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Romani 12:1-2; 13:1-7
La Repubblica Cristiana
1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio.
2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.
13:1 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio.
2 Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna.
3 I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l’autorità? Fa’ ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa,
4 perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male.
5 Perciò è necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell’ira ma anche per ragione di coscienza.
6 Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio.
7 Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l’imposta a chi dovete l’imposta, il timore a chi dovete il timore, l’onore a chi l’onore.
Il motivo per cui ho letto i primi due versi di Romani 12 è perché il capitolo 13 che tratta di politica deve essere compreso nei termini di questi due versi che sono la grande sezione di transizione del libro di Romani. I primi 11 capitoli sono teologia, cominciando da capitolo 12 e fino alla fine c’è l’etica, e nel mezzo di queste due sezioni dice: Tutti quelli di voi che avete ricevuto la compassione salvifica di Dio, avete la responsabilità di dedicarvi totalmente a Cristo in tutte le relazioni umane. E poi nel capitolo 12 continua a parlare della natura di queste relazioni, sono rappresentate tutte, qui. Nei primi versi dovete essere dedicati a Cristo in tutte le relazioni che avete nella chiesa e vi dice come farlo; e poi dice che dovete essere dedicati a Cristo con la gente in genere, e vi mostra come farlo; e poi vi dice che dobbiamo essere dedicati a Cristo nella nostra relazione coi nostri nemici, e ci mostra come farlo; e poi, in Romani 13 ci mostra come esprimere la nostra dedicazione a Cristo nella nostra relazione col governo civile.
E comincia con queste parole:
1 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio.
2 Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna.
Questo è un parlare molto forte. Dice che che il cittadino cristiano non solo esprime la propria devozione a Cristo obbedendo le leggi del magistrato civile, ma la parola ‘sottoposta’ qui significa più che obbedienza, significa avere un’attitudine generale di sottomissione verso la magistratura civile come istituzione. Ci sono oggi queste persone di destra che hanno una visione cattiva, ostile, quasi anarchica del magistrato civile come se fosse un male da sopportarsi anziché un dono di Dio per portare ordine e pace alla vita. E questa è un’attitudine completamente non biblica nei confronti del magistrato civile come istituzione. Il governo civile è un dono da Dio, un dono della grazia comune a tutto il genere umano mediante il quale il peccato in una società può essere contenuto, e i cristiani dedicati devono avere un’attitudine generale di sottomissione e di rispetto per l’istituzione del magistrato civile e devono obbedire le sue leggi.
Ora, non si può interpretare un passo delle Scrittura in modo contrario ad altri passi delle Scritture; e questo passo è stato preso, ed è preso da un sacco di persone, incluse persone nella Chiesa Presbiteriana d’America, per dire che un cristiano non può mai disobbedire alcuna delle leggi del magistrato civile, non può mai resistere un magistrato malvagio, e chiedono perfino scusa per la nostra guerra d’indipendenza. Sareste sorpresi da quanti dei nostri predicatori presbiteriani direbbero che la nostra guerra d’indipendenza fu una guerra che per la bibbia non doveva essere combattuta perché Romani 13: 1 e 2 dicono che non dobbiamo resistere il governo e che resistere il governo civile è resistere Dio e noi dobbiamo obbedirlo qualsiasi cosa ci ordini di fare. Naturalmente quella fu la mentalità di molti tedeschi nella Germania Nazista; una delle ragioni per cui Hitler giunse al potere assoluto in Germania fu che molti cristiani tedeschi fraintesero questo testo come dicesse che noi dobbiamo semplicemente obbedire la legge, dobbiamo fare ciò che ci è ordinato, dobbiamo obbedire il magistrato civile, e così perfino alcuni dei medici e dei soldati giustificarono la strage di Ebrei dicendo: “Noi stiamo semplicemente obbedendo ordini”. Ebbene, la bibbia ci insegna che ogni obbedienza che diamo allo stato è limitata, condizionata dalla nostra fedeltà a Gesù Cristo. Questo è importante: noi non possiamo mai dare totale, completa, non qualificata lealtà e obbedienza a nessuna istituzione umana, né alla famiglia, né alla chiesa e neppure allo stato. Ma in ciascuna di queste istituzioni umane, i limiti della nostra obbedienza sono determinati dalla nostra lealtà e devozione al Signore Gesù Cristo.
Fatemi dire cosa intendo. Intendo che se qualsiasi istituzione umana ti comandasse mai di fare qualcosa per la quale devi disobbedire Cristo, tu devi disobbedire quell’autorità umana. Se il magistrato civile ti ordinasse di fare qualcosa che richieda da parte vostra la disobbedienza a Dio, dovete disobbedire il magistrato civile. Non avete opzioni, perché in quei casi nell’obbedire il magistrato civile voi stareste disobbedendo Dio. E non c’è mai una scusa per disobbedire Dio benché ci siano invece ragioni legittime per disobbedire il magistrato civile. Lasciate che vi dia un esempio dal Vecchio e uno dal Nuovo Testamento. Nel Vecchio ce ne sono diversi, per esempio, a Shadrak, Meshak e Abed-nego fu ordinato di prostrarsi e adorare l’idolo di Nebukadnetsar o essere gettati nella fornace ardente, ed essi, a rischio della vita, rifiutarono d’obbedire quell’ordine dello stato. Poi abbiamo le levatrici ebree che avevano ricevuto dal governo egiziano l’ordine di uccidere tutti i neonati maschi degli ebrei. Passarono settimane e mesi e il governo egiziano convocò le levatrici ebree e chiese loro: ebbene, avete obbedito la legge? Ed esse risposero qualcosa come: avremmo realmente voluto ma queste donne ebree partoriscono con tale facilità e velocità che non facciamo in tempo a giungere a casa loro che hanno già partorito. Era un sotterfugio deliberato e consapevole contro uno stato tirannico che voleva distruggere il popolo ebraico. E ogni qual volta il magistrato civile diventa tirannico e una minaccia alla vita e al benessere del popolo di Dio, il popolo di Dio non può obbedire le sue leggi se queste ci richiedono di fare ciò che Dio ha detto che non possiamo fare.
