Un uomo può dichiarare di credere in Dio ma in realtà essere un ateo in senso pratico se cerca di separare religione e stato, se nega la sovranità di Dio sullo stato. Separare la religione dallo stato è impossibile. Qualsiasi legge è moralità messa in atto, e qualsiasi moralità poggia su fondamenti religiosi ed è l’espressione della religione. Perciò, ogni sistema giuridico, vale a dire ogni stato rappresenta un ordine religioso ed è un’istituzione religiosa. Lo stato non può essere neutrale rispetto alla religione. O è cristiano o è anti-cristiano. Uno stato può essere neutrale rispetto alle chiese, rispetto cioè alle particolari forme istituzionali del cristianesimo, ma non può essere neutrale rispetto al cristianesimo. Oggi è in atto un processo di destabilizzazione del cristianesimo quale religione degli stati e l’umanesimo ne sta rapidamente prendendo il posto quale religione ufficiale di chiesa, stato e scuola. Le decisioni di Bruxelles e delle corti di giustizia fanno sempre meno riferimento al cristianesimo e alla vecchia legislazione: sono decisioni religiose che promulgano la fede dell’umanesimo[1].
La storia moderna è una guerra che verte sull’istituzione della religione, e se i cristiani non se ne rendono conto, saranno seppelliti dall’istituzione dell’Umanesimo[2]. Le cose che stiamo soffrendo come nazione sono il risultato dell’uomo che fa come sembra giusto ai suoi occhi[3] in economia, politica, educazione e cultura. L’umanesimo sta cercando di irrobustirsi, ma la chiesa deve per la potenza dello Spirito Santo e la Parola di Dio alzare contro di esso un baluardo.
Questa è la grande causa del Movimento Cristiano di Ricostruzione. Il ri-ordinare ogni area di vita e di pensiero nei termini della legge di Dio. Quanto tempo ancora avranno bisogno di soffrire le nazioni sotto la tirannia degli uomini prima di comprendere che la “libertà da Dio” comporta il peggior tipo di schiavitù? Poiché l’uomo ha stabilito la sua economia sta soffrendo per la sua ribellione contro le regole di Dio di giusti pesi e giuste misure[4]. Perché una nazione rigetta Cristo come re, deve vivere con l’ingiustizia e i principi corrotti (lobbizzati) a commettere trasgressioni:
I tuoi principi sono ribelli e compagni di ladri, tutti amano regali [mazzette] e corrono dietro alle ricompense. Non fanno giustizia all’orfano, e la causa della vedova non giunge davanti a loro. (Isa. 1:23)
È vero che la via dei perfidi è dura (Proverbi 13:15), e se noi strutturiamo il nostro ordinamento sociale nei termini dell’autonomia dell’uomo, continueremo ad avere una strada molto dura da percorrere. Non ci può essere cambiamento finché il cristiano non accantona la neutralità e riconosce che la sovranità di Dio si estende sopra lo stato, l’economia, i tribunali, le scuole, e ogni altra cosa. Solo allora si sentirà obbligato a lavorare per un nuovo ordinamento cristiano.
G.M. Novembre 2012
[1] R. J. Rushdoony “Cristiano e laico”
[2] L’Umanesimo ha i requisiti biblici per essere considerato una ‘religione’, possiede 1. una teoria delle origini; 2. una teoria della condizione attuale dell’uomo; 3. una teoria di salvezza.
[3] Giudici 21:25 et al. Di fatto questo è il ritornello del Libro di Giudici che sta a indicare la condizione di un popolo che non ha un giusto re, IL giusto Re Gesù Cristo.
[4] Lev. 19:36; De. 25: 13. Cade sotto questa proibizione l’economia inflazionista (che falsa continuamente il valore delle banconote a corso forzoso) fondata sulla continua stampa di denaro senza che questo abbia un controvalore reale depositato in banca.