’è alcuna parzialità … Date ai vostri servi ciò ch’è giusto ed equo. Efesini 6:9; Colossesi 4:1.
Ai giovani e ad altri.
Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. I Corinzi 6:9-10.
Alle vergini.
Vi è differenza tra la donna sposata e la vergine; quella che non è sposata, si preoccupa delle cose del Signore per essere santa nel corpo e nello spirito, ma la sposata si preoccupa delle cose del mondo, del come possa piacere al marito. I Corinzi 7:34.
Alle vedove.
Or quella che è veramente vedova, ed è rimasta sola, pone la sua fiducia in Dio e persevera nelle preghiere e nelle suppliche notte e giorno. Ma quella che vive sregolatamente, anche se vive, è morta. Raccomanda anche queste cose, affinché siano irreprensibili. … non oziose, e ad andare in giro per le case, ed ancor peggio, non solo ad essere oziose, ma anche pettegole e indiscrete e a parlare di cose inutili. I Timoteo 5:5-7, 13.
Ad ognuno.
Sommario della legge di Dio:
E Gesú gli disse: “ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente”. Questo è il primo e il gran comandamento. E il secondo, simile a questo, è: “ama il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti.
Matteo 22:37-40.
Sommario dell’evangelo:
Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Giovanni 3:16.
Questa parola è sicura e degna di essere pienamente accettata, che Cristo Gesú è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesú Cristo facesse conoscere in me, per primo tutta la sua clemenza, per essere di esempio a coloro che per l’avvenire avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. Or al Re eterno, immortale invisibile, all’unico Dio sapiente, sia onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen. I Timoteo 1:15-17.
Nelle località in cui si tengono due prediche pomeridiane, verrà anche letto intelligibilmente al popolo, il seguente Compendio del Catechismo, insieme con i testi biblici, all’inizio della Predica meridiana. Dove invece non ci sono due Prediche pomeridiane, ma una sola, cioè la predica catechistica, al principio di essa non si leggerà solo il testo dei Dieci Comandamenti, com’è stato prescritto, ma anche il seguente Compendio del Catechismo, insieme con i testi biblici:
BREVE COMPENDIO DEL CATECHISMO
INSIEME CON I TESTI BIBLICI
Tre cose è soprattutto necessario conoscere, per un cristiano: prima, quanto sia grande il nostro peccato e la nostra miseria. Poi, in che modo ne siamo redenti, e infine qual sia la gratitudine che ci domanda Iddio, poiché siamo redenti.
I.
Il nostro peccato e la nostra miseria, li conosciamo dalla Legge divina, poiché in essa ci viene richiesto quel perfetto amore di Dio e del nostro prossimo, di cui siamo debitori a Dio che a questo ci ha creati; mentre noi, per la nostra natura corrotta, non possiamo che odiare Dio e il nostro prossimo e siamo perciò soggetti, per la immutabile verità e giustizia di Dio, a pena temporale ed eterna, a meno di trovare qualcuno che paghi il prezzo della nostra colpa e renda per noi soddisfazione al giusto giudizio di Dio.
Ed il SOMMARIO DELLA LEGGE di Dio è contenuto in queste parole:
Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua (e con tutta la forza tua). Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti (Matteo 22, 37-40; v. Marco 12:29-32).
E contro il trasgressore Dio ha detto:
Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica! (Galati 3:10; v. Deuteronomio 27:26).
II.
Come sia stata già resa una piena soddisfazione di tutta la nostra colpa, e come noi, con tutti gli eletti, siamo stati redenti dalla nostra miseria fin dal principio del mondo, ce lo insegna Dio nel Santo Evangelo. E ciò avviene così: Nessuna creatura doveva e poteva render soddisfazione per l’uomo che ha peccato, e nessuna creatura poteva ridare la vita eterna, ma solo Dio; perciò Cristo, l’eterno Figliuolo di Dio, ha rivestito vera natura umana ed in essa ha pienamente adempiuto per noi la legge di Dio ed ha anche portato il peso del castigo e dell’ira di Dio, che noi avremmo altrimenti dovuto sopportare in eterno, e ci ha acquistato la vita eterna. Oltre
a ciò, Dio ci comanda vivamente d’aver fiducia che egli, in virtù di questa soddisfazione e di questo riscatto di Cristo vuol esser di nuovo e in eterno il nostro Padre misericordioso e, con la sua paterna provvidenza, vuol pro- curare a noi ed ai nostri tutte le cose necessarie al corpo ed all’anima e vuol far concorrere anche ogni male al progresso della nostra salvezza. Egli ci perdona anche ogni nostro peccato, come se non ne avessimo mai compiuto né avuto alcuno e, all’incontro, ci elargisce ed miputa tutta l’ubbidienza e giustizia di Cristo, come se avessimo adempiuto e sofferto noi stessi tutto ciò che Cristo ha compiuto e sofferto per noi. Purché accettiamo ciò con animo credente e fiducioso, egli ci dona anche il suo Spirito Santo, che produce in noi una tal fede e ci rinnova così a vita eterna.
