L’amore è definito in vari modi qui nella nostra società, ma è diventato sinonimo di adattarsi a qualunque cosa chiunque voglia essere o qualunque cosa chiunque voglia fare. Così viene definito oggi l’amore.
E questa non è una novità. Se si studia la storia dell’uomo ci si accorge che è stato abile nel definire, o ridefinire, “l’amore” in un modo diverso da come il Signore lo definisce nelle sacre Scritture. E purtroppo, il cristianesimo occidentale ha adottato, in larga misura, la visione e la definizione di “amore” elaborata dal mondo.
Se qualcuno si offende per ciò che dici, sei considerato non “amorevole”. In effetti, questo è il principio fondamentale di questa definizione di amore da parte della nostra società: non adattarsi a ciò che qualcuno voglia essere o a qualunque cosa qualcuno voglia fare è il peccato più grave. “L’amore” accoglie tutti.
E questa è una distorsione dell’amore. La distorsione è l’azione di fornire un resoconto o un’impressione fuorviante. E questo è ciò che la società occidentale e il cristianesimo occidentale hanno fatto all’amore. Spargono e dispensano un resoconto distorto o un’impressione fuorviante dell’amore.
E la loro distorsione permette al male di proliferare. La distorsione dell’amore aiuta e favorisce la proliferazione del male nella società.
Con il pretesto e la profferta di “amore” ci siamo sottratti dal confronto con il male.
Con il pretesto e la profferta di “amore” abbiamo deciso di tenerci da parte e lasciare che il male proliferi.
Come chiese Tolkien ne Lo Hobbit: “Quando abbiamo permesso che il male diventasse più forte di noi?” Oppure, in un altro modo: “Come abbiamo permesso che il male diventasse così forte?”
Ecco come. Molti considerano la resistenza al male come una cosa poco amorevole. Questo è il presupposto che alimenta la capacità del male di proliferare sulla terra. Ed è insegnato dalla maggior parte dei pulpiti.
Bisogna comprendere che la strada per l’inferno è lastricata di mille “belle maniere”; di desideri di essere gentile; di desideri di piacere e di integrarsi; di desideri di non offendere.
Molti considerano resistere al male una cosa poco amorevole. Ma la verità è che l’amore non nega la resistenza al male. Il vero amore biblico non legittima il silenzio di fronte al male.
Amore e resistenza al male non sono contrapposti tra loro (come gran parte del cristianesimo occidentale vuole far credere). Non è un aut-aut. L’amore, infatti, esige il più delle volte il confronto con il male; esige che si affronti il male – nel modo giusto, secondo la situazione in cui il male viene esibito.
Bisogna parlare contro il male e bisogna agire contro di esso.
L’amore biblico non insegna la visione o la definizione dell’amore che ne dà il mondo: cioè che bisogna adattarsi a qualunque cosa gli altri vogliano essere o a qualunque cosa vogliano fare.
L’amore biblico è definito dalla Bibbia, sì, dalla Bibbia!. La Scrittura ci insegna cos’è l’amore; ci insegna ad amare Dio e ci insegna ad amare il nostro prossimo.
La legge e la Parola di Dio ci insegnano ad amare veramente il nostro prossimo. La legge e la Parola di Dio ci insegnano cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è bene e cosa è male.
Se si definisce l’amore al di fuori della Scrittura, si può usare “amore” per giustificare qualsiasi cosa; per accomodare qualsiasi cosa. E questo è ciò che fanno gli uomini malvagi e gli imbroglioni della nostra società per vendere il loro male: lo spacciano con il pretesto che è “amore”.
L’amore biblico – l’amore di Dio – non è totalmente accomodante verso ciò che qualcuno vuole essere o totalmente accomodante verso ciò che qualcuno vuole fare. L’amore di Dio ha dei limiti. L’amore biblico ha dei limiti. Come facciamo a sapere che l’amore ha dei limiti? A motivo delle Scritture stesse.
Ad esempio, 1 Giovanni 2:15 afferma: “Non amate il mondo né le cose che sono del mondo”. Proprio quel – “non amate” – mostra che l’amore biblico ha dei limiti; l’amore non è fatto nel modo in cui il mondo lo ha definito: onnicomprensivo di qualunque cosa chiunque voglia essere o fare.
E prosegue dicendo: “Se qualcuno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l’orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.”