Nel Nuovo Testamento c’erano Pietro e Giovanni che erano stati arrestati e le autorità ordinarono loro: Non dovete predicare l’evangelo qui! Non appena furono rilasciati si misero a predicare l’evangelo in diretta sfida alla legge del posto. E la ragione per questa disobbedienza fu: “Dobbiamo obbedire Dio piuttosto che a voi!”. Così, quando Romani 13 dice: “Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio. Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna”, queste sono parole serie. Noi non possiamo comportarci da anarchici, da rivoluzionari; Calvino giunse a dire che se avesse dovuto scegliere tra tirannia e anarchia avrebbe scelto la tirannia. Ovviamente Calvino era contro la tirannia, ma l’anarchia, dove tutti prendono la legge nella proprie mani, e cercano di risolvere i problemi è peggio. Noi non possiamo mai prendere le armi e risolvere i problemi da noi stessi e se mai vi succederà di essere costretti a disobbedire il magistrato civile, assicuratevi d’avere una buona giustificazione.
Ci sono altre volte in cui il magistrato civile può essere disobbedito? Lasciate che dica qualcosa che sembrerà estremamente radicale ma che è la religione presbiteriana vecchio stile. Che nella storia delle fede riformata, del presbiterianesimo ci sono tre aspetti della nostra responsabilità nei confronti dello stato nei termini del nostro obbedire. Ponetele a mente e non abusatele per diventare fuorilegge. 1) Se lo stato, il magistrato civile vi ordina di fare qualcosa che è basato sulla legge di Dio, dovete farlo. Dovete obbedire leggi civili basate sulla legge di Dio. 2) Se il magistrato civile vi ordina di fare qualcosa che richieda disobbedienza a Dio, voi dovete disobbedire il magistrato civile. 3) Se il magistrato civile promulga delle leggi che non sono basate sulla legge di Dio ma che non richiedono disobbedienza alla legge di Dio, voi potete obbedirle. E la saggezza suggerisce che le obbediate. Ora questo è un problema molto attuale. La maggior parte delle leggi italiane non sono basate sulla legge di Dio ma non richiedono disobbedienza a Dio per essere obbedite. Pertanto, potete obbedirle. Di fatto, è più saggio obbedirle che non obbedirle, a meno che abbiate una buona ragione che tenga nel giorno del giudizio. Per esempio, benché non ci sia nessuna prova che ci sia un collegamento tra 50 all’ora e una guida sicura, nondimeno, è meglio non superare questo limite, e in ogni caso è sempre un peccato guidare in modo imprudente; ma se vostra moglie è incinta, ha perso le acque e si sta contorcendo dal dolore, lasciate perdere i 50 all’ora, andate all’andatura necessaria per arrivare all’ospedale il più presto possibile. Dunque questo è ciò che intendo quando dico: è meglio obbedire queste leggi anziché no, a meno che abbiate una buona ragione nel giorno del giudizio.
Ora, ciò che le persone dimenticano riguardo al capitolo 13 di Romani è che non è solo indirizzato a cristiani, a individui, cittadini cristiani, su come devono comportarsi verso lo stato, e cioè sottomettersi allo stato, ma che è un’autorità anche per il magistrato civile. Proprio come il cittadino deve sottomettersi alla legge del magistrato civile, il magistrato civile è responsabile di sottomettersi a Dio, alla sua supremazia e alle sue leggi. Questo si deduce da verso dopo verso in questo capitolo, come vedremo, talché è una lama a due tagli, ha due lati. Non c’è solo un’esortazione per voi e ed io su come dobbiamo porci nei confronti dello stato; è la norma per il magistrato civile. Qui c’è l’ordine e la norma di Dio per il magistrato civile. Sottomettiti a Dio!
Ora, questo passo delle Scritture fa tre punti importanti. Se comprendete questi tre punti, presentati in Romani 13, voi sarete in grado di analizzare ed esprimere una buona opinione, o una cattiva opinione, sulla maggior parte se non su tutte le questioni politiche del giorno d’oggi. Alcune di queste questioni sono fatte diventare così complicate da necessitare 1200 pagine, ci sono decreti di legge che richiedono un volume a causa delle varie complicanze, ma se voi elaborate questi tre principi del tredicesimo capitolo di Romani, sarete equipaggiati a sufficienza per esaminare questi decreti di legge in modo da determinare se sono giusti o sbagliati. E potete usare questi tre punti per delineare il profilo di questi primi sette versetti di Romani 13.
È così semplice, che non avete bisogno di prendere lezioni di educazione civica, benché possano aiutare se l’insegnante sa quello che dice. Ma se assimilate semplicemente questi tre principi e tre sub-principi, sarete in grado di esprimervi coi vostri amici riguardo al perché un certo candidato non dovrebbe essere votato, o perché un pezzo di legislazione o di procedura politica sono buone o cattive. E di queste cose voi avrete migliori risposte e migliori valutazioni di quelle che essi hanno.
Esaminiamo dunque questi tre principi.
1) L’origine del magistrato civile; versi 1 e 2. Leggiamoli di nuovo:
“Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio. Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna”.
