RISORSE:

“Perché Dio ha tanto amato l’uomo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna”
(Giovanni 3:16 della Bibbia Evangelicale)

Ho letto “L’Evangelo di Gesù Cristo: una celebrazione evangelica”. (Qui l’originalequi in Italiano) Questo documento, teologicamente ortodosso secondo i parametri dell’ermeneutica da “Solo Nuovo Testamento”, presenta in ciò che dice, ma ancor di più in ciò che omette, un evangelo MONCO, con al centro la salvezza dell’uomo, e con le richieste pattizie ridotte. È un vangelo che non esibisce la vittoria di Dio nella storia, il rovesciamento delle opere di satana e la restaurazione  e riconciliazione di tutte le cose in progresso qui ed ora ma è un vangelo umanista, ripiegato su sé stesso, non a caso spesso  percepito da chi l’ascolta  come un’assicurazione sulla vita dopo la morte e per questo sottoscritto.   

La parola più ricorrente del vangelo MONCO è “salvezza”  e c’è anche una descrizione comprensiva della stessa:

“La salvezza nel suo senso più pieno è dalla colpevolezza del peccato nel passato, dalla forza del peccato nel presente e dalla presenza del peccato nel futuro. … Ha una dimensione globale, perché il piano di Dio è quello di salvare CREDENTI (non il mondo) da ogni tribù e lingua per essere sua chiesa …” 

La dimensione globale non è di salvare il MONDO e la storia ma di salvare credenti dal mondo. Per questi ‘teologi’ Gesù è entrato nella storia ed ha vinto nella storia, ma per donarci gli effetti di questa vittoria fuori dalla storia e solo come ‘assaggio’ in questa vita. A questo scopo sono anche costretti a distorcere la  Scrittura,  e al ‘punto chiave’ 18 ridurre il Grande Mandato a “…rendendo i credenti dei discepoli nell’ambito della comunità della chiesa”. Ma il Grande Mandato ha invece un orizzonte molto più ampio di questo che è l’obbedienza di tutte le nazioni. Si paragoni l’affermazione al punto chiave 18 con la Scrittura: Matteo 28:19

DIODATI  1649 Andate adunque, ed ammaestrate tutti i popoli;

BIBBIA CEI Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,

KJV Go you therefore, and teach all nations,

YOUNG’S LITERAL  having gone, then, disciple all the nations,

Sono le nazioni a dover essere rese discepoli e non solo individui da tutte le nazioni. E …, sì, le nazioni possono diventare cristiane prima del ritorno di Cristo. Non nel senso che ogni persona al loro interno è nata di nuovo, ma nel senso che possono esistere e sono esistite culture  e società umane  così imbevute di verità cristiane da determinare i modi di vivere della maggioranza. (Se Calvino parlò del regno di Cristo nei credenti  è perché viveva in una tale realtà).

Questo documento presenta un evangelo MONCO perché riduce la multiformità della vita creata e redenta all’evangelizzazione. 

“Tutti gli eredi della salvezza FINALE sono chiamati qui ed ora a servire il loro Signore e l’un l’altro, a condividere la comunione con le sofferenze di Gesù e a lavorare assieme per far conoscere Cristo al mondo intero”.  “Condividere la gioia e la speranza di questo Evangelo …. insegnando, battezzando, e facendo discepoli”.

Questa frase, altre, e il tono generale del documento fanno di tutti i salvati degli evangelisti, non c’è nel documento vocazione più importante che questa e tutte le altre vocazioni sono ad essa subordinate o da essa cancellate. Ci sono invece ben tre lunghi brani nel Nuovo testamento nei quai è descritto minuziosamente come vivere la nuova vita in Cristo, Ef. 4-6  dove gli evangelisti sono solo ALCUNI e la maggioranza sono semplicemente ‘santi’  (4: 11-12)  la cui vocazione nella nuova vita in Cristo  è descritta  minuziosamente in 77 versetti dei quali solo in uno 6: 15  ordina di avere i piedi calzati con la prontezza dell’evangelo. Non fatevi fuorviare dai redattori delle vostre bibbia che hanno spezzato non rettamente la Parola mettendo sopra ad un brano un titolo altisonante e sopra un altro meramente “doveri domestici”,  è tutta vita normale, la nuova vita in Cristo.   Colossesi 3-4 “ Se dunque siete resuscitati con Cristo…” pregate per noi affinché Dio apra a noi (gli evangelisti cioè ALCUNI) la porta della parola, per annunziare il mistero di Cristo(4:3). Per tutti gli altri santi è come in Efesini, vita di tutti i giorni e non vita ‘missionaria’. Infine l’intera prima lettera di Pietro nella quale è sicuramente centrale 2:9 “Siete un popolo acquistato affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. Anche 3: 14 dice di essere sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Due versetti in 5 capitoli. Quello che manca, nel vangelo MONCO è la redenzione della multiformità di vita e di vocazioni che Dio ha voluto per l’uomo alla Sua gloria. Manca la gloria della vita sulla terra nella sua totalità. Manca la gioia e il senso di pienezza che avevano i Puritani nell’arare la terra o costruire una sedia.

