INDICE:

41: Persecuzione divina

II Re 8:7-29
II Cronache 21-22:9

In queste storie gioca ancora un ruolo Eliseo. Il compito di ungere Hazael re di Siria, che Elia non era riuscito a portare a termine, è ora eseguito da lui. Jehoram riceve una lettera da Elia che è già stato rapito in cielo. Achaziah viene messo a morte da Jehu, un altro che Eliseo aveva ricevuto l’ordine di ungere.

Il Signore perseguita la casa di Achab sia in Israele che in Giuda. Tende una rete intorno a quella casa fino a che è completamente spazzata via da Jehu.

Alcuni anni dopo l’ascensione di Elia il re di Giuda riceve una lettera scritta da lui. È evidente che Dio aveva rivelato in anticipo a Elia come il figlio di Giosafat Jehoram avrebbe regnato e come il suo regno sarebbe andato a finire. Che non potevano non esserci guai era chiaro già al tempo di Elia: Jehoram aveva sposato Athaliah, la figlia di Achab, ed Elia era il grande oppositore dello spirito di Achab e della sua casa. Elia aveva probabilmente istruito Eliseo perché facesse in modo che la lettera arrivasse a Jehoram al tempo giusto.

In II Cronache 22:2 leggiamo che Achaziah aveva 42 anni quando divenne re. Quindi, all’età di diciotto anni Jehoram divenne padre di questo figlio nato ad Athaliah.

          Concetto principale: Il Signore perseguita l’iniquità del suo popolo
per
poter spazzare via quell’iniquità.

          Il nemico è unto (consacrato) da Dio. Eliseo andò anche oltre i confini d’Israele, in Siria, il paese del nemico. Il Signore gli aveva dato un compito che Elia non era riuscito a portare a termine, ovvero: consacrare Hazael a re di Siria. Israele sarebbe stato castigato da questo Hazael.

Guidato dallo Spirito, Eliseo andò a damasco, la capitale della Siria, per eseguire la sua missione. A quel tempo, Ben-Hadad, il re di Siria, era molto malato. Quando seppe che Eliseo era venuto a Damasco, mandò Hazael, uno dei suoi ufficiali, a chiedere al profeta se sarebbe guarito dalla sua malattia. Hazael venne da Eliseo con un corposo dono, ed Eliseo gli disse che il Signore gli aveva rivelato che Ben-Hadad sarebbe morto.

Dopo aver dato questa risposta ad Hazael, Eliseo lo guardò dritto negli occhi per lungo tempo. Hazael si sentì imbarazzato ed Eliseo cominciò a piangere. Quando Hazael gli chiese perché piangesse, Eliseo replicò che sapeva delle orribili atrocità che Hazael avrebbe commesso contro i figli d’Israele. Hazael dichiarò di non sapere di cosa stesse parlando, dopo tutto lui, Hazael, in Siria era solo un ufficiale subordinato. Allora Eliseo gli disse che il Signore gli aveva mostrato che lui sarebbe diventato re sulla Siria. Eliseo deve averlo unto in quest’occasione.

Qui il Signore stava facendo consacrare un nemico del suo popolo! Era come se il Signore avesse abbandonato il suo popolo e si fosse messo dalla parte dei suoi nemici. A quanto pare il Signore si era trasformato in un nemico del suo popolo. Allo stesso tempo amava il suo popolo nel Cristo. Ciò che lo addolorava di più era essere costretto a castigarli così severamente. Fu questo dolore divino ad essere rivelato nel pianto di Eliseo.

Hazael fu realmente chiamato ad essere uno strumento nelle mani del Signore per il castigo del suo popolo, ma lo stesso Hazael non vide il proprio ruolo come quello di castigatore. Al contrario, gioì alla sofferenza che avrebbe inflitto a Israele. Perciò il modo di agire di Hazael era lo stesso peccaminoso davanti a Dio. È cosa terribile servire in questo modo come strumento in mano al Signore.

Che Hazael non avesse la minima inclinazione di camminare nelle vie del Signore fu chiaro fin dal principio. Quando tornò dal suo padrone gli mentì: dichiarò che Eliseo aveva detto che Ben-Hadad sarebbe certamente stato bene di nuovo. Il giorno seguente lo soffocò con una coperta bagnata. Più avanti impareremo che male Hazael fece ai figli d’Israele come re di Siria.

Per un po’ abbiamo perso di vista la tribù di Giuda. Ora dobbiamo prestare attenzione a Giuda di nuovo perché la casa di Achab cominciò ad esercitare la sua influenza anche in Giuda. Abbiamo già saputo che il figlio di Giosafat Jehoram aveva sposato Athaliah, la figlia di Achab e Jezebel. Questa Athaliah fu un disastro per la casa di Davide.