Perciò, secondo i primi due versi, quel’è l’origine del magistrato civile? Dove nasce l’idea di magistrato civile? E la sua origine è in Dio. Non c’è autorità se non da Dio, e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Ora, se voi credete questo e se sapete elaborarne coerentemente le implicazioni, ciò vi distanzierà sia da progressisti sia da conservatori, perché nessuno dei due crede in questa origine della loro autorità. Per esempio, i progressisti, cioè i socialisti, i collettivisti, cosa credono sia la fonte dell’autorità dello stato? Lo stato; il gruppo; la collettività. Donde trae la propria autorità il governo civile? Da se stesso, e dai propri documenti ufficiali. Pertanto, per i progressisti, o socialisti, o collettivisti, o marxisti, o fascisti, la fonte del magistrato civile è lo stato: might makes right! “La forza crea il diritto!” Questo è i loro principio. La forza crea il diritto. Quali che siano le leggi che dovremmo avere, queste sono quelle leggi che chi è al al potere ha la capacità d’imporre. Ora, dall’altro lato, cosa dicono i conservatori? Ebbene, noi non siamo collettivisti, noi crediamo nell’individualismo, perciò noi crediamo nel potere della gente, crediamo che le persone sono le vere sovrane sul magistrato civile, e qui è il punto in cui sgorga l’autorità del magistrato civile: dalla gente. Questa dottrina proviene da John Locke, un’inglese che scrisse dalla fine del 1600 fino agli inizi del 1700. Tutti parlano di John Locke come di un unitariano, o come un razionalista, o come un deista ma in realtà non era nessuna di queste cose. John Loche era un cristiano, allevato in un retroterra puritano. Il suo problema fu che era arminiano e l’arminianesimo modellò la sua prospettiva politica e di conseguenza secolarizzò la vecchia comprensione americana, calvinista, biblica, riformata della politica. John Locke disse che il governo civile nasce col Contratto Sociale, dove una società di uomini si unirono e cedettero ciascuno a una parte della propria indipendenza ad un gruppo che li governasse tutti. Questo fu l’inizio: un contratto sociale tra uomini. Ebbene, anche questo è incorretto. Il potere non ebbe origine dalle persone, non ebbe origine da un contratto sociale tra diverse parti, ci è stato dato da Dio. Lo si può vedere nel Patto che Dio fece con Noè, Genesi 9, dove Dio fece all’uomo il dono del magistrato civile per trattenere il peccato nella società umana.
Ora, il problema con entrambe queste opinioni, quella collettivista che dice che la fonte d’autorità dello stato è lo stato e quella conservatrice che dice che la fonte d’autorità dello stato è il popolo, è che il magistrato civile è responsabile verso la propria fonte d’autorità: deve fare ciò che la sua fonte d’autorità gli comanda di fare, e perciò, se per il magistrato civile la fonte dell’autorità è il popolo, il magistrato civile deve sempre fare ciò che il popolo gli dice di fare perché il popolo è il sovrano ultimo. C’è questa organizzazione di destra che usava questi adesivi sulle auto senza vederne la bestemmia. L’adesivo diceva “sovrano per sempre”. Ora, voi ed io sappiamo che c’è una sola persona che è sovrano per sempre, e questi è Dio. Ma questo adesivo non faceva riferimento a Dio, si riferiva a individui americani che sono “sovrani per sempre”, questa è la fonte dell’autorità di governo, pertanto, qualsiasi cosa voglia le gente, le gente dovrebbe averlo perché il magistrato rende conto alla propria fonte d’autorità. (La Costituzione Italiana attribuisce la sovranità al popolo) Ora, che tipo di governo civile produrrà quel tipo di filosofia? Una democrazia, dove si sostiene governi la maggioranza. Ovviamente ogni democrazia degenera in una tirannia perché le maggioranze sono facilmente manipolate dalle persone al potere. E potete fare uno studio di tutte le democrazie anche prima di Cristo e tutte sono degenerate in una tirannia perché la gente può essere sempre manovrata e manipolata e intimidita dalle persone al potere. E quindi l’idea che la fonte d’autorità per il magistrato civile sia il popolo produce democrazie mentre l’idea che la fonte dell’autorità sia nel potere che può imporre la propria volontà produce monarchie, tirannie e simili.
Cosa crediamo noi? Noi crediamo che Dio è la fonte dell’autorità. Pertanto il magistrato rende conto alla propria fonte. Che il magistrato civile rende conto per ciò che fa non alla volontà della gente, non alla volontà di quelli al potere, ma deve fare ciò che Dio vuole, e ciò che Dio ha rivelato e ciò che Dio ha comandato e ciò che Dio ha dichiarato. E così vedete che proprio il primo princìpio, l’origine del magistrato civile, ci separa da collettivisti e conservatori, noi siamo trinitari e noi crediamo che Dio è la scaturigine di ogni legge, Dio è la fonte dell’autorità e che perciò il magistrato civile non dovrebbe essere religiosamente neutrale, non dovrebbe cercare d’essere laico, dovrebbe riconoscere la sua responsabilità alla supremazia di Dio. vedete, quando questo testo dice che le autorità che esistono sono ordinate da Dio, non sta presupponendo la supremazia dello stato, non sta dicendo che il magistrato civile è al di sopra della critica; sta presupponendo la supremazia di Dio e che Dio è al di sopra della critica, e proprio come voi dovete obbedire lo stato, a meno che non vi chieda di disobbedire a Dio, lo stato deve obbedire la propria fonte, che non è lil popolo, né uomini potenti e partiti politici, è il Dio vivente. Così, fin dal principio vediamo una differenza nella visione cristiana della politica.
2) Poi nei versi 3 e 4 abbiamo la funzione del magistrato civile. Versi 1 e 2 l’origine del magistrato civile, versi 3 e 4 la funzione del magistrato civile.
3 I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l’autorità? Fa’ ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa,
4 perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male.
