44: La vittoria su satana
Apocalisse 12
Insieme alla porzione delle Scritture sopra menzionata considereremo cosa dice Apocalisse 20 circa il giudizio su satana. Ovviamente, non possiamo qui discutere le difficoltà intorno al Millennio sollevate dai primi versetti del capitolo 20.
Concetto principale: Cristo vincerà satana.
La donna e il dragone. L’apostolo Giovanni visse più a lungo di tutti gli altri apostoli. Dopo la morte di Paolo fornì per lungo tempo la leadership alla congregazione di Efeso. Da lì mandò il suo messaggio alle altre congregazioni. A causa del suo amore per il vangelo, però, fu arrestato ed esiliato a Patmos, un’isola vicina alle coste della Turchia. Durante quella porzione della sua vita Giovanni non stette in ozio, Cristo infatti gli rivelò molto di ciò che “sarebbe avvenuto in breve”. Gli furono mostrate le cose che stanno accadendo ora e che accadranno fino al ritorno del Signore Gesù. Ora sono trascorsi già molti secoli sebbene il Signore abbia detto a Giovanni che sarebbe avvenuto presto. Le cose stanno accadendo velocemente: il Signore sta affrettando la fine dell’età presente verso la gloria del suo Regno. Tuttavia, siccome c’è ancora molto che deve accadere, ci vorranno comunque dei secoli.
Il Signore rivelò queste cose a Giovanni in visioni. Sebbene ricevette queste visioni da sveglio esse assomigliano ai nostri sogni. Nel nostro sonno vediamo cose strane e talvolta un’immagine fluisce dentro un’altra in modi che ci lasciano confusi. Così anche le visioni di Giovanni furono strane e ci furono delle transizioni inusuali. Una alla volta, comunque, formarono insieme una rivelazione dal Signore.
Un giorno Giovanni vide nel cielo un gran segno stupefacente. C’era una donna alla quale il Signore aveva concesso tutta la gloria e tutta la luce che aveva creato, era infatti vestita di sole. Stava in piedi sulla luna e sul suo capo aveva una corona di dodici stelle.
Mentre Giovanni stava ammirando il segno ne apparve un altro nel cielo: un enorme dragone rosso con dieci teste e sette corna; sulle sue teste aveva sette corone. Con la sua coda questo serpente o dragone controllava un terzo delle stelle del cielo e le gettò sulla terra. Il dragone era decisamente ostile verso la donna.
Qual era la rivelazione del Signore in quella visione? Ovviamente c’era inimicizia tra il dragone e la donna, un’inimicizia che governava la storia del mondo. Da tutto ciò che Giovanni vide nella sua visione è chiaro che la donna rappresentava il popolo di Dio mentre il serpente rappresentava satana. Satana è l’implacabile avversario del popolo di Dio e questa ostilità attraversa tutta la storia. Il popolo del Signore conosce la comunione con Dio e per quella comunione è glorificato. Ecco perché tutta la luce circondava la donna. Ma il solo scopo di satana è distruggere quella comunione, rompere il legame tra Dio e il suo popolo e spogliare quella donna della gloria che ha! Satana voleva nient’altro che oscurare l’onore della grazia di Dio e interferire con l’opera di Gesù Cristo perché era Cristo che aveva portato comunione tra Dio e il suo popolo.
Il figlio. La visione mostrò che l’ira del dragone era diretta specialmente contro Cristo perché il “figlio” rappresenta il Signore Gesù, nato dal popolo di Dio. Egli non era solo il tesoro di Maria ma il tesoro del suo popolo nel suo insieme. Senza Cristo, il dragone lo sapeva, il popolo non sarebbe sopravvissuto.
Il dragone, impazzito di rabbia contro quel piccolo bambino, voleva divorarlo. Dopo tutto, questo bambino avrebbe governato su tutte le nazioni. Il giudizio del Signore Gesù sulle nazioni sarebbe stato un giudizio fatto in giustizia: avrebbe condannato quelli che avevano rigettato la comunione con Dio. Tuttavia, satana non voleva riconoscere il diritto di Cristo su tutte le nazioni: avrebbe voluto che gemessero sotto il suo giogo e vivessero nell’empietà e nell’ingiustizia.