Questo è un vangelo MONCO perchè è un vangelo antropo-centrico, preoccupato solo della salvezza degli uomini. Ma il vero vangelo è l’annuncio della vittoria di Dio nel tempo e nella storia e della riconciliazione e restaurazione di tutte le cose in terra e in cielo (Cl. 1:20) alla sua gloria. Anzi, 2Corinzi 4:6 indica che il comando all’evangelo nel suo senso cosmico è stato dato in Genesi 1:2, PRIMA DEL PECCATO, ed è la rivelazione della gloria di Dio che risplende sul volto di Gesù. Questi ‘teologi’ professano che: 

“L’evangelo esige da tutti i credenti … sottomissione a TUTTO ciò che Egli ha rivelato nella sua Parola scritta”, “Attraverso l’Evangelo noi apprendiamo che noi esseri umani, che eravamo stati creati per essere in comunione con Dio, siamo per natura – cioè ‘in Adamo’ (1 Corinzi 15:22) – morti nei peccati …”

Questo sarebbe TUTTO ciò che ha rivelato nella sua Parola  scritta? I primi due capitoli della Genesi non sono la sua Parola? Cosa doveva fare l’uomo mentre era ancora in comunione con Dio? E perché gli fu dato un ‘aiuto convenevole’? Non fu forse per aiutarlo nello svolgimento della propria vocazione?  Dio ha tanto amato il MONDO. E qui i contorsionismi per spiegare che la Bibbia ha tre definizioni di ‘mondo’ e bla, bla, bla non convincono.  Dio ha amato quel mondo che ha creato per essere il teatro della sua gloria e che l’uomo, a partire dal progetto iniziale nel Giardino, doveva far diventare una grande città-giardino, un grande tempio per Dio che vuole scendervi per avere comunione con gli uomini. Questo MONDO era ed è da riempire di credenti, questi credenti devono renderselo soggetto, averne il dominio, e custodirlo (dal male?), sviluppare la scienza, la tecnologia, le arti ecc. in comunione col loro Creatore e alla sua gloria.  Questo mandato non è stato ‘compiuto’ da Gesù nella sua vita terrena e non è mai stato revocato, ma il documento non sembra interessarsene perché è dedito ad una falsa spiritualità se non al Neoplatonismo. La SALVEZZA in questo documento è non del MONDO ma dei peccatori e non in questa vita (solo un assaggio) ma fuori dalla storia. La ristabilita comunione non ricolloca l’uomo nella sua perduta vocazione più l’annuncio del Vangelo come mezzo istituito da Dio per riabilitare l’uomo alla sua originale vocazione e alla vittoria, ma un Dio frustrato per opera del diavolo non è riuscito e non riuscirà ad avere nella  creazione e nella storia ciò che avrebbe voluto e l’ha così procrastinato a dopo la storia. Anche Lui dovrà accontentarsi  qui solo di ‘un assaggio’.

In realtà il documento presenta un vangelo MONCO e non mancano solo Genesi 1 e 2, manca interamente l’Antico Testamento. Non ho trovato nel documento 1 (uno) riferimento a questa parte della tanto declamata “Parola scritta”. 

“Nella vita di fede come i vangeli ce la presentano, i credenti sono uniti con il loro risorto Signore, in comunione con lui, e guardano a lui in spirito di ravvedimento e di speranza per riceverne la potenza dello Spirito santo per non cadere in peccato e SERVIRLO VERAMENTE”.