Ora, vedete dalla mia introduzione che non ho parlato delle funzioni del magistrato civile ma ho parlato della funzione al singolare. Secondo la bibbia, che andiate indietro fino ai libri di Mosè o avanti fino al libro di Apocalisse, la bibbia intera concorda che il magistrato civile ha una funzione, e una sola funzione. Per il magistrato civile, essere coinvolto in qualsiasi altra area, è usurpare funzioni e autorità che Dio non gli ha dato ed è rubare funzioni e autorità che appartengono ad altre istituzioni umane, come la famiglia e la chiesa. Inoltre, poiché ha una sola funzione assegnatagli da Dio non è competente in nessun’altra area. Ed in ogni altra area in cui il magistrato civile si immischi, altra da questa funzione divinamente ordinata, fa solo disastri. Non è competente. Invece, la maggior parte dei cristiani italiani crede nella onni-competenza del magistrato civile. Nessuno può farlo meglio del magistrato civile. “Il governo deve fare qualcosa!” Quante volte l’avete sentito dire. Il governo deve fare qualcosa. Vedete, questo è il problema. Il governo ha già fatto troppo. E ci sono certe cose nelle quali il governo non dovrebbe fare proprio niente, tipo: dar da mangiare agli affamati; prendersi cura dei vecchi e degli afflitti; prendersi cura di persone che abbiano bisogno di assistenza giuridica; o sicurezza sociale, welfare, medicina socializzata; educare la gente; stampare denaro. Il governo civile non ha autorità data da Dio per interessarsi di queste aree, e non ha competenza per farlo. Infatti, se si faccia uno studio su tutte le volte in cui il magistrato civile entra in un’area e usurpa le funzioni che Dio non gli ha dato, si scoprirà che rovina quell’area. Per esempio, quando Lindon Johnson dichiarò guerra alla povertà, il giorno prima che lo facesse la povertà era in declino, e da quando dichiarò guerra alla povertà questa è aumentata, perché si ottiene un aumento di ciò che si sussidia. Ogni qual volta il governo cerca di farci più ricchi perdiamo soldi. Ogni qual volta il governo cerca di farci stare più in salute la nostra salute peggiora. Ogniqualvolta il governo cerca di educarci diventiamo più illetterati. Vedete dunque che ci sono certe aree che la maggioranza reputa il governo abbia la competenza di far molto meglio di quanto farebbero famiglie e chiesa. Molti americani, fatemi dire una cosa controversa una volta tanto, molti americani reputano che nessuno sia più competente del magistrato civile nella costruzione di strade e autostrade, mentre da nessuna parte, proprio nessuna, Dio da al magistrato civile l’autorità di prendersi cura di strade e autostrade. È un’usurpazione. La maggior parte degli americani, beh, forse sempre meno oggi, pensano che il modo migliore per avere un servizio postale siano le U.S. Mail . Se provate UPS o Federal Express capirete che U.S. Mail è il mezzo meno efficace, e non ha competenza in quell’area, e al magistrato civile non è stata data nessuna autorità in quell’area. Eccone un’altra: il governo civile è il più competente per prendersi cura dell’ambiente. E pertanto, grazie a Teddy Roosevelt abbiamo tutti questi parchi nazionali, e ringraziamo Dio per questi parchi nazionali, sono così belli; e se non fossero proprietà dello stato e da esso gestiti, sarebbero tutti pozzi di petrolio o saline o sviluppi urbanistici o cose del genere, perché nessuno può prendersi cura dell’ambiente come il magistrato civile; e come risultato, il magistrato civile, il governo federale degli Stati Uniti possiede più terreni di quanti ce ne siano a Est del Mississippi. Ora, i nostri padri fondatori non erano d’accordo con questo. Vi sfido e prendere la Costituzione degli Stati Uniti e mostrarmi dove dice che il governo federale può possedere terreni altri da postazioni militari ed edifici federali. La nostra costituzione, che riflette la bibbia, proibisce che il magistrato civile possegga alcun altra proprietà perché presuppone che altre persone e istituzioni possano fare un lavoro migliore. Non so se sia ancora così, ma c’è un grande ponte in Savannah o Charleston, non ricordo, un ponte gigantesco, e l’ultima volta che sono passato di lì era proprietà privata, si pagava un pedaggio ed era in condizioni perfette. Ma il punto a cui voglio arrivare è che il magistrato civile non ha competenze altre da quella, una, funzione che Dio gli ha assegnato. E notate come lo dice il testo, lo dice in una varietà di modi. I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie” deve produrre timore per i cattivi comportamenti.
Verso 4:
“perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male.”
E quindi qui lo vedete, ed è la testimonianza di tutta la Scrittura, che il solo comando divino che sia dato al magistrato civile è di punire i comportamenti cattivi ed essere un vendicatore con ira contro colui che fa il male. E basta! Non gli è data nessun altra autorità nelle Scritture ma di essere un vendicatore contro quelli che fanno il male. Deve terrorizzare i malvagi. Questo è il compito del magistrato civile: proteggere la chiesa terrorizzando chi fa il male. Facendo sì che quelli che stanno pensando di commettere un crimine ci pensino due volte prima di commetterlo. Non è responsabilità del governo civile dare licenze, permessi, concessioni alla gente per varie cose. Aspetta un attimo, uno dovrebbe poter esercitare la professione medica senza una licenza? Dove nella bibbia Dio da al magistrato civile la responsabilità di autorizzare medici alla pratica? O ingegneri. O avvocati. Ma come facciamo a proteggerci da cattivi medici? Non andare da loro. La parola si sparge, quel dottore non è buono, o delle persone muoiono sotto la sua cura, ebbene fallirà, il libero mercato farà pulizia. Per esempio, se il magistrato civile non da licenze edilizie. Tutti vogliono misure urbanistiche, no? Anche tu vuoi che dove vivi tu non costruiscano altre case, non è vero? Mostrami nella bibbia, dove venga dato all’autorità civile il potere di dire alla gente cosa possa o non possa fare nella loro proprietà eccezion fatta per il disobbedire a Dio. Ebbene, direte: come si può fare, senza regolamenti statali, a far sì che le grandi compagnie d’affari, che s’interessano solo di fare profitti (vedete questo è già un presupposto marxista fin dal principio) non ci ammazzino, inquinando i fiumi, causando la perdita di valore della nostra proprietà? C’è una buona risposta per questo, la gente che fa questa domanda pensa che non ci sia altra risposta che lo stato, ma c’è una buona risposta: se un’attività industriale causa un danno alla tua proprietà e lo puoi provare, puoi intentare una causa per danni. Se quell’attività ha inquinato il fiume e ne è risultata la morte di persone, si può intentare una causa per omicidio nei confronti del CdA. Basta mandare un Consiglio d’Amministrazione sulla sedia elettrica e la qualità dell’aria e dell’acqua migliorano immediatamente. Vedete, questo è ciò che il popolo di Dio un tempo credeva ma che noi non crediamo più. Voglio dire che i cristiani non credono più che la sola funzione del magistrato civile è punire chi fa il male, essere un terrore per i malvagi. Pensano che in un modo o in un altro, il magistrato civile debba creare regolamenti, debba regolare la realtà e con ciò prevenire l’accadere del male. Non nella bibbia. L’autorità del magistrato civile non è regolativa, è punitiva, vale a dire che punisce la trasgressione della legge in modo tale che quella punizione giusta, severa e veloce diventa un deterrente per il crimine. Per esempio, come si sconfigge la guida in stato di ebrezza. Ebbene, le leggi che abbiamo in Georgia (e in Italia) sono malvagie. Puoi bere due bicchieri di vino e venire arrestato per guida in stato di ubriachezza, messo in prigione, e nei successivi 12 mesi la polizia può venire senza preavviso a casa tua e se trova una lattina di birra nel tuo frigo torni in prigione. Questo è dispotico! E però, come elimini la guida in stato di ebrezza? Se qualcuno sta guidando incoscientemente, ubriaco o sotto l’influenza di droghe, e uccide qualcuno, e si può provare che ha ucciso lui, viene giustiziato per omicidio. È proprio così semplice! Eppure profondo. E così, la funzione del magistrato civile è di far osservare la legge biblica, proteggere il comportamento corretto e punire quello malvagio. Deve vendicare l’ira di Dio su chi fa il male. Permettete che vi mostri qui una parola che è diversa da come credono gli umanisti.
Verso 3:
“I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l’autorità? Fa’ ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa, perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi”
In altre parole, il magistrato civile deve governare le opere non il pensiero. Il magistrato civile cristiano non è un poliziotto del pensiero, non cercherebbe di controllare ciò che le persone pensano con la forza della legge, s’interessa di ciò che le persone fanno non di ciò che pensano, s’interessa non del pensiero eretico o idolatrico ma del comportamento eretico.
Ora, cosa fanno i progressisti e i socialisti per stornare l’esame dalle loro idee? Dicono che questi cristiani, se vanno al governo, avranno questa polizia del pensiero e arriveranno a punire le persone solo per aver pensato all’adulterio, o per aver solo pensato all’aborto. No, non è così. Se uno è ateo o persino un adoratore di Satana, in una cultura cristiana, e questi obbedisce la legge, riceverebbe la protezione della legge, andrà all’inferno quando muore, ma avrà la protezione della legge fintanto ché obbedisce la legge. Sono i progressisti a praticare il controllo del pensiero. Avete mai sentito parlare di un “hate crime”? Come possono entrare nella mia mente e determinare che ho commesso un reato per motivi d’odio? Lo vedete? Sono i progressisti, i socialisti, i tiranni, che sono preoccupati di controllare il pensiero.
Oh, dovrei dire questo: c’è una duplice responsabilità che il magistrato civile ha che è in correlazione con la sua funzione. Una e che secondo la bibbia il magistrato civile ha la responsabilità d’insegnare la legge ai propri cittadini. Insegnare ai cittadini cosa è la legge. Ovviamente, oggi, con 200.000 leggi, come si può educare la gente nella legge del paese? Ma se si avesse la legge biblica, che è minimalista, allora sì che si possono educare le persone nella legge. E la costituzione della repubblica d’Israele (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio) veniva letta regolarmente al popolo per mantenere quel popolo educato nella legge. La seconda è che il magistrato civile deve proteggere il popolo in tempi di peste. Se ci fosse una malattia contagiosa mortale il magistrato civile ha la responsabilità di mettere in quarantena i malati contagiosi per fermare lo spandersi della malattia. Non è una cosa brutale, né malvagia, è un’azione compassionevole nei confronti del resto della popolazione. Noi abbiamo avuto la peste dell’AIDS, ma il magistrato civile non ha messo in ‘quarantena’ i contagiosi.
3) Ora, quali sono i tre poteri che Dio ha dato al magistrato civile per metterlo in grado di espletare quest’una funzione di terrore per chi fa il male? Ebbene, vediamo i versi 4-7
Perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male.
Perciò è necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell’ira ma anche per ragione di coscienza.
Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio.
Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l’imposta a chi dovete l’imposta, il timore a chi dovete il timore, l’onore a chi l’onore.