Due anni prima di morire, Giosafat fece re suo figlio Jehoram. Jehoram si lasciò guidare completamente da Athaliah sua moglie. Suo padre aveva dato molti tesori ai suoi altri figli e li aveva costituiti governatori su diverse città in Giuda. Ma non appena Jehoram si sentì stabile nel suo regno dopo la morte di suo padre fece assassinare i suoi fratelli e alcuni altri principi. Che ignominia ciò portò sulla casa di Davide! Anziché essere una benedizione per il popolo la casa di Davide divenne una maledizione.

Non avrebbe ora il Signore dovuto visitare quella casa col giudizio a causa di questo peccato? Pur tuttavia non volle spazzarla via completamente come avrebbe fatto con la casa di Achab. La casa di Davide avrebbe certamente dovuto essere purificata dall’influenza della casa di Achab, ma per amore del patto con Davide, una lampada sarebbe sempre stata preservata in quella casa nella forma di un discendente per il trono.

Il giudizio cominciò immediatamente la sua opera: Edom si rivoltò contro il dominio di Giuda. Jehoram mise insieme il suo esercito e marciò contro Edom. Ma lui e il suo esercito furono circondati dagli edomiti. Durante la notte riuscì a passare tra le linee nemiche ma il suo esercito era in rotta ed Edom proclamò la sua indipendenza. L’autorità della casa di Davide suoi suoi nemici fu spezzata perché quella casa aveva abbandonato il Signore. Il re non era più un tipo del Cristo.

Jehoram diede il cattivo esempio servendo gli idoli e sollecitò il popolo farlo. Allora fu raggiunto da una lettera del profeta Elia. Poiché Elia era già asceso al cielo alcuni anni prima, la lettera, che Elia deve aver scritto diversi anni prima, deve aver fatto una forte impressione su Jehoram. Nella lettera lesse che il Signore lo avrebbe visitato con calamità sul suo popolo, sui suoi figli, le sue moglie, su tutto quello che possedeva e su di lui.

Poco dopo la calamità giunse. I filistei e gli arabi più occidentali invasero Giuda. Il re uscì a incontrarli col suo esercito. Le sue mogli e i suoi figli andarono con lui fatta eccezione per Athaliah e il suo figlio più giovane Achaziah, chiamato anche Jehoahaz. L’esercito fu sconfitto. Tutte le mogli e i figli del re gli furono tolti con la forza e tutti i suoi averi fuori di Gerusalemme furono saccheggiati.

Fu dopo di questo che Jehoram fu colpito da un male incurabile all’intestino che durò due anni. Alla fine di quei due anni il suo intestino uscì ed egli morì in grande agonia. Aveva regnato per soli otto anni. Durante due di questi suo padre era ancora vivo.

Jehoram non fu pianto quando lasciò questa vita. Fu seppellito nella città di Davide, ma non nelle tombe dei re. Il popolo non fece per lui una pira  come segno di lutto. Fu come se il Signore lo avesse sprezzantemente gettato da parte. Al suo nome non fu dato un posto d’onore nella lista dei re della casa di Davide.

          Divino calpestare sotto i piedi. Achaziah, il figlio più giovane di Athalia e Joehoram di Giuda, fu fatto re dal popolo. Regnò solo un anno perché i suoi consiglieri furono sua madre e i suoi parenti della casa di Achab. Questi consiglieri determinarono la sua caduta.

Achaziah si unì a Joram d’Israele, figlio di Achab, in una campagna militare contro il re di Siria Hazael. A Ramoth di Galaad, Joram d’Israele fu sconfitto dai siri. Lo stesso Joram fu ferito nella battaglia e andò a riprendersi nel suo castello di piacere a Jezreel. Achaziah andò a trovare lì suo zio. Proprio a quel punto, il giudizio discese sulla casa di Achab per mano di Jehu, come vedremo nel prossimo capitolo. Achazia riuscì a malapena a scampare fuggendo a Samaria e nascondendosi lì. Successivamente fu trovato e ucciso mentre cercava di scappare da Samaria.

Poiché Achazia era nipote di Giosafat, Jehu permise che gli fosse fatto un funerale. I suoi servi lo portarono a Gerusalemme ed egli fu seppellito con i suoi padri nella città di Davide. Il Signore aveva calpestato Achaziah sotto i piedi perché lo spirito di suo nonno Achab era stato in lui più dello spirito di suo nonno Giosafat. Per amore di Davide, però, fu concesso un funerale onorevole per questo figlio della casa di Davide.


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