Questo c’insegnano gli articoli del nostro CREDO CRISTIANO, che suonano così:
Credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra.
Ed in Gesù Cristo, suo Figliuolo Unigenito, Signor nostro, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto. Discese agli inferi, il terzo dì risuscitò dai morti, sali al cielo, siede alla destra di Dio, Padre Onnipotente. Di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.
Credo nello Spirito Santo, l’una santa cattolica Chiesa cristiana, al comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la resurrezione dei corpi e la vita eterna. Amen.
E proprio questa redenzione per mezzo dell’unico sacrificio e della passione di Cristo sulla croce, che ci vien promessa nell’Evangelo, è suggellata e confermata per noi dallo Spirito Santo mediante li retto uso dei SANTI SACRAMENTI.
In primo luogo, mediante il Santo Battesimo: in quanto che, proprio come noi ed i nostri parvoli siamo battezzati con l’acqua che suole rimuovere l’impurità del corpo, così pure siamo lavati dal sangue e dallo spirito di Cristo dalla nostra impurità interiore. Dio, cioè, in virtù dell’effusione del sangue di Cristo sul legno della croce, ci ha rimesso tutti i nostri peccati e ci ha fatto rinascere mediante il suo Santo Spirito.
Poiché Cristo ce lo ha promesso nell’ISTITUZIONE DEL BATTESIMO, che suona così: Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo é dello Spirito Santo (Matteo 28:19). Chi avrà
creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato (Marco 16:16).
In secondo luogo, mediante la S. Cena: in quanto che, questa stessa promessa di redenzione per mezzo dell’unico sacrificio e della passione di Cristo sulla croce, – che ci è fatta nel Santo Evangelo, sigillata una volta nel Santo Battesimo, e avvivata per mezzo d’una vera fede in Cristo – deve essere in eterno mantenuta. Poiché, proprio come vediamo con gli occhi che li pane del Signore ci vien rotto e il calice ci vien partecipato, il corpo di Cristo è stato per noi sacrificato e rotto sulla croce, e il suo sangue è stato versato; ed inoltre, proprio come mangiamo e beviamo del pane e del calice del Signore in memoria di lui, noi pure siamo cibati e dissetati in vita eterna col corpo crocifisso di Cristo e col suo sangue sparso: poiché, per noi tutti che confidiamo veramente in Cristo, la causa per cui abbiamo eterna fame e periamo, cioè il peccato, è perdonata e rimossa mediante la morte e l’effusione del sangue di Cristo; e, all’incontro, ci viene acquistato ed elargito lo Spirito che dà vita, affinché esso, dimorando eternamente in Cristo come capo ed in noi come membra, produca in noi la stessa vita, giustizia e gloria che produce in Cristo nostro capo.
Poiché Cristo ce lo ha promesso nella ISTITUZIONE
DELLA SUA SANTA CENA, che suona così:
Il Signor Gesù, nella notte che fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: Questo è li mio corpo che è dato per voi fate questo in memoria di me. Parimenti, dopo aver cenato, prese anche li calice, dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finch’egli venga 1( Corinzi 1:23-26)
E S. Paolo, nella 1a Epistola ai Corinzi, al cap. 10,
dice così:
Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è egli la comunione col corpo di Cristo? Siccome v’è un unico pane, noi, che siam molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane 1( Corinzi 10:16-17).
III.
Qual sia la gratitudine che Dio esige da noi per la nostra redenzione, l’apprendiamo anche dalla Legge di Dio. È vero che in questa vita non possiamo osservarla pienamente, né possiamo, quindi, esser giusti dinanzi a Dio in virtù d’una tale osservanza; ma pure Iddio vuole che ci dimostriamo verso di lui quali figliuoli grati e rigenerati, e che rinneghiamo noi stessi, ed assoggettiamo ai suoi comandamenti la nostra intelligenza e la nostra volontà, e che diamo inizio in questa vita a quell’obbedienza, e cresciamo in essa giorno per giorno, finché essa divenga perfetta in noi nella vita eterna. E l’espressione di tale obbedienza si ha nei DIECI COMANDAMENTI, che suo- nano così:
1.
Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di servitù. Non avere altri dii nel mio cospetto.
2.
Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrar dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino ala terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.
3.
Non usare il nome dell’Eterno, ch’è l’Iddio tuo, invano; perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.
4.
Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa in essi ogni opera tua; ma li settimo è giorno di riposo, sacro all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, né tu, né il tuo figliuolo, né al tua figliuola, né il tuo servo, né al tua serva, né il tuo bestiame, né li forestiero ch’è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch’è ni essi, e si riposò li settimo giorno; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l’ha santificato.
5.
Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che l’Eterno, l’Iddio tuo, ti dà.
6.
Non uccidere.
7.
Non commettere adulterio.
8.
Non rubare.
9.
Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
10.
Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né li suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo (Esodo 20:1-17; Deuteronomio 5:6-18).
Di questa gratitudine è espressione, in particolare, la preghiera cristiana; non soltanto in quanto è l’elemento principale del culto che a Dio è dovuto, ma anche perché Dio non vuol darci altrimenti il perdono dei peccati,
lo Spirito Santo e la vita eterna, salvo che glieli chiediamo di cuore e senza tregua in preghiera; e lo fa, invece, tosto che li sospiriamo vivamente da lui: poiché al nostra preghiera è santificata dalla passione di Cristo e lo Spirito Santo desta nel nostro cuore quell’ineffabile sospirare. E tutte le cose necessarie al corpo ed all’anima, per le quali dobbiamo pregare Dio, sono comprese nella preghiera che Cristo stesso ci ha insegnata e che suona così:
PADRE NOSTRO che sei nei cieli, sia santificato li tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta nel cielo. Dacci oggi li nostro pane quotidiano; e rimettici i nostri debiti, come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Poiché a te appartengono il regno, al potenza e la gloria, in sempiterno. Amen. (Matteo 6:9-13; Luca 1:2-4).
PREGHIERA
dopo la Predica Catechistica.
Dio onnipotente e vero, eterno ed unico Padre del nostro Salvatore Gesù Cristo, che sei, insieme col tuo Figliuolo unigenito e con lo Spirito Santo, il creatore del cielo, della terra, degli angeli, degli uomini e d’ogni crea- tura, e che sei sapiente, amorevole, giusto, vero, santo, misericordioso e libero: io riconosco di esser purtroppo un povero peccatore, e provo un vivo dolore d’averti pro- vocato ad ira.
Ma ti prego di volermi perdonare per grazia tutti i miei peccati; e di volermi render giusto per amore del tuo Figliuolo prediletto Gesù Cristo, e per mezzo di lui: poiché egli è stato immolato per i nostri peccati, ed è morto sulla croce, ed è quindi risorto dai morti, e vive in eterno, ed è stato designato, per una sapienza ed una misericordia indicibili, quale nostro mediatore, riconciliatore, intercessore e salvatore.
E voglia tu, per amor suo e per mezzo di lui, santificarmi sempre più con lo Spirito Santo a vita eterna e governarmi in modo che io riconosca debitamente te, vero Iddio, e ti invochi con vera fede, e ti serva con al dovuta obbedienza e non cada in errore o in peccato.
Voglia tu pure radunarti sempre più, in questo paese, una Chiesa vera e santa, e custodirla nella tua grazia, e reggerla e nutrirla a salvezza e preservar sempre, nel corpo e nell’anima, noi ed i nostri figliuoletti bisognosi. Concedi ed accresci sempre più in loro la tua grazia, perché possan crescer sempre in Cristo tuo Figliuolo e capo della nostra Chiesa, finché giungano alla loro piena maturità in ogni sapienza, santità e giustizia.
E tutto questo, voglia tu accordarcelo per amore del tuo Figliuolo diletto, che ode certamente li nostro sospiro e intercede per noi; perché noi crediamo che, per amor suo, al nostra invocazione ti è gradita e non è messa in oblio; e ti diciamo, insieme col pover’uomo ch’è ricordato nell’Evangelo: Io credo, mio Signore; sovvieni alla mia incredulità. Amen.