Abbiamo qui l’eresia della “fede facile”, col suo corollario nel motto ‘Siamo sotto la grazia, non sotto la legge’. La fallace presupposizione di questa prospettiva e messaggio è che grazia e legge, promessa e requisito, fiducia e obbedienza siano categorie mutamente esclusive. La recensione dell’insegnamento biblico fornita sopra dimostra il contrario: vale a dire: queste categorie sono mutuamente inclusive l’una dell’altra. C’è un collegamento inseparabile tra giustificazione e santificazione, tale che  la nostra salvezza assicura  una liberazione non solo dalla colpa e dal peccato ma anche dal loro potere e dai loro effetti. Perciò, come la pone Dabney, la redenzione sarebbe una presa in giro senza la santificazione. Senza quest’ultima nessuno potrà vedere il Signore (Eb. 12:14), neppure quelli che (meramente) professano di avere fede salvifica …

Questa ineludibile richiesta di santità o santificazione non è in contraddizione alla salvezza per grazia mediante la fede (Ef. 2:8-9); noi non siamo salvati per mezzo dell’obbedienza, ma in vista dell’obbedienza. ‘Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere” (vs. 10). La salvezza gratuita di Dio libera una persona dalla schiavitù al peccato e lo rende capace di di camminare nella libertà della santa legge di Dio (Ga. 5:13-14).

Immediatamente dopo la sua forte affermazione a Tito che siamo salvati dalla misericordia di Dio, non da opere giuste che avessimo fatto, Paolo procedette ad asserire con confidenza e con enfasi che coloro i quali hanno creduto in Dio devono avere cura di applicarsi a opere buone (Ti. 3:5-8). Molto chiaramente siamo giustificati per fede – cioè da fede viva, e ‘la fede senza le opere è morta’ (Gm. 2:26). La fede viva, salvifica è una fede che opera (cf. Ga. 5:6). Tale fede è un dono gratuito di Dio, che anche opera nel suo popolo per renderli perfetti in ogni buona opera per fare la sua volontà (Eb 13:20 s.). Questi passi testificano chiaramente che la salvezza è invariabilmente accompagnata da opere buone, azioni fatte in obbedienza alla legge di Dio. Proprio come la salvezza eterna, che era stata promessa sotto l’Antico testamento (Isa. 45:17), portava con se l’obbligo di obbedire i comandamenti di Dio (Isa. 48:18; cf. Dt 5:29), così anche sotto il Nuovo Patto Cristo ‘Divenne autore di una salvezza eterna per tutti coloro che gli ubbidiscono’’ (Eb 5:9). Cristo non può essere Salvatore se non è anche Signore, e perciò l’obbedienza è caratteristica di coloro i quali beneficiano della salvezza del Signore. La Giustificazione deve essere seguita dalla santificata crescita in santità (conformità all’immagine di Dio), e la santificazione è manifesta nell’obbedienza alla parola di Dio …

Greg L. Bahnsen

Theonomy in Christian Ethics, pp 163-4.

Prologo

Di David Bahnsen

La pubblicazione di Thenonomy in Christian Ethics [1] nel 1977 non pose fine  alla discussione sul ruolo che la legge di Dio deve avere nella società moderna. Di fatto, servì principalmente lo scopo di aprire la conversazione. Infatti, nel 1985 poi, quando fu pubblicato per la prima volta Con Questo Standard: L’Autorità della Legge di Dio Oggi, la controversia e la tossicità correlate al soggetto della teonomia erano intensificate, non diminuite. L’obbiettivo di Con Questo Standard fu provvedere ai lettori senza lauree in teologia una sinossi delle grandi affermazioni esegetiche ed etiche del libro che l’aveva preceduto (Theonomy in Christian Ethics): che la legge di Dio è un riflesso del suo carattere, che il carattere di Dio non cambia mai e di conseguenza le sue eterne aspettative per il suo popolo non cambiano mai. Questa brevissima sinossi di Theonomy in Christian Ethics fu poi pubblicata in giapponese, spagnolo e russo e divenne uno dei libri più efficaci sul mercato per quelli che sostengono la permanente validità della legge di Dio.

Nel 2008, sarebbe ridicolo affermare che l’importanza di questa raffinata opera sia diminuita. Il numero di cristiani che cercano di essere credenti di “tutta la bibbia”, dedicati ad applicare una visione del mondo della fede cristiana in tutti gli aspetti della vita è notevolmente in crescita. Gli orrori globali del fascismo islamico, del relativismo morale, del ridistribuzionismo economico, dell’umanismo darvinista hanno tutti costretto i credenti ad accettare il fatto che non c’è neutralità e che nel combattimento sulle idee in cui siamo immersi dobbiamo porre la debita attenzione alla legge di Dio. A mano a mano che gli effetti reali dell’antinomismo sono sempre più manifesti, mentre i genitori hanno visto cosa ne è stato dei loro sforzi per allevare dei figli timorati di Dio, mentre la società ha progressivamente intrapreso uno stile di vita dove qualsiasi cosa va bene, le soluzioni basate sulla bibbia descritte in Con Questo Standard diventano sempre più sensate. Non è affatto stato raggiunto alcun consenso, ma i cristiani che credono che la parola di Dio parli a tutti gli ambiti di vita oggi superano quelli che non lo credono. Il “Cristianesimo Totale” sta ritornando e sostanzialmente dovremmo ringraziare Greg Bahnsen per questo. 

Mio padre, il Dr. Greg L. Bahnsen, ora col Signore, dedicò la sua vita e la sua carriera alla nozione che il cristianesimo era più che una religione personale, era un modo di vivere che impattava la trasformazione culturale. Egli insistette su mezzi coerenti per difendere la fede e insistette affinché le aspettative etiche di Dio per il suo popolo venissero onorate. Era gravemente preoccupato dall’antinomismo che vide prevalere nei circoli evangelicali (e perfino in quelli Riformati). L’establishment Riformato non accolse Theonomy in Christian Ethics, e non ha accolto Con Questo Standard. Ma è stato totalmente incapace di produrre qualcosa che possa somigliare a una risposta. Nella provvidenza di Dio, il mondo non-riformato ha abbracciato sempre più i concetti incorporati nel suo lavoro mentre il mondo Riformato è rimasto stabile in una visione luterana di grazia e legge. Con Questo Standard è la risposta di Bahnsen a questo disastro — una difesa brillante e concisa della nozione abbandonata tanto tempo fa dagli eredi della Riforma — che le leggi di Dio sono eterne, e che sono vincolanti per il suo popolo oggi.

C’è ancora ampio spazio per la discussione in questa grande controversia. La parola finale non è stata affatto scritta. Ma a mano a mano che vediamo sempre più cristiani abbracciare la visione Kuyperiana che ogni centimetro quadrato di vita debba essere marcato dalle impronte delle dita di Gesù Cristo, dobbiamo ringraziare il Signore per Con Questo Standard. Questo è un soggetto cardinale con implicazioni cruciali per l’immediata direzione della chiesa. La discussione su questo soggetto può solo essere migliorata da Con Questo Standard.

 

[1]Questo primo libro di Bahnsen sul tema della Teonomia fu un ampliamento della sua tesi con la quale si laureò dal Seminario di Westminster in California. La storia di come il Seminario abbia dapprima accolto la tesi e poi voltato le spalle a Bahnsen e alla tesi stessa è descritta minuziosamente e ferocemente da Gary North in Westmisnter’s Confession, una denuncia della deriva evangelicale dell’Istituto decisa per ampliare il bacino da cui proviene il sostegno economico. (N.d.T.)


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