Sappiamo come satana abbia perseguitato Gesù quando fu sulla terra. A causa dell’istigazione di satana nel cuore degli anziani d’Israele e di Giuda, Gesù fu in effetti messo a morte sulla croce, ma Dio lo resuscitò e lo portò a Sé in cielo. Giovanni vide anche questo nella visione: il figlio fu rapito presso Dio e al suo trono.
Guerra in cielo. Ci fu di più in questa visione. Giovanni vide angeli comparire agli ordini dell’arcangelo Michele. Contro di loro presero posizione il dragone i suoi angeli. All’inizio della visione la coda del dragone controllava un terzo delle stelle, ovvero un terzo degli angeli. Caddero con lui e, come lui, divennero diavoli.
Tra queste due forze scoppiò una violenta guerra in cielo. Che significato doveva avere questa guerra? Gli angeli servono Cristo nel mantenere la comunione tra Dio e il suo popolo mediante il suo Spirito; i diavoli non hanno altra intenzione che di rompere questa comunione. Ecco perché la guerra tra le due forze è inevitabile.
Satana e le sue forze non poterono sostenere il combattimento contro Michele e i suoi angeli ai quali Cristo, nella sua grazia sovrana, concesse maggior forza. La vittoria andò a quelli che combatterono per Cristo. Non sarà mai possibile rompere la comunione tra Dio e il suo popolo; satana non entrerà mai in cielo. In cielo e nella sovranità celeste di Cristo che il Padre gli ha concesso quella comunione è al sicuro.
Allora satana volle portare accuse contro il popolo di Dio e in quel modo rompere la comunione. Tuttavia, poiché Cristo ha fatto espiazione per i peccati del suo popolo col suo sangue, Dio è eternamente con quel popolo. E se Dio è per loro, chi sarà contro di loro? Perciò Michele e i suoi angeli ebbero una forza superiore contro l’esercito di satana che fu espulso dal cielo per sempre.
Grida di gioia eruppero in cielo per questa vittoria. Gli angeli gioirono per la salvezza del popolo di Dio perché in quella salvezza fu glorificata la grazia di Dio e loro avevano avuto il privilegio di essere stati ingaggiati al suo servizio. Il regno della grazia era ora stato stabilito per tutta l’eternità.
Questa vittoria non era avvenuta senza il popolo di Dio. Anch’essi avevano combattuto in fede tenendosi aggrappati alla loro comunione con Dio. Avevano guardato all’espiazione dei loro peccati per mezzo del sangue dell’Agnello. Avevano testimoniato di Cristo sulla terra, avevano perfino sacrificato la loro vita per quella testimonianza. Ci fu veramente guerra in cielo e sulla terra – angeli e uomini parteciparono a quel conflitto – ma il vero vincitore fu Cristo.
Guerra continua sulla terra. Questa vittoria non significò che il combattimento sulla terra fosse ora terminato, infatti Giovanni vide accadere qualcos’altro. Il cielo era ora definitivamente chiuso per satana ma lui e i suoi angeli caduti furono gettati sulla terra. Lì avrebbero continuato a esercitare la loro influenza per rompere la comunione tra Dio e il suo popolo. Cosa ne sarebbe stato della chiesa sulla terra e dell’intera razza umana se lì satana poteva ancora far sentire la propria influenza? Mentre gli angeli cantavano il loro inno di lode per la vittoria emisero anche un avvertimento: “Guai a voi, abitanti della terra e del mare, perché il diavolo è sceso a voi con grande ira, sapendo di aver poco tempo.”
Giovanni vide che alla donna furono date due ali, come quelle di una grande aquila, con le quali fuggì nel deserto fuori dalla portata del serpente. Ciò che Giovanni vide ci rammenta ciò che era accaduta a Israele. Quando il popolo di Dio era stato nell’immediato pericolo di perire in Egitto, il Signore li aveva condotti nel deserto fuori dalla portata di Faraone. Certo, era ancora di un deserto quello in cui fu portato il popolo, un luogo pieno di pericoli, ma vi furono condotti in sicurezza perché il Signore aveva provveduto quel posto per il suo popolo. Così la donna fu salvata dal potere del diavolo: satana non può mai rompere la comunione di Dio col suo popolo, comunione che è la loro vera vita. La chiesa è fuori dalla portata del serpente. Tuttavia, in questa vita la chiesa è per così dire ancora nel deserto, in un luogo pieno di pericoli. Per lei è un conforto sapere che Dio ha provveduto per lei questo luogo perché allora anche la proteggerà.