Questo ‘servirlo veramente’ è  spiegato con dovizia essere la ‘vita di testimonianza più la proclamazione verbale’ un continuo spreco di parole per descrivere una scorreggia superspirituale. In realtà la lettera agli Ebrei  (cap.11) ci presenta la vita di fede dei santi dell’Antico Testamento, santi che (suppongo io) non manderebbero i loro figli nelle scuole in cui s’insegna che l’universo s’è creato da sé (vs.2); offrivano con cuore retto la loro decima (vs.4); condannarono il mondo (vs. 7 costruendo qualcosa che non affonda, non credendo che questo mondo è una nave che affonda sulla quale è tempo perso lucidare gli ottoni); soggiornarono (letteralmente stanziarono) come eredi del mondo (vs. 9 cf. Ro. 4: 13); offrirono i loro figli a Dio e non a Molok (da MLK = re/dio, la divinità dello Stato) (vs. 17); disobbedirono alle autorità (vs. 23, 27 e 31, cari cultori di Romani 13, non è interessante che ben tre espressioni di fede consistano nella disobbedienza alle autorità e non specificamente quella di Atti 4: 19?)… vinsero regni, praticarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le gole dei leoni, spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, … misero in fuga gli eserciti stranieri (vs. 33-34) e … sì, alcuni furono anche lapidati, segati, uccisi di spada (da autorità politiche e religiose apostate perché avevano osato parlare alla politica e alla religione in modo sanguigno non politically correct). La fede “come [solo] i vangeli ce la presentano” è una fede monca specialmente quando filtrata attraverso un’ermeneutica da solo Nuovo Testamento.

Non c’è nel documento del vangelo MONCO nemmeno un riferimento ai Comandamenti  come parte integrante del vangelo e via alla santificazione benché ci sia in esso un accenno ai “credi storici e alle confessioni di fede Riformate”. Il documento in questione differisce notevolmente nella sostanza della vita nuova del redento dalle Confessioni di Fede Riformate.  Il catechismo di Heidelberg  ad es. insegna che la vita nuova del credente è nella Legge di Dio, Domande e Risposte 91- ss.   Troviamo invece

“Operando giustizia, amando la misericordia ed aiutando tutti i bisognosi, cercando così di rendere testimonianza al regno di Cristo” .

Ad essere semplici come colombe potremmo considerarlo un compendio ragionevole dei comandamenti, ma allora perché non menzionarli? ; ad essere astuti come serpenti potremmo vedere che nascondere al suo interno dell’umanesimo (leggi Piper) e del comunismo battezzato (leggi Keller).  Forse essere antinomisti e non confessionali è il prezzo da pagare per mantenere la propria posizione come leader di grosse chiese. 

Ma il Nuovo Testamento  (Eb. 4. 1-2 cf. Ro. 9:32) insegna che la Legge conteneva le promesse del vangelo e che la ‘buona novella’ annunziata a noi è la stessa che fu annunziata a loro.  Calvino nel Catechismo di Ginevra insegna che “Nella legge di Dio ci viene presentata una perfettissima regola d’ogni giustizia, che a buona ragione si può chiamare l’eterna volontà del Signore …” Dello stesso tono è la Confessione di Westminster. “I suddetti modi di usare la legge non sono contrari alla grazia dell’Evangelo, ma s’accordano perfettamente con essa. Infatti lo spirito di Cristo sottomette la volontà dell’uomo e la rende capace di fare liberamente e con gioia ciò che la volontà di Dio, RIVELATA NELLA LEGGE, esige” WCF 19. 7.  Il Catechismo di Heidelberg colloca la Legge nella sezione “Gratitudine”  e la introduce così: Domanda 91 “E quali sono le opere buone?” Risposta: “Solo quelle che si compiono per vera fede secondo la legge di Dio alla sua gloria; non quelle che si fondano sul nostro beneplacito o le norme umane”, seguono poi le richieste che la legge fa AL SALVATO. Il Catechismo Maggiore  della WCF.

D. 97. A quale particolare funzione adempie la legge morale per le persone rigenerate?

R. Sebbene coloro che sono rigenerati e credono in Cristo siano liberati dalla legge morale in quanto patto d’opere, tanto che essa né li giustifica, né li condanna, essa, oltre al suo uso generale comune a tutte le creature umane, assolve ad una speciale funzione, cioè mostrare loro quanto essi siano legati a Cristo, avendola Egli adempiuta e sopportatene la maledizione al loro posto e per il loro bene. Essa li sospinge così ad una maggiore riconoscenza e ad esprimerla nella sempre maggiore loro cura di conformarsi ad essa come regola della loro ubbidienza.

Questi teologi DEL VANGELO MONCO hanno deciso di by-passare le Confessioni e di formulare una definizione  delle richieste pattizie più vaga e ambigua e palesemente orientata verso quello che chiamerebbero  nebulosamente i ‘comandamenti evangelici’, cioè le cose insegnate da Gesù considerate senza il loro fondamento nell’AT perché sono antinomisti e ancor di più anti-teonomici. Cioè non sono biblici. Cari Riformati italiani che li venerate, o che siete sostenuti dalle loro organizzazioni per spandere questo evangelo MONCO, spero di avervi offerto degli spunti di riflessione.  

 


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