“Quando Wyclif scrisse della sua Bibbia Inglese che ‘La Bibbia è per il governo della gente, da parte della gente, e per la gente’, la sua affermazione non attrasse attenzione nella misura in cui l’enfasi concerne la centralità della legge Biblica. Che la legge dovesse essere la legge di Dio era sostenuto da tutti; l’allontanamento di Wyclif dall’opinione accettata era che la gente stessa dovesse non solo leggere e conoscere quella legge ma che in qualche senso avrebbe anche dovuto governare ed essere da essa governata. A questo punto, Heer ha ragione nel dire che ‘Wyclif e Hus furono i primi a dimostrare all’Europa la possibilità d’una alleanza tra l’università e il desiderio di salvezza della gente. Era stata la libertà di Oxford ad aver sostenuto Wyclif’. L’interesse non era tanto per la chiesa o per lo stato ma per il governo mediante la parola legge di Dio”. (Friedrich Heer: The Intellectual History of Europe; Cleveland: The World Puublishing Co., 1966, p. 184.)