L’amore è definito dalla Scrittura e ciò che dobbiamo amare e non amare è definito dalla Scrittura.
Il Salmo 97:10 afferma: “Voi che amate l’Eterno odiate il male!” L’amore non è onnicomprensivo. La Scrittura ci mostra cosa dobbiamo amare e cosa dobbiamo odiare. La legge e la Parola di Dio ci mostrano cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è bene e cosa è male. La Parola di Dio, ad esempio, ci dice che gli atti omosessuali sono malvagi. Quindi, quando il mondo cerca di vendere tale perversione sotto la maschera dell’amore, abbiamo il dovere come popolo di Dio di parlare contro di essa e di agire contro di essa.
Senti, nessuno è chiamato dalla Scrittura ad amare il male. Le Scritture ci invitano a fare esattamente il contrario. Dobbiamo odiare il male. Dobbiamo resistere al male nel modo in cui conduciamo la nostra vita e dal modo in cui proclamiamo la sua legge e Parola con la nostra bocca.
I profeti non hanno forse affrontato il male del sacrificio di bambini? I profeti non hanno forse affrontato il male dell’idolatria? Non hanno forse affrontato il male di re e tiranni? Di uomini d’affari e di ecclesiastici? Abrahamo non affrontò il male del rapimento della sua famiglia? Asa e Giosafat non affrontarono il male dei sodomiti? Gesù non ha affrontato il male dei cambiavalute? Non ha affrontato il male degli scribi e dei farisei? Dei dottori della legge? Di Erode?
Giovanni Battista non affrontò il male di Erode? Paolo non affrontò forse il male degli orefici che sfruttavano il popolo con i loro modellini d’argento del tempio di Diana? Non affrontò il male di Elima il mago?
La Chiesa primitiva non affrontò il male del Colosseo? Basilio non ha affrontato il male dell’infanticidio? Amy Carmichael non ha affrontato il male della prostituzione minorile nei templi dell’India? Decine di migliaia di cristiani non hanno affrontato il male dell’aborto interponendosi alle porte dei campi di sterminio americani?
Nessuno è chiamato dalla Scrittura ad amare il male. Le Scritture ci invitano a fare esattamente il contrario. Dobbiamo odiare il male. Dobbiamo resistere al male. Sia per il modo in cui conduciamo la nostra vita, sia per la proclamazione della sua Parola e legge con le nostre bocche.
Dire che non dovremmo mai resistere al male diventa di per sé un male poiché tale insegnamento fa proliferare il male nel paese. Dire che non dovremmo resistere al male è ciò che è “non amorevole”, dire che non dovremmo mai resistere al male diventa un tradimento contro Dio e un tradimento del prossimo.
È giusto, in nome dell’amore, non resistere al male tradendo i deboli a favore dei malvagi? Non resistere, in nome dell’amore, al male esponendo la guancia di qualcun altro a un aggressore? Non resistere al male, in nome dell’amore, e permettere a uomini malvagi di bruciare chiese, diffondere l’ateismo e distruggere la nazione? Non resistere al male, in nome dell’amore, restando a guardare mentre i bambini vengono mutilati dei genitali e corrotti nella mente?
La verità è che è proprio l’AMORE che ci spinge a resistere al male. I due non sono in contrasto tra loro come il cristianesimo occidentale e la società occidentale vorrebbero far credere. Comprendiamo che affrontare e opporsi al male sono di per sé atti d’amore.
L’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono proprio ciò che ci motiva e ci costringe a resistere al male quando alza il suo orribile capo. Anche il nostro odio per il male ci costringe. Non possiamo sederci nell’indifferenza, attribuendo allegramente tutto alle nostre timeline profetiche o alla sovranità di Dio – tutti usati erroneamente per giustificare l’indifferenza. Piuttosto, dobbiamo sentirci infastiditi quando vediamo la sua legge o Parola messa in discussione da uomini o governi umani. Dobbiamo parlare e dobbiamo agire – e non possiamo fare altro.
Non lasciatevi neutralizzare da questa distorsione dell’amore da parte della società occidentale. Non permettete agli ecclesiastici e ai “cristiani” evangelicali di cullarvi nell’indifferenza e nell’autocompiacimento quando il male è presente e danneggia molti.
Sia lodato Cristo.