Ora, in questi versi vediamo i tre poteri e con i poteri vediamo anche i loro limiti. I tre poteri del magistrato civile:
Prima di tutto ha il potere di ministro di Dio. Questa frase è impiegata due volte nel verso 4 e una volta nel verso 6, Ora cosa significa il dire che il magistrato civile è “ministro di Dio per te nel bene”? Ebbene, nella chiesa io sono chiamato un ministro di Dio, e anziani predicatori che hanno ricevuto gli ordini sono chiamati ministri di Dio. Quali sono le implicazioni di quel titolo? Le implicazioni sono che la sola autorità che io ho nella chiesa è di amministrarvi ciò che c’è scritto nel libro. Il vangelo che sta scritto in questo libro. Non posso togliere, non posso aggiungere, in altre parole, io, come ministro, non ho autorità legislativa. Non posso fabbricare nuove leggi, non posso confezionare nuove dottrine, la sola cosa che posso fare nella chiesa come ministro di Dio è semplicemente amministrare ciò che c’è scritto nel libro. Questo è lo stesso senso della parola quando ministro di Dio è applicato al magistrato civile. Il magistrato civile è un ministro di Dio e in quanto tale deve osservare e far osservare le leggi di Dio che si trovano in questo libro e non andare oltre. Il magistrato civile in quel senso non ha autorità legislativa, vale a dire che non può creare nuove leggi e nuove regole “ex nihilo”. Dal nulla, con la sua parola. Non può eccedere ciò che c’è scritto: è un ministro di Dio per te nel bene. La sua autorità è di amministrare e far osservare la legge civile trovata nella sacre Scritture e basta. Questa è l’ineludibile implicazione del fatto che Dio è il datore della legge e il magistrato civile deve obbedire e far obbedire l’ordine di Dio, la legge del legislatore. Per questo, il magistrato civile non può mai fare una legge o una regola per le quali non ci sia una radice nella legge di Dio scritta nella bibbia. Ora, quando partecipai a dei talk show in TV mi si diceva: “Oh, noi non vogliamo voi legalisti al potere, voi fareste passare tutte quelle leggi …”. E io risposi: “Legalisti? Siete voi che fate passare migliaia di nuove leggi ogni anno in parlamento.” Io (il traduttore) fui convocato in Provincia per una questione relativa ad un errore formale sul formulario dei rifiuti. Protestai la mia innocenza sulla base della mia ignoranza di una legge recente. Il funzionario mi disse che l’ignoranza non è ammissibile ma che le difficoltà sono reali. Mi disse: Sa quante leggi nuove vengono emanate ogni giorno? Aprì un sito web e mi fece vedere, la media è di quattro nuove leggi al giorno, infatti anche ieri, guardi qui, altre quattro nuove leggi. Gli adoratori dello stato sono legalisti, hanno migliaia e migliaia di leggi. Una Repubblica Cristana ne avrebbe meno di mille. Vi immaginate la libertà se tutte le leggi che abbiamo fossero quel migliaio che possono essere dedotte dalla legge biblica? La legge biblica contiene solo 613 leggi. Potete immaginare quanto saremmo liberi? Quanto sicuri? Noi crediamo di vivere in una nazione libera. Noi non sappiamo cosa sia la libertà, noi chiamiamo libertà la nostra schiavitù. Noi siamo liberi perché il governo ci protegge da cattivi medici richiedendo che abbiano l’abilitazione. Non sappiamo cosa sia la libertà. La vera libertà c’è quando una nazione mette in atto solo quelle leggi che si trovano nella bibbia, e nemmeno tutte le leggi che si trovano nella bibbia; le sole leggi che il governo civile deve imporre sono quelle che hanno delle pene collegate alla loro trasgressione nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Quelle leggi in cui non solo qualcosa è proibito ma poi dice anche allo stato come punire quel reato. Se non c’è una pena collegata, il governo civile non può imporre quella legge. La chiesa potrebbe, la famiglia potrebbe, ma non il magistrato civile. Per esempio, la chiesa episcopale nella Colonia della Virginia fece l’errore di imporre la decima. Poiché la legge di Dio richiede la decima, le corti di giustizia della Virginia punivano persone colpevoli di non dare la decima. La bibbia non dice allo stato come punire questa trasgressione. Lo stato non ha alcuna responsabilità né mandato di punire alcuno per non avere dato la decima. La chiesa può farlo, ma non lo stato. Non tutti i peccati sono reati, pertanto il magistrato civile non deve far attuare neppure tutte le leggi che si trovano nelle Scritture, ma solo quelle leggi che dicono pure come punire le trasgressioni. Questo ci darebbe un enorme campo di libertà. Il magistrato civile deve essere ministro di Dio per te nel bene. Questa è il primo potere del magistrato civile.
Il secondo potere è il potere della spada:
“ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male”.