Il dragone fece ancora un altro tentativo di distruggere la donna. Vomitò dalla sua bocca acqua come un fiume per spazzare via la donna con la fiumana. Ma la terra si aprì e inghiottì il fiume. La vita della chiesa non sarà mai raggiungibile dal potere di satana. A causa del suo fallimento satana s’infuriò ancora di più e avrebbe fatto tutto quello che poteva per far del male ai credenti sulla terra.
Giudizio. Sebbene non riuscirà mai a raggiungere la chiesa col suo potere, satana nondimeno combatte per il dominio su tutti i popoli dai quali la chiesa viene raccolta. Perciò combatte contro il Cristo perché quelle persone sono state date a Cristo affinché regni su di esse e rivendichi le loro vite con la sua Parola e il suo Spirito raccogliendo in questo modo a Sè la sua chiesa.
Alla sua ascensione Cristo è salito al suo trono, alla sua posizione d’onore e al suo posto di potere e autorità. In quel momento ebbe inizio il regno della grazia su tutti i popoli dell’eccelso Mediatore. Da quel momento in poi la sua Parola viene proclamata in tutte le nazioni. Non era stata questa la ragione per cui aveva anche effuso il suo Spirito? Col suo Spirito e la sua Parola influenzerà la vita delle nazioni ovunque sulla terra al fine di essere riconosciuto come Re. Diede ai suoi discepoli il mandato di fare discepoli di tutte le nazioni battezzandole nel nome del Dio trino.
La conquista delle nazioni da parte di Cristo mediante il suo Spirito e la sua Parola è contrastata da satana perché in precedenza satana aveva le nazioni in suo potere. Ma non può fermare il vangelo nel suo corso e nazione su nazione s’inchina davanti all’autorità di Cristo. Ciò non significa che tutti gli individui di quelle nazioni vengono alla fede e convertono la loro vita. Non significa anche che il peccato sia interamente vinto in quelle nazioni. Ma significa che in quei popoli la chiesa non è più perseguitata; al contrario, trova riconoscimento e quelle nazioni riconoscono con ciò la signoria regale di Gesù Cristo.
Però, questo stato di cose non continuerà fino alla fine del mondo. Satana riconquisterà di nuovo le nazioni togliendole a Cristo; allora, alla fine, sembrerà come se satana stia dopo tutto vincendo la contesa. Le nazioni che non sono state al centro della storia mondiale si insorgeranno. Il loro spirito influenzerà il mondo. Satana allora avrà di nuovo le cose come vuole. A questo punto avverrà l’ultima grande persecuzione della chiesa. Proprio come un tempo Gerusalemme fu circondata da nazioni pagane, il popolo di Dio sarà assediato dall’inimicizia delle nazioni. La vita sarà resa impossibile per i credenti. Sembrerà che la chiesa possa perire in quella persecuzione.
Ma allora scenderà fuoco dal cielo e consumerà i nemici della chiesa. Giovanni vide le cose in questo modo in una visione successiva (Apocalisse 20:9b): il diavolo fu gettato nello stagno di fuoco. L’ira di Dio arderà contro di lui per sempre. Allora il regno di satana sarà terminato definitivamente.
Dopo di ciò Giovanni vide un grande trono bianco su cui era seduto Cristo, la cui gloria non tollerò niente che non fosse santificato. Dalla sua gloria provenne un rinnovamento di cielo e terra. E tutti i morti furono resuscitati e giudicati da lui secondo se avranno risposto a lui e al suo amore in fede. Dopo quel giudizio la morte e il reame dei morti (Ades) furono vinti. Nella nuova terra la morte non avrà più alcun potere. Tutti quelli che non avevano confessato Cristo, i cui nomi non erano scritti nel libro della vita, saranno gettati nello stagno di fuoco. Nella nuova terra, si conoscerà solo la vera vita, cioè la vita in comunione con Dio, che nulla disturberà mai più.