Cos’è il potere della spada? Ebbene, alla chiesa è stato dato il potere delle chiavi, per aprire o chiudere il regno di Dio mediante la predicazione del vangelo. Alla famiglia è dato il potere della verga e del rimprovero. E al magistrato civile è stato dato il potere della spada. E il potere della spada è una figura simbolica per l’uso della forza mortale, se necessario, per incutere timore a chi fa il male. Cosa si fa con la spada? Non si spalma la nutella sul pane con la spada. Il compito della spada è uccidere persone; e Dio ha dato al magistrato civile l’autorità di usare legalmente la forza, fino alla morte, se necessario, per preservare l’ordine morale di Dio, per proteggere chi fa il bene da chi fa il male e per incutere timore ai malvagi. Ha il potere di usare quella forza. Può coartare persone a non fare il male mediante il potere della spada; ma quali sono i modi specifici in cui viene usato questo simbolo nelle Scritture? In pratica, quali sono le forme bibliche di punizione giuridicamente parlando? Il governo civile, come può punire i reati su chi sia riconosciuto colpevole in un tribunale? Il primo è la morte. C’è nelle Scritture la pena di morte per certi reati che sono talmente malvagi e così odiosi che la giustizia richiede che la persona che li ha commessi e che è stata riconosciuta colpevole dal magistrato sia giustiziata. E quando la bibbia parla di esecuzione parla di esecuzione pubblica. L’esecuzione in privato non è un deterrente al crimine. L’esecuzione pubblica, nel luogo deputato dalla Contea, nel quale chi lo voglia può venire a sedersi e osservare l’orrenda morte di una persona che sia impiccata o fucilata è un deterrente al crimine. Primo, la pena capitale. Secondo: restituzione per le leggi che trattano di furti o danni; che se qualcuno ti deruba di qualcosa di tuo e viene trovato colpevole, il giudice richiede non solo che ti restituisca il valore dell’oggetto rubato, ma che ti sia restituito il valore che l’oggetto ha per te o quanto ti è costato stare senza quell’oggetto, fino a cinque volte il valore. Perciò non solo restituiscono ma sono puniti pagando tre, quattro, cinque volte il valore. Le multe non sono bibliche. Qualcuno vi ruba l’auto e scoperto viene multato. Chi incassa la multa? Non voi. Il magistrato civile incassa la multa. Ora, nella contea di Macomb, dove ho vissuto per un periodo, è successo che mi fu rubata l’auto dal garage. E in quella contea impongono la restituzione. Hanno trovato il tizio che me l’aveva rubata, lo condannarono, e per alcuni anni ricevetti ogni mese per posta una certa somma da questa persona fino a che ebbe ripagato il valore della mia auto. Ma il punto è: questa è la seconda forma di punizione: la restituzione maggiorata. La terza forma di punizione per alcuni casi è la frusta o il bastone. Ci sono dei reati, che sono tali ma non sono così gravi da richiedere la pena di morte, non sono furti, ma sono malvagi talché la persona che li ha commessi dovrebbe essere frustata. Ma anche il numero di colpi è controllato dalla legge di Dio nelle Scritture. E in alcuni casi, se qualcuno è colpevole di furto ma non può ripagare o restituire la corte lo vincola alla servitù per cui diventa servo della persona cui ha rubato e deve lavorare per lui fino all’estinzione del debito. La carcerazione non è una forma biblica di punizione. In Israele nessuno veniva imprigionato perché giudicato colpevole di un reato. L’unica situazione in cui il magistrato usava la restrizione della libertà in cella in Israele era in attesa di giudizio, giudizio che era veloce quanto severo nell’Israele del Vecchio Testamento. L’incarcerazione è disumana, barbarica, moltiplica il crimine, ed è una delle cose più malvagie di tutto il nostro sistema giudiziario. Mandi qualcuno in prigione in Atlanta, Georgia, cosa ottieni? Ottieni d’aver mandato uno in un luogo dove imparerà ad essere un vero criminale.
È necessario anche distinguere tra la vittima e il criminale. E bisogna esprimere misericordia verso la vittima non verso il criminale. Se hai misericordia per il criminale non la stai avendo per la vittima. Come? Ho conosciuto un predicatore. Sua moglie e sua figlia furono brutalmente violentate e uccise in Atlanta, Georgia. L’omicida fu catturato, fu condannato, e anziché essere giustiziato fu condannato all’ergastolo. Qualcuno chiese al giudice perché non l’avesse condannato a morte. Il giudice rispose che in Georgia la pena di morte è per omicidi con aggravanti. Così questa persona è condannata a stare in prigione a vita dove gli danno un letto, tre sani pasti al giorno, dove ha tempo per esercizi fisici e può imparare qualche forma d’arte per passare il tempo. Chi paga per tutto questo? Le tasse dell’uomo al quale ha ucciso moglie e figlia, insieme alle nostre. Dite che ci sia qualcosa di giusto in questo? No. Pertanto, l’incarcerazione è una forma malvagia di punizione. Dunque, il potere della spada include la pena capitale, include l’uso di una presenza poliziesca sufficiente a proteggerti contro un crimine, o per impedire che sia commesso, e il potere della spada include pure un potere di difendere i confini. La bibbia contiene diversi passi che indicano che una nazione deve possedere una forza militare sufficiente da resistere l’invasione di nemici e quando si usa questo potere esso va usato in modo tale che la nazione che aveva aggredito non possa mai più rappresentare una minaccia conto la di voi. Il solo modo in cui la spada può essere usata internazionalmente è in una guerra difensiva. Se una nazione costituisce una credibile minaccia la si può colpire preventivamente ma le guerre non dovrebbero mai essere combattute solamente per ragioni politiche, come il Viet-Nam; o per difendere la popolazione islamica, come in Serbia e Bosnia; o per la protezione del petrolio o contro piccoli dittatori come nella guerra del Golfo; i soldati americani non dovrebbero essere utilizzati per ricostruire culture pagane, islamiche, che rimangono nemiche del Signore e del popolo di Dio; lo scopo unico dell’esercito è difendere vite americane e l’eredità americana da quelli che cercano di farle del male. Guerre di difesa. Negli annali della nostra chiesa è registrata una dichiarazione che dice che “È peccato per un uomo combattere in una guerra ingiusta”. La ragione per cui l’abbiamo messa agli atti della chiesa è in modo che, se mai ci sia una chiamata alle armi dei nostri giovani, e viene loro ordinato di combattere in una guerra ingiusta, questi hanno la responsabilità davanti a Dio di dire No, e obbiettare consapevolmente; e se sono processati diranno: sono le mie convinzioni religiose a impedirmi di combattere questa guerra, e poi possono tirare in ballo quella dichiarazione ufficiale della nostra chiesa nella speranza che possa fare qualcosa. Questo è il potere della spada.
Terzo potere. 1)Il potere di ministri di Dio, 2) il potere della spada, e 3) il potere di tassare; verso 6:
“Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio”. Il servizio di essere un terrore per chi fa il male.
“Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l’imposta a chi dovete l’imposta, il timore a chi dovete il timore, l’onore a chi l’onore.”
Incutere timore a chi fa il male costa. La vostra sicurezza costa. Le corti di giustizia costano. Ci son giudici, poliziotti, carabinieri. Costano soldi. È perciò al magistrato è stato dato il potere di tassare. Ma non in qualsiasi modo voglia. C’è tutta una filosofia che concerne la tassazione. Vorrei raccomandarvi un libro in particolare: “Tithing and Dominion” di Rushdoony, nel quale analizza non solo la decima ma anche le varie forme di tassazione. La tassazione presuppone sovranità e titolo di proprietà. Il magistrato civile potrà tassare qualcosa su cui pensa di avere sovranità o titolo di proprietà. Il governo italiano non si mette a tassare il Tibet. Non ha sovranità sul Tibet e non ha diritto di proprietà su quella nazione. Perciò, ciò che il magistrato tassa, presuppone di possedere. Tassa la vostra proprietà perché presuppone di possedere la vostra proprietà. Voi credete che ci sia realmente proprietà privata in questa nazione? Provate a non pagare le tasse sugli immobili e vedrete cosa succede. Presuppone di possedere il vostro reddito. Perciò noi abbiamo tasse sul reddito che sono completamente ingiuste e se voi cercherete di ottenere tutte le detrazioni possibili cosa state facendo? State cercando cavilli, scappatoie, perché il governo è stato buono e vi lascerà qualche spicciolo. Ogni tassa esistente oggi in America ( e in Italia) è empia e distruttiva della famiglie, dell’economia, e della moralità. Ogni singola tassa. La tassazione graduale è uno dei pilastri del Manifesto Comunista che Woodrow Wilson ha introdotto quando fu presidente. E qual’è la giustificazione della tassazione graduale per la maggior parte delle persone? “Ebbene, è giusto così!” Più guadagni più dovresti essere tassato. Chi ha detto che è giusto? È un concetto malvagio! Mettiamola in un altro modo: più sodo lavori, più guadagni, più dai lavoro, più risparmi, più dovresti essere penalizzato dalla tassazione? No, la tassazione è empia. Le tasse sul consumo, la risposta di alcuni al problema della tassazione sul reddito, che problemi pone? Primo non è biblica, secondo è distruttiva per le famiglie numerose. Più figli avete più beni dovete acquistare. Tasse sugli immobili. Dio possiede ogni cosa, non il magistrato civile. Tasse sulle società, Imposta sul valore aggiunto, eccetera, eccetera, ad nauseam. Tutte queste tasse sono non bibliche. Cosa significa? Significa che resisterai la tassazione? No. No perché la resistenza fiscale non è il metodo biblico per spazzare via il problema della tassazione. La resistenza fiscale è un metodo creato da Carl Marx. È interessante che la resistenza fiscale promossa oggi dalle persone di destra, le quali odiano Carl Marx, e che si vantano di combattere la tassazione perché la tassazione esistente è incostituzionale, propongono un suo metodo come mezzo per cambiare le leggi. Non è un mezzo biblico. È sbagliato per il governo esigere questa quantità di tasse, ma non è sbagliato per noi pagare tasse, in particolare se le usate come tangente. Io uso le tasse come tangente. Ricordate cosa disse Gesù nel Sermone sul Monte? Se un soldato viene da te di dice voglio che porti la mia spada un miglio, voi rispondete: Sissignore, la porto due miglia perché così siete due miglia lontani dalla vostra porta di casa. Perciò pago le tasse per tenerli lontani da casa mia. Cosa può far cadere l’IRS? (L’Agenzia delle Entrate). Se non cade l’IRS e non viene eliminata noi non abbiamo alcun futuro. Qual’è l’unica cosa che lo può fare? L’evangelismo. Niente altro. La conversione di uomini e donne in questa nazione fino alla maggioranza. Finché diranno: “Noi non vogliamo più essere schiavi!”
Dunque. Qual’è l’unico tipo di tassa che Dio permette che il Magistrato civile esiga? Un testatico. Un ammontare uguale per tutti, non la stessa percentuale, ma la stessa somma, ogni capofamiglia. Ogni capofamiglia paga un ammontare uguale per tutti, ed è così esiguo che nessuno protesta. Mi direte: Joe, vuoi dire che i magistrati che abbiamo oggi possono essere mantenuti da un esiguo testatico? E la mia risposta è certamente no, non possono, questo è il punto, noi vogliamo prosciugare la magistratura, e la sola cosa che il magistrato civile può fare non è la redistribuzione del reddito, non rubare a voi per dare ad altri, ma incutere timore a chi fa il male. Perfino con la previdenza sociale, e se voi vi siete lasciati irretire dal programmi di sicurezza sociale non voglio farvi sentire in colpa, io non ho mai messo un centesimo nella previdenza sociale statale (INPS), e non riceverò una pensione, ma se voi l’avete fatto, non voglio farvi sentire in colpa, voglio solo farvi sentire la ragione. Ci sono persone con cui parlo e quando trattiamo l’argomento della pensione diventano veramente gonfi e ti diranno: Joe, noi abbiamo messo i nostri soldi nelle casse dell’INPS per i 45 anni passati, hanno cumulato interessi, ed ora prendiamo indietro ciò che abbiamo versato. E la risposta è: Nossignore, non è così! Tutti i soldi che avete versato sono andati! Non c’è gruzzolo messo via. I soldi che ricevete dallo stato sono i soldi che qualcuno che lavora oggi crede di stare versando per la propria pensione. Totalmente illegale. Lui paga l’INPS pensando di riceverli indietro un giorno e ciò che paga viene girato a te. L’intero affare è fondato sul furto. Non voglio farvi sentire in colpa, voglio solo che comprendiate la situazione.
Così, questo è ciò per cui noi lottiamo. E quando i repubblicani metteranno queste riforme sul piatto, o se lo faranno prima i democratici, io sarò repubblicano o democratico. Fino ad allora, non sarò nessuno dei due.
Preghiamo
Signore, ti ringraziamo per averci mostrato come dobbiamo vivere, siamo grati che ci mostri come preservare libertà e giustizia per tutti gli uomini. Preghiamo che ci aiuti a perseverare in questa battaglia fino alla vittoria.
Per amore di Cristo